Escursioni e Sentieri a Rima Valsesia: Un'Avventura tra Natura e Tradizione
Rima, pittoresco borgo situato nel cuore della Valsesia a 1411 metri di altitudine, rappresenta un punto di partenza ideale per numerose escursioni adatte a tutti i livelli di esperienza. Immerso nel Parco Naturale Alta Valsesia, questo gioiello alpino offre un connubio unico tra paesaggi mozzafiato e tradizioni locali.
Alla scoperta di Rima: Un Borgo Walser
Il nucleo di Rima è caratterizzato da case walser e corti in sasso che raccontano la storia e la cultura di questo affascinante paese di montagna. Partendo dalla piazza principale, si snodano stradine che si intrecciano tra antiche abitazioni e piazzette, invitando a esplorare ogni angolo del borgo.
Qualche bar, la sede della pro-loco, la piazzetta della chiesa, il pub scozzese ricreato all’interno del Laida Weg Experience Hotel sono i punti di ritrovo all’interno del paesino, nel quale tutti si conoscono e si aprono all’ospitalità dei nuovi turisti.
Proprio dalla piazza del Paese si dipartono alcune stradine che si intrecciano e si sciolgono tra antiche case Walser e piazzette in sasso.
Itinerari Escursionistici: Sentieri tra Alpeggi e Vette
La Valsesia è un vero paradiso per gli amanti del trekking, con una vasta rete di sentieri che si snodano tra alpeggi, boschi e vette maestose. Ecco alcuni degli itinerari più suggestivi con partenza da Rima:
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Sentiero 296: Alpe Vorco e il Monte Tagliaferro
Si attraversa il paese di Rima, si supera il ponte sul torrente Sermenza, camminando di fianco al Museo Gipsoteca Della Vedova, una casa-museo a tutti gli effetti dove sono custoditi circa 200 gessi dello scultore Pietro Della Vedova (1831-1898).
Raggiunto un bosco di larici si imbocca il sentiero 296 e salendo da una comoda mulattiera, fatta costruire alla fine del XIX sec.
Si continua percorrendo ripidi pendii, oltrepassando l’Alpe Vorco, per proseguire lungo la base della parete rocciosa del versante nord del monte Tagliaferro (2964 m), imponente e maestosa cima che si innalza al cospetto del Monte Rosa.
La cresta nord del Tagliaferro è un grande classico dell’alpinismo valsesiano.
Ci inoltriamo quindi all’interno del bosco, di larici e betulle prima, poi di faggi, fino ad una bella scalinata in pietra, ad indicarci che siamo ormai arrivati alla frazione di Pedemonte.
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Sentiero 291 (91): Colle del Vallè
Questo sentiero porta ad uno dei valichi tra Val Sermenza e Valle Anzasca, raramente percorso come traversata perché si predilige il più facile e pratico Colle del Piccolo Altare.
Dalla piazzetta della chiesa di Rima, 1411m, lasciato a destra il sentiero 293 del Colle del Termo, si attraversa il paese, si imbocca la mulattiera di destra e uscendo sui pascoli ci si dirige in moderata salita sulla sponda sinistra del torrente fino al fondo della conca glaciale, indi si guada il Croso del Vallé e si continua sulla riva idrografica destra.
Si passa nel mezzo di un lariceto con abbondante vegetazione arbustiva (rododendri) e si arriva all'Alpe Brusiccia, 1943m, situata in posizione panoramica sul fondovalle (ore 0.40-1.20) dove dall'Alpe Lavazei arriva il raccordo 292a.
Si esce dall'alpe prendendo a destra la bella mulattiera lungo la quale, a quota 1988m, contro la parete rocciosa, si trova una cappelletta.
Poco oltre si incontra sulla destra il sentiero di raccordo 291b che in breve porta sull'itinerario 291a.
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Proseguendo si giunge alla bella Alpe Vallezö, 2167m, con baite di pregevole fattura (ore 0.40-2).
Con un breve tratto in piano si raggiungono le costruzioni dell'Alpe Vallè di Sopra, 2175m (0.10-2.10), dove è situato il Rifugio Vallè di proprietà del Parco Naturale Alta Valsesia, costituito da una bella baita posta su di una bastionata rocciosa.
Offre 20 posti letto e acqua corrente allinterno ed è aperto in estate da giugno a settembre.
Sul retro dell'alpe si sale a nord tra pascoli, pietraie e rocce montonate dove il percorso non sempre è visibile.
Seguendo più i segnali che le tracce di sentiero ci si porta nella parte alta del vallone superando una zona di grandi placconate (si può notare una risorgiva che per la notevole pressione ribolle, portando in sospensione particelle di quarzo).
Una traccia a sinistra, non segnalata, porta al Colle de "il Vé", sulla cresta del Piccolo Altare.
Sul versante opposto, lungo un ripido e disagevole canalino (catena a cui assicurarsi), una traccia porta in breve al sentiero che scende allAlpe Schena, 2005m, in Val Quarazza e quindi a Borca di Macugnaga.
Deviando invece a destra, mantenendosi in quota sotto il Pizzo Montevecchio, su ripide e mobili pietraie e con presenza di neve fino a tarda estate, si può raggiungere il Colle della Bottiggia, 2607m, da dove si può rientrare in Valsesia, in territorio di Carcoforo, seguendo litinerario 113, passando dal Rifugio Alpe Massero, 2082m; EE.
Sentiero per la Cima del Tiglio (2546 m) via Colle del Termo
La Cima del Tiglio è una vetta di 2546 m. La salita - qui descritta da Rima ma effettuabile anche da Carcoforo, con l'ultimo tratto in comune - non presenta particolari difficoltà tecniche fino al Colle del Termo (m. Il dislivello è di circa 1120 m.
Tratto 1: Rima - Colle del Termo
Si percorre la strada a sinistra della chiesa fino al termine dell'abitato. Poco dopo si lascia anche il sentiero lastricato, che procede verso un'abitazione, salendo a sinistra (il bivio non è evidentissimo).
Questo sentiero inizia subito a salire nel bosco con tornantini (eventualmente in parte tagliabili); supera anche un piccolo guado.
Con ampi tornanti si raggiunge e sfiora un casotto per poi superare una recinzione.
Intorno ai 1640 m. Dopo alcuni tornanti su prato si rientra nel bosco e si incontra l'Alpe Chiaffera a quota 1706.
Superata quota 1830 si esce momentaneamente dal bosco per poi rientrarvi mentre questo gradualmente va diradandosi.
A quota 2320 circa si incontra un incrocio a T. Gli ultimi tornanti conducono infine al Colle del Termo.
Tratto 2: Colle del Termo - Cima del Tiglio
Seguendo dunque la cresta si inizia a salire lasciando i paravalanghe sulla sinistra incontrando tratti intermittenti di traccia a terra.
Dalla vetta della Cima del Tiglio si può godere di un panorama estremamente ampio in cui spicca certamente una gran parte del massiccio del Rosa, ma che si apre anche su molte cime della Valsesia (citiamo il vicino Tagliaferro) e oltre.
Discesa: Cima del Tiglio - Colle del Termo - Rima
Già in vista di Rima si confluisce poi sui sentiero lastricato sottostante proveniente da un'abitazione, seguendolo verso destra. Questo in breve conduce in paese; raggiunti i primi edifici si scarta la strada che sale di fronte, si piega a sinistra tornando al punto di partenza nella piazza della chiesa.
Anello dal Rifugio Vallè alla Bocchetta del Laghetto e il Laghetto del Toro
Bellissimo giro ad anello in Alta Val Sermenza, una valle laterale della Valsesia, che ci conduce al Rifugio Vallé per poi proseguire verso la Bocchetta del Laghetto, il Laghetto del Toro e infine tornare a Rima passando per tipici alpeggi.
Il percorso è estremamente panoramico e, pur non presentando tratti pericolosi o esposti, è consigliato solo a giovani escursionisti allenati, a causa della sua lunghezza, del dislivello e della presenza - oltre il rifugio - di tratti di sentiero poco evidenti.
Per i più piccoli o per chi è meno allenato, è comunque possibile fermarsi al Rifugio Vallé (aperto nei fine settimana estivi e tutti i giorni ad agosto) per gustare un’ottima polenta e rientrare seguendo lo stesso itinerario dell’andata (sentiero 291a) o, in alternativa, completare un anello più breve scendendo lungo il sentiero 291.
Importante: il tratto sul sentiero 292c non è sempre ben visibile in discesa; è necessario seguire attentamente gli ometti di pietra o i segni, spesso sbiaditi, sulle rocce.
Ne sconsigliamo quindi la percorrenza in caso di nebbia o scarsa visibilità.
Descrizione del Percorso
Lasciata l’auto nell’ampio parcheggio gratuito all’ingresso dell’abitato di Rima, ci incamminiamo verso il centro del paese.
Poco prima della tipica fontana, troviamo le indicazioni per i sentieri.
Approfittiamo dell’apertura della chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista per una breve visita.
Dalla piazzetta svoltiamo a destra, poi subito a sinistra, inoltrandoci tra le strette vie del borgo walser, con le sue caratteristiche case in legno e pietra.
All’uscita del paese imbocchiamo il sentiero 291. In pochi minuti lasciamo il bosco e attraversiamo ampi pascoli, superando un primo ruscello in secca e poi il Croso del Vallé.
In circa mezz’ora raggiungiamo l’Alpe Vallaracco, dove troviamo una fontana e un imponente muro para-valanghe.
La salita si fa un po’ più ripida per superare la bastionata rocciosa da cui scende una suggestiva cascata.
Poco più avanti incontriamo un bivio: a sinistra prosegue il sentiero 291, mentre a destra si stacca il 291a. Entrambi portano al rifugio, ma noi scegliamo la variante a destra, che percorre l’anello in senso orario.
Salendo, ci lasciamo alle spalle il fondovalle e raggiungiamo l’Alpe Vallé di Sotto.
Attraversiamo i pascoli e, ignorando le deviazioni a sinistra che riportano sul sentiero 291, continuiamo dritti verso la bastionata.
Una breve traversata in falsopiano e un’ultima salita più decisa ci portano infine in vista del Rifugio Vallé, che raggiungiamo in meno di due ore dalla partenza.
Con piacevole sorpresa, il rifugio è aperto anche in un tranquillo giorno feriale di luglio: occasione perfetta per gustare un’ottima polenta e tapelucco con vista!
Dalla terrazza si gode di una splendida vista sull’intera valle, sul Monte Tagliaferro e sul Corno Mud.
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