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Turismo delle Radici: Un Viaggio alla Scoperta delle Proprie Origini

Il Turismo delle Radici, noto anche come turismo delle origini, di ritorno, ancestrale o genealogico, offre un’esperienza unica e significativa. Questo tipo di turismo implica visitare luoghi legati alla storia familiare o alle origini culturali, offrendo un’esperienza unica di scoperta personale, riconnessione con le proprie radici e approfondimento della propria identità. È caratterizzato principalmente dai migranti che ritornano nel loro paese di origine, spesso dopo essere stati lontani per molti anni, o dai loro discendenti che desiderano esplorare e conoscere la terra d’origine della loro famiglia. Inoltre, l’inserimento degli elementi del turismo esperienziale aggiunge un ulteriore strato di ricchezza all’esperienza, permettendo ai viaggiatori di immergersi completamente nelle culture e tradizioni dei luoghi visitati.

Naturalmente, parlando di turismo delle radici è ovvio che la platea di riferimento è composta da italiani emigrati o da persone che discendono da famiglie italiane. Una nuova analisi di Confcommercio e SWG stima ben 60 milioni di persone tra italiani emigrati nel mondo e i loro discendenti, distribuiti tra le ampie comunità che vivono in Argentina, Australia, Brasile, Canada, Francia, Germania, Regno Unito e USA.

Chi sono i turisti delle radici?

Esistono diverse tipologie di turisti delle radici:

  • Il “nostalgico”: l’italiano che ha vissuto nel nostro Paese ed è quindi un emigrante di prima generazione. Da tanti anni all’estero, vuole ora tornare nei luoghi della propria infanzia ai quali è ancora strettamente legato. Non ha problemi di lingua, dal momento che parla ancora l’italiano, e sa benissimo orientarsi da solo in un viaggio in Italia.
  • “L’ambassador”: è invece una persona che si sente italiana, pur non essendolo davvero, perché frequenta molto il Paese (solitamente per motivi di lavoro). Organizza il suo viaggio in Italia senza alcun problema, sapendo già dove andare e quali luoghi visitare, portando con sé la famiglia e gli amici.
  • “L’italo-…”: è colui che, italiano di seconda generazione, ha radici miste e si definisce dunque sulla base di entrambe le sue origini (è il caso dell’italo-americano, ad esempio). Per lui, venire in Italia significa scoprire - magari per la prima volta - luoghi in cui i suoi antenati sono vissuti e, forse, oggi sono sepolti.
  • Il “curioso”: nato all’estero da genitori italiani, ha finora vissuto la nostra cultura solamente attraverso il filtro dei social, del cinema e della televisione. Ora vuole concedersi un’esperienza di italianità, pur senza bisogno che sia legata al voler scoprire le proprie radici.

Caratteristiche dell'offerta turistica basata sul Turismo delle Radici

L’offerta turistica basata sul Turismo delle Radici presenta caratteristiche distintive che la rendono unica e coinvolgente per i viaggiatori:

  • Personalizzazione: L’offerta deve essere altamente personalizzata per adattarsi alla storia familiare, alle origini culturali e alle specifiche richieste del viaggiatore. Questo può includere itinerari su misura che coinvolgono luoghi di origine familiare o siti storici importanti per la cultura di appartenenza del viaggiatore.
  • Connessione con le Radici Culturali e Genealogiche: Il focus è sulla scoperta o riscoperta delle proprie origini. I viaggiatori possono visitare i luoghi natali dei loro antenati, le abitazioni in cui hanno vissuto, o altri siti che hanno un legame diretto con la loro eredità familiare e culturale.
  • Interazione con le Comunità Locali: Vi è un forte coinvolgimento con le comunità locali. I viaggiatori hanno l’opportunità di interagire con residenti locali, partecipare a eventi culturali e tradizionali, e sperimentare la vita quotidiana come veniva vissuta dai loro antenati.
  • Ricerca Genealogica e Supporto Storico: La ricerca genealogica e la collaborazione con esperti di storia locale possono arricchire significativamente l’esperienza del viaggiatore, consentendogli di scoprire e connettersi con il proprio passato.
  • Sostenibilità e Rispetto per la Cultura Locale: L’approccio al turismo delle radici enfatizza la sostenibilità e il rispetto per l’ambiente e la cultura locale.
  • Storytelling e Narrazione: L’arte di raccontare storie può essere un potente strumento per collegare i viaggiatori con la loro storia personale e quella dei luoghi che visitano.
  • Approccio Integrato: Una visione olistica considera tutti gli aspetti della cultura locale - sia tangibili che intangibili - come parti di un insieme interconnesso.

Documenti utili per tracciare le radici familiari

Per tracciare le tue radici familiari, ci sono diversi documenti che potrebbero essere utili:

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  • Atti di nascita, matrimonio e morte: Questi documenti ufficiali sono spesso conservati presso gli uffici di stato civile o gli Archivi Di Stato.
  • Registri parrocchiali: Molte informazioni genealogiche sono conservate nei registri delle chiese, come battesimi, matrimoni e sepolture.
  • Censimenti: I censimenti nazionali o locali forniscono informazioni sulla composizione della famiglia, occupazioni e altre dettagli sulla vita quotidiana.

La ricerca su un antenato deve sempre partire da qualche dato conosciuto, possibilmente almeno il nome o il cognome.

Il potenziale economico del turismo delle radici

Il turismo delle radici potrebbe generare fino a 8 miliardi di euro di indotto per il nostro Paese. Sono cifre impressionanti che spiegano da soli l’importanza strategica di indirizzare politiche dedicate di attrattività turistica su questo target di mercato. Si tratta di un comparto turistico ancora solo in parte sfruttato, dalle grandi potenzialità ancora in gran parte inespresse.

I viaggiatori del “Turismo delle Radici” sono utenti fortemente coinvolti in termini emotivi e relazionali, desiderano rafforzare attraverso esperienze e vettori materiali e simbolici (la lingua, l’alimentazione tradizionale, il patrimonio artistico e culturale) il legame affettivo con la propria terra di origine. Essi non possono essere considerati quindi come ‘normali’ turisti da pacchetto e tour operator genericamente mossi da motivazioni vacanziere, dato che desiderano essere accolti come membri di ritorno nella comunità d’origine e come ospiti speciali e di riguardo.

Questo tipo di turismo offre numerosi vantaggi:

  • Minore competitività negativa tra i territori.
  • Sostenibilità socio-culturale.
  • Soggiorni più lunghi.
  • Minore stagionalità dei flussi.
  • Maggiore propensione all’acquisto di prodotti artigianali e produzioni tipiche locali.
  • Interesse verso le destinazioni locali e i centri minori.
  • Ruolo di opinion leader, ambasciatori e investitori, dei “turisti delle radici”.
  • Ecosostenibilità.
  • Incentivo all’occupazione giovanile.

Professionisti del Turismo delle Radici

Esistono figure professionali specializzate in questo settore:

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  • Manager del Turismo delle Radici: figura professionale specializzata nella creazione e gestione di esperienze di viaggio che consentono ai viaggiatori di esplorare e connettersi con la loro eredità culturale e genealogica.
  • Operatore del Turismo delle Radici: professionista che si specializza nell’organizzazione di viaggi focalizzati sulla scoperta delle proprie origini culturali e genealogiche.

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