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Turismo e Spettacolo: Una Definizione

Da alcuni anni si sta affermando quello che viene chiamato “Turismo Esperienziale”. Si assiste ad una evoluzione culturale di ciò che concerne la fruizione turistica, si passa da un pacchetto turistico dove il turista ha un ruolo da spettatore (passivo), ad una offerta turistica dove l’ospite diventa attore (attivo) principale della stessa offerta.

Turismo Esperienziale: Un'Evoluzione

Nelle nuove forme di turismo, il pacchetto turistico, inteso a volte come insieme di servizi turistici (accoglienza, ricettività, ristorazione, intrattenimento, trasporto, ecc), è in sostanza costituito dalle stesse emozioni vissute dal cliente. L’offerta turistica tende a trasformarsi sempre di più in una reale esperienza di vita (ed educativa), in grado di coinvolgere emotivamente, intellettualmente e fisicamente l’ospite. Alla luce della diffusione, spesso incontrollata e senza regola del fenomeno, è utile individuare gli elementi che distinguono una reale offerta esperienziale da una semplice offerta turistica che di esperienziale porta solo l’etichetta.

Apprendimento Esperienziale

L’apprendimento esperienziale è un modello di apprendimento basato sull’esperienza diretta. Dal punto di vista emotivo possiamo pensare all’esperienza come a qualcosa che è in grado di scatenare un una emozione. Potremmo in teoria affermare che ogni offerta turistica di per sé ci fa apprendere qualcosa.

Definizione di Turismo Culturale

Partiamo dalla definizione di turismo culturale fornita dall’Organizzazione Mondiale del Turismo (OMT): “Il turismo culturale rappresenta tutti quei movimenti di persone motivati da scopi culturali come le vacanze studio, la partecipazione a spettacoli dal vivo, festival, eventi culturali, le visite a siti archeologici e monumenti, i pellegrinaggi. Il turismo culturale riguarda anche il piacere di immergersi nello stile di vita locale e in tutto ciò che ne costituisce l’identità e il carattere”. Il turismo culturale ha come sua motivazione principale la fruizione di beni culturali.

L'Immersione nell'Esperienza

Ciò che differenzia una semplice offerta esperienziale in senso ampio da una offerta esperienziale in senso stretto è proprio la partecipazione diretta (attiva) dell’ospite nelle attività che costituiscono l’offerta esperienziale. E’ grazie alla partecipazione diretta che possiamo usare il termine “immersione”, infatti l’ospite, si “immerge” dentro l’esperienza, diventando attore attivo dell’esperienza stessa.

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Unicità e Autenticità

L’unicità e l’autenticità dell’esperienza risiede proprio nella natura dell’offerta. L’offerta esperienziale non è una offerta seriale e di massa. L’offerta esperienziale è caratterizzata da una forte relazione umana che si viene a creare tra chi offre l’esperienza e chi la riceve. Si assiste ad una forma di personalizzazione dell’esperienza, anche in base alla personalità del turista che assume un ruolo centrale.

Identità Locale

L’offerta esperienziale è di norma associata di elementi di identità locale: luoghi, storie, prodotti tipici, usi, costumi e tradizioni. L’offerta esperienziale, soprattutto se realizzata attraverso la partecipazione diretta è una forma di apprendimento, infatti permette di imparare qualcosa di nuovo attraverso il modello di apprendimento denominato “Apprendimento esperienziale” (Experiential Learning) che vede il coinvolgimento diretto e fisico nelle attività associate all’offerta turistica (Es: cucinare, vendemmiare, mungere, realizzare prodotti artigianali, ecc) e attraverso il coinvolgimento, se possibile, dei 5 sensi: vista, udito, gusto, olfatto e soprattutto, il tatto.

Definizione di Turismo

s. m. [dal fr. tourisme, che ricalca l’ingl. tourism, che a sua volta è dal fr. tour «giro, viaggio»]. - 1. a. L’insieme di attività e di servizî a carattere polivalente che si riferiscono al trasferimento temporaneo di persone dalla località di abituale residenza ad altra località per fini di svago, distrazione, cultura, cura, sport, ecc.: l’importanza assunta dal t. in Italia, nel mondo, nel settore dell’economia di consumo; la recente espansione del t. di massa; tra le varie forme: t. individuale, collettivo, organizzato, o t. scolastico, giovanile, della terza età; t. programmato; t. rurale, di tipo residenziale in paesi rurali. In senso ampio: ministero del t. e dello spettacolo, istituito in Italia nel 1959 e abolito con referendum nel 1993; Ente Nazionale Italiano per il T. (anche nella sigla ENIT), istituito nel 1919; t. e industria alberghiera, ambito d’intervento normativo riservato per dettato costituzionale alla competenza delle Regioni nei limiti dei principî fondamentali stabiliti con legge dello Stato; agenzie, uffici, enti (pubblici) di t. o del t.; aspetti e problemi economici, o sociali, strutturali, organici del t.; studî, ricerche sul t.; rilevazione statistica dei dati relativi al t., statistica del turismo. b. Il complesso dei turisti presenti, in un determinato periodo di tempo, in un paese, in una zona, in una città: l’aumento del t. (nazionale o interno, internazionale o estero) in Italia nell’ultimo anno; l’apporto dato dal t. estero al riequilibrio della bilancia dei pagamenti di uno stato; t. sessuale, quello praticato al puro scopo materiale di intrattenere relazioni erotiche.

Ruolo della Cultura nella Costituzione Italiana

Il ruolo della cultura, quale tratto fisionomico caratterizzante del sistema costituzionale italiano, è riconosciuto nell'art. 9 della Carta, in base al quale «la Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica […] Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione». La disposizione, che trova assonanze in diverse costituzioni novecentesche, fa corpo con altri principi fondamentali, a cominciare da quelli democratico, personalista, pluralista, di uguaglianza sostanziale, mettendo in luce diverse valenze della cultura: come strumento di espressione e realizzazione della persona e dei gruppi sociali; come mezzo di sviluppo ed emancipazione del singolo; come presupposto di effettività del sistema democratico-partecipativo; infine, come elemento dell'identità nazionale. Per lo spettacolo e le altre manifestazioni artistiche vengono poi in rilievo anche l'art. 21, relativo alla libertà di manifestazione del pensiero, e l'art. 33, che sancisce la libertà dell'arte e della scienza e del loro insegnamento.

Ripartizione delle Competenze Legislative

Sotto il profilo del riparto di competenze legislative, l'art. 117, comma 2, lett. s), affida in via esclusiva allo Stato la tutela dei beni culturali, per tale intendendosene l'individuazione, protezione e conservazione. La valorizzazione dei beni culturali e la promozione e organizzazione di attività culturali, entro cui - come chiarito dalla giurisprudenza costituzionale - rientrano anche lo spettacolo e le attività cinematografiche, sono invece materie di competenza concorrente, spettando allo Stato la definizione dei principi fondamentali e alle Regioni la disciplina di dettaglio. La stessa Corte costituzionale, nondimeno, ha evidenziato che lo sviluppo della cultura corrisponde a finalità di interesse generale il cui perseguimento fa capo alla Repubblica in tutte le sue articolazioni, anche al di là del riparto di competenze fra Stato e Regioni. Ciò allarga l'orizzonte, dunque, non solo agli enti locali e agli altri soggetti pubblici, nell'ambito delle rispettive attribuzioni, ma anche alle iniziative dei privati e della società civile, secondo il principio di sussidiarietà orizzontale, che nella cultura trova un ambito elettivo di applicazione.

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Definizione di Attività di Trattenimento e Spettacolo

Per attività di trattenimento e spettacolo si intendono divertimenti, distrazioni, amenità intenzionalmente offerti al pubblico, soggetti a controllo della pubblica amministrazione a garanzia dell’incolumità pubblica, dell’ordine e della moralità. I trattenimenti comportano la partecipazione attiva del pubblico, come discoteche, locali notturni; agli spettacoli il pubblico assiste passivamente, come esibizioni di danza o teatro, sfilate di moda, concerti.

Turismo: Una Valenza Strategica

Nonostante ciò, il t. ha comunque assunto in alcuni Paesi, tra cui l’Italia, una valenza strategica per portata economica. In questo Paese il flusso di turisti in arrivo dal 2008 al 2010 è aumentato di circa l’1%, mentre il guadagno totale in miliardi di euro (per il t. estero) è leggermente diminuito, passando da 31,1 nel 2008 a 29,3 nel 2010.

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