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Turismo nelle Langhe: Cosa Vedere e Fare

Patrimonio dell’UNESCO, il territorio delle Langhe, in Piemonte, è una zona suggestiva assolutamente da visitare e non solo per i suoi rinomati e pregiati vini. Le Langhe comprendono il territorio piemontese che si trova a cavallo tra le province di Cuneo e Asti. Dal 2014 le Langhe sono state incluse, insieme a Roero e Monferrato, nella lista dei beni Patrimonio dell’Umanità. Il nome deriva dal dialetto piemontese, dove “langhe” significa “lingua” e rimanda alle forme sinuose del territorio collinare.

Più precisamente appartengono al patrimonio UNESCO, dal 2014, la langa del Barolo, le colline del Barbaresco e il castello di Grinzane Cavour, come eccezionale testimonianza vivente della tradizione storica della coltivazione della vite e dei processi di vinificazione.

Dove si Trovano le Langhe

Le Langhe sono una zona del basso Piemonte, dove si incontrano le province di Asti e Cuneo. Quest’area geografica è adiacente a quella del Roero e al Monferrato, tutte celebri per i loro paesaggi vitivinicoli in cui i crinali di un numero imprecisato di colline è coltivato con filari di vite.

Perché Visitare le Langhe

I motivi per cui vale la pena visitare le Langhe sono tanti. Se sei un amante dei vini, qui troverai la possibilità di degustarne praticamente in ogni luogo che visiterai. Ma anche se i buoni vini non sono la tua passione, qui troverai paesaggi incantevoli in cui passeggiare, piccolissimi borghi medievali da scoprire, castelli da visitare, installazioni di arte contemporanea all’aria aperta e ottimi prodotti tipici da assaggiare.

Potrai scegliere di fermarti in un agriturismo a godere dei paesaggi circostanti o di fare un weekend itinerante tra i vari borghi percorrendo le colline in auto o anche in bicicletta e lasciando andare lo sguardo tra i vigneti e i noccioletti che si distendono a perdita d’occhio.

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Quando Visitare le Langhe

Uno dei periodi migliori in cui visitare le Langhe è sicuramente l’autunno. Già da settembre, quando inizia la stagione della vendemmia, le colline si animano. I colori dei panorami diventano suggestivi e inizia a trovarsi sulle tavole anche il tartufo bianco, altro prodotto tipico locale.

Anche la primavera nelle Langhe regala emozioni, perché puoi fare tutto quello che riusciresti a fare nelle altre stagioni, in un contesto in cui la natura si risveglia e i panorami tornano ad essere rigogliosi.

Durante l’inverno si fa più rilassata. In questo caso puoi fermarti più a lungo nelle cantine, visitare i castelli, o magari approfittare di un bell’hotel con SPA in cui rigenerarti con una vista mozzafiato.

In estate le giornate sono più lunghe e spesso trovi eventi organizzati direttamente dentro le vigne. In questo caso devo però segnalarti che il caldo potrebbe farsi afoso e l’esperienza un po’ meno piacevole.

Itinerario di 3 Giorni nelle Langhe

3 giorni nelle Langhe sono l’ideale per visitare questo territorio così celebre per i suoi paesaggi e per la produzione di vini e nocciole. La zona è annoverata tra il patrimonio dell’umanità dell’UNESCO e ti regalerà un weekend lungo all’insegna della tranquillità, del buon cibo, del buon vino e della bellezza per i tuoi occhi.

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L’itinerario di 3 giorni nelle Langhe ti porterà alla scoperta di tantissimi borghi dalle dimensioni talmente raccolte che la maggior parte di questi si visitano in nemmeno un paio d’ore. Ma quello che potrai goderti sarà anche il panorama che potrai godere dalle loro mura o spostandoti tra una destinazione e l’altra. Molte di queste distano appena una decina di minuti l’una dall’altra.

Essendo questa una terra celebre per i vini, potrai approfittarne per fare qualche degustazione. Praticamente ognuno dei borghi che sono a consigliarti è dotato di almeno una cantina in cui potersi fermare, ovviamente in maniera responsabile.

Alba è la città principale di questa zona e, nonostante sia inserita come destinazione del terzo giorno, può essere una buona idea fare qualche passeggiata in centro anche nelle serate precedenti, magari dopo essersi fermati in un ristorante per cenare in città.

Giorno 1 - Chiesetta di Coazzolo, Neive, Barbaresco e Verduno

Il primo dei 3 giorni nelle Langhe comincia dalla variopinta chiesetta di Coazzolo e procede poi con tre borghi: Neive, Barbaresco e Verduno. Neive è il più grande dei tre, mentre i successivi due sono percorribili in davvero pochissimo tempo.

Chiesetta di Coazzolo

La prima tappa del primo dei 3 giorni nelle Langhe sarà una veloce visita alla chiesetta di Coazzolo. Questa piccola chiesa, nota anche come cappella del Moscato, è famosa per via delle sue mura colorate con le tinte che richiamano i colori delle colline circostanti nelle varie stagioni.

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L’intervento sulla chiesetta di Coazzolo risale al 2017 ed è un lavoro dell’artista David Tremlett, che è intervenuto anche su altri edifici di culto nel circondario, i più belli dei quali sono compresi in questo itinerario.

Neive

In nemmeno dieci minuti di auto puoi arrivare al borgo di Neive, il primo dei tanti borghi che vedrai in questi 3 giorni nelle Langhe. Questo non è nemmeno tra i più piccoli ed è annoverato tra i borghi più belli d’Italia. Il merito, oltre che dei suggestivi panorami di cui si gode dalle sue mura, è anche del fatto che conserva praticamente intatto l’originale impianto medievale.

Lungo l’itinerario alla scoperta di Neive non puoi perdere:

  • le porte cittadine di San Rocco e San Sebastiano;
  • il palazzo dei conti di Castelborgo, completato da una piccola chiesetta e un grande giardino;
  • la casa dell’orologio, ovvero il primo municipio di Neive;
  • la bottega dei Quattro Vini, ovvero la cantina del municipio, ricavata proprio nei sotterranei di palazzo Borgese, l’attuale municipio;
  • la torre dell’Orologio, simbolo della città che si innalza al fianco della casaforte duecentesca;
  • la neogotica cappella Candiani, ospitata all’interno del cimitero cittadino.

Barbaresco

In poco meno di altri dieci minuti d’auto, raggiungerai il borgo di Barbaresco. Le sue dimensioni sono talmente piccole che praticamente l’intero centro storico si sviluppa su di un’unica via che dall’enoteca regionale del Barbaresco conduce fino alla torre viscontea.

Le cose da non perdere a Barbaresco sono:

  • l’enoteca regionale del Barbaresco, ospitata dentro alla chiesa di San Donato, oggi sconsacrata;
  • la meridiana di Barbaresco, affrescata sulla facciata di una casa e che descrive il ciclo annuale della coltivazione della vigna;
  • il castello cittadino, purtroppo non visitabile internamente;
  • la torre viscontea, su cui potrai salire per godere del panorama e fare una degustazione di Nebbiolo.

Verduno

Concludi il primo dei 3 giorni nelle Langhe con il prossimo borgo, quello di Verduno, distante una ventina di minuti di auto in direzione sud ovest. Leggermente più grande di Barbaresco, anche Verduno può essere visitato in davvero poco tempo.

Nell’itinerario alla scoperta di Verduno non puoi perdere:

  • la chiesa di San Michele Arcangelo, ricostruita nel settecento è la chiesa principale della città e domina la piazza principale;
  • il castello di Verduno, risalente al cinquecento e culla del vino Barolo;
  • il belvedere Castello, ovvero un parco cittadino con un panorama molto suggestivo sulle Langhe;
  • le mura del ricetto medievale.

Giorno 2 - La Morra, Cappella delle Brunate, Barolo e Monforte d’Alba

Il secondo dei 3 giorni nelle Langhe è anch’esso dedicato ai suo borghi. La Morra e Monforte d’Alba, la prima e l’ultima tappa della giornata, hanno dimensioni più vaste rispetto a Barolo e, in mezzo, riuscirai a passare anche per la cappella delle Brunate, un altro dei simboli di questo territorio.

La Morra

La prima tappa di questa seconda giornata nelle Langhe è uno dei suoi borghi più belli: La Morra. Immerso tra i filari di vite, ti regalerà tantissimi panorami suggestivi sui dintorni.

Passeggiando per le vie di La Morra non puoi perdere:

  • l’ala del mercato, una struttura di inizio novecento pensata per dare riparto agli ambulanti;
  • piazza Castello, con il suo panorama bellissimo e la torre campanaria che sorge praticamente isolata in mezzo alla piazza;
  • la cantina comunale dove, se vuoi, potrai fare una degustazione di vini;
  • la piazza del Municipio, su cui si affacciano, oltre al municipio, la seicentesca chiesa di San Martino e la chiesa di San Rocco;
  • i bastioni medievali, ovvero ciò che resta delle antiche mura che avvolgevano il centro storico.

Cappella delle Brunate

Proprio al di sotto del borgo di La Morra, immersa tra i filari di vite, c’è la cappella delle Brunate. Questa è un’altra coloratissima opera di David Tremlett e, a dispetto della sua forma, non è in realtà mai stata un luogo sacro. Venne infatti costruita agli inizi dello scorso secolo da alcuni contadini che la utilizzavano per trovare ripare durante il maltempo.

L’intervento di David Tremlett, in collaborazione con Sol LeWitt, avvenne nel 1999 e da allora la cappella delle Brunate richiama migliaia di turisti ogni anno. Per raggiungerla dovrai fare una passeggiata in salita durante il weekend, mentre potrai arrivarci praticamente in auto durante i giorni feriali.

Barolo

Dieci minuti d’auto separano La Morra da Barolo e lungo la strada potrai fare sosta alla quattrocentesca cappella di San Pietro delle Viole e al vicino castello della Volta. Da qui potrai godere anche di uno splendido affaccio dall’alto sul borgo di Barolo.

Barolo è infatti uno dei pochi borghi delle Langhe a non sorgere sulla sommità di una collina, ma a valle. Già dall’alto potrai identificare i suoi punti da non perdere:

  • il castello cittadino, di dimensioni imponenti e costruito a partire dal X secolo. Oggi al suo interno è ospitato il museo del Vino (WiMu) con una grande mostra interattiva su questo prodotto tipico. Al piano -2 troverai l’enoteca regionale del Barolo, dove poter fare una degustazione di questo vino;
  • il museo dei cavatappi. Questo particolare museo conserva circa 500 pezzi provenienti da ogni parte del mondo, con esemplari risalenti anche al 1600;
  • il palazzo del municipio di Barolo, caratterizzato da grandi archi al pian terreno.

Monforte d’Alba

Percorri altri dieci minuti d’auto per arrivare all’ultima tappa del secondo dei 3 giorni nelle Langhe. Questo è un altro dei borghi più belli della zona che ti consiglio di non perdere: Monforte d’Alba.

Se hai la fortuna di visitare Monforte d’Alba al tramonto potrai godere della sua atmosfera unica. Costruita sul crinale della collina, la visita della città è una salita fino al suo celebre auditorium.

Ecco le attrazioni principali da vedere a Monforte d’Alba:

  • la chiesa della Madonna della Neve, in stile neogotico e con una facciata imponente anticipata da una doppia scalinata;
  • la Saracca, ovvero la parte più storica e antica del borgo;
  • l’auditorium Horszowski, ovvero una piazza inclinata con scalinate erbose disposte ad anfiteatro. Qui vanno in scena diversi spettacoli durante l’anno. Il primo concerto inaugurale fu tenuto addirittura nel 1986;
  • la torre civica, proprio al di sopra dell’auditorium, risalente al XII secolo e ben visibile da quasi tutto il centro città;
  • il castello di Monforte d’Alba, un massiccio edificio dell’XI secolo;
  • la panchina gigante, simbolo del turismo delle Langhe e da cui puoi godere di un bello scorcio su tutto il borgo.

Giorno 3 - Alba, Serralunga d’Alba e Grinzane Cavour

Il terzo e ultimo dei 3 giorni nelle Langhe è dedicato alla sua capitale, Alba e, praticamente, a due castelli. Infatti i borghi di Serralunga d’Alba e Grinzane Cavour hanno dimensioni davvero piccole e l’attrazione principale, per entrambi, è il loro castello che ti consiglio di vistare internamente. Il primo è visitabile esclusivamente con visita guidata, mentre il secondo è visibile anche in autonomia.

In questa terza giornata dedica ad Alba la maggior parte del tempo, almeno tutta la mattinata fino a fermarti a pranzo in città, per poi partire nel pomeriggio per le altre due tappe.

Alba

L’ultimo dei 3 giorni nelle Langhe lo passerai principalmente ad Alba. Questa, che è la città principale dei dintorni, è celebre soprattutto per la sua asta del tartufo bianco, prodotto celebre in tutto il mondo.

Vale però la pena prendersi il tempo per visitare la città, perché il suo centro storico conserva numerosi scorci suggestivi. Più grande degli altri borghi, non ha comunque dimensioni troppo vaste.

Ecco cosa non perdere durante la visita di Alba:

  • piazza Risorgimento, anche nota come piazza Duomo, in cui puoi vedere sia la cattedrale di San Lorenzo, sia il trecentesco palazzo comunale, sia alcune delle torri medievali arrivate fino ai giorni nostri;
  • piazza Rossetti, che conserva anch’essa diversi edifici storici e si trova proprio dietro al duomo;
  • le torri della città, ovvero torre Demagistris, torre Bonino, torre Sineo, torre Ravinale, torre Astesiano e torre Paruzza;
  • il palazzo Marro, una dimora signorile fortificata risalente al duecento costruita sui resti delle mura e sul podio di un tempio;
  • la loggia dei Mercanti, ovvero il pian terreno porticato di un antico palazzo. Questo spazio è da sempre impiegato per il mercato e il commercio;
  • le vie dello shopping e dello struscio cittadino: via Cavour e via Vittorio Emanuele;
  • piazza Michele Ferrero, che segna il confine meridionale del centro ed è caratterizzata dalla grande fontana Alba.

Serralunga d’Alba

Procedi questo ultimo giorno nelle Langhe con la visita di Serralunga d’Alba, a venti minuti di distanza da Alba. Questo borgo ha dimensioni estremamente compatte e sorge sulla sommità di una collina dalla forma allungata.

Il borgo è talmente piccolo che, oltre un paio di chiese, quello che c’è da vedere è il suo castello che domina l’intera vallata e sorge compatto e massiccio intorno alla torre Saracena eretta nel XII secolo. Il mio consiglio è quello di visitare Serralunga d’Alba durante gli orari di apertura del castello, così da poter prendere parte ad una visita guidata che ti condurrà tra le varie sale. Qui potrai scoprire la storia del castello, ma anche i sistemi difensivi che erano stati studiati per proteggerlo, gli antichi affreschi, le sale riscaldate da grandi camini e il camminamento di ronda sulla parte più alta del castello.

Grinzane Cavour

Concludi i 3 giorni nelle Langhe con Grinzane Cavour, un altro borgo dalle dimensioni minuscole, celebre principalmente per il suo castello.

Il nome del borgo non è casuale e, anzi, ti ricorderà quello del celebre Camillo Benso conte di Cavour che proprio qui fu sindaco per ben 17 anni e abitò...

Cosa Vedere Nelle Langhe: Altre Attrazioni e Borghi

  • Cherasco: A differenza degli altri borghi immersi tra filari e colline, Cherasco è più decentrata ed è decisamente più grande. Gallerie d’arte e negozi di antiquariato costellano questo piccolo borgo. Qui che si svolge ogni anno il famoso mercatino dell’Antiquariato con bancarelle sparse per tutta la città.
  • Santo Stefano Belbo: Le Langhe non sono note solo per i vini, ma anche per Cesare Pavese, famoso scrittore di capolavori come “La luna e i falò” e originario proprio di Santo Stefano Belbo. Per gli amanti dei suoi testi, è consigliata la visita al piccolo borgo natale dello scrittore e alla Fondazione omonima situata nel centro del paese.
  • Panchine Giganti: Tra le cose da fare e vedere nelle Langhe, il progetto delle panchine giganti “Big Bench” di Chris Bangle, è sicuramente il più curioso. Si tratta appunto di panchine giganti, alte circa due metri e mezzo, installate in diverse località nel cuore delle Langhe. Le panchine sono colorate con toni sgargianti, create semplicemente per uno scopo: salirci, rilassarsi e ammirare il panorama cercando di rivivere le emozioni di quando si era bambini.

Come Muoversi nelle Langhe

L’auto è sicuramente il mezzo più comodo per raggiungere le Langhe. Con i treni invece è possibile spostarsi verso le Langhe sulle linee che da Milano e Roma portano a Torino, e che dal capoluogo piemontese portano ad Alba e Bra, le principali città dalle quali si possono raggiungere borghi più remoti. Se arrivare nelle Langhe con mezzi pubblici può essere semplice, sicuramente muoversi attraverso i tanti itinerari possibili può creare delle difficoltà senza un’auto (propria o a noleggio). Nella stagione calda si possono noleggiare delle biciclette, ma il paesaggio non è esattamente per principianti, dato che è di natura collinare.

Cosa Mangiare nelle Langhe

Nelle Langhe vengono imbottigliati alcuni dei vini migliori d’Italia che si accompagnano a una cucina gustosa, semplice e genuina come quella tipica di questo territorio. Un esempio, per cominciare dagli antipasti, è la carne all’albese, cioè carne cruda tagliata al coltello e condita con un filo di limone con una grattugiata di tartufo bianco (se di stagione). Tra le portate principali, una delle più famose è la bagna caoda (o bagna cauda) servita bollente in ciotole di coccio con un fornellino per non farla raffreddare. In questo intingolo preparato con olio, acciughe e molto aglio, si intingono verdure fresche (sedano, cavolo, verza, cardo e topinambur) o cotte.

Vini delle Langhe

Le Langhe sono una terra variegata e di lunga tradizione enologica che può vantare oggi un gran numero di vini DOC e DOCG. I vini delle Langhe devono parte della loro fortuna alla composizione geologica dei terreni su cui vengono coltivati i vigneti, costituiti da sedimenti marini risalenti al Miocene quando questa regione era ricoperta dal mare.

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