Turismo Cinese in Italia: Statistiche e Tendenze
Il settore turistico rappresenta un pilastro fondamentale dell'economia italiana, generando un impatto significativo sul PIL e sull'occupazione. Nel 2024 l’industria turistica mondiale e quella italiana in particolare tornano pienamente sopra i livelli del 2019 e cancellano il tracollo dovuto al Covid e la lenta risalita verso la normalità. La nostra banca, in questa occasione, ha rinnovato il suo impegno per il turismo con 10 miliardi di euro di nuovo credito per affiancare la crescita delle imprese del settore e per cogliere le opportunità previste da PNRR e iniziative ministeriali.
Analisi del Turismo in Italia nel 2024
Da un'analisi statistica sull’anno appena giunto al termine, il Centro Studi Turistici di Firenze per Assoturismo Confesercenti ha evidenziato una continua crescita del turismo nel nostro Paese, stimando un 2,5% in più di presenze rispetto al 2023. Si parla di oltre 458.5 milioni di pernottamenti, con turisti di provenienza soprattutto straniera.
Nel 2023 il turismo ha raggiunto 1.300 milioni di arrivi internazionali, ovvero quasi l’89% del dato 2019, un recupero che nel primo trimestre di quest’anno è salito al 97%. L’Italia, considerando anche i flussi domestici, nel 2023 era al quarto posto in Europa per numero di arrivi nelle strutture ricettive (126,7 milioni, il 96,4% rispetto ai livelli 2019, quindi ancora inferiore ai livelli pre-pandemia), con un netto distacco dalla Francia, al primo posto con 178,8 milioni.
Lo scenario sviluppato da SRM stima per l’Italia un proseguimento, nel 2024, della crescita delle presenze turistiche che raggiungerebbero 467,2 milioni, vale a dire il +3,6% rispetto al 2023 e il 107% rispetto al dato del 2019. Un risultato che evidenzia però un andamento del turismo nazionale più debole di quello estero. La componente domestica si stima che, con una crescita del 2,6% rispetto al 2023, possa finalmente superare anche se di poco i livelli pre-pandemici (101,6% rispetto al 2019). Le presenze turistiche internazionali hanno invece una crescita più robusta, con un aumento del 4,5% rispetto al 2023, portandosi su livelli pari al 112,2% rispetto a quelli del 2019.
Anche il Mezzogiorno migliora le sue performance ma i dati evidenziano una ripresa più lenta che nel resto del Paese. Le stime di SRM per il 2024 prevedono infatti 89,3 milioni di presenze, con una crescita rispetto all’anno precedente del 3,2%, leggermente inferiore al dato nazionale (+3,6%) ed un sorpasso della domanda sul 2019 del 103,1% a fronte del 107% dell’Italia.
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Lo scorso anno si è concluso con 458.5 milioni di presenze: 2,5% in più rispetto al 2023 - un numero raggiunto soprattutto grazie all’apporto dei turisti stranieri.
Tendenze del Turismo nel 2024
Il 2024 ha registrato un avvio positivo, confermando il trend di crescita. Con l’arrivo della primavera, il desiderio di viaggiare resta forte nonostante le incertezze internazionali. Anche l’estate 2024 si conferma positiva.
Secondo un’indagine condotta da Tecnè per Federalberghi, oltre 15 milioni di italiani hanno scelto il mese di giugno per le proprie vacanze, con 8,7 milioni di famiglie in viaggio con figli e nipoti. Il 90% di loro rimarrà in Italia, scegliendo prevalentemente il mare (68%), seguito da montagna (10,8%), città d'arte (10,7%) e laghi (3%). Per chi viaggerà all’estero, le mete più richieste sono le grandi capitali europee (53%), le crociere (25,3%) e le località di mare (14%).
Bene anche i dati di Ferragosto: dalle stime di Confcommercio saranno 13 milioni gli italiani in viaggio, con una spesa complessiva tra i 6,7 e i 7 miliardi di euro. Quest’anno la vacanza sarà ancora più "italiana": l’82% dei viaggiatori resterà infatti nel Bel Paese. Le regioni più gettonate: Emilia Romagna, Calabria, Sicilia, Campania, Puglia, Liguria e Toscana. Tra le destinazioni estere, le più richieste rimangono Grecia, Spagna e la costa mediterranea francese.
La tendenza positiva dell'estate 2024 è confermata anche dai dati di Fipe Confcommercio. Secondo l’analisi presentata nella tavola rotonda "Un'estate italiana: sfide e orizzonti del sistema turistico", svoltasi a Roma il 25 luglio scorso, il bilancio estivo ha evidenziato circa 215 milioni di presenze turistiche, con una crescita dell’1,6% rispetto al 2023. Il turismo internazionale è in crescita del 4%, mentre quello domestico registra un lieve calo dello 0,8%. Nel trimestre estivo (giugno-agosto 2024), i turisti hanno speso 11,7 miliardi di euro per la ristorazione, all’interno di una spesa complessiva di 62 miliardi.
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Nel quarto trimestre 2024, le presenze turistiche in Italia sono cresciute dell’11,1% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, portando il totale annuo a 458,4 milioni, ovvero con un'ulteriore crescita (+2,5%) rispetto al precedente record registrato nel 2023. Grazie a questi numeri, l’Italia si posiziona al secondo posto tra i Paesi Ue per presenze turistiche, superando la Francia (450,1 milioni) e restando dietro solo alla Spagna (501,1 milioni), che ci precede anche per numero di visitatori stranieri (320,7 milioni).
I dati provvisori provengono dall’indagine ISTAT "Movimento dei clienti negli esercizi ricettivi". Il bilancio dell'anno mostra un andamento divergente per gli arrivi e per le presenze:
- Presenze totali: 458,4 milioni, in crescita del +2,5% rispetto al 2023
- Arrivi totali: 129,3 milioni, con un calo di -3,3% rispetto al 2023 (-4,4 milioni di arrivi)
- Turisti stranieri: +0,9% negli arrivi e +6,8% nelle presenze
- Turisti italiani: -7,6% negli arrivi e -2,2% nelle presenze
"Il turismo si conferma motore di sviluppo per creare ricchezza e nuova occupazione. Le previsioni sono incoraggianti anche per il 2025, resta però la preoccupazione per altri grandi settori, come l’automotive e l’abbigliamento, che potrebbero penalizzare la crescita economica", queste le parole del presidente Sangalli commentando i dati del focus su Natale, Capodanno ed Epifania 2025 dell’Osservatorio Turismo Confcommercio in collaborazione con SWG.
Passando ai dati del 2023, il settore turistico ha registrato un anno record, con oltre 134 milioni di arrivi e 451 milioni di presenze negli esercizi ricettivi. Rispetto al 2022, si è registrato un aumento di 16 milioni di arrivi (+13,4%) e 39 milioni di presenze (+9,5%). Se confrontati con il 2019, l’ultimo anno pre-pandemia, gli arrivi sono cresciuti di 3 milioni (+2,3%) e le presenze di 14,5 milioni (+3,3%). Inoltre, il turismo internazionale ha ripreso il sopravvento, rappresentando il 52,4% delle presenze totali e superando la clientela domestica, in controtendenza rispetto al biennio 2020-2022.
Il 2022 aveva già segnato un importante ritorno alla normalità dopo due anni di pandemia, con una ripresa che ha permesso di recuperare 24 miliardi di euro di perdite accumulate nei periodi di restrizioni.
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Iniziative ed Eventi sul Turismo
Confcommercio ha in programma una serie di iniziative e progetti al fianco di uno dei settori più rappresentativi del nostro Paese. Di seguito l'elenco delle principali iniziative spiegate nel dettaglio.
Turismo delle Radici
Sono sei milioni gli italiani residenti all’estero, una cifra che sale a 80 milioni comprendendo nel novero anche oriundi e discendenti e addirittura a 260 milioni se si include nel totale anche gli affini con legami parentali, quanti parlano la nostra lingua o comunque si sentano particolarmente vicini alla nostra cultura, anche per motivi di lavoro. Sono cifre che fanno dell’Italia un caso pressoché unico al mondo e che il 2024, decretato “Anno delle radici italiane” dal Ministero degli Esteri, con tanto di specifico progetto inserito nel PNRR, permette di portare in primo piano. Da questi dati parte la ricerca di Confcommercio in collaborazione con Swg, TRA Consulting, Italyrooting consulting che contiene tre livelli: un’indagine sul valore economico, una ricerca demoscopica su turisti attuali e potenziali e un’analisi qualitativa.
Sentinelle del Mare
Negli ultimi anni abbiamo assistito ad una forte crescita dell'inquinamento marino, con effetti devastanti sulla biodiversità dei nostri mari. In risposta alle minacce che l'ambiente sta affrontando è nato Sentinelle del mare, un progetto ideato dall'Università di Bologna e sostenuto da Confcommercio, che coinvolge cittadini e turisti nel monitoraggio della biodiversità marina. Dopo l’entusiasmante stagione dell’estate 2019, con migliaia di schede di rilevazione raccolte in 51 località di 17 province in tutta Italia e decine di eventi organizzati. Nel 2024 il progetto è stato attivo dal 15 maggio al 15 settembre.
Gli Anni della Pandemia
Sono stati anni difficili per il turismo, tra pandemia, crisi economica, guerra in Ucraina e rincari energetici e delle materie prime. Secondo i dati Istat, il 2020 ha registrato un calo di oltre 63 miliardi di euro per il consumo turistico interno. Le limitazioni per contenere la pandemia e la paura di un possibile contagio hanno frenato i flussi turistici: le presenze si sono ridotte del 52,3%, con un blocco quasi totale tra aprile e maggio e una leggera ripresa per i mesi estivi.
Per quanto riguarda l'anno successivo, nel report Istat “Movimento turistico in Italia, gennaio-settembre 2021” notiamo un ritorno delle presenze turistiche, in particolare nel periodo estivo (luglio-settembre), con un giro di affari pari a 177 milioni, circa 29 milioni in meno rispetto al 2019. Siamo quindi ancora lontani dai numeri antecedenti l'emergenza sanitaria.
Passando invece al 2022, i viaggi dei residenti in Italia sono stati 54 milioni e 811mila, in aumento del 31,6% sull'anno precedente, ma ancora sotto i valori pre-pandemia (-23%). Secondo la ricerca, le vacanze di quattro o più notti tornano invece ai livelli del 2019, mentre quelle brevi (da una a tre notti) rimangono ancora ben lontane dalla situazione precedente al Covid. L'anno riesce a chiudere in bellezza: secondo un'indagine realizzata da ACS Marketing Solutions per Federalberghi sono stati oltre 17 milioni gli italiani in viaggio per le festività di fine anno: 12 milioni a Natale e 5 milioni e 400mila per Capodanno, per un giro d'affari superiore a 13 miliardi di euro.
Il Ruolo delle Federazioni
Le sinergie con il sistema Confcommercio, tanto a livello nazionale che territoriale, sono ulteriormente valorizzate. Questo assetto, unito al rafforzato ruolo nella conduzione affidato alle Federazioni fondatrici: Faita-Federcamping, Federalberghi, Fiavet, Fipe, Anbba e Fto, nonché alla Federazioni aderente Assonat, conferisce a Confturismo strumenti ancora più qualificati per promuovere e tutelare gli interessi del settore.
Confronto con l'Europa
È vero: nel 2024 il turismo in Italia è aumentato, se si guardano le notti trascorse dai turisti nel nostro Paese (gli arrivi sono invece calati). Una crescita dei pernottamenti è stata registrata in quasi tutti gli altri Paesi europei, e nella maggior parte di questi con percentuali più alte di quella italiana.
Secondo Eurostat, l’anno scorso l’Italia ha registrato 129,3 milioni di arrivi turistici: questo è il numero di clienti che hanno effettuato il check-in negli esercizi ricettivi. Nel 2023 gli arrivi erano stati 133,6 milioni, dunque c’è stato un calo. L’altro dato disponibile, usato di più quando si parla di turismo, riguarda le presenze o i pernottamenti, ossia il numero di notti trascorse dai turisti negli esercizi ricettivi. Nel 2024 le presenze turistiche in Italia sono state 458,4 milioni, il 2,5 per cento in più rispetto all’anno prima - due statistiche citate correttamente da Santanchè. Dal 1990, primo anno per cui sono disponibili i dati, il nostro Paese non aveva mai registrato così tante presenze turistiche. È stato superato anche il livello precedente alla pandemia di COVID-19, con un +5 per cento.
Negli ultimi anni il turismo in Italia sta cambiando. Nel 2024 il 54,6 per cento dei pernottamenti è stato fatto da turisti stranieri, il dato più alto dal 2011, primo anno per cui sono disponibili i dati distinti tra turisti italiani e stranieri. Nell’anno passato i pernottamenti degli italiani sono stati 208 milioni contro i 213 milioni del 2023; nel 2019 erano stati 216 milioni. Allo stesso tempo, i pernottamenti degli stranieri sono cresciuti da 234 milioni del 2023 a 250 milioni del 2024.
I pernottamenti registrati a giugno, luglio e agosto 2024 hanno pesato per il 45,6 per cento sul totale dei pernottamenti: questa percentuale è la più bassa da quando ci sono i dati. Il turismo estivo italiano pesa di più di quello straniero, ma entrambi sono in calo: il 49,5 per cento dei pernottamenti dei turisti italiani è fatto tra giugno e agosto, contro il 42,4 per cento di quelli stranieri, mentre nel 2011 era il 55,1 per cento degli italiani e il 47,2 per cento degli stranieri.
In numeri assoluti, nel 2024 l’Italia è il secondo Paese europeo con più pernottamenti (458,4 milioni), superata solo dalla Spagna (500,1 milioni). Lo scorso anno la Francia è stata sorpassata (451 milioni), sebbene i suoi dati siano ancora provvisori, mentre la Germania si è fermata a 441 milioni di pernottamenti. La crescita dei pernottamenti osservata nel 2024 per l’Italia non è un dato eccezionale rispetto al resto d’Europa. Tra i 37 Paesi monitorati da Eurostat, 34 hanno registrato una crescita dei pernottamenti turistici rispetto al 2023: il +2,5 per cento dell’Italia è la ventiduesima percentuale più alta. Tra i grandi Paesi dell’Unione europea, la Germania ha registrato un aumento dei pernottamenti del 2,3 per cento mentre la Spagna del 3,1 per cento. La Francia, sorpassata dall’Italia, ha registrato un calo dello 0,6 per cento. Va considerato, però, che i dati francesi sono ancora provvisori.
Se guardiamo al numero di arrivi, nel 2024 l’Italia è stato l’unico Paese europeo che ha registrato un calo degli arrivi di turisti (-3,2 per cento) rispetto all’anno precedente. Il Paese con la crescita più bassa è la Francia (+0,1 per cento). L’Albania ha avuto un aumento degli arrivi del 52 per cento, la Grecia del 42 per cento, la Bulgaria del 33 per cento e il Lussemburgo del 23 per cento. In Spagna gli arrivi di turisti sono aumentati del 3,7 per cento, mentre in Germania del 3,8 per cento.
Bonus e Agevolazioni
Sono tanti gli incentivi messi in campo dal governo per aiutare i settori più colpiti dalla crisi. Di seguito le principali misure riservate alle attività e agli operatori del turismo e affini.
- Digitour: Credito d'imposta per agenzie di viaggio e tour operator, per investimenti in sviluppo digitale.
- Bonus per guide e accompagnatori turistici: Contributo fino a un massimo di 7.500 euro per aiutare guide e accompagnatori turistici.
- Resto al Sud: Misura per incentivare la nascita e lo sviluppo di nuove realtà imprenditoriali e libero professionali nel Mezzogiorno, incluse le attività legate al turismo.
- IFIT - Incentivi finanziari per le imprese turistiche: Agevolazione che sostiene gli interventi di riqualificazione e ammodernamento delle strutture del comparto turistico.
- FRI-Tur: Fondo rotativo imprese per il sostegno alle imprese e gli investimenti di sviluppo nel turismo.
- Bonus riqualificazioni: Credito d’imposta per le riqualificazioni rivolto alle imprese che gestiscono strutture ricettive turistico-alberghiere, agrituristiche, termali e all'aria aperta.
- Fondo per le imprese con attività di impianti di risalita a fune e di innevamento artificiale: Contributo per realizzare interventi di ristrutturazione, ammodernamento e manutenzione.
- Fondo per viaggiatori e operatori del settore turistico e ricettivo: Aiuti economici per sostenere i viaggiatori e gli operatori del settore turistico e ricettivo colpiti dagli incendi di luglio e agosto 2023 in Sicilia e Sardegna.
- Bonus turismo agenzie di viaggio e tour operator: Contributi a fondo perduto per le imprese colpite dall'emergenza Covid.
Sfide e Opportunità per il Turismo Italiano
Nel corso dell'anno, l'economia nazionale aveva evidenziato qualche segnale di rallentamento, causato, in particolar modo, dalle dinamiche inflattive e il conseguente aumento dei prezzi soprattutto nel settore dei servizi, non solo in Italia, ma anche nelle principali destinazioni turistiche di tutto il mondo.
Il secondo punto, strettamente connesso al primo, è la Destagionalizzazione. Oltre al mercato della stagione estiva, ne esistono altri di minori dimensioni ma con grandi potenzialità di crescita sui quali è opportuno investire per attirare flussi con altre motivazioni, in altri periodi, garantendo così la sostenibilità dell’intero sistema.
Il terzo punto individuato da SRM è la Delocalizzazione. Le aree interne e quelle di prossimità alle grandi mete turistiche possono costituire un’offerta turistica alternativa e decongestionare i grandi centri dalla pressione turistica esercitando comunque un’attrazione rilevante grazie alla presenza di siti archeologici, borghi, parchi e aree protette, beni e siti Unesco e ad un vasto patrimonio enogastronomico.
Infine due elementi che sono invece interni all’impresa. Il primo è la Digitalizzazione. Le imprese devono impegnarsi nella riqualificazione tecnologica e sostenibile, anche per monitorare e gestire i cambiamenti e capire come influenzare i comportamenti dei turisti. Il secondo invece è la Dimensione. La quota di imprese che dichiarano un aumento di fatturato rispetto al 2019 passa dal 34% delle strutture con meno di 30 posti letto al 54% di quelle con oltre 100 posti letto. C’è quindi una relazione diretta tra la dimensione aziendale e i risultati ottenuti.
Impatto Economico del Turismo
"I numeri parlano chiaro: l’Italia continua a essere una destinazione leader a livello internazionale, in grado di attrarre visitatori da tutto il mondo. La crescita del +6,9% della spesa turistica straniera dimostra la forza del nostro Paese come meta di eccellenza, sia per il patrimonio culturale che per la qualità dei servizi offerti.
Federturismo evidenzia, inoltre, il contributo economico del turismo: "Con un impatto diretto e indiretto pari all’11% del PIL nazionale ma che arriva al 14% con i servizi direttamente collegati, il turismo non è solo un pilastro della nostra economia, ma anche un settore strategico per la creazione di valore e occupazione.
"Questi risultati ci riempiono di orgoglio, ma non dobbiamo fermarci qui. È necessario continuare a investire nella qualità dei servizi, nella formazione e nella sostenibilità per consolidare la nostra leadership. Solo così potremo cogliere le opportunità che il 2025 ci riserva, trasformando la fiducia del mercato in ulteriori successi per il turismo italiano", conclude Marina Lalli.
Fonti Statistiche
- Ministero del Turismo
- ISTAT: Istituto Nazionale di Statistica
- BANCA D’ITALIA
- EUROSTAT
- EU TOURISM DASHBOARD
- UNWTO: Organizzazione Mondiale del Turismo
Tabella Riepilogativa del Turismo in Italia (2023-2024)
Indicatore | 2023 | 2024 | Variazione |
---|---|---|---|
Presenze totali (milioni) | 451 | 458.4 | +2.5% |
Arrivi totali (milioni) | 133.6 | 129.3 | -3.3% |
Pernottamenti stranieri | 234 milioni | 250 milioni | +6.8% |
Pernottamenti italiani | 213 milioni | 208 milioni | -2.2% |