Escursioni e Sentieri nei Dintorni del Rifugio Mondovì
Le Valli Monregalesi, situate tra le dolci colline di Mondovì e le imponenti vette delle Alpi Liguri, offrono numerose opportunità per attività all'aperto, svago e relax, con percorsi adatti sia ai principianti che alle famiglie.
La Valle Ellero, in particolare, è un paradiso di natura incontaminata, ideale per chi cerca tranquillità. In auto si raggiunge Pian Marchisio, a 1600 metri di quota, punto di partenza per piacevoli passeggiate tra balze erbose e rododendri. Da qui si può raggiungere il Rifugio Mondovì-Havis De Giorgio, un luogo confortevole per una sosta con prodotti locali o come base per altre escursioni.
La Valle Maudagna offre opportunità sportive e ricreative, oltre a risorse naturalistiche di grande bellezza. A Frabosa Sottana si trovano il parco avventura e le grotte del Caudano, adatte ai più piccoli. Nel comprensorio Mondolè Ski (Artesina, Prato Nevoso, Frabosa Soprana) sono disponibili tracciati per e-bike, MTB, golf ed equitazione.
Tre sentieri escursionistici ("Della Luce 1816", "Degli Abissi" e "Dell’Acqua"), curati dal CAI di Mondovì, si snodano tra Frabosa Soprana e Sottana, vicino alle grotte di Bossea e del Caudano, con percorsi di circa 6 km e un dislivello massimo di 400 metri.
Non mancano le escursioni in alta montagna verso il Mongioie, o passeggiate più facili. Dalla cappella della Balma, facilmente raggiungibile da Prato Nevoso, partono due itinerari per la cima del Mondolè o i Laghi della Brignola.
Leggi anche: Rifugio Lagoni: Percorsi Trekking
Il Rifugio Mondovì "Havis De Giorgio"
Pian Marchisio è un grande altopiano che si trasforma in un mare di fiori all’inizio dell’estate. Il Rifugio Mondovì “Havis De Giorgio” domina questo paesaggio da un poggio a 1.761 m di quota. Alle sue spalle si trovano cima delle Saline, cima Pian Ballaur e la risorgenza carsica del torrente Ellero.
Il Rifugio Mondovì è raggiungibile con una passeggiata non troppo lunga, adatta a un vasto pubblico. Offre una cucina tradizionale, apprezzata dai turisti e dagli abitanti del luogo, con polenta e altre specialità preparate dal gestore Mariolino.
I sentieri della valle Ellero furono percorsi da pastori, commercianti e migranti. Oggi, la strada per Porta Marchisio da Rastello è quasi tutta asfaltata e percorribile in auto dal disgelo alle prime nevicate. Per raggiungere il Rifugio Mondovì, si va a Rastello e si percorre la strada fino a Porta di Pian Marchisio, dove si può parcheggiare.
Il gestore del rifugio, Mariolino, utilizza solo prodotti locali per le sue specialità: polenta con fonduta di raschera, bagna cauda, crostata di mirtilli, bunet, selvaggina, tajarin e ravioli fatti a mano. Il rifugio offre fino a 61 posti letto in camere e cameroni, inclusa una camera accessibile a persone con disabilità.
Il Rifugio Mondovì fa parte del Tour del Marguareis, ed è possibile raggiungere il Rifugio Garelli o il Rifugio Mongioie. Nelle vicinanze si trovano il lago Biecai e il lago delle Moglie.
Leggi anche: Rifugio Graffer: trekking e sentieri
Il Rifugio Mondovì è anche posto tappa G.T.A. e Via Alpina. A 30 minuti dal rifugio si trova una palestra di roccia. Si organizzano itinerari equestri e in mountain bike.
Giro delle Cime di Serpentera da Pian Marchisio
Il giro delle Cime di Serpentera da Pian Marchisio è un'escursione piacevole e non particolarmente faticosa. Si percorrono vastissime praterie, campi carsici, zone umide e si osservano bellissime visuali sulle cime più alte delle Alpi Liguri.
Si esce al casello autostradale di Mondovì e si seguono le indicazioni per Villanova Mondovì e in seguito Roccaforte Mondovì. Giunti a quest’ultimo paese, si va a sinistra per entrare in Valle Éllero. Poco prima di arrivare a Prea, si svolta a sinistra per andare a Rastello, ultima borgata della valle. Da qui la strada si restringe e, con alcuni ripidi tornanti, porta al Ponte Murato. Si prosegue per la selvaggia parte superiore della valle e, dopo altri 5 km (tratti sterrati nel finale), si raggiunge il parcheggio della Porta di Pian Marchisio (1634 m), oltre la quale si apre l’omonimo pianoro.
Si segue la strada sterrata che, con una breve discesa, raggiunge il fondo di Pian Marchisio (quota 1624) e costeggia il Torrente Éllero sul lato sinistro idrografico, dirigendosi verso le grandi bastionate delle Rocche del Pis e della Punta Havis de Giorgio. Giunti alla fine del pianoro, si sale dolcemente con due tornanti (possibili scorciatoie), poi si abbandona la sterrata per prendere a destra un sentiero che sale per prati.
Dal bivio a monte del rifugio si imbocca a destra l’ampio sentiero per il Colle del Pas, che sale in diagonale per prati ai piedi della Punta Havis de Giorgio, quindi valica un contrafforte ed entra nel vallone del Rio Ciappa. Si taglia il fianco destro idrografico del vallone con percorso quasi pianeggiante, poi si risale con ripidi tornanti la bastionata di rocce ed erba che lo chiude. L’erta salita guida all’intaglio di Porta Biecai (2004 m), che immette nell’omonima gigantesca conca sospesa.
Leggi anche: Escursione al Rifugio Bertone: Guida completa
Si scende brevemente tra piccoli dossi e rocce affioranti, poi si giunge ad un bivio. Ad un bivio con paline si lascia a destra la diramazione per il Lago delle Moie (vedi variante “a” di discesa) e si prosegue dritti lungo il sentiero principale. Si attraversa un piccolo rio, poi si risale un avvallamento confinato da affioramenti calcarei. Giunti in una conca erbosa (quota 2110 circa), si trova un altro bivio dove si svolta a destra. Si attraversa un ruscello e si gira ancora a destra, risalendo il costoncino a sinistra di un impluvio inciso. Si abbandonano i sentieri segnalati e si piega a destra (nord-est), risalendo il pendio erboso sovrastante; il versante è ripido ma privo di difficoltà, e porta velocemente sull’ampia Cima Sud di Serpentera (2344 m; 2.15 - 2.30 ore dal parcheggio).
Seguendo l’ampia dorsale erbosa in direzione nord-ovest, si scavalca una gobba pianeggiante, quindi si scende ad una vasta sella (2304 m). Da qui si può tagliare in diagonale verso destra, puntando direttamente alla ben visibile cima successiva: si passa a valle di un affioramento roccioso e si guadagna la dorsale subito a monte. Si prosegue verso settentrione, scendendo un breve tratto ripido su rocce rotte e giungendo su un’ampia spalla erbosa pianeggiante. La si attraversa tenendosi sul margine destro, quindi si riprende a scendere lungo la dorsale, per tracce tra erba e bassi arbusti. In breve si giunge ad una selletta (quota 2300 circa) all’inizio della cresta rocciosa che si allunga verso la Cima di San Lorenzo.
Qui si abbandona la displuviale tra Pesio e Éllero per deviare a destra: si scende senza via obbligata per un ripido pendio erboso, passando a sinistra di un groppo calcareo. La veloce discesa guida al vasto Colletto delle Rocche di Serpentera (2206 m). Qui si presentano due possibilità per chiudere l’anello.
- Si gira a destra, seguendo un sentiero segnalato che si abbassa tra ampi dossi pascolivi. Si costeggia il laghetto sulla sinistra, poi si costeggia brevemente l’emissario, che si tuffa in un piccolo intaglio roccioso. Subito a valle, si guada il ruscello, che poco più avanti scompare in un inghiottitoio, e si prosegue in dolce discesa tra dossi erbosi. Effettuato un traverso pianeggiante, il sentiero piega a sinistra ed inizia a scendere più decisamente.
- Si piega a sinistra, seguendo i segnavia bianco-rossi e gli ometti che si abbassano in un valloncello erboso. Poche decine di metri più avanti il valloncello piega a destra diventando più ripido: trascurando le invitanti tracce di bestiame che proseguono dritte si continua sul fondo dell’impluvio, ripido e in parte roccioso, caratterizzato da detrito malagevole. Più in basso l’avvallamento ritorna agevole: si passa accanto ad un roccione sormontato da un ometto, poi ci si sposta sul costoncino che delimita l’impluvio sul lato sinistro idrografico. Seguendo il costoncino, si scende ripidamente fino al sottostante ripiano erboso (quota 2090 circa).
Con bella vista sulle imponenti pareti rocciose delle Rocche di Serpentera, si attraversa il ripiano mantenendo la direzione est. Quasi al termine del pianoro, si piega leggermente a sinistra su una traccia assai sconnessa che scende in diagonale, dirigendosi verso la sottostante conca dove sorgono i pochi ruderi di un gias. Prima di giungervi si abbandonano le tracce per scendere a destra tra prati cosparsi di massi (seguire con attenzione segnavia e ometti). Più in basso, il sentiero ritorna più evidente e si innesta sul dorso di un’antica morena, praticamente parallelo alla sovrastante bastionata rocciosa delle Rocche di Serpentera.
Si percorre il filo della morena, all’inizio quasi pianeggiante, poi piuttosto ripido. Passato un breve tratto sassoso con numerosi ometti si prosegue dritti ancora per alcune decine di metri, fino a trovare un evidente sentiero che taglia in diagonale verso sinistra. Il sentiero scende tra alberelli e arbusti, quindi si dirige verso una spalla pianeggiante con vegetazione infestante (quota 1860 circa). Subito prima di arrivarci si piega a destra (poco evidente), si contorna sulla destra una macchia di alberelli e ci si innesta sul filo di un altro ripido costoncino erboso. Si scende lungo il costone per alcune decine di metri, poi si notano i segnavia che conducono a sinistra su un marcato sentiero. Conviene trascurarli (più avanti il sentiero si infrasca molto) e scendere ancora dritti lungo il costone.
Dopo un centinaio di metri si sbuca sulla stradina sterrata che collega la Sella Pontetto ai Gias Alti di Pontetto (quota 1770 circa). La si segue in discesa verso destra fino ad un tornante; qui si riprende il sentiero segnalato, che scende più direttamente in direzione nord.
Altre Cime e Percorsi
Nei dintorni si trovano anche:
- Cima Gardiola: situata sulla dorsale tra la valle Pesio e la valle Ellero.
- Monte Mongioie: la seconda cima più alta delle Alpi Liguri, al termine della valle Ellero.
- Monte Pigna: raggiungibile con un percorso ad anello da Sant'Anna di Prea.
La zona intorno al Rifugio Mondovì offre una varietà di percorsi escursionistici adatti a tutti i livelli, permettendo di scoprire la bellezza delle Valli Monregalesi e delle Alpi Liguri.
TAG: #Escursioni