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Sri Lanka: Guida Turistica alla Scoperta delle Meraviglie dell'Isola

Viene chiamata “la Thaiti d’Oriente” per gli incantevoli paesaggi e l’atmosfera di serenità e spiritualità che trasmette ai turisti. Piccola isola sotto l’India, lo Sri Lanka nei secoli è stato soprannominato in vari modi: Serendib, Ceylon, Isola Risplendente, Lacrima dell’India, Perla d’Oriente…

Per molti anni, a causa della sua instabilità politica, agli occidentali è sembrata una sorta di Irlanda del Nord dell’Oceano Indiano. Negli ultimi mesi, però, la situazione si è tranquillizzata e, sebbene ci sia il divieto d’accesso in alcune zone del Paese, è stata rimossa dal Governo la normativa speciale sullo stato di emergenza in vigore dal 2005.

Attrazioni Principali e Consigli di Viaggio

Scegliere cosa vedere in Sri Lanka è semplice e difficile al tempo stesso, nella maggior parte dei casi percorrere un itinerario “classico” si rivela la scelta più sensata. Evitare le rotte turistiche è quasi impossibile perché i luoghi di maggiore interesse dello Sri Lanka sono i suoi parchi naturali, le città degli altopiani centrali e i siti archeologici del triangolo culturale.

Per visitare lo Sri Lanka ci vogliono almeno dieci giorni: fare un viaggio più breve costringerebbe a saltare molte tappe importanti e a visitare il resto con troppa fretta. Sarebbe un peccato. Vediamo quali sono i posti più importanti da vedere in Sri Lanka indicati nella cartina qui sotto e suddivisi nelle varie regioni.

1) Yala National Park

Yala è il secondo più grande parco naturale dello Sri Lanka, uno dei posti da visitare per apprezzare la natura e la fauna di questa isola, protagoniste indiscusse del paesaggio. Yala è un’area protetta molto frequentata dai turisti, ma nonostante ciò non manca di regalare tante emozioni.

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Durante la giornata all’interno di Yala National Park si visita il parco in jeep con una guida per avvistare gli animali che vivono liberi sul territorio. Sono molte le specie che lo popolano: coccodrilli, manguste, bufali, moltissime varietà di uccelli e i leopardi, schivi e silenziosi, che non si lasciano avvistare facilmente.

Se visitate Yala, probabilmente vedrete con i vostri occhi le tracce dello tsunami del 2004 in quel poco che resta di Patangala Rest House, un edificio raso al suolo dalle tre onde anomale che hanno ucciso 47 persone. Mentre scrivo, la cosa che ancora oggi mi fa accapponare la pelle pensando al racconto della nostra guida, è che allora nessun animale rimase vittima dello tsunami.

Prima che arrivassero le mareggiate, si erano ritirati tutti nell’entroterra, lontano dal pericolo.

Visitare il parco di Yala

Ci sono molte opzioni per visitare il parco nazionale di Yala. Noi avevamo prenotato un tour di quasi una giornata intera con la nostra guida locale singalese. Tuttavia se avete intenzione di viaggiare da soli in Sri Lanka o di organizzare in anticipo solo una parte delle visite, potete prenotare online un safari sul sito di Get Your Guide, che offre diverse soluzioni.

In questo caso, il mio suggerimento è di non lasciarsi ingolosire troppo dai safari a poco prezzo. In generale i tour nei parchi sono un’industria turistica molto fiorente e di conseguenza minore è la spesa, minore è anche la qualità del servizio: visite veloci, poco tempo a disposizione, soste nei punti più affollati.

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Per avvistare gli animali ci vuole molto tempo; meglio scegliere un’esperienza da almeno quattro o cinque ore se non di più. Vi suggerisco questi tre tour che mi sembrano validi per una soluzione in giornata.

2) Grotte di Dambulla

Le grotte di Dambulla sono a mio parere uno dei posti più interessanti dello Sri Lanka. Fanno parte del patrimonio UNESCO dal 1991, sono i templi di roccia meglio conservati dell’isola. Per raggiungere le cinque grotte principali si oltrepassa un Tempio d’oro che fa da anticamera al santuario, e si sale in cima ad una collina. Varcata la soglia, i templi sacri sono uno spettacolo: le grotte sono scavate in una roccia granitica alta più di 160 metri.

Al loro interno, le pareti affrescate e le statue del Buddha evocano un’atmosfera di pace. Intorno al santuario, le scimmie zampettano qua e là, accompagnando i turisti che salgono e scendono dalla collina con la speranza di ottenere un pezzo di mango o chissà, magari un gelato.

3) Roccaforte di Sigiriya

Visitare lo Sri Lanka e il triangolo culturale significa fare tappa e salire anche sulla Roccaforte di Sigiriya, uno dei posti da visitare assolutamente: è uno dei luoghi simbolo della storia e della cultura dell’isola. L’antica roccaforte, fondata nel V secolo d.C., si ergeva su un monolite di granito a oltre 200 metri di altezza, un capolavoro ingegneristico circondato dalla natura e da magnifici giardini reali con laghetti e cisterne per la raccolta dell’acqua.

A circa metà altezza, una scala a chiocciola arrampicata sulla roccia conduce agli antichi affreschi delle “Fanciulle delle nuvole”, dipinti all’interno di una fessura protetta del monolite. Proseguendo verso l’alto, dopo una salita lunga oltre 1200 gradini, si raggiunge la cima della roccaforte e la vista si spalanca sui resti dell’antica dimora di Re Dhatusena e sul paesaggio, un’immagine che si dimentica tanto presto.

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4) Statua di Aukana Buddha

A metà strada fra Dambulla e Anuradhapura (la prima città sovrana dello Sri Lanka, fondata nel II secolo a.C.) si trova la statua di Aukana Buddha. Alta 12 metri, è stata scolpita nel V secolo d.C. ed è una delle più impressionanti dell’isola.

Il luogo in cui si trova è denso di devozione e spiritualità, avvolto dalle preghiere dei singalesi e dal profumo di fili di incenso e fiori di loto.

5) Polonnaruwa

Polonnaruwa è stata la seconda capitale di Ceylon e secondo me è una delle cose da vedere assolutamente in Sri Lanka perché è uno dei siti archeologici meglio conservati. A Polonnaruwa si possono visitare importanti edifici civili e sacri, stupa imponenti e le tre magnifiche statue del Buddha di Gal Vihara.

Se siete appassionati di archeologia, completate la visita raggiungendo Anuradhapura, la prima capitale dello Sri Lanka. Anche questo è un luogo ricco di fascino storico e culturale, vi consiglio di vederle entrambe. Fra le due, a noi è rimasta maggiormente impressa Polonnaruwa, probabilmente anche per quella inaspettata benedizione induista che abbiamo ricevuto da un monaco durante la visita.

6) Minneriya National Park

Un’altra cosa da vedere in Sri Lanka in agosto è Minneriya National Park: il periodo da giugno ad ottobre nella zona centro-nord dell’isola corrisponde alla stagione secca. Il clima e le temperature di questa area spingono gli elefanti e uccelli acquatici che vivono nel parco a radunarsi intorno al lago e alle pozze in cerca d’acqua, per cui è molto facile avvistarli.

Nonostante sia molto frequentato dai turisti, Minneriya è molto bello dal punto di vista naturalistico e sicuramente vi consiglio di visitarlo. L’unica pecca nella nostra esperienza è stata che l’autista della jeep che ci ha fatto fare un giro un po’ frettoloso per uscire di corsa a caricare altri turisti. Se vi capita la stessa cosa, proporzionate la vostra mancia.

7) Ella e Adam’s Peak

La cittadina di Ella non è di per sé una località particolarmente interessante, ma è un posto dove andare in Sri Lanka per rilassarsi in mezzo al verde. A Ella infatti si possono fare diverse escursioni: avendo un giorno a disposizione, uno dei percorsi più belli è la salita su Adam’s Peak, un monte alto 2.243 m che si raggiunge con una camminata di circa quattro ore.

Adam’s Peak è meta di pellegrinaggio di molti credenti, che almeno una volta nella vita salgono gli oltre 5000 gradini per raggiungere la sacra impronta del piede del Buddha, un avvallamento in cima al monte.

Se però come noi non avete abbastanza tempo per fare tutto il percorso di Adam’s Peak, vi suggerisco di fare almeno la breve escursione di Little Adam’s Peak, una camminata facile di circa un’ora su un sentiero leggermente in salita fra le piantagioni di the, in un verde avvolgente e leggero.

All’arrivo in cima sarete accolti da un’atmosfera di pace, con le montagne tutte intorno a voi e le bandierine buddiste che sventolano fra gli alberi.

8) Treno panoramico in Sri Lanka: da Ella a Nuwara Eliya

Per raggiungere Nuwara Eliya da Ella abbiamo preso il famoso treno panoramico che passa fra le colline. Il viaggio, di circa tre ore e mezza, è indolente e gradevole. Al di là dei molti post sui social che lo hanno reso forse un po’ inflazionato, il viaggio è piacevole e consente di trascorrere un po’ di tempo fra i singalesi, generosi di sorrisi e inclini a fare quattro chiacchiere con i viaggiatori.

Di questo tragitto mi è rimasta impressa l’atmosfera gioiosa che si è creata sul vagone quando un gruppo di ragazzi ha cominciato a cantare battendo le mani, e a poco a poco si sono uniti al coro altri passeggeri. Nel frattempo i bambini seduti a fianco a noi studiavano il nostro curioso aspetto mentre le colline correvano fuori dal finestrino.

9) Kandy: cosa vedere in agosto (o luglio)

Kandy è una città ricca di luoghi da visitare, a cominciare dal tempio Sri Dalada Maligawa dove è custodita la reliquia del dente del Buddha. Oltre a questo ci sono poi la grande statua del Buddha sdraiato (Bahirawakanda Buddha), il lago di Kandy e il meraviglioso giardino botanico reale di Peradeniya che di per sé richiede qualche ora di visita.

Nel giardino botanico ci si sente come dei lillipuziani camminando in mezzo a piante di bambù con un diametro mai visto, palme giganti, alberi di ficus che sembrano delle sculture popolate di scimmie e scoiattoli.

Esala Perahera è una delle più importanti feste buddiste dello Sri Lanka, che cade nei dieci giorni che precedono la luna piena in luglio o agosto. Durante questa festività viene portata in processione la reliquia del Buddha custodita nel tempio di Kandy di cui vi parlavo prima.

Un evento importantissimo per il Paese, che si celebra con parate e danze che durano dieci giorni. Il culmine si festeggia durante il plenilunio, quando la reliquia viene portata in processione per la città sul dorso dell’elefante del tempio Sri Dalada Maligawa, bardato a festa per l’occasione.

Informazioni pratiche

Circondata da spiagge bellissime (soprattutto lungo la costa sud-occidentale) è frequentata dai turisti che amano le immersioni subacquee e gli sport acquatici, in particolare a Hikkaduwa, Unawatuna e sul fiume Bentota. Gli amanti del trekking possono salire sull’Adam’s Peak o attraversare l’altopiano di Horton Plains, vicino a Nuwara Eliya: nella parte meridionale termina con 700 metri di precipizio, nelle vicinanze di World’s End, la “fine del Mondo” appunto.

Chi si lascia sedurre dalle atmosfere religiose può visitare il Paese durante le tipiche feste buddhiste, hindu, cristiane e musulmane, come la Kandy Esala Perahera, tra luglio e agosto, e la Duruthu Perahera, in gennaio.

Colombo è la città più grande del Paese, nonché il porto principale. I turisti ne apprezzano soprattutto il passato coloniale, scegliendo spesso di visitare le zone con i bei ristoranti, i negozi multicolor e le strade animate. Al primo impatto risulta caotica e affollata, ma nasconde alcuni angoli curiosi che vale la pena scoprire.

Non è difficile orientarsi: a nord c’è il quartiere del Forte - l’area più commerciale della città - con vari edifici di epoca coloniale che ricordano i fasti imperiali. Più a sud si trova Galle Face Green, una zona verde affacciata sul mare ideale per giocare a cricket. Decisamente animato anche il quartiere del Pettah bazaar, con varie bancarelle che vendono frutta, verdura, carne, pietre preziose, oro, argento e cianfrusaglie.

Le lingue ufficiali dello Sri Lanka sono il cingalese e il tamil. La moneta corrente è la rupia srilankese (LKR); le carte di credito sono accettate negli alberghi e negli esercizi commerciali più grandi.

Per andare in Sri Lanka è necessario il passaporto con scadenza non inferiore a sei mesi rispetto alla data di partenza. Obbligatorio anche il visto: dal 1 gennaio 2012 coloro che intendano visitare lo Sri Lanka (per turismo o affari) devono preventivamente acquisire il visto di ingresso “ETA - Electronic Travel Authorization”, al costo minimo di 20 dollari americani, che dà diritto ad entrare nel Paese per un periodo massimo di 30 giorni.

L’ETA può essere richiesto online, oppure attraverso le agenzie di viaggio o presso l’Ambasciata dello Sri Lanka a Roma.

Le strutture sanitarie nel Paese sono molto carenti. In caso di emergenza sanitaria è opportuno il trasferimento immediato in Italia o nel Paese più vicino attrezzato per il tipo di intervento. È perciò opportuno stipulare, prima di intraprendere il viaggio, una polizza assicurativa internazionale che preveda, oltre alla copertura delle spese mediche, anche l’eventuale rimpatrio aereo d’emergenza o il trasferimento del malato in altro Paese.

Le autorità italiane suggeriscono di evitare viaggi nel Paese a coloro che sono affetti da gravi patologie che necessitino di assistenza ospedaliera. Indicata, previo parere medico, la profilassi anti-malarica specie in caso di lunga permanenza nel Paese, così come le vaccinazioni contro l’ epatite B, il colera ed il tetano.

In Sri Lanka il clima è tropicale. La stagione estiva va da aprile ad agosto ed è caratterizzata da brevi ma intensi acquazzoni, il mare è molto mosso ed è sconsigliata la balneazione se non nelle zone protette dalla barriera corallina.

Voli diretti da Milano e Roma a Colombo con Srilankan Airlines. Abiti leggeri ma non solo capi da spiaggia. Nello Sri Lanka, infatti, è obbligatorio un abbigliamento decoroso per entrare nei templi (gambe e spalle coperte).

Cosa mangiare in Sri Lanka

Il piatto tipico cingalese è il riso al curry, che viene utilizzato non in polvere (come in Europa) ma mescolato insieme ad altre spezie e tostato in padella senza condimenti. Molte ricette sono eredità di altri Paesi, essendo la cucina dello Sri Lanka legata al passato coloniale.

Di origine olandese, per esempio, è il lamprais (riso bollito con curry, arricchito da frikkadels, polpettine, e poi avvolto in foglie di banano), mentre il bolo fiado , una torta a strati, viene dalla tradizione portoghese.

In Sri Lanka oro, argento e seta sono tendenzialmente in vendita a un prezzo conveniente.

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