Superbonus Turismo: Requisiti e Agevolazioni per la Riqualificazione delle Strutture Turistiche
Il Superbonus Turismo è un'agevolazione introdotta dal D.L. 152/2021 in attuazione del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), finalizzata al finanziamento degli investimenti per la riqualificazione delle strutture turistiche attraverso diverse tipologie di intervento: incremento dell’efficienza energetica, lavori antisismici, eliminazione delle barriere architettoniche, ristrutturazioni edilizie, piscine termali, digitalizzazione.
Ecco come sfruttare l’incentivo previsto dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) - Missione 1, Componente 3, Investimento 4.2 con una dotazione complessiva di 600 milioni di euro.
Chi può accedere al Bonus Alberghi 2025?
I soggetti destinatari del Superbonus Alberghi sono:
- Imprese alberghiere;
- Imprese che svolgono attività agrituristica;
- Imprese che gestiscono strutture ricettive all’aria aperta (campeggi);
- Imprese del comparto turistico, ricreativo, fieristico e congressuale, compresi:
- Stabilimenti balneari;
- Complessi termali;
- Porti turistici;
- Parchi tematici (inclusi parchi acquatici e faunistici).
Gli incentivi sono riconosciuti altresì alle imprese proprietarie delle strutture immobiliari in cui è esercitata una delle attività di cui sopra.
In base a quanto previsto dall’art. 1 comma 4 del D.L. n. 152/2021, i soggetti ammessi alla richiesta del credito d’imposta e del contributo a fondo perduto sono i seguenti:
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- Imprese alberghiere.
- Strutture che svolgono attività agrituristica (L.
Di seguito i requisiti di cui i soggetti devono essere in possesso:
- Essere regolarmente iscritti al registro delle imprese al momento della presentazione della domanda;
- Ciascuna impresa può prestare una sola domanda per una sola struttura oggetto di intervento;
- Devono essere proprietarie dell’immobile;
- Devono gestire con contratto regolarmente registrato un’attività turistica-ricettiva posseduta da terzi.
Al momento della presentazione della domanda, presentata con apposita istanza telematica all’Agenzia delle Entrate, i beneficiari devono essere regolarmente iscritti al registro delle imprese.
Interventi Ammissibili
Gli interventi ammessi all’agevolazione sono di:
- Efficienza energetica;
- Riqualificazione sismica;
- Eliminazione barriere architettoniche;
- Piscine termali;
- Interventi di ristrutturazione;
- Digitalizzazione (tra cui anche l’acquisto di software e piattaforme informatiche);
- Impianti solari fotovoltaici connessi alla rete elettrica su edifici e muniti di sistema di accumulo;
- Infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici.
- Mobili e arredi;
- Spese per prestazioni professionali relative a tutti gli interventi sopra descritti.
Le spese si considerano effettivamente sostenute secondo quanto previsto dall’art. 109 del Tuir.
Il contributo a fondo perduto e il credito d’imposta sono riconosciuti in relazione alle spese sostenute, inclusi il servizio di progettazione, per eseguire i seguenti interventi:
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- Interventi di incremento dell’efficienza energetica delle strutture e di riqualificazione antisismica.
- Interventi di eliminazione delle barriere architettoniche.
- Interventi edilizi di cui all’art. 3 del decreto del Presidente della Repubblica n.
- La realizzazione di piscine termali e acquisizione di attrezzature e apparecchiature per lo svolgimento delle attività termali, relativi alle strutture di cui all’articolo 3 della Legge 24 Ottobre 2000, n.
- La digitalizzazione, come da articolo 9 del Decreto Legge 31 Maggio 2014, n. 83, convertito dalla Legge 29 Luglio 2014, n.
Relativamente agli interventi di riqualificazione antisismica, di cui all’articolo 1, comma 5, lettera a), del decreto-legge 6 novembre 2021, n. 152 sono ammissibili:
- qualsiasi spesa inerente alla realizzazione di opere destinate a migliorare il comportamento antisismico dell’edificio;
- le spese per l’acquisto di beni destinati a strutture esistenti, già in regola con la normativa antisismica vigente nella zona di riferimento, a condizione che l’acquisto sia idoneo a migliorare il comportamento antisismico dell’edificio. Tale miglioramento dovrà essere attestato da un tecnico qualificato a ciò autorizzato.
Relativamente agli interventi di eliminazione delle barriere architettoniche, realizzati sia sulle parti comuni che sulle unità immobiliari, di cui all’articolo 1, comma 5, lettera b), del decreto- legge 6 novembre 2021, n. 152, sono ammissibili le spese per:
- sostituzione di finiture, quali in particolare pavimenti, porte, infissi esterni, terminali degli impianti, il rifacimento o l’adeguamento di impianti tecnologici quali servizi igienici, impianti elettrici, citofonici, impianti di ascensori, domotica;
- interventi di natura edilizia più rilevante, quali il rifacimento di scale ed ascensori, l’inserimento di rampe interne ed esterne agli edifici e di servoscala o piattaforme elevatrici;
- realizzazione ex novo di impianti igienico-sanitari adeguati all’ospitalità delle persone diversamente abili, così come la sostituzione di impianti sanitari esistenti con altri adeguati all’ospitalità delle persone diversamente abili;
- sostituzione di serramenti interni, quali porte interne, anche di comunicazione, in concomitanza di interventi volti all’eliminazione delle barriere architettoniche;
- sistemi e tecnologie volte alla facilitazione della comunicazione ai fini dell’accessibilità.
Relativamente agli interventi edilizi sono ammissibili le spese per:
- demolizione e ricostruzione di edifici esistenti, anche con modifica della sagoma ma nel rispetto della volumetria, con esclusione degli immobili soggetti a vincolo ai sensi del decreto legislativo 222 gennaio 2001, n.
Agevolazioni Previste
Il Superbonus Alberghi unisce due diverse agevolazioni:
- Credito di imposta nella misura dell’80% delle spese ammissibili, sostenute fino al 31 dicembre 2024.
- Contributo a fondo perduto nella misura massima del 50% delle spese ammissibili, sostenute fino al 31 dicembre 2024, per un importo complessivo fino a 100.000 €.
I soggetti in possesso dei requisiti potranno beneficiare di:
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- Un credito d’imposta fino all’80%;
- Un contributo a fondo perduto fino al 50% delle spese sostenute a partire dal 7 novembre 2021 e fino al 31 dicembre 2025.
Il Bonus Alberghi prevede un credito d’imposta pari all’80% e un contributo a fondo perduto fino al 50% per un importo massimo complessivo di 100mila euro.
Il credito d’imposta e il contributo a fondo perduto sono cumulabili, a patto che non venga superato il limite di spesa ammissibile per gli interventi.
Gli incentivi per le strutture alberghiere - credito di imposta 80% e contributo a fondo perduto - sono cumulabili tra loro, a condizione che tale cumulo non porti al superamento del costo sostenuto per gli interventi. Non risultano invece cumulabili con altri contributi, sovvenzioni e agevolazioni pubblici concessi per gli stessi interventi.
Il credito d’imposta è pari all’80% delle spese sostenute ed è utilizzabile in compensazione tramite modello F24 presentato all’Agenzia delle Entrate, a decorrere dal periodo d’imposta successivo a quello in cui gli interventi sono stati realizzati.
Il credito d’imposta per la ristrutturazione alberghiera è utilizzabile esclusivamente in compensazione, a decorrere dall’anno successivo a quello in cui gli interventi sono stati realizzati, senza applicazione dei limiti di cui all’art. 34 della L. 388/2000.
Il credito d’imposta, invece, può arrivare fino all’80% delle spese sostenute, ed è utilizzabile in compensazione, a decorrere dall’anno successivo a quello in cui gli interventi sono stati realizzati, tramite modello F24 esclusivamente in via telematica all’Agenzia delle Entrate.
L’ammontare del credito d’imposta utilizzato in compensazione non deve eccedere l’importo concesso dal ministero del Turismo (sarà reso noto solo dopo la presentazione delle relative istanze).
Il credito d’imposta è riconosciuto sino al 80% delle spese ottenute.
Può anche essere ceduto, in tutto o in parte, a soggetti terzi, banche e altri intermediari finanziari, secondo le modalità definite con provvedimento 8 agosto 2020.
Il superbonus alberghi è cedibile, in tutto o in parte, con la facoltà di successiva cessione ad altri soggetti, comprese banche ed intermediari finanziari.
Il credito spetta anche per gli interventi avviati dopo il 1° febbraio 2020 e non ancora conclusi alla data di entrata in vigore del D.L. PNRR (7 novembre 2021), a condizione che le relative spese siano sostenute a decorrere da quella data.
Il contributo a fondo perduto non può eccedere il 50% delle spese ammissibili nè essere superiore a 100.000 €.
Il Bonus Alberghi prevede un credito d’imposta pari all’80% e un contributo a fondo perduto fino al 50% per un importo massimo complessivo di 100mila euro.
Per quanto riguarda gli importi erogabili, i contributi a fondo perduto possono arrivare a 40.000 euro, a cui si aggiungono, in presenza di particolari requisiti, le seguenti somme:
- 30.000 euro se le opere di digitalizzazione e innovazione delle strutture in chiave tecnologica ed energetica sono pari ad almeno il 15% del totale dell’intervento;
- 20.000 euro per imprenditoria femminile e giovanile (fino a 35 anni);
- 10.000 euro per le imprese o le società con sede operativa nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
Il contributo a fondo perduto è riconosciuto per un importo massimo pari a 40.000 euro che può essere aumentato anche cumulativamente:
- fino ad ulteriori 30.000 euro, qualora l’intervento preveda una quota di spese per la digitalizzazione e l’innovazione delle strutture in chiave tecnologica ed energetica di almeno il 15 per cento dell’importo totale dell’intervento;
- fino ad ulteriori 20.000 euro, qualora l’impresa o la società abbia i requisiti per l’imprenditoria femminile, per le società cooperative e le società di persone, costituite in misura non inferiore al 60 per cento da giovani e le imprese individuali gestite da giovani che operano nel settore del turismo (giovani si intendono le persone con età compresa tra i 18 anni e 35 anni non compiuti alla data di presentazione della domanda);
- ulteriori 10.000 euro per le imprese la cui sede operativa è ubicata nei territori delle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
Viene riconosciuto per un importo massimo di 40.000 €, che può essere aumentato, anche cumulativamente, se sono presenti le seguenti condizioni:
- fino a ulteriori 30.000 €, se l’intervento prevede spese per la digitalizzazione e l’innovazione delle strutture in chiave tecnologica ed energetica per almeno il 15% dell’importo totale;
- fino a ulteriori 20.000 €, se il destinatario ha i requisiti per accedere ai benefici per l’imprenditoria femminile (articolo 53, Dlgs 198/2006) o quella giovanile (società cooperative o di persone costituite per almeno il 60% da giovani di età tra i 18 e i 35 anni; società di capitali con almeno i 2/3 delle quote possedute da giovani e con organi di amministrazione costituiti per almeno i 2/3 da giovani; imprese individuali gestite da giovani);
- fino a ulteriori 10.000 €, per le imprese con sede operativa nei territori delle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
Di conseguenza, in Emilia-Romagna, il contributo a fondo perduto può valere al massimo 90.000 €.
Il contributo a fondo perduto viene erogato in un’unica soluzione alla fine dell’intervento, tramite bonifico bancario sul conto corrente indicato al momento di presentazione della domanda.
Una volta ottenuto l’ok, è Invitalia a erogare i contributi a fondo perduto alle imprese beneficiarie.
Il bonus dell’80% e il contributo a fondo perduto sono concessi, secondo l’ordine cronologico delle domande, nel limite di spesa di 100 milioni di euro per l’anno 2022, 180 milioni di euro per ciascuno degli anni 2023 e 2024, 40 milioni di euro per l’anno 2025, con una riserva del 50 per cento dedicata agli interventi volti al supporto degli investimenti di riqualificazione energetica.
L’esaurimento delle risorse sarà comunicato con un avviso sul sito internet del ministero del Turismo.
Gli incentivi sono riconosciuti nel rispetto delle condizioni e dei limiti di cui al regolamento (UE) n. 1407/2013 del 18 dicembre 2013 della Commissione Europea, ovvero rappresentano aiuti «de minimis».
Tabella riassuntiva degli incrementi del contributo a fondo perduto:
Condizione | Importo aggiuntivo |
---|---|
Spese per digitalizzazione e innovazione (almeno 15% dell'importo totale) | Fino a 30.000 € |
Imprenditoria femminile e giovanile | Fino a 20.000 € |
Sede operativa in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia | Fino a 10.000 € |
Come si fa domanda per il Bonus Alberghi 2025?
Il bonus ristrutturazione per il turismo funziona “a domanda”, tramite la procedura gestita dal Ministero del turismo e Invitalia.
Con qualche giorno di ritardo rispetto al termine previsto (trenta giorni dall’entrata in vigore del decreto del 7 novembre 2021) il Ministero del Turismo ha pubblicato l’avviso recante le modalità applicative per l’erogazione di contributi e crediti d’imposta a favore delle imprese turistiche.
I soggetti interessati dovranno presentare domanda esclusivamente in via telematica.
A partire dal 28 febbraio 2022 sul sito di Invitalia sarà possibile accedere alla sezione informativa dell’incentivo e scaricare il facsimile della domanda, la guida alla sua compilazione e la modulistica degli allegati.
A partire dalle ore 12 del 4 marzo 2022 sempre sul sito di Invitalia sarà possibile accedere alla piattaforma per compilare il format online, caricare gli allegati ed effettuare l’invio della domanda.
Dall’apertura della piattaforma online, le imprese interessate avranno trenta giorni di tempo per presentare istanza.
Gli incentivi saranno attribuiti secondo l’ordine cronologico delle domande e previa verifica del rispetto del requisiti oggettivi e soggettivi.
Il D.L. Milleproroghe ha previsto la proroga al 31 ottobre 2025 dei termini per le imprese che hanno presentato domanda in seguito all’avviso emanato nel 2021.
Poi, il Decreto Milleproroghe convertito in legge ha spostato la scadenza della misura al 31 Dicembre 2025, invece del 31 Dicembre 2024 inizialmente previsto.
In vigore fino al 31 dicembre 2025 il superbonus per la riqualificazione strutturale ed energetica delle imprese turistiche
Il D.L n. 152 del 6 novembre 2021 ha introdotto all’interno del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), un credito d’imposta pari all’80% delle spese sostenute per la riqualificazione di strutture alberghiere, a cui si aggiunge un contributo a fondo perduto - slegato dal tax credit - che può arrivare fino a 100 mila euro.
Gli incentivi potranno essere richiesti per gli interventi attuati dalla data di entrata in vigore del decreto e per quelli avviati dopo il 1° febbraio 2020, a condizione che non siano ancora conclusi alla data di entrata in vigore del decreto (7 novembre 2021), e fino al 31 dicembre 2024.
Al fine di migliorare la qualità dell’offerta ricettiva nazionale, Con il D.L n. 152 del 06/11/2021, art. 1, è stato introdotto un contributo sotto forma di credito d’imposta fino all’80% delle spese sostenute per gli interventi di riqualificazione delle strutture ricettive a decorrere dal 7 novembre 2021 e fino al 31 dicembre 2024. Per gli stessi soggetti, è inoltre riconosciuto un contributo a fondo perduto - non superiore al 50% delle spese sostenute - sempre dalla data di entrata in vigore del decreto (7 novembre 2021) e fino al 31 dicembre 2024.
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