Rifugio Lausen: Escursioni e Sentieri nella Lessinia
Il Rifugio Lausen è una storica malga della Lessinia, la cui ristrutturazione è stata portata a termine nel rispetto delle sue origini. Il suo nome in cimbro significa “Casa dei buoi”, sorge a 1260 m ed è gestito dalla guida alpina Danny Zampiccoli.
Ci sono posti che ci rimangono nel cuore e che sentiamo il bisogno di ritrovare regolarmente nel tempo. Per noi uno di questi è il Rifugio Lausen e anche quest’anno abbiamo compiuto il nostro “pellegrinaggio” con una grande comitiva di bambini sotto i 7 anni. Dobbiamo riconoscere in onore dei più piccoli (di 3 anni) che hanno camminato per la maggior parte del tempo, a parte brevi tratti nello zaino portabimbo.
Come Arrivare al Rifugio Lausen
Si può raggiungere in auto, ma sono numerose le passeggiate che portano al Lausen passando dalla Valle delle Sfingi o partendo da Giazza o pedalando su percorsi adatti alla mountain-bike. Se arrivate con la vostra e-Bike, è a disposizione un punto ricarica ed un garage per le vostre biciclette. Infatti, è possibile raggiungere il rifugio anche in auto salendo dalla Contrada Pozze.
Itinerario a piedi da Contrada Purga
- Dislivello: 300 metri
- Partenza: Contrada Purga (1130 m)
- Arrivo: Rifugio Lausen
- Tipologia di percorso: sentiero sterrato, piuttosto largo durante tutto il percorso
La contrada Purga si trova sulla strada principale SP13, nel tratto che collega Velo Veronese a Camposilvano. Presa la svolta, troviamo un primo spiazzo dove parcheggiare sulla destra, poche decine di metri dopo l’incrocio. Da qui dobbiamo proseguire per altri 250 metri sulla strada asfaltata fino all’imbocco del sentiero sul lato sinistro. Per arrivare al Rifugio Lausen ci vuole meno di un’oretta e mezza. Non c’è possibilità di sbagliare strada ma a rassicurarci ulteriormente troviamo la segnaletica bianca e rossa del CAI lungo il percorso: siamo sul sentiero 253. Ai nostri lati si stendono anche grandi prati fioriti.
Il sentiero per il Rifugio Lausen è un continuo saliscendi. Al bivio, le indicazioni sono chiare: si gira a destra in discesa. Questa prima discesa è abbastanza ripida anche se non dura molto. La pezzetto si può anche tagliare con un sentierino e, in questo caso ovviamente, per i bambini più grandi l’adrenalina raddoppia! Ai piedi della discesa incontriamo un sentiero che proviene da Camposilvano e che si innesta nel nostro da sinistra. Il tratto che ci aspetta ora è davvero romantico: muri a secco che ci accompagnano sotto un arco di fronde: bellissimo! Arrivati in fondo alla strada, il percorso si biforca, con due possibilità nette: a destra e sinistra ma anche qui non ci sono dubbi. Svoltiamo a destra, come indicato, e poi giù in discesa in un meraviglioso corridoio tra le tipiche lastre di pietra piantate nel terreno. Questo punto forse è tra i nostri luoghi preferiti in generale della Lessinia: una vera e propria cartolina! In fondo alla discesa abbiamo trovato le barriere per gli animali da pascolo, quei cilindri rotanti che impediscono al bestiame di uscire dalla loro zona. Con i bambini ci abbiamo “perso“’ almeno 10 minuti a giocare. Il tratturo continua sulla destra dove vediamo una pozza d’acqua. Oltrepassata la cancellata, ci sentiamo davvero soddisfatti: il Rifugio Lausen (m.
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Al cancello, inoltre, troviamo un piccolo parcheggio. E ora bando alle ciance! È arrivato il momento della merenda, meritatissima da tutti ma soprattutto dai piccoli. Noi ci siamo concessi torte meravigliose, strudel e dei taglieri!
Sentieri nei Dintorni del Rifugio Lausen
Alcuni sentieri passano qui intorno, perchè non venire a trovarci camminando? Vi Aspettiamo Alcuni sentieri per arrivarelascia la macchina a Camposilvano o a Giazza e parti per immergerti nella natura che ci circonda
- LA DIRETTISSIMA: Il percorso più rapido per arrivare in Malga Laben dal posteggio di Camposilvano. Solo per avventurieri temerari che non temono arrivare alla meta in solo 40 minuti
- IL FARWEST: Percorso più lungo che partendo da Camposilvano arriva a Malga Laben passando prima a fare un saluto agli amici del Rifugio Lausen. Per coraggiosi pionieri con la gamba lunga...1 ora e 30 minuti di paesaggi stupendi
- LA 251: Partendo da Giazza, 300 metri di dislivello positivo in mezzo al bosco per assaporare la bellezza della Lessinia. E Per i più temerari: ritorno dal sentiero delle gosse per un immersione totale nelle foreste che ci circondano
Giri ad anello qui intorno
Percorsi ad anello:
- Antico comune di Azzarino: Il sentiero si snoda tra le antiche contrade della zona di Azzarino, antico comune cimbro sorto tra il 1500 e il 1600. L'interno anello vi porterà a scoprire tutte le varie contrade che lo compongono sviluppando un dislivello totale positivo di 330m, 7.2km di lunghezza per circa 2ore e 30 minuti di camminata.
- La DIGESTIVA: Percorso raccomandato per il dopo pasto. Dislivello totale positivo: 720m, 13km per circa 4ore ci camminata stupenda.
- Anello dal Laben alle Sfingi: Partenza da Malga Laben per andare a visitare la "città di roccia" della Valle delle Sfingi. Si sviluppa un dislivello positivo di circa 345m, 8,6km di lunghezza per circa 2ore e 50 di camminata.
- Anello 13 km di Lessinia: Partenza da Malga Laben ampio anello che vi porterà dapprima al Rifugio Lausen per poi passare dal Sengio Rosso e poi su fino al Parparo. Si sviluppa un dislivello positivo di circa 400m abbondanti, 13km di lunghezza per circa 3ore e 45 di camminata.
- San Giorgio - M. Tomba Battezzato: Salita a Coccia di morto da nostri simpatici clienti. Panorami splendidi sul gruppo del Carega.
- Bocca di Selva - Foresta dei Folignani - Podestaria: Giro ad anello che partendo dal posteggio di Bocca di Selva scende nella foresta dei folignani. Anello da 9km di lunghezza, Dislivello positivo di 350m per 2 ore e 30 di camminata per l'intero percorso.
La Lessinia costituisce un vasto altopiano di boschi e pascoli a nord di Verona dove natura e tradizioni di antiche popolazioni cimbre si fondono in una terra dagli spettacolari fenomeni carsici ricchi di giacimenti fossili unici al mondo. L’escursione al Rifugio Lausen, storica malga recentemente ristrutturata nel rispetto delle sue antiche origini e che in cimbro significa Casa dei Buoi, ci porta alla scoperta di un angolo di questa affascinante zona delle Prealpi Venete da noi invero poco frequentata. Bella camminata adatta a tutti quella che vi porta dalla valle delle Sfingi al Rifugio Lausen sui monti Lessini, in Veneto.
Escursione dalla Valle delle Sfingi
Punto di partenza di questa escursione è il parcheggio che si trova a Camposilvano, frazione del comune di Velo Veronese sui monti Lessini. Il parcheggio è a pagamento e con 5€ ci potete stare tutto il giorno. Esco dal parcheggio e giro a destra. Cammino sulla strada principale e ad un bivio tengo la destra e salgo. La strada è asfaltata. A sinistra un bar e ristorante mentre a destra un campeggio. Proseguo quindi trovo il cartello per il rifugio Lausen e giro a destra. Cammino e arrivo ad una casa dove trovo un cancello chiuso con la catena. A destra trovo un varco e quindi proseguo camminando a lato della strada sterrata, ma nel prato. Pochi minuti nel prato e quindi trovo un varco e così ritorno sulla strada sterrata. Cammino tra queste rocce e arrivo ad una malga.
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Prendo a destra un sentierino nel prato. Trovo anche il cartello ma seguo la traccia sul mio GPS. Salgo nel prato quindi a sinistra trovo una strada nel prato. In cima trovo un muretto di sassi ed un cancello. Apro e chiudo quindi giro a sinistra e trovo il cartello per il rifugio. Breve tratto nel bosco quindi esco allo scoperto. Cammino su di un sentiero nei prati e alla mia destra le pietre tipiche della Lessinia per delimitarlo. Salgo e difronte una malga, sono al Bivio delle Gosse. E’ il punto più alto di questo itinerario. Sosta per ammirare il panorama. Che spettacolo di location. Da quì si può vedere il lago di Garda e la penisola di Sirmione, i colli di Soave e le colline moreniche, uno spettacolo.
Cammino su questa bella strada sterrata tra i prati e le mucche. Costeggio una malga e quindi giro a destra, trovo il cartello e la traccia che ho fatto a video è perfetta. Trovo un cancello e tengo la sinistra come da cartello posizionato dal Danny. Discesa quindi salgo lungo il prato e trovo l’ennesimo cancello. Pochi minuti e sono al rifugio che bello rivedere Danny. Il solito abbraccio e poi con calma mi fa vedere il rifugio, che dire spettacolare a dir poco.
Mi fermo per il pranzo e opto per polenta e formaggio fuso. Ottimo, piatto e mi trovo anche del cavolo cappuccio rosso….wowww…che buono. Saluto Danny è ora di tornare alla macchina. Il cielo diventa nero così mi vesto e mi metto una giacca dell’acqua. Cammino lungo la strada sterrata e quindi tengo la destra. Apro e chiudo il cancello e mi ritrovo sul tratto fatto all’andata. Scendo lungo un sentiero che entra nel bosco. Che bello ha smesso di piovere. Scendo e arrivo ad un bivio dove giro a destra, trovo un cartello con le indicazioni per Camposilvano. Proseguo quindi arrivo in un prato dove la strada sale a zig zig. Al successivo bivio giro a destra. Strada sterrata pianeggiante. Entro nel bosco e salgo, e seguo i cartelli. Alla fine della strada sterrata prendo la strada asfaltata. Manca poco. A destra la frazione di Kunek. Scendo e a destra dopo il campeggio il museo geologico. Un bel percorso ad anello adatto a tutti. Bellissimi panorami.
Dal parcheggio di Camposilvano si prosegue a piedi sulla strada (SP6) in direzione San Giorgio e appena superato il paese si imbocca la prima stradina sterrata a destra. In questi primi 400 metri chiediamo di prestare la massima attenzione perchè costeggeremo in fila indiana la strada. Si cammina tra le “sfingi” fino alla fine della strada sterrata dove si trova malga Buse di sotto. Si sale lungo il prato in direzione del baito di malga Buse di sopra. Oltre la malga ci troviamo sulla dorsale del Sengio Rosso caratterizzata dalla Croce dei Norderi, elemento in rosso ammonitico che si trova a lato del percorso. Si prosegue lungo la strada sterrata sul crinale con un panorama davvero suggestivo. Si affianca malga Norderi e si giunge ad un crocevia dove si gira a destra dove il cartello indica rifugio Lausen. Qui sosta per il pranzo. Dopo la sosta al rifugio si scende attraversando le contrade di Battisteri Foi e Tecchie e si prende la prima stradina sterrata tra muretti fatti di pietre della Lessinia, successivamente si tiene la sinistra e si seguono i segnavia CAI. Si sale tra i prati fino a giungere alla Croce del Gal dove si gira a destra.
DOLOM-EAT all’insegna del rispetto per l’ambiente. Se non vi sono cestini i rifiuti si portano a valle quindi si ripongono nei propri zaini, non si gettano carte e qualsiasi altro rifiuto a terra. “Non esiste buono o cattivo tempo, ma esiste buono e cattivo equipaggiamento”. La montagna si vive sempre a 360° con il bel tempo e con il ” cattivo” tempo. Non si gettano a terra cartacce e fazzoletti di carta, se ne fate uso quando vi alzate per scendere li gettate nei cestini a metà e all’inizio del bus.
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