Turismo Religioso in Italia: Dati e Statistiche
Il turismo religioso in Italia è in espansione e non deve essere considerato solo un fenomeno di nicchia. Abbraccia un bacino di utenti molto vasto.
Dalla fascia senior, che rappresenta la maggiore fetta di mercato del settore, dobbiamo anche considerare la presenza di giovani e giovanissimi che viaggiano alla scoperta di itinerari religiosi. Penso, in questo caso, ai gruppi scout, alle pastorali giovani e agli oratori.
Inoltre, considerando che in Italia il 70% del patrimonio artistico è di carattere religioso, non facciamo fatica a pensare che una parte dei fruitori di questo segmento di mercato non sono necessariamente credenti, ma possono essere anche appassionati di arte.
Un'altra fascia di utenza interessata al turismo religioso è quella che si può circoscrivere nel turismo dei cammini. Il turismo religioso, in senso ampio, si interseca con i “cammini” e talvolta il confine è davvero sottilissimo.
Destinazioni Popolari e Flussi di Visitatori
L’Italia è la meta preferita dei pellegrini. A partire da Roma che ospita la città del Vaticano e oltre 900 chiese su tutto il territorio, si affermano tra le mete “preferite”: Assisi in Umbria, Loreto nelle Marche, Monte Sant’Angelo e San Giovanni Rotondo in Puglia, Bolsena nel Lazio, Pompei in Campania e migliaia di altri luoghi bellissimi.
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- La sola basilica di San Pietro a Roma accoglie ogni anno 11 milioni di visitatori, che contribuiscono a creare oltre 30 milioni di presenze nella Penisola.
- Assisi attrae ogni anno 5 milioni di visitatori.
- Nel santuario di San Giovanni Rotondo, dove visse e operò San Pio, ogni anno accorrono 5,6 milioni di fedeli.
- Il santuario mariano di Loreto, nelle Marche, richiama 4 milioni di visitatori l'anno.
- A Padova la devozione a Sant'Antonio porta in città 3 milioni di pellegrini l'anno, quasi quanti ne arrivano per venerare la Madonna a Pompei.
Profili dei Turisti Religiosi
Secondo questo studio il turista straniero preferisce viaggiare in coppia e senza bambini (36,7%) o con amici (24,6%). Per il 41,4% i componenti di un pellegrinaggio sono compresi nella fascia d'età fra i 30 e i 50 anni, il 32,7% viaggia con il proprio partner mentre il 19,7% sceglie la compagnia di un gruppo di amici.
Le statistiche dell’ISNART affermano che più della metà dei turisti religiosi hanno scelto il web per cercare la loro meta (56,4%). Da questo, si capisce, che il turista religioso è molto ben informato.
Infatti, per quanto riguarda gli stranieri una parte si rivolgono alle agenzie (19,6%) e alle guide (23,5%) mentre gli italiani si rifanno ai consigli (52%), agli eventi (30,4%) e ai ricordi di viaggio (21,6%). In conclusione i turisti viaggiano preparati.
Impatto Economico del Turismo Religioso
Sono 330 milioni i turisti che ogni anno si muovono nel mondo per fede, con un giro d'affari che si attesta sui 18 miliardi di dollari e che mostra un forte trend di crescita. Secondo gli ultimi dati prodotti da Unwto, Isnart e Aorl il 20% della popolazione mondiale nel corso dell'anno si sposta per un pellegrinaggio in chiese, santuari, eremi e altri luoghi di culto.
Sono circa 5 i miliardi, in dollari, mossi dal turismo religioso in Italia, dove è Roma a far la parte del leone essendo centro del cattolicesimo. Nella città eterna si calcola che siano circa 7 miliardi ogni anno i turisti che arrivano con motivazioni legate alla sfera spirituale. Un settore del comparto turistico che genera un volume di affari consistente e che rappresenta l’1,5% del totale dei flussi turistici in Italia.
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Il più delle volte si tratta di viaggiatori con budget non elevati, lontani dalla filosofia high spender, ma che contribuiscono, come dicevamo, a mantenere le presenze durante tutto l’anno, sostenendo il comparto.
Ospitalità Religiosa e Strutture Ricettive
Un fenomeno che non piace molto al mondo del turismo organizzato, ma che va tenuto in considerazione, è quello dell'ospitalità nelle strutture religiose. Il segmento è in grande evoluzione, e sta progressivamente uscendo dalla zona grigia che lo aveva spesso associato a un'offerta cheap ma fuori dalla regole.
E sta iniziando a diventare un vero e proprio asset da tenere in considerazione, soprattutto oggi che le esigenze dei nuovi pellegrini indicano una sempre maggiore preferenza per strutture che consentano loro di vivere appieno l'esperienza.
“L’Italia si conferma un’eccellenza nell’ospitalità religiosa, un sistema che - con tremila strutture ricettive per 200 mila posti letto al giorno - sostiene il turismo religioso quale asset portante dell’intera industria. E gli ottimi dati del 2023, con 6 milioni di ospiti e 25 milioni di presenze, sono destinati a crescere anche in vista del Giubileo che si terrà a Roma nel 2025".
In Italia l’Associazione no-profit Ospitalità Religiosa Italiana (O.R.I.) che ha come scopo quello di promuovere la conoscenza e l’uso delle case di ospitalità religiosa e no-profit, gestita sia da religiosi che da laici, rappresenta un’accoglienza che va al di là del semplice soggiorno.
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Sul totale di 3.205 strutture censite, l’Associazione ne propone sul portale 1.333 registrate con tutti i dati, servizi e caratteristiche per un totale di 92.993 posti letto; 700 hanno accesso agevole per disabili e 983 sono dotate anche di impianti sportivi.
L’Associazione O.R.I ha previsto anche soluzioni appositamente studiate per le donne che intraprendono un viaggio da sole, quale che sia la motivazione.
Giubileo 2025
E in vista del Giubileo che si terrà a Roma nel 2025 si stima che questo evento porterà in Italia 35 milioni di arrivi, 105 milioni di presenze e quasi 17 miliardi di euro di spesa turistica. Numeri, questi, che consolidano la posizione dell’Italia come leader del turismo religioso nel mondo.
Ma non si pensi che il turismo religioso sia esclusivamente legato alla cura dello spirito: si va, comunque, in giro per musei e attrazioni turistiche e si fruisce degli eventi culturali dei luoghi.
Provenienza dei Visitatori
Nel mese di agosto 2024 il 91% delle visite è arrivato dall’Italia. Il restante era diviso fra 134 Paesi di cui, ai primi posti: Francia, Stati Uniti, Germania, Spagna, Regno Unito, Svizzera, Polonia, Brasile e Olanda.
In Sicilia sono 50 le strutture aderenti all’Associazione, divise nelle varie province, tra conventi, oratori e strutture laiche.
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