Test d'Ingresso ITS: Guida Completa per Prepararsi al Meglio
Per potersi iscrivere a un ITS è necessario un passo fondamentale: la prova d’ammissione. I test d’ingresso ITS sono obbligatori e hanno lo scopo di valutare il livello di preparazione di ogni futuro studente. La loro presenza è necessaria in quanto molti dei corsi di studio presentano un numero chiuso, stabilito in modo tale da garantire il mantenimento di un alto livello qualitativo degli insegnamenti.
Sono molte le domande che nascono spontaneamente, tra cui: come sono strutturati i test d’ingresso ITS? Sono difficili? Che cosa bisogna studiare? Risponderemo perciò a tutti questi interrogativi, così da dare alcuni suggerimenti utili per iniziare a prepararsi al meglio.
Come sono strutturati i test d’ingresso ITS?
Ogni anno le varie fondazioni ITS pubblicano un bando che riporta i requisiti di ammissione richiesti, le date e le modalità con cui si svolgono le prove di selezione, che variano leggermente in base al percorso di studi scelto.
La struttura dei test d’ingresso ITS è solitamente così impostata:
- Una prova comune di competenza logico-matematico
- Una prova comune di lingua inglese (per valutare il raggiungimento di un livello B2)
- Una prova di settore con domande a carattere tecnico-specialistiche relative all’ambito del percorso di studio scelto
Nella prova di settore, le domande saranno attinenti all’area di studio a cui appartiene il corso per il quale si sta sostenendo il test. Ad esempio, nel caso delle selezioni per il corso ITS Digital Marketing Data Specialist, rientrante nell’ambito “grafica e comunicazione”, le domande che verranno poste saranno attinenti proprio a queste due materie.
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Le due prove comuni e la prova di settore vengono erogate in modalità scritta. Successivamente il candidato è invitato a sostenere una prova orale che consiste sostanzialmente in un colloquio motivazionale.
Riassumendo, i testi d’ingresso ITS prevedono 3 prove scritte e un colloquio orale, ai quali poi va aggiunta la presa in esame del proprio titolo di studio attraverso la valutazione del curriculum. Uno studente con un diploma di un istituto tecnico scientifico, ad esempio, potrà essere avvantaggiato per l’accesso a un corso ITS in informatica. Tuttavia quest’ultimo criterio non è vincolante in quanto ad avere il peso maggiore sono le prove comuni e di settori, unite al colloquio motivazionale.
Quali sono le modalità di svolgimento dei test d’ingresso ITS?
I test d’ingresso ITS si svolgono in periodi dell’anno ben precisi e in modalità che variano per ogni istituto. Per garantire la massima oggettività le prove scritte sono sempre a crocette e prevedono un’affermazione o una domanda con quattro possibili opzioni. Il candidato dovrà dunque cercare di totalizzare il maggior numero di risposte corrette.
La prova inoltre può tenersi sia in presenza che online, a seconda dell’istituto e della sede scelta. Pertanto anche i tempi e il numero di quiz potranno variare, oltre al fatto che vi è sempre la possibilità di richiedere dei minuti aggiuntivi in caso di diagnosi accertata di un disturbo specifico dell’apprendimento. Al colloquio sono però ammessi soltanto coloro che nelle prove scritte hanno ottenuto un punteggio pari o superiore a 18 punti. Chi non raggiunge questa soglia viene infatti considerato non idoneo.
Alla valutazione scritta e orale si aggiunge poi quella del proprio curriculum scolastico. A seconda del livello di coerenza del proprio titolo di studio con il corso scelto si può ottenere un punteggio fino a 10. La tabella di valutazione è sempre consultabile nei singoli bandi e permette di conoscere fin da subito quale sarà il risultato di tale analisi.
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Al termine di tutte le prove viene quindi pubblicata la graduatoria ufficiale dove si troveranno indicati i candidati idonei e quelli non idonei. Poiché il punteggio massimo che si può ottenere è di 100 punti, tutti coloro che totalizzano meno di 60 punti sono considerati non idonei. Dal 60 in su vi è invece l’idoneità che però non corrisponde al fatto di essere ammessi. In base al numero di posti disponibili verrà data priorità a coloro che hanno ottenuto le valutazioni più alte. Se due candidati hanno lo stesso punteggio, viene data la precedenza a quello di età più giovane.
A seconda delle graduatorie di scorrimento e di quanti studenti confermeranno la propria iscrizione vi è inoltre sempre la possibilità di essere “ripescati”, ma solo se il punteggio raggiunto durante tutte le prove è pari o superiore a 60.
Cosa studiare per il test d’ingresso ITS?
Per prepararsi al meglio alle selezioni è richiesta una buona preparazione, specialmente per le prove scritte. Il test d’ingresso ITS di per sé non è difficile, ma solo se nei mesi precedenti vi è stato un sufficiente studio.
Generalmente è consigliabile iniziare a studiare per il test d’ingresso ITS con qualche mese di anticipo, focalizzandosi sulle domande a carattere tecnico-specialistico, ma anche sulle logiche presenti nelle prove scritte comuni. L’ideale è esercitarsi tramite delle simulazioni in modo tale da entrare nell’ottica di ragionamento tipica delle domande a crocette. Per la prova d’inglese, inoltre, va tenuto presente che il livello su cui avverrà la valutazione è un B2, corrispondente perciò a un grado intermedio-superiore.
Tuttavia, nella maggior parte dei casi, a generare più timore è la prova a carattere tecnico-specialistico, spesso per via del fatto che le materie trattate non sempre sono parte dei programmi dei licei e degli istituti tecnici. In tal caso ci si può rivolgere direttamente all’ITS presso il quale si ha intenzione di sostenere il test al fine di richiedere delle fonti da cui assorbire informazioni. Talvolta tali risorse sono disponibili direttamente sui siti delle fondazioni, così come accade per l’ITS Angelo Rizzoli che fornisce online alcuni materiali utili, suddivisi per aree di competenza.
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Per il colloquio, invece, non è richiesta una preparazione specifica. Sarà tuttavia importante essere in grado di rispondere alle domande poste dai responsabili delle selezioni dimostrando una forte motivazione e una propensione allo studio delle materie previste nel programma di studi. Pertanto bisognerà dare prova di avere consapevolezza del percorso per cui ci si candida e dei possibili sbocchi di lavoro, parlando anche di sé e delle proprie ambizioni, il tutto dimostrando delle buone capacità dialettiche e interpersonali.
Altre informazioni utili da sapere sui test d’ingresso ITS
Le modalità di svolgimento e i criteri di valutazione dei test d’ingresso ITS possono variare non solo in base all’istituto e al corso scelto, ma anche di anno in anno. Per non farsi trovare impreparati è dunque di fondamentale importanza consultare i bandi aggiornati pubblicati sui canali ufficiali dell’ITS presso il quale si vuole sostenere la prova.
Per partecipare alle selezioni è richiesta l’invio di una domanda di ammissione alle selezioni che deve avvenire nelle modalità e nei tempi riportati sul bando, pena l’esclusione dalla prova. È inoltre obbligatoria l’invio di una scansione del diploma o di altri titoli. I candidati che non hanno ancora conseguito il titolo di studio possono comunque inoltrare la propria domanda allegando un’autocertificazione, che dovrà poi essere successivamente integrata.
In fase di invio della domanda è raccomandabile candidarsi a più di un percorso presso lo stesso ITS, indicando un ordine di preferenza. Così facendo è possibile aumentare le possibilità di essere ammessi in almeno una delle opzioni indicate.
Per qualsiasi altra domanda o curiosità sui test d’ingresso ITS il consiglio rimane comunque sempre quello di contattare direttamente le segreterie delle fondazioni, così da ricevere una risposta chiara ai propri dubbi.
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