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Rimini e dintorni: cosa vedere nell'entroterra

Affermare che l’entroterra collinare di Rimini sia ciò che più amiamo della nostra città è senza dubbio un giudizio di parte. Il fatto di viverci non contribuisce a fornire un punto di vista obiettivo, ne siamo consapevoli, ma è proprio per questo che abbiamo scritto questo post: il nostro intento è quello di far innamorare anche voi di questa terra.

L’entroterra riminese è da sempre suddiviso in due zone: la Valconca (o Valle del Conca) e la Valmarecchia. Si tratta di terre che videro il passaggio di popoli antichi come gli Etruschi, i Romani e i Longobardi, fino all’arrivo dei Malatesta e dei Montefeltro. Terre che custodiscono tradizioni enogastronomiche secolari, che hanno dato i natali a personaggi come Tonino Guerra e da cui godere panorami mozzafiato fatti di dolci colline e boschi che si estendono fino a raggiungere la costa adriatica. Queste valli sono uno spettacolo in ogni stagione, con il loro patrimonio storico e la loro natura che, con i suoi colori, scandisce il passare del tempo. Castelli, rocche, borghi medievali, riserve naturali, grotte e miniere, festival e sagre di ogni tipo.

Difficile non riuscire a trovare qualcosa che corrisponda alle proprie preferenze in viaggio. Ecco quindi alcune idee per organizzare almeno un fine settimana nell’entroterra di Rimini, iniziando dalla Valmarecchia.

Valmarecchia: tesori da scoprire

Santarcangelo di Romagna

A Santarcangelo di Romagna abbiamo già dedicato più di un post, a testimonianza di quanto questo borgo sia ben ancorato nel nostro cuore. Dalla sua Rocca alla street art, dai locali dove godersi un ottimo aperitivo alle grotte sotterranee ad una delle stamperie più antiche d’Italia, Santarcangelo di Romagna è una chicca da non perdere nell’entroterra di Rimini.

Verucchio

Definita “la culla dei Malatesta”, Verucchio ha avuto sempre un posto speciale nel cuore della signoria, in particolare del Mastin Vecchio che visse nella rocca. Non perdete la visita alla Rocca e al Museo Civico Archeologico, all’interno del Monastero dei Padri Agostiniani, per scoprire la sua storia e le origini etrusche. Verucchio è anche uno dei borghi più belli d’Italia e Bandiera Arancione del TCI.

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San Leo

A meno di 20km da Verucchio si trova San Leo, citato da Dante nella Divina Commedia e famoso per la sua Rocca dove fu rinchiuso per 4 anni il noto Conte di Cagliostro. La rocca svetta su un’austera rupe da cui si domina tutta la Valmarecchia e San Marino. Proprio la sua conformazione ne determinò la sua funzione sia militare che religiosa, con le sue chiese romaniche e altri edifici religiosi voluti dai Montefeltro.

▶︎ Curiosità: sebbene per soli due anni (dal 962 al 964), sotto il regno di Berengario II San Leo fu capitale d’Italia.

▶︎ Un biglietto integrato vi permetterà di visitare la Rocca Malatestiana e il Museo Civico Archeologico di Verucchio, oltre alla Rocca di San Leo. Sul sito ufficiale tutte le informazioni per poter prenotare.

Perticara

Un museo nato nel 1970 a seguito della chiusura di quella che fu, fino al 1964, la miniera di zolfo più grande d’Europa. La miniera e il museo sono circondati dalle pinete di uno dei versanti del Monte Aquilone, dove godersi splendide passeggiate e visitare lo “Zoo verde” creato da Tonino Guerra, dove provare attività emozionanti come il deltaplano e divertirsi al parco avventura “Sky Park”.

▶︎ Amanti del formaggio di fossa, dopo aver visitato Perticara fate un salto a Sant’Agata Feltria e godetevi una degustazione di questa specialità locale.

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Maiolo

Una rocca le cui origini sono ancor oggi avvolte dalla leggenda. Una rocca dalla cui sommità (nonostante si tratti di rovine) si gode un panorama a 360° che spazia dal Monte Carpegna a San Leo a San Marino, dal Monte Fumaiolo (dove nasce il fiume Tevere) all’Alpe della Luna. Il tutto con la costante presenza dei calanchi.

▶︎ Dopo il trekking, fermatevi in uno dei tanti forni di Maiolo!

Pennabilli

Un borgo Bandiera arancione del TCI nato dall’unione, nel ‘300, di due castelli, Billi e Penna. Pennabilli è un luogo mistico che si contende con Verucchio il titolo di “culla dei Malatesta”. Questo piccolo borgo medievale ha ospitato per ben due volte il Dalai Lama e la campana di Lhasa, sul Roccione, oltre a dominare la vallata, ne è una testimonianza. Pennabilli ospita anche il museo diffuso “I luoghi dell’anima”, voluto fortemente da Tonino Guerra e creato assecondando la sua fervida mente: 7 luoghi che invitano le persone a meditare e riflettere, che richiamano ricordi del passato e che rappresentano la genialità, la fantasia, “il Mondo di Tonino Guerra”.

Il Parco Naturale Interregionale del Sasso Simone e Simoncello circonda il borgo e propone itinerari per trekking dai paesaggi mozzafiato e con “Mateureka - Museo del Calcolo” si esplora il mondo del calcolo e della matematica. Infine, se vi trovate in zona nel mese di giugno, non perdetevi il famosissimo Festival Internazionale di arti performative “Artisti in piazza”.

Montebello

Comunemente chiamato “il castello di Azzurrina”, il castello di Montebello, nel comune di Torriana, ha origini romane ed è tuttora di proprietà dei Conti Guidi di Bagno, subentrati ai Malatesta nel 1400. Il suo soprannome è legato alla leggenda che vede come protagonista la figlia di 5 anni del feudatario di Montebello, un certo Ugolinuccio (o Uguccione) che, il 21 giugno del 1375, scomparve nei sotterranei del castello senza venir mai più ritrovata. Una bambina che “aveva gli occhi color del cielo e i capelli chiari coi riflessi azzurrini”: questo perché a questa bimba venivano tinti i capelli per nascondere il fatto che fosse albina. Peccato che il bianco dell’albinismo reagisca al pigmento diventando azzurro. Da qui il nome Azzurrina.

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Non vi sveleremo nei dettagli cosa dovrete aspettarvi dalla visita guidata ma una cosa possiamo dirvela: se potete, partecipate alla visita serale, ancora più suggestiva.

Valconca: un tesoro nascosto

Grotte di Onferno

Grotte fatte di “pietra di luna”, le grotte di Onferno, nel comune di Gemmano, in Valconca, sono fatte di gesso e sono state scoperte nel 1916. Un luogo importante nel corso del secolo scorso, soprattutto durante la Seconda guerra mondiale, quando vi trovarono rifugi i Gemmanesi. Oggi i suoi abitanti sono i pipistrelli: Onferno ospita, infatti, la popolazione più importante di questi mammiferi dell’Emilia Romagna.

E qui entra in gioco il cuore, le emozioni si scatenano perché vi parliamo di casa nostra. La Valconca è - letteralmente - casa, è quell’angolo dove ci rifugiamo ogni giorno dopo una lunga giornata di lavoro, dove trascorrere una sonnacchiosa giornata autunnale in mezzo alla natura alla ricerca di castagne, dove tornare ad assaporare i sapori di una volta chiacchierando con l’oste rigorosamente in dialetto e gustandosi un’ottima piadina. Per tanti anni è stata una zona bistrattata anche dagli stessi romagnoli mentre oggi, finalmente, ne viene riconosciuta l’importanza anche sotto il profilo turistico.

Nei borghi un tempo contesi da Malatesta da Rimini e Montefeltro di Urbino si godono viste eccezionali, si respira la storia, si rallenta, ci si gode la natura e perché no, si fa anche il pieno di street art. Da Montefiore Conca, con la sua Rocca Malatestiana, a Saludecio con i suoi murales e il piccolo borgo di Cerreto, “il paese degli sciocchi”, da Montescudo con il bosco di Albereto a Gemmano con le sue grotte, da Montegridolfo, il borgo bomboniera, a San Giovanni in Marignano, noto come “il granaio dei Malatesta”. E come non citare Mondaino, noto per le celebri fisarmoniche Galanti e San Clemente, paese natale di Giustiniano Villa, il padre della poesia dialettale romagnola.

Sagre e festival dell'entroterra riminese

Le sagre e i festival sono parte della vita e della storia dell’entroterra riminese. Capita spesso che un borgo venga “riconosciuto” proprio grazie a ed associato a uno di questi eventi che mirano a promuovere i prodotti locali e le tradizioni di questi luoghi.

Dove dormire: un'esperienza unica

La Riviera Romagnola è nota per la quantità e varietà di strutture nelle quali soggiornare durante tutto l’anno ma avreste mai pensato di poter trascorrere la notte in un castello o in un mulino? Per fare ciò, dovrete scegliere la nostra amata Valconca e prepararvi a godere di assoluto silenzio, natura incontaminata, a meno di mezz’ora dalla costa.

Palazzo Viviani - Castello di Montegridolfo, il borgo conteso per secoli tra Romagna e Marche.

Cosa vedere a Rimini

Se stai pianificando una vacanza sulla Riviera Romagnola, allora non puoi certo perderti una visita nella splendida Rimini. Conosciamo bene la città di Rimini, per sapere cosa vedere a Rimini leggi il nostro articolo.

  1. Rimini, Tempio Malatestiano: nelle forme esterne strizza l’occhio al classicismo, al suo interno notiamo invece i tratti caratteristici dello stile gotico. Da non perdere l’affresco di Piero della Francesca che raffigura “Sigismondo Pandolfo Malatesta in preghiera davanti a San Sigismondo” nella cella delle reliquie, e la suggestiva Cappella dei Pianeti con i bassorilievi che ritraggono i segni zodiacali.
  2. Rimini, Domus del Chirurgo: La Domus del Chirurgo è invece un po’ più nascosta, ma altrettanto sorprendente. Per ammirarla occorre infatti varcare la soglia di una struttura in vetro ed acciaio, ma una volta al suo interno lo spettacolo è mozzafiato: questa antica dimora ospita una meravigliosa pavimentazione a mosaico risalente al II secolo d.C.
  3. Rimini, Museo della Città.
  4. Rimini, Piazza Cavour.
  5. Rimini, Ponte di Tiberio: Uno dei simboli della città, da oltre 2000 anni il Ponte di Tiberio ci ricorda che Rimini è nata sotto l’egida dei romani.
  6. Borgo San Giuliano, Rimini: La peculiarità del Borgo è senza dubbio il colore: quello delle sue case variopinte, certo, ma anche quello dei murales che a partire dagli anni ‘80 sono pian piano comparsi sulle sue mura. I soggetti rappresentati sono vari, ma tra i più ricorrenti c’è la figura di Federico Fellini e il suo cinema.
  7. Rimini, Fellini Museum: Il Fellini Museum è in realtà un vero e proprio polo museale che abbraccia vari luoghi nel centro della città.
  8. Rimini, Cinema Fulgor: Questa è la sala che il regista frequentava negli anni della sua giovinezza; proprio qui vide il suo primo film in compagnia del padre.
  9. Rimini (RN), Arco di Augusto: All’estremità opposta del centro storico rispetto al Ponte di Tiberio sorge un altro simbolo della Rimini romana, l’Arco di Augusto. Anch’esso realizzato in pietra d’Istria, l’arco risale al 27 a.C. Un tempo inserito nella cinta muraria della città, poi abbattuta, il monumento simbolo del potere di Augusto venne costruito nel punto di arrivo della via Flaminia.
  10. Rimini (RN), Parco del Mare.

Uno dei principali luoghi di culto della città è il Tempio Malatestiano. La sua facciata, che ricorda appunto un tempio classico e da qui ne deriva il nome, venne realizzata da Leon Battista Alberti, un illustre architetto in epoca rinascimentale.

Altra piazza importante del centro storico è l’elegante Piazza Cavour, dove vi si affacciano diversi edifici, posti uno accanto all’altro. Sul lato opposto si trova invece la Vecchia Pescheria, un loggiato dove un tempo lungo i suoi banchi in pietra d’Istria aveva luogo il mercato del pesce.

Ebbene si, Rimini ha anche un castello, Castello Sismondo. Un tempo, oltre al castello vi era anche un fossato e delle mura, il tutto a difesa dell’imponente fortezza. La costruzione iniziò nel 1437, anno in cui i Malatesta prosperavano in città. Oggi il castello è utilizzato come luogo per eventi culturali ma è anche possibile visitarlo.

Uno dei luoghi simbolo di Rimini, tanto da comparire persino nello stemma della città, è il Ponte di Tiberio.

Dintorni di Rimini: cosa non perdere

  • Località di mare: Cesenatico, Bellaria, Riccione, Misano Adriatico e Cattolica.
  • Borghi: Sant'Arcangelo di Romagna, Verucchio, San Marino, San Leo, Gradara, San Giovanni in Marignano.
  • Città d'arte: Urbino, Bologna, Cesena, Pesaro.

Nell’entroterra di Rimini troverete due interessanti borghi: Sant’Arcangelo di Romagna a circa 10 km, e Verucchio e circa 20 km. Sempre ad una ventina di chilometri c’è San Marino, che sebbene sia una città / stato la possiamo definire anche un borgo per la sua conformazione. San Leo dista quasi un’ora in auto da Rimini, ma la maestosa fortezza incastonata nella roccia è uno spettacolo da non perdere.

Gradara è un piccolo gioiello, “Borgo dei Borghi 2018”, tra i Borghi più belli d’Italia e Bandiera Arancione del Touring Club. Siamo nelle Marche, a pochi chilometri dal mare, e dal confine con l’Emilia Romagna. Il borgo fortificato è tra i più affascinanti e meglio conservati d’Italia. La doppia cinta muraria ha protetto per secoli storie memorabili.

San Marino regala ai suoi visitatori una piacevole camminata tra le vie del centro ricche di ristoranti e negozi di souvenir, un panorama mozzafiato da piazza della Libertà e un'interessante visita alla Galleria di arte moderna e contemporanea e al Museo di Stato.

San Leo con il suo forte adagiato sullo sperone di roccia che domina la Valmarecchia fino al mare, con il mastio, i torrioni e il muro di cinta che fanno da protezione alla piazza d'armi, è un borgo suggestivo e ricco di fascino.

Santarcangelo è un borgo medievale ideale per una piacevole camminata per le vie del centro storico e per una sosta nei migliori ristoranti e osterie che realizzano menù tradizionali da degustare insieme ai migliori vini del territorio.

Verucchio era un tempo la più forte delle città fortificate dei Malatesta: la sua rocca ancora oggi mostra i segni di un passato da dominatrice.

Gradara già dentro i confini marchigiani, dista meno di trenta minuti di auto da Rimini. Tanto suggestiva da sembrare immersa in un mondo lontano, offre una piacevole passeggiata per le vie ciottolate del borgo. È il luogo perfetto per degustare una cucina che subisce il fascino delle due terre, quella marchigiana e quella romagnola.

San Giovanni in Marignano considerato anticamente il granaio dei Malatesta grazie alle sue fertili colline, è oggi uno dei borghi più interessanti dell'entroterra romagnolo.

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