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Escursioni e Sentieri al Rifugio Dorigoni

L'escursione che vi proponiamo si sviluppa lungo i fantastici sentieri della Val di Rabbi, immersi nel Parco Nazionale dello Stelvio.

Percorsi e Itinerari

La partenza è collocata dal parcheggio di Cavallar, facilmente raggiungibile in automobile, l’altitudine iniziale segnalata è pari a m 1466.

Percorri la SS42 fino al borgo di Caldes e alla rotonda, prendi la terza uscita (provenendo da direzione Trento). Poco dopo, prendi il bivio sulla destra per Val di Rabbi e prosegui lungo Via Nazionale fino alla rotonda. Prendi la seconda uscita e percorri la SP86 fino a raggiungere la deviazione sulla destra per Piazzola. In estate la Val di Rabbi è chiusa al traffico.

Dal parcheggio in località Coler (m 1380), 3 chilometri circa oltre la frazione di Piazzola, raggiungi a piedi Malga Stablasolo (m 1539). Passa oltre e dopo circa 200 metri troverai un bivio: il sentiero 106 con indicazioni Rifugio Dorigoni va a sinistra, mentre il sentiero di destra ti permette di fare una deviazione per le Cascate di Saent.

Seguendo fedelmente il segnavia 106, a sinistra, si passa per il Centro Visita Stablet, da dove parte il sentiero vero e proprio. Ci si alza gradualmente di quota, fino ad attraversare il “Prà di Saent” con la sua caratteristica malga. Continua sempre sul segnavia 106 e ti inoltrerai nella suggestiva valle del Torrente Rabbies caratterizzata dai verdi prati e dall’abbondanza di rii e ruscelli.

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In alternativa, a sinistra della malga, si può imboccare il Sentiero dei Larici Monumentali, dove la storia e le caratteristiche di questi larici secolari sono spiegati in cartelli illustrativi.

Lungo il percorso che porta al rifugio ci sono bellissime attrazioni naturalistiche: le Cascate di Saent, vere e proprie forze della natura. Non perdetevi neanche il primo Lago di Sternai, perché è molto caratteristico con un cromatismo turchese accentuato.

Il percorso è un po’ impegnativo per la lunghezza, ma potete riposarvi nei punti ristoro. In estate la strada di accesso al parcheggio non è sempre aperta, chiedete agli uffici turistici gli orari di chiusura.

Dettagli del Percorso

Dal parcheggio si prende la destra orografica della valle e si segue il segnavia 106. Si passa il Rifugio Fontanin (1388 m), la Malga Stablasolo (1543 m), Malga Pra di Saent (1778 m), le Cascate Alte di Saent (1850 m) e si arriva al Rifugio Silvio Dorigoni (2436 m). Qui si sale al Lago di Sternai (2596 m) su sentiero non numerato. Ora si ritorna per lo stesso percorso fino a Plan de le Scalace (1730 m). Si prende il Sentiero Geologico e si passa sul versante sinistro orografico. Si passano le Cascate Basse di Saent e si ritorna al parcheggio Coler.

  • Punto di partenza: Parcheggio Coler
  • Punti di ristoro: Rifugio Fontanin (1388 m), Malga Stablasolo (1543 m) e Rifugio Silvio Dorigoni (2436 m)

Salita al Lago della Valletta

Per raggiungere il Lago della Valletta - 2349 m, dal Rifugio Dorigoni si scende verso valle lungo il sentiero 106. Dopo pochi minuti di camminata si raggiunge il bivio con il sentiero per il Baito Campisolo (n°128). Attraversato il prato sottostante il Rifugio Dorigoni, al bivio tra il sentiero n° 106 e n° 128, si imbocca quest’ultimo per raggiungere il Baito della Valletta. A questo punto sulla destra parte il sentiero per Campisol Alto, segnato da radi ometti in pietra.

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Ascesa a Cima Collecchio

Appena sotto il rifugio i due percorsi si congiungono portandoci alle porte del Rifugio Stella Alpina ove sono riportate le indicazioni per il Lago Corvo e la soprastante cima Collecchio, punto più alto della nostra escursione odierna. Dalla maestosa croce di cima Collecchio si gode di una visuale a 360° che spazia dalla sottostante Val d’Ultimo, al Rifugio Dorigoni con vicini i laghetti di Sternai, sullo sfondo gli altri tremila come Cima Vioz e il Gran Zebrù.

Dalla Cima Collecchio (2957 m), al confine fra il Trentino e il Sudtirolo, il panorama è spettacolare e, se si parte di buon mattino, è facile avvistare qualche camoscio.

Traversata al Rifugio Canziani

La traversata al Rifugio Canziani -Höchsterhütte- in Val d’Ultimo è una delle proposte più gettonate dagli escursionisti. Partendo dal Rifugio si segue il sentiero 107 che porta al Giogo Nero (2825 m), con un panorama grandioso sulla Val di Sàent. L’itinerario prosegue in discesa fino nei pressi del Lago Lungo (2340 m).

Salita ai Laghetti di Sternai

Al rifugio, volgendo lo sguardo a nord (dietro il rifugio), si nota l’incombere della cuspide di Cima Sternai. Dopo la doverosa sosta, si lascia il rifugio per seguire la traccia ben evidente che sale ai Laghetti di Sternai incamminandosi in direzione Nord-Est. Dal rifugio si seguono le indicazioni “Laghi e Cime Sternai” e velocemente si raggiunge il primo lago a quota 2596m, luogo incantevole e suggestivo. Il percorso qui tracciato termina ma noi ti consigliamo di ritagliarti un'altra ora abbondante di tempo per fare il giro di tutti i laghi e tornare al rifugio.

Sentiero verso il Baito del Campisòl

Dal rif. Dorigoni si segue il sentiero che segue il torrente fino all’acquedotto che serve il rifugio. Con percorso che sfrutta i punti migliori ci si alza su immani pietraie in vista di alcuni laghi glaciali dal colore molto intenso. Dalla lunga cresta si può calare senza sentiero verso il baito del Campisòl visibile 700 metri più in basso: si tratta di scegliere il percorso migliore tra gli sfasciumi scistosi.

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Consigli Utili

Se avete ancora un po’ di forze nelle gambe salite al primo Lago di Sternai.

Mettete sicuramente in preventivo tutta la giornata per un’escursione di questo tipo (con i bambini circa 3.30-4 ore per raggiungere il rifugio partendo dal Parcheggio Còler e 2.45-3 ore per il ritorno.

Il rifugio è aperto indicativamente da metà giugno a metà settembre, solo per la stagione estiva. cell.

Sicurezza

La percorribilità dell’itinerario proposto, come tutta la morfologia montana, è soggetta a cambiamenti ambientali dovuti a eventi naturali e alle condizioni meteo. Quindi, prima di partire, consultate gli uffici turistici competenti e/o i rifugi di riferimento. Le nostre tracce GPX sono solo indicative, cioè il percorso è stato effettuato al meglio con le condizioni dei sentieri e meteo di quella giornata. Quindi valutate sempre in loco il da farsi.

Inoltre ricordatevi di valutare il percorso in base alle vostre capacità fisiche, all’allenamento e all’attrezzatura di cui disponete.

Ristoro al Rifugio

Dopo questa bella ed impegnativa escursione la fame è davvero tanta e la scelta non poteva che ricadere sulla proposta più sostanziosa: il piatto rifugio! Spezzatino, funghi, polenta e formaggio, molto buono e gustoso, non è sempre scontato nei rifugi d’alta quota, quindi un plauso alla cucina per gli ottimi prodotti!

Dopo il pranzetto e un attimo di relax è arrivato il momento del rientro, che si effettua sullo stesso sentiero 106 dell’andata.

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