Albergo Atene Riccione

 

Tragedie in Kenya: Morti di Turisti Italiani

Il Kenya, paese dell’Africa orientale, è stato teatro di diverse tragedie che hanno coinvolto turisti italiani, destando preoccupazione e dolore.

Incidenti Stradali: Un Pericolo Costante

Le strade della costa keniana, quasi tutte a due sole corsie, sono spesso teatro di incidenti. Il Kenya ha uno dei tassi di incidenti stradali più alti dell’Africa subsahariana.

Nel dicembre del 2023, Antonella Bigliotto, una turista milanese di 79 anni, è morta nella zona di Kilifi, in un incidente stradale. Era da poco arrivata in Kenya insieme al marito, con il quale stava viaggiando per raggiungere Malindi, dove i due avrebbero trascorso le vacanze. La coppia è rimasta però vittima di un incidente stradale, nel quale la donna è morta. Era da poco atterrata all’aeroporto internazionale di Mombasa, dove era giunta in compagnia del marito per trascorrere qualche giorno di vacanza. Una volta usciti dall’aeroscalo di quella che è la seconda città più grande del Kenya, dopo la capitale Nairobi, la coppia è salita su una vettura che avrebbe dovuto accompagnarli presso la località nella quale avrebbero trascorso la loro villeggiatura.

Lungo il tragitto però, l’auto sulla quale la coppia viaggiava, guidata da un cittadino keniano, per cause ancora da definire avrebbe tamponato un camion. Nello scontro avvenuto tra i due mezzi la donna ha avuto la peggio: si trattava di Antonietta Bigliotto, una turista italiana di 79 anni che, insieme al marito, era diretta a Malindi, una città situata sulla baia omonima nel sud-est del Kenya, circondata da spiagge tropicali costellate di hotel e resort, nonché vicina all’omonimo parco nazionale marino e al parco nazionale marino di Watamu. La coppia però non ha mai raggiunto la propria destinazione, e nell’incidente la 79enne Antonietta Bigliotto ha perso la vita.

La donna è quindi morta in seguito al sinistro, mentre il coniuge ha solo riportato alcune contusioni, e le sue condizioni non sarebbero preoccupanti. Ancora da chiarire molti aspetti dell’incidente che ha portato alla morte della donna. L’ambasciata d’Italia in Kenya sta seguendo il caso, e fornirà nuovi dettagli dell’accaduto una volta appurate modalità e cause dell’incidente. In Kenya l’Italia è presente con tre sedi consolari.

Leggi anche: Servizi offerti dalla Residenza del Turista a Catania

Un altro tragico incidente è avvenuto nei pressi della località di Diani, in Kenya. Un piccolo bus su cui viaggiavano anche 6 italiani è stato coinvolto in un incidente: Karen Demozzi di Albiano, 52 anni, è deceduta dopo il ricovero in ospedale, mentre un altro turista milanese, Marco Curcio 39 anni, è morto sul colpo. Ferita in maniera grave anche l'altra donna trentina, Renata Fortarel di Trento, che era in vacanza insieme a Karen Demozzi e che ora è in ospedale.

Secondo quanto risulta il pulmino sul quale viaggiavano i sei italiani sarebbe uscito fuori strada a causa del tentativo di sorpasso di un camion che nel rientrare nella sua corsia lo avrebbe spinto, facendolo ribaltare. Le cause dell’incidente, in ogni caso, sono ancora al vaglio della polizia del posto.

Il gruppo stava trascorrendo le vacanze in uno dei resort più esclusivi della località turistica keniana di Diani Beach, una delle destinazioni africane rinomate per le sue spiagge bianche e il mare cristallino, a mezzora dalla città costiera di Mombasa, dove atterrano i voli charter diretti dall'Italia.

L'Ambasciata d'Italia si è attivata con le autorità locali per chiarire le dinamiche dell'incidente. A quanto ricostruito sembra che il minivan sia uscito di strada e si sia ribaltato a causa di un tentativo di sorpasso di un camion. Il viaggio era organizzato da un tour operator italiano che ha incaricato i suoi rappresentanti in Kenya di prestare assistenza ai feriti ricoverati in due ospedali differenti e sono stati già raggiunti dal console a Mombasa e dal personale dell'ambasciata a Nairobi.

Incendi nei Resort: Un Altro Pericolo Mortale

Un altro tragico evento ha colpito la comunità italiana in Kenya, con la morte di Michela Boldrini, una turista di 39 anni, a causa delle gravi ustioni riportate nell’incendio del resort italiano Barracuda Inn di Watamu. (Adnkronos) - E’ morta questa mattina all’ospedale Aga Khan di Mombasa Michela Boldrini, la turista italiana di 39 anni di Sarnico, in provincia di Bergamo. Lo riporta Malindikenya.net, il portale degli italiani in Kenya. La donna da una settimana era ricoverata a causa delle gravi ustioni riportate nell’incendio del resort italiano Barracuda Inn di Watamu, avvenuto martedì scorso mentre erano ospitati 180 turisti.

Leggi anche: Vandalismo al Colosseo: La legge punisce severamente

La vittima era in vacanza insieme al cugino Mattia Ghilardi, originario della Valtellina, e sarebbe dovuta partire il giorno dopo l’incendio. E’ stato lui a raccontare a malindikenya.net che insieme alla cugina, invece di scappare dall’hotel, aveva provato a rientrare in camera per recuperare i documenti di viaggio e qualche effetto personale. I medici dello Star Hospital, che hanno fornito le prime cure ai due, avevano subito giudicato Boldrini in condizioni gravi. La donna era stata quindi trasportata a Mombasa e ricoverata nell’unità di terapia intensiva dell’Aga Khan. Le sue condizioni si sono aggravate giorno dopo giorno fino alla morte questa mattina, proprio mentre la madre stava atterrando a Mombasa.

Michela Boldrini, 39enne originaria della provincia di Bergamo, era ricoverata in Terapia Intensiva all'ospedale Aga Khan di Mombasa, ma a causa di complicazioni si è aggravata giorno dopo giorno. Il resort Watamu Barracuda Inn, sito lungo una delle spiagge frequentate dai turisti italiani, aveva preso fuoco all'improvviso, con le fiamme aiutate dal forte vento e dalla vegetazione.

Gli italiani coinvolti nell'incendio Michela Boldrini era in viaggio con il cugino. I due erano al termine della vacanza e sarebbero dovuti partire il giorno dopo. Per questo, istintivamente invece di scappare velocemente dall'hotel, avevano provato a rientrare in camera per recuperare i documenti di viaggio e qualche effetto personale. Ma nel giro di una trentina di secondi le fiamme hanno avvolto l'area in cui si trovavano, causando a entrambi gravi ustioni, che alla donna sono poi risultate fatali.

L'incendio, secondo le testimonianze degli abitanti di Watamu, sarebbe divampato dal Mbuyu Lodge, un bar ristorante con camere sulla via centrale della cittadina, dove sorgono anche negozi, discoteche e gelaterie che però non sono state colpite. I tradizionali tetti "makuti", fatti con foglie secche di palma, bruciano velocemente e propagano gli incendi ad alberi e altri tetti.

L’incendio sembra sia scaturito dal forno per le pizze di un ristorante lì vicino. Le fiamme, con il forte vento che soffiava verso sud-ovest, si sono propagate velocemente alle strutture del resort: i tetti costruiti con foglie di palme intrecciate hanno accelerato l’incendio. Tre i feriti, compresa la donna deceduta oggi.

Leggi anche: Turismo e la Statua di Bacco: Una riflessione sull'arte a Firenze.

La madre di Michela Boldrini - scrive il Messaggero - è atterrata poco fa nella città keniana, assistita dall’Ambasciata d’Italia che, attraverso il Consolato onorario, ha seguito fin dall’inizio la vicenda in contatto con le autorità locali.

I precedenti: Le strade della costa keniana, quasi tutte a due sole corsie, sono spesso teatro di incidenti. In uno di questi, lo scorso gennaio, tra Malindi e Watamu, era rimasto coinvolto Adelmo Blue Fornaciari, figlio del cantante Zucchero, rimasto illeso, mentre nello schianto era rimasta uccisa una ragazza keniana. Infine, lo scorso agosto, nei pressi del parco nazionale di Nakuru, quattro turisti siciliani in safari avevano riportato gravi ferite nel ribaltamento del fuoristrada su cui viaggiavano ed erano stati ricoverati a Nairobi.

TAG: #Turista

Più utile per te: