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I Pronomi Indiretti in Italiano: Una Guida Completa

I pronomi e le particelle pronominali possono sembrare elementi secondari nell'apprendimento di una nuova lingua, ma in realtà sono assolutamente necessari per imparare a padroneggiare la lingua italiana. In particolare, i pronomi indiretti svolgono un ruolo cruciale nella costruzione delle frasi e nella comunicazione efficace.

Cosa sono i pronomi?

Un pronome è una parte variabile del discorso che permette di sostituire, e quindi non ripetere, un nome. In italiano, i pronomi indiretti sostituiscono un oggetto indiretto, che è quello che risponde alla domanda "A CHI?".

Pronomi Diretti e Indiretti: Qual è la Differenza?

L’italiano fa la distinzione tra due tipi di pronomi: i pronomi oggetto diretti e i pronomi oggetto indiretti.

La differenza principale risiede nella funzione che svolgono nella frase:

  • Pronomi Diretti: rispondono alle domande “cosa?” o “chi?” e sono tipicamente introdotti da un verbo che regge un complemento oggetto diretto. Ad esempio, nella frase "vedo i miei amici", "i miei amici" è un oggetto diretto. Possiamo sostituire questo oggetto diretto con il pronome oggetto diretto "li", e avremmo la frase "li vedo".
  • Pronomi Indiretti: rispondono alle domande “a chi” o “per chi” e sono tipicamente introdotti da un verbo che regge un complemento oggetto indiretto. Ad esempio, nella frase, "chiedo un’informazione a Carlo", "a Carlo" è un oggetto indiretto. Possiamo sostituire questo oggetto indiretto con il pronome indiretti "gli" e avremmo la frase "gli chiedo un’un informazione".

Quali sono i Pronomi Indiretti?

I pronomi personali indiretti rispondono alla domanda "a chi?", svolgono cioè la funzione di complemento di termine, per cui si usano quando il verbo è seguito da "a". Per esempio, il verbo "piacere" vuole quasi sempre il pronome indiretto: qualcosa piace (a chi? - pronome indiretto). Per esempio: Mi (a me) piace studiare l’italiano.

Leggi anche: Pronomi diretti: la guida definitiva

Ecco una tabella riassuntiva dei pronomi indiretti:

Pronome Significato Esempio
mi a me A che ora mi telefoni?
ti a te Chi ti scrive quelle lettere?
gli a lui Io non gli porto le chiavi.
le a lei Francesca le dà un bacio.
ci a noi Cosa ci consigli di fare nel fine settimana?
vi a voi Giovanni vi dice la verità.
gli (loro) a loro Chi gli ha dato i soldi?
Le a Lei (formale) Signora, Le chiamo domani.

Importante: Come puoi vedere dalla tabella, per le forme mi, ti, ci, vi non c’è nessuna differenza tra pronomi diretti e indiretti.

Quando e Come Usare i Pronomi Indiretti

I pronomi indiretti si usano per sostituire un oggetto indiretto che è quello che risponde alla domanda “A CHI?”. Alcuni verbi, come piacere, interessare, succedere, sembrare, servire, bastare, usano pronomi oggetto indiretti nelle loro coniugazioni.

Ecco alcuni esempi:

  • Hai telefonato a Luigi? → Gli hai telefonato?
  • Scrivi spesso ai tuoi genitori? → Gli scrivi spesso?
  • Chi ti ha regalato queste rose?
  • Avete mandato i fiori a Silvia?

Alcuni verbi comuni che usano pronomi oggetto indiretti includono:

Leggi anche: Practicing Italian Double Pronouns

  • Dire - to say / to tell
  • Dare - to give
  • Chiedere - to ask
  • Telefonare - to phone
  • Scrivere - to write
  • Offrire - to offer
  • Insegnare - to teach
  • Mandare - to send
  • Prestare - to lend
  • Rispondere - to answer

Ad esempio:

  • Ho detto a Luisa di comprare il pane → Le ho detto di comprare il pane.
  • Ho prestato la bicicletta a te la settimana scorso → Ti ho prestato la bici la settimana scorso.
  • Ho telefonato a Lucia e Michele → Gli ho telefonato.
  • Scrivi sempre a Marco? → Gli scrivi sempre?

Posizione dei Pronomi Indiretti

A differenza della lingua inglese, i pronomi di solito precedono il verbo coniugato. Tuttavia, ci sono alcune eccezioni in cui i pronomi sono attaccati all’infinito o posti alla fine del verbo.

Pronomi Indiretti e Verbi Modali

Con i verbi modali (volere, potere, dovere), i pronomi possono essere collocati prima del verbo modale o alla fine del verbo infinito. Non c’è nessuna differenza di uso tra questi due e sta a te decidere quale versione usare!

Esempi:

  • “Ti devo dire una cosa” o “devo dirti una cosa"
  • “Lo puoi ripetere?” o “puoi ripeterlo?”
  • “Li vuoi chiamare?” o “vuoi chiamarli”

Pronomi Indiretti e Imperativo

Quando usi la forma imperativo i pronomi si collocano alla fine del verbo e non all’inizio. Questa è un’eccezione alla regola generale.

Leggi anche: Impara l'italiano: livello B1

Esempi:

  • Digli la verità! - Tell him the truth!
  • Non dirgli la verità! - Don’t tell him the truth !
  • Telefonale più tardi! - Call her later!
  • Mandale il contratto! - Send her the contract!

Verbi con Pronomi Indiretti e Verbi con Pronomi Diretti

È importante distinguere tra verbi che richiedono pronomi indiretti e quelli che richiedono pronomi diretti.

  • Verbi con pronomi indiretti: assomigliare a qualcuno, appartenere a qualcuno, bastare a qualcuno, mancare a qualcuno, piacere a qualcuno, servire a qualcuno, ubbidire a qualcuno.
  • Verbi con pronomi diretti: aiutare qualcuno, ascoltare qualcuno, consigliare qualcuno, incontrare qualcuno, minacciare qualcuno, osservare qualcuno, perdonare qualcuno, ringraziare qualcuno, seguire qualcuno.

Ridondanze

I pronomi indiretti sono spesso usati nel parlato quotidiano in modo ridondante, affiancandosi al nome che dovrebbero sostituire. In particolare con i verbi già segnalati sopra (bastare, convenire, dispiacere, fare piacere, interessare, piacere, sembrare, servire) non è raro sentire, in frasi pronunciate con tono un po' enfatico e partecipato, espressioni come queste:

  • A me mi basta quello che ho!
  • A te non ti conviene fare il furbo!
  • A noi non ci dispiace mica se venite!

Attenzione: in questi casi la ridondanza è ammessa solo in contesti colloquiali, propri della lingua parlata.

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