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Stipendio Medio dei Lavoratori a Gardaland: Analisi e Sfide del Settore

Con l'arrivo dell'estate in Italia, si discute della mancanza di lavoratori e lavoratrici stagionali, persone impiegate in lavori legati alla bella stagione, dalla ristorazione ai servizi alberghieri e turistici, fino all'agricoltura. Nel settore turistico-ricettivo, Federalberghi ha stimato che quest'anno manchino all'appello 300mila lavoratori. Di questi, circa un terzo sono camerieri, mentre i restanti sono cuochi, baristi, receptionist, animatori turistici e agenti di viaggio.

Ha fatto notizia anche Gardaland, che ha comunicato la chiusura anticipata di 13 attrazioni nella fascia serale (19-23), a causa di mancanza di persone da impiegare all'assistenza, come riporta l'agenzia stampa Ansa.

La cosiddetta “emergenza stagionale”, come viene solitamente definita nei media, non è certo una novità. È da diversi anni che, all'avvicinarsi della stagione estiva, la questione diventa centrale nel dibattito pubblico.

Eravamo a metà dello scorso giugno. Notizia: Gardaland costretta a chiudere temporaneamente 13 attrazioni alle 19 anziché alle 23 per carenza di lavoratori stagionali. Il gap tra offerta e domanda di lavoro nel mondo del turismo - in quei giorni sul lago alcuni hotel aprivano il bar un’ora dopo o riducevano il servizio limitandosi alla mezza pensione - toccava pure il parco divertimenti più famoso d’Italia.

Stipendi e Condizioni Contrattuali a Gardaland

Nel parco divertimenti più famoso d’Italia, da due giorni, tredici attrazioni chiudono temporaneamente alle 19 anziché alle 23 proprio per carenza di personale: «Stiamo continuando ad assumere e attivando tutti gli strumenti per integrare il personale ancora mancante», così l’ad del Parco, Sabrina De Carvalho, spiegando come «mano a mano che si raggiungerà il numero necessario di addetti apriremo progressivamente le attrazioni chiuse». Tanti contratti full-time, ma anche part-time.

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Spiegano da Cisl che «gli stipendi sono quelli del contratto nazionale: un cuoco full-time può guadagnare anche 2.000 euro al mese mentre un operatore delle attrazioni fra i 1.300 e 1.400 euro più gli straordinari».

Un anno fa, Filcam Cgil rifletteva che «nel mondo del turismo e dei lavori a esso connessi stanno pesando fattori come l’impegno richiesto e le poche rotazioni». Da Gardaland, Padoan aggiunge che «col Covid molti lavoratori si sono spostati su industria e logistica, visti gli obblighi di chiusure e lockdown imposti al nostro settore, così il mercato del lavoro è diventato più difficile, soprattutto per quanto riguarda i giovani».

Ecco perché adesso, visto il fabbisogno, sempre più aziende cercheranno di tenere le orecchie aperte sul mercato per tutto l’anno. «Se prima la routine era selezionare i tanti candidati, adesso bisogna convincerli a lavorare per te», commenta Padoan. Non per niente nel turismo, tra piattaforme online e eventi in presenza, mai come oggi si moltiplicano le iniziative per incrociare offerta e domanda.

Aumenti Salariali e Flessibilità

Stipendi con un +13%A una settimana dall’apertura stagionale il direttore delle risorse umane del parco divertimenti, Giorgio Padoan, confermava almeno un paio di novità: maggiorazioni orarie per i contratti di livello base e più flessibilità sul tema del part-time. Sul piano economico, Gardaland alza la soglia dello stipendio d’ingresso del 13% circa: «Al contratto collettivo dell’industria turistica, che a livello base prevede un lordo mensile di 1.500 euro, aggiungeremo 100 euro mensili per chi lavorava a Gardaland già nel 2022 e una maggiorazione oraria equivalente a ulteriori 100 euro al mese, salendo così a circa 1.700 euro mensili». Quanto al part-time, Padoan conferma che «una parte crescente di candidati chiede come condizione di assunzione varie flessibilità, ad esempio il lavorare solo la mattina o solo la sera: io credo che oggi la ricetta giusta sia una disponibilità tagliata su misura per i diversi lavoratori».

Detto che Gardaland sta cercando di attrarre lavoratori puntando anche su «contratti mediamente più lunghi (per molti da marzo a inizio novembre)» e «un pacchetto di ore settimanali più ampio», Padoan conferma che la nuova strategia è «figlia delle difficoltà riscontrate l’anno scorso da tutto il settore».

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Proposte Sindacali per Migliorare le Condizioni di Lavoro

Aumentare le maggiorazioni festive e notturne. E magari pensare a un’indennità da «eventi climatici», per chi lavora all’esterno, visto il caldo. Nell’ottica dei sindacati l’sos-personale a Gardaland, esempio noto di un problema che attanaglia l’intero settore turistico, può essere l’occasione per pensare a nuovi dettagli d’inquadramento e provare a uscire da un tunnel di cui quel settore oggi non vede la fine.

«Si potrebbe pensare, come previsto dal contratto nazionale, a un contratto integrativo per chi lavora non solo a Gardaland ma in tutto il bacino del lago», un contratto dove appunto «si ritoccano le maggiorazioni festive e notturne». Così Giosuè Rossi, segretario locale di Fisascat Cisl, lui che conferma la volontà di chiedere un incontro con i vertici di Gardaland come già anticipato dal segretario di Filcam Cgil, Graziella Belligoli.

Una proposta che i sindacati potrebbero avanzare è anche «un’indennità da eventi climatici - suggerisce Rossi - visto che oggi lavorare all’esterno con questo caldo implica un disagio». Domanda: e se con la benzina oltre i 2 euro pesasse anche il caro-carburante, sulle scelte del lavoratore stagionale e pendolare? «Può essere, ma quello sarebbe un tema più complesso in termini di integrazioni». Rossi ricorda che «anche l’anno scorso, in questo periodo, alcune attrazioni di Gardaland chiusero temporaneamente prima per carenza di personale. Tutto tornò normale con la fine degli esami di maturità e l’arrivo di stagionali usciti dalle scuole superiori. Nel frattempo si rimediò con gli straordinari».

Ma «oggi è un fatto di prospettive che sono cambiate con il Covid: i lavori nell’ambito del turismo richiedono un sacrificio che in tanti non vogliono più fare».

Concorrenza di Altri Settori e Cambiamento delle Prospettive

Da Gardaland, Padoan aggiunge che «col Covid molti lavoratori si sono spostati su industria e logistica, visti gli obblighi di chiusure e lockdown imposti al nostro settore, così il mercato del lavoro è diventato più difficile, soprattutto per quanto riguarda i giovani».

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Rossi ricorda che «anche l’anno scorso, in questo periodo, alcune attrazioni di Gardaland chiusero temporaneamente prima per carenza di personale. Tutto tornò normale con la fine degli esami di maturità e l’arrivo di stagionali usciti dalle scuole superiori. Nel frattempo si rimediò con gli straordinari».

Ma «oggi è un fatto di prospettive che sono cambiate con il Covid: i lavori nell’ambito del turismo richiedono un sacrificio che in tanti non vogliono più fare».

Salari Medi nel Settore dell'Ospitalità e della Ristorazione in Italia

Il settore dell’ospitalità e quello della ristorazione rimangono quelli nei quali i salari rimangono, mediamente, i più bassi. La conferma è arrivata nei giorni scorsi dall’Istat, che ha diffuso i dati della Rilevazione sulla struttura delle retribuzioni e del costo del lavoro, riferiti al 2022, dalla quale emerge un quadro caratterizzato da evidenti disparità per genere, età e settori produttivi.

Nel 2022 - ha certificato l’Istat - la retribuzione lorda annua per dipendente, ricondotta ad anno intero e tempo pieno, è stata pari in media a 37.302 euro, con una marcata differenza di genere, che vede le lavoratrici dipendenti guadagnare 6mila euro in meno dei lavoratori (33.807 euro contro 39.982).

Il settore nel quale si guadagna di più (con retribuzione annuale massima pari a 38.760 euro) è il comparto dell’industria, mentre gli stipendi raggiungono il valore minimo (pari 32.202 euro) nel settore delle costruzioni. Il dato più basso è proprio quello dei servizi di alloggio e di ristorazione (con una retribuzione pari a 10,9 euro all’ora), contro il livello particolarmente elevato, per esempio, del settore delle attività finanziarie e assicurative (qui il dato sale e 25,9 euro l’ora).

Nel 2022 la retribuzione oraria media, nelle unità economiche con almeno 10 dipendenti, tra le donne è pari a 15,9 euro (0,5 euro inferiore alla media calcolata su tutti i dipendenti) e tra gli uomini è pari a 16,8 euro (0,4 euro superiore). Il differenziale retributivo di genere (il cosiddetto “gender pay gap”) è più marcato tra i laureati (16,6%, un valore circa triplo di quello medio) e tra i dirigenti (30,8%).

Differenze ci sono anche i base all’età e alla tipologia di contratto: i giovani under 30 guadagnano il 36,4% in meno rispetto agli over 50 (38,5% tra gli uomini, 33,3% tra le donne), i lavoratori con contratto a tempo determinato percepiscono il 24,6% in meno di chi ha un contratto a tempo indeterminato.

Tabella riassuntiva dei salari medi

Settore Retribuzione Lorda Annua Media (2022) Retribuzione Oraria Media
Industria 38.760 € N/A
Costruzioni 32.202 € N/A
Servizi di alloggio e ristorazione N/A 10,9 €
Attività finanziarie e assicurative N/A 25,9 €
Media Dipendente (totale) 37.302 € N/A

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