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Turista Francese Aggredito da un Orso in Trentino: Dettagli e Reazioni

Martedì mattina, un turista francese di 43 anni è stato aggredito da un orso mentre faceva jogging nei boschi di Naroncolo, nel comune di Dro, in Trentino. L'uomo, originario di Strasburgo, è stato soccorso e trasportato in elicottero all'ospedale Santa Chiara di Trento con ferite agli arti. Fortunatamente, non è in pericolo di vita.

Dettagli dell'Aggressione

L'aggressione è avvenuta intorno alle 7 del mattino lungo il sentiero degli Scaloni. Il jogger ha riportato ferite alle braccia e alle gambe. Sul luogo dell'attacco è prontamente intervenuto anche il personale forestale che sta conducendo i rilievi per ricostruire quanto accaduto. Stando alle prime informazioni, l'uomo era solo e stava percorrendo il sentiero quando è avvenuto l'incontro fortuito con l'orso.

Il 43enne verrà ascoltato in serata dal personale del Corpo forestale provinciale: la sua testimonianza sarà utile per chiarire la dinamica dell'incontro. «Dopodiché bisogna studiare bene la dinamica e capire cosa è successo», ha spiegato il dirigente della forestale trentina Giovanni Giovannini. «Abbiamo raccolto dei campioni biologici e faremo tutte le attività accertative. Abbiamo anche rafforzato il presidio informativo e del personale in zona per ricostruire gli spostamenti dell'animale.

Reazioni e Polemiche

L'incidente ha suscitato diverse reazioni da parte delle autorità locali e delle associazioni animaliste.

Reazioni delle Autorità

Il sindaco di Dro, Claudio Mimiola, ha espresso solidarietà alla persona coinvolta nell'attacco e ha sottolineato la necessità di prendere azioni più concrete con gli orsi confidenti. «Da sindaco penso che vadano prese azioni più concrete con questi orsi confidenti. Non dico di abbatterlo o di spostarlo, ma sicuramente non può rimanere in questa zona», ha concluso.

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Anche il consigliere provinciale Claudio Cia ha commentato l'accaduto, evidenziando il problema della presenza sempre più numerosa e frequente degli orsi vicino ai centri abitati. «Non è accettabile che residenti o turisti debbano vivere con il timore di incontrare un orso durante una semplice passeggiata», ha dichiarato.

Reazioni delle Associazioni Animaliste

Le associazioni animaliste hanno espresso preoccupazione per le possibili conseguenze per l'orso coinvolto nell'aggressione. L'Ente Nazionale Protezione Animali (Enpa) ha diffidato la Provincia Autonoma di Trento dall'assumere nuove iniziative persecutorie contro i plantigradi, chiedendo chiarezza sulle circostanze dell'aggressione e accertando se l'animale fosse una mamma con cuccioli al seguito, se la zona fosse provvista di adeguata segnaletica e se l'uomo avesse adottato tutte le misure di cautela necessarie.

Massimo Vitturi, responsabile nazionale Animali Selvatici della Lav, ha sottolineato l'importanza di chiudere i sentieri dove è nota la presenza di mamme con cuccioli, una pratica comunemente utilizzata al fine di prevenire possibili incidenti nel Parco Nazionale d'Abruzzo Lazio e Molise. «Non è più tollerabile che la responsabilità degli incidenti venga sempre e comunque addossata agli orsi», ha concluso.

Anche Oipa e Wwf hanno chiesto un cambio di rotta nella gestione della convivenza tra uomo e orso, auspicando una efficace campagna di educazione e comunicazione, la dotazione di bidoni della spazzatura antiorso e la piantumazione di colture e alberi da frutto in alta quota.

Decisione del TAR

Il Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) di Trento ha bloccato l’uccisione dell’orso ritenuto responsabile dell’incidente avvenuto tra il plantigrado e un turista francese nel comune di Dro, in Trentino.

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Il Contesto: La Difficile Convivenza tra Uomo e Orso in Trentino

L'attacco di Dro è solo l'ultimo di una serie di incidenti che hanno riacceso il dibattito sulla convivenza tra uomo e orso in Trentino. La presenza degli orsi, reintrodotti a partire dalla fine degli anni '90 con il progetto "Life Ursus", è diventata un problema sociale, un motivo di un forte e confuso dibattito sfociato querele, ordinanze di cattura e abbattimenti.

Episodi Precedenti

  • 5 aprile 2023: Andrea Papi, un runner di 26 anni, viene ucciso da un'orsa nei boschi di Caldes in Val di Sole.
  • 10 luglio: Una turista svizzera con tre bambini ha un incontro ravvicinato con una femmina di orso accompagnata da almeno un piccolo nei pressi del lago di Molveno.

Misure di Prevenzione e Gestione

Di fronte a questi episodi, le autorità locali hanno adottato diverse misure per prevenire e gestire i conflitti tra uomo e orso, tra cui:

  • Monitoraggio degli orsi attraverso radiocollari e fototrappole.
  • Interventi di dissuasione, come l'utilizzo di spray al peperoncino.
  • Campagne di informazione e sensibilizzazione sulla corretta condotta da tenere in caso di incontro con un orso.
  • Rimozione degli orsi considerati pericolosi.

Tabella degli Attacchi di Orsi in Trentino (Esempi)

Data Luogo Vittima Orso Coinvolto Dettagli
14 agosto 2014 Pinzolo, Valrendena Daniele Maturi (fungaiolo) Daniza Ferito alla schiena e ad una gamba.
30 maggio 2015 Zambana, Fai della Paganella Marco Zadra (runner) Kj2 Ferito alle gambe.
22 giugno 2020 Monte Peller, Val di Non Padre e figlio Jj4 (Gaia) Feriti alle gambe.
5 marzo 2023 Rabbi, Val di Sole Alessandro Cicolini Mj5 Ferito alla testa e al braccio.

La speranza è che, attraverso un approccio equilibrato e basato sulla scienza, sia possibile trovare un modo per far convivere pacificamente l'uomo e l'orso in Trentino, tutelando la sicurezza delle persone e la conservazione di questa specie protetta.

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