Folegandros: Un Gioiello Nascosto delle Cicladi
Le Cicladi... Sono secoli che volevo andarci e finalmente quest’estate il sogno si avvera. Niente mete supergettonate e trendy, semplicemente cultura e tanto mare.
Atene: Un Preludio alle Cicladi
L’idea era di passarci un giorno solo per non togliere tempo alle cicladi. In effetti se sfruttato molto bene un giorno ad atene è sufficente. Sveglia di primo mattino e dritti all’acropoli per prendere 1 biglietto (12 euro, ma 6 euro se si mostra un tesserino universitario) che comprende: acropoli, olimpeion, ceramico,agora greca e romana, teatro di dioniso e stoa di attalo.
Questi siti sono aperti fino alle 1930 come il museo archeologico che occuperà un paio d’ore del nostro tempo. La giornata era ideale cioè nuvolosa. Infatti da piccola sono stata sull’acropoli in una bellissima giornata di sole e sebbene avessi solo 5 anni ancora mi ricordo i 40 gradi all’ombra!!!! Bene,meglio così: il sole ce lo risparmieremo per le cicladi. Ma torniamo alla nostra acropoli: consiglio di portarsi dietro una dettagliatissima guida touring club per questi momenti intrisi di archeologia!
Non siamo rimasti affatto delusi dala monumentalità del complesso. L’unica cosa è che se non si ha una mappa superdettagliata dell’acropoli si rischia di allungare il percorso. Il che non è affatto spiacevole poichè le vie lì intorno sono davvero molto pittoresche: è il bellissimo quartiere della plaka che abbiamo visitato di sera tornando a piedi al nostro albergo.
È piena di bancarelle stupende, piene non solo delle solite inutili cianfrusaglie: avevano sandali e borse bellissimi (solita vanità femminile: non potevo tralasciare di menzionare le mitiche bancarelle di sandali alla schiava a soli 10/12 euro!!!). Inoltre zona piena di ristorantini caratteristici e qui mi fermo per una digressione sui pasti in grecia dappertutto: si mangia da dio spendendo A CENA in locations davvero suggestive e romantiche non più di 18 euro a testa (cifra raggiungibile consumando antipasto,secondo,vino,dolce).
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Noi abbiamo speso in media 9.50 euro a pasto. A pranzo si viaggiava sulle 6/7 euro, a cena sulle 10/15 euro. Questo ha reso la mia vacanza all’insegna del risparmio ancora più fattibile! Bene, torniamo al nostro itinerario. Questa giornata ad atene non abbiamo utilizzato mezzi di trasporto anche perchè il nostro albergo non distava tanto dall’acropoli, quindi abbiamo avuto modo di osservare l’urbanistica ateniese.
Diciamo che come città non è un granchè: ecco il motivo per cui consiglio una visita di 1, max 2 giorni se poi si vuole proseguire per altre mete. Il giorno seguente prendiamo di buon’ ora la metro che ci porta al pireo: bellissima e molto più avanti della nostra metro milanese che solo ora inizia a dire in alcune fermate il nome della destinaz. E poi molto pulita ed efficente. Dal centro arriviamo al pireo in max 20 minuti.
Il pireo è un gran casino e se il molo è l’ultimo in fondo come il nostro è davvero un’impresa arrivarci con lo zaino superpesante sulle spalle. Alle 7,45 del mattino parte il nostro traghetto per milos, che abbiamo pagato 19 euro.
Milos: Un Assaggio di Bellezza Cicladica
Giunti a milos non vediamo i tanto famosi affittacamere: al porto (adamas) cè l’ufficio del turismo e ci viene detto che l’isola è al completo. Ce lo aspettavamo visto il periodo. Nessun problema: andiamo in campeggio che è organizzato molto bene. Ad ogni traghetto che arriva e parte da milos cè un minibus che fa avanti e indietro dal campeggio al porto: comodissimo e gratis! il campeggio è a hivadolimni,a 5 min in motorino dal porto (centro animato dell’isola) ed è molto ben organizzato.
È grande, i bungalows visti da fuori sono stupendi e le docce non vanno a gettoni!! Inoltre ci sono anche docce all’aperto e vi garantisco che è un’esperienza bellissima farsi la doccia calda all’aperto al buio con una miriade di stelle e la luna sulla testa!!! Audace (x il freddo)ma bellissimo… Ormai ora che montiamo la tenda e tutto sono le 18 ma vogliamo comunque farci il primo bagno greco! andiamo alla spiaggia vicino al campeggio:west hivadolimni che al tramonto è bellissima.
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Ci siamo noi e altre 10 persone al massimo: iniziamo a chiederci cosa intendono loro per “l’isola è al completo”. Infatti questo dubbio ci accompagnerà x tutta la vacanza poichè anche a folegandros dissero la stessa cosa. In realtà noi l’affollamento non l’abbiamo visto neanche lontanamente se non a santorini. Questo è il bello della grecia: le isole meno gettonate, per quanto possano essere affollate in realtà ad agosto non lo sono mai più di tanto. O forse siamo noi che siamo stati fortunati.
A folegandros ci è stato detto che a giugno-luglio l’isola era piena di italiani. Sarà che forse tutti fanno il ragionamento “andiamoci a luglio che non è affollata come agosto” eppoi è andata meglio a noi? Mah… Ad ogni modo torniamo alle spiagge di milos. Io consiglio vivamente a tutti di visitare almeno una volta nella vita quest’isola perchè ha dei colori fenomenali. Infatti è vulcanica e le sue spiagge vanno dal normale color ocra, al bianco, al rosso,al nero.
È stupenda: ha circa 70 spiagge e 50 di loro sono davvero mozzafiato! noi abbiamo noleggiato un motorino (15 euro al giorno: al porto) perchè è il miglior modo per visitare l’isola:infatti gli autobus ci sono ma non coprono l’intera rete di strade dell’isola eppoi volete mettere i tramonti e i tornanti delle colline con la brezza tra i capelli! il casco non è obbligatorio e per la verità le regole sono piuttosto fatiscenti: vedrete i locali che guidano motorini con coca cola in mano e cagnolini come passeggeri!
Le Spiagge di Milos: Un Arcobaleno di Colori
- East Hivadolimni: La più grande dell’isola, molto bella e abbastanza affollata (secondo i canoni italiani). Non attrezzata, con un bar.
- Kapros e Papafragas: Cave scavate nella roccia, suggestive da vedere e fotografare. Spiaggia stretta, non molto tranquilla.
- Sarakiniko: Sembra di essere sulla luna, con rocce bianchissime e cieli blu. Acqua non limpidissima, ma colori mozzafiato. Da non perdere!
- Tsigrado: Considerata la più bella dell’isola. Accesso difficile tra le rocce, ma spiaggia bellissima, soprattutto con vento da sud.
- Firiplaka: Vicina a Tsigrado, considerata bellissima.
- Paliochori: La spiaggia più bella di questa vacanza. Sabbia grigio/nera, rocce rosse, arancioni e bianche, acqua color smeraldo. Un paradiso con solfatare in acqua.
- Alogomantra: Solo un piccolo bagno durante un giro tra i piccoli centri di pescatori di klima,mandrakia e firopotamos.
- Agios Ioannis, Agathia, Ammoundaraki: Tre spiagge molto carine, con acqua limpidissima e soprattutto praticamente deserte!!!! Andateci in coppia perchè i tramonti sono davvero imperdibili e quando vi ricorderete di quei momenti…
Vita notturna e cultura a Milos
Per il resto abbiamo visitato la plaka: davvero caratteristica. Sembra vicina al porto, in realtà sono un bel pò di tornanti in salita!!! Però ne vale la pena. Noi ci siamo andati per cena una sera. I ristoranti sono pienissimi e bisogna pazientare un pò ma la cena è squisita come sempre! Ci sono 2 ristoranti nella piazza sempre affollati, ma se girate per le viette potrete trovare qualcosa di più tranquillo e buono!
Per soddisfare il mio lato culturale abbiamo visto le catacombe: carine, però se ne può visitare solo una parte e colgo l’occasione per pubblicizzare le catacombe della mia malta che non hanno niente da invidiare a quelle romane! beh dopo questa torniamo alle nostre cicladi.
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Immersione a Folegandros
Lascio milos a malincuore ma so che mi aspetta l’isola che da tanto tempo è nei miei desideri: folegandros. Arriviamo che è ormai sera spendendo 7,60 euro di traghetto. Vediamo un signore con un minibus che ci offre una stanza a 25 euro a notte. Contrattiamo e riusciamo ad averla per 20 euro, che è il ns budjet massimo x 1 stanza (25 euro x santorini che sappiamo essere molto più cara).
Un pò scocciata perchè in campeggio avremmo risparmiato molto di più (x me questa era una vera vacanza al SUPERRISPARMIO) mi devo ricredere appena arriviamo all’alberghetto. Mai visto niente di più caratteristicamente cicladico e in una posizione più favorevole!!!! Lo descrivo bene perchè lo consiglio a tutti: si trova nella chora esattamente di fianco all’ufficio del turismo, 100 mt prima della taverna H POUNTA (famosissima, bellissima e buonissima) e del piazzale degli autobus.
A 2 min a piedi dal centro della chora. Ha circa 7 stanze e bianchissimo con porte, finestrelle e balconcini blu intenso. Pulitissimo, ha l’occorrente per mangiare lì (un piccolo cucinino comune) e bagno in camera. Direi 20 euro molto ben spesi! Essendo tardi per andare al mare e contenti del nostro mega affare (anche perchè abbiamo subito dopo scoperto che l’isola è completamente piena,anche il campeggio!) passeggiamo per la chora semideserta alle 18 e saliamo per il sentiero che porta alla panagia, la grande chiesa che sovrasta la chora.
È una salita per niente faticosa, durante la quale s’incontrano muli e caprette al pascolo. Dalla chiesa si ha una vista mozzafiato su tutta l’isola ed essendo quasi al tramonto l’emozione è maggiore! Salgo sulla cupola della chiesa: oddio, non so se potevo ma mi son tolta le infradito per non sporcare il bianco candido della cupola e c’erano dei gradini che ho semplicemente seguito fino a lì!
Beh, forse ho sbagliato ma ad ogni modo le foto fatte da la sopra con il cielo che da blu intenso diventa arancione non hanno prezzo! Scendiamo giù alla chora dopo aver ammirato il panorama, ci facciamo una lunga e comoda doccia contenti finalmente di avere un tetto sotto cui dormire e andiamo a mangiare.
Il ristorante è O KRITIKOS in una piazzetta della chora, con specialità di carne: cè un piatto che però mi sento di consigliare perchè ogni volta che ci penso mi viene l’acquolina in bocca: la grilled feta cheese: feta greca grigliata servita al cartoccio con pomodori e olive mi pare. È davvero ottima: l’ho richiesta da altre parti ma non me l’hanno mai fatta! solo da o kritikos!!!!!
Decidiamo di non prendere il motorino su quest’isola perchè secondo noi non ha senso in quanto cè una sola strada che collega il porto (karavostassis) la chora e ano meria e basta! Questa strada è percorsa da un autobus (1,50 euro a tratta) quindi tanto vale prendere quello. Andiamo ad angali che è a metà ... Ecco il racconto della mia bellissima vacanza! Folegandros e Santorini sono due isole diversissime tra loro, io personalmente ho preferito la piccola Folegandros, ma solo leggendo il mio racconto scoprirete perchè… In evidenza
Arrivati al porto non sappiamo che il signor Giovanni ci è venuto a prendere e ci incamminiamo a piedi, chiediamo la direzione a un signore e proprio in quel momento passa l’auto di Giovanni che viene fermato dal signore in questione (credo che qui si conoscano tutti) e così arriviamo all’Aegean Star. L’albergo è carino, molto pulito e ristrutturato di recente, ogni camera ha ingresso indipendente, è come avere un piccolo appartamento. La sensazione è che questa isola sia esattamente della mia dimensione!
Tempo di farci una doccia e raggiungiamo il porto a piedi dove ceniamo in una taverna carina consigliataci dal signor Giovanni. Passeggiatina prima di rientrare e poi si va a nanna, la giornata è stata piuttosto lunga.
Consigli pratici
- Trasporti: A Folegandros, l'autobus è un'opzione eccellente dato che c'è solo una strada principale.
- Alloggio: Prenota in anticipo, soprattutto in alta stagione, dato che l'isola è piccola e popolare.
- Ristoranti: Non perderti la feta grigliata da O Kritikos nella Chora.
La strada che attraversa l’isola è praticamente una, attorno un paesaggio molto brullo con qualche casetta bianca e qualche asinello selvatico e poi il blu di mare e cielo, c’è poco da fare, amo la Grecia! La backery è fortunatamente segnalata altrimenti non l’avremmo mai trovata, è in una stradina secondaria, entro e rimango affascinata dal posto, è piccolissimo e il tempo sembra essersi fermato tra queste mura.
Una ragazza gentilissima mi serve una torta di spinaci e una treccia al formaggio per il pranzo e rimedio anche un complimento per le mie unghie che molto casualmente sono blu con dei fiorellini bianchi sull’anulare. Risaliti sullo scooter siamo pronti per affrontare la prima spiaggia. Arriviamo alla spiaggia di Agali, parcheggiamo e prendiamo il sentiero sulla destra per andare alla spiaggia di Agios Nikolaos.
Il sentiero è segnato ma io ho benedetto le scarpe da ginnastica a piedi, sconsiglio le infradito! Durante il tragitto si passa per Galifos, spiaggetta carina ma senza ombra naturale per cui proseguiamo, Agios Nikolaos ha il vantaggio di avere parecchi pini per cui nelle ore più calde ci si può rifugiare all’ombra. Il mare qui è il mare greco che ricordavo, acqua pulitissima e trasparente!
E’ agosto e gente ce ne è ma nulla a che vedere con le sovraffollate spiagge italiane, il rumore più forte è quello della cicala che abita sul pino che abbiamo scelto e che a ritmo costante si esibisce in qualche assolo. Verso le 18:00 iniziamo la risalita verso lo scooter (mezz’ora circa), ci fermiamo alla bakery dove prendiamo una fetta di torta di mele e una di marmellata per la colazione di domani e dove sono io a fare i complimenti, stavolta, per le ottime torte del pranzo!
Altra breve sosta al minimarket di Ano Meria e sulla strada del ritorno verso il porto vedo improvvisamente i polpi stesi a seccare in una taverna e riconosco così la taverna che ho visto citata in molti racconti di viaggio su Folegandros, Mimi’s. Ci fermiamo e chiedo un tavolo per la serata, mi dicono che non serve prenotare e di tornare pure all’ora che preferiamo. Così torniamo in albergo, ci cambiamo, ci armiamo di giubbettini per la sera (per tornare in motorino servono!) e arriviamo a cena da Mimi’s per le 20:00 così ci godiamo anche la bella vista sul mare al tramonto.
Ordiniamo insalata greca, feta grigliata, polpo grigliato e poi scegliamo un pesce fresco che ci cucinano alla griglia, tutto buono, il pesce ottimo! Costo della cena 50€. Visto che finiamo di mangiare presto decidiamo di fare un giretto alla Chora, il centro più grande di Folegandros. Molto bella e molto caratteristica anche se un pochino commerciale, in realtà scoprirò a Santorini cosa vuol realmente dire commerciale!
Scoviamo un posticino dove servono le loikoimades, delle frittelle servite con il miele che mio marito sogna da quando siamo stati ad Alonissos. Siamo tentati ma rimandiamo le frittelle ad un’altra serata e ci tuffiamo sullo yogurt, delizioso!! Torniamo così al nostro albergo sul porto, alla fine sono contenta di avere prenotato qui e non alla Chora, il porto è più tranquillo e visto che in 20 minuti si va da nord a sud dell’isola le distanze non sono certamente un problema!
Oggi vogliamo optare per una spiaggia con un po’ di ombra naturale visto che mio marito è un po’ scottato e così decidiamo per Serfiotiko. Premetto che a Folegandros non esistono spiagge attrezzate con ombrelloni, noi ne abbiamo trovato uno nella nostra camera e oggi ce lo portiamo in spiaggia, caso mai servisse… Trovare il sentiero che porta a Serfiotiko non è semplice, la spiaggia non è per nulla segnalata.
Percorriamo in motorino la strada un po’ di volte e alla fine decidiamo di avventurarci su una strada laterale che dopo Ano Meria sembra portare solo a delle case. La strada è poco prima della pizzeria “Pane e vino”. Percorriamo un breve tratto con il motorino e poi siamo costretti a parcheggiare perché si apre un sentiero in completa discesa dalla collina, di fatto né più ne meno che una mulattiera.
Un po’ preoccupati per il ritorno continuiamo comunque a scendere e io ringrazio ancora una volta le mie scarpe da ginnastica! Quando arriviamo a destinazione, dopo una ventina di minuti di cammino, troviamo una bella baia di ciottoli, acqua cristallina, qualche casetta diroccata e siamo completamente soli! Facciamo subito un bel bagno e ci chiediamo se ci raggiungerà qualcuno anche perché è domenica, alta stagione e per quanto impervia sia la discesa in spiaggia mi pare strano essere così fortunati.
Creiamo il nostro angolino all’ombra di alcuni pini e dopo un paio d’ore arriva un’altra coppia che però se ne va il primo pomeriggio e così noi rimaniamo in questo angolo di paradiso tutto il pomeriggio da soli. La risalita è un po’ dura ma per fortuna ogni tanto c’è un po’ d’ombra e comunque ci mettiamo poco più di mezz’ora.
Per la serata decidiamo di andare alla Chora in un localino che abbiamo notato ieri sera, si chiama Olive e serve cucina araba e greca. E’ un pochino defilato rispetto alle più frequentate taverne del centro e ha un giardino interno davvero romantico. Appena accomodati al tavolo arriva un cameriere con una boccettina di acqua profumatissima e ce ne versa un po’ sulle mani, un’usanza molto gradita.
Ordiniamo classica insalata greca (per mio marito), hummus, falafel, pita bread e un piatto principale composto da riso, pollo, melanzane e yogurt. E’ tutto a dir poco delizioso e molto abbondante. A fine cena ci viene offerto un caffè aromatizzato al cardamomo, delizioso, e dei dolcetti tipici. Il tutto per 40€, credo proprio che qui ci torneremo.
Uno dei camerieri ci chiede di che nazionalità siamo perché i suoi colleghi ci hanno scambiati per russi ed essendo lui cresciuto in Grecia ma nato in Russia voleva verificare. Gentilissimo gli chiediamo del proprietario e ci dice che è mezzo greco e mezzo siriano, ci chiede anche di fare un po’ di pubblicità al posto e nulla mi viene più semplice visto che senza dubbio la merita.
Come ci eravamo ripromessi, dopo una passeggiatina alla Chora, andiamo a prendere una porzione di loikoimades, buone ma nulla a che vedere con quelle mangiate ad Alonissos, qui è meglio prendere lo yogurt.
Dopo la solita piacevolissima colazione decidiamo di visitare oggi le spiagge del nord. Arriviamo, stavolta direttamente in spiaggia con il motorino, a Agios Georgios, una spiaggia piuttosto grande con 4 bei pini al centro dove si gode un po’ di ombra. Anche qui c’è pochissima gente quando arriviamo, siamo mattinieri noi e così possiamo scegliere il nostro albero e poi ci facciamo un bel bagno.
Ci sono parecchi ciottoli per cui tornano utili le scarpine da scoglio, è una buona idea portarsele per una vacanza in questa isola. Qui il mare è molto calmo e c’è pochissimo vento, si sta davvero benissimo. Passiamo la giornata ad Agios Georgios e poi verso le 17 ci trasferiamo a Ligaria, lontana pochi minuti, più piccola ma con un’acqua ancora migliore, infatti appena arrivati ci facciamo subito il bagno in compagnia di alcuni piccoli pesciolini.
In questa spiaggia c’è un sottofondo musicale davvero singolare, ci sono due ragazze che suonano, una il flauto e l’altra il violino. Sembra stiano facendo delle prove, musica classica, suonata dal vivo, in una spiaggia greca… beh, non mi era mai successo!
Per la cena optiamo per “Pane e vino”, un ristorante e pizzeria italiano di Ano Meria. In genere non andiamo mai a mangiare italiano in paesi stranieri ma le ottime recensioni ci fanno venire voglia di provare. Arrivati sul posto ci sembra quasi di andare a cena a casa di qualcuno piuttosto che in un ristorante, ci accoglie Flavia e ci accomodiamo, ovviamente, all’aperto.
Optiamo per un antipasto di salumi e formaggi e poi due pizze. Il locale è gestito da Flavia e dal suo compagno Paolo che scopriamo essere originario di Ivrea. Sono molto gentili e il cibo è buono certo forse 40€ per un antipasto e due pizze non è il prezzo che si pagherebbe in Italia ma è anche vero che siamo in un’isola dove non mi sarei mai aspettata di mangiare una pizza!
Prima di rientrare ci fermiamo alla Chora e prendiamo un gelato, serata all’insegna del cibo italiano.
Oggi optiamo per una spiaggia del sud, Katergo, segnalata come una delle spiagge più belle dell’isola. Con lo scooter non ci accorgiamo di un’indicazione e sbagliamo strada proseguendo per uno sterrato un po’ impervio, per farla breve, proseguiamo un po’ a piedi e ci perdiamo in mezzo al nulla, sembra di essere in un deserto!
Torniamo allo scooter, riprendiamo la strada al contrario e troviamo la giusta indicazione per Katergo. Il percorso a piedi per arrivarci è per la prima parte pianeggiante ma poi decisamente scosceso, per capirci, il dislivello è di circa 200 metri. La spiaggia è grande, di sabbia e ha il mare più bello visto finora a Folegandros.
I problemi più grossi li abbiamo per gestire l’ombrellone, c’è molto vento e solo dopo un’opera ingegneristica n...
Raggiungiamo quindi la spiaggia di Agkali, e da lì con sentiero sterrato, in 5 minuti raggiungiamo la baia di Galyfos, poca ombra ma mare da sogno e rimaniamo qui quasi tutta la giornata. Verso la metà del pomeriggio decidiamo di continuare il sentiero e di raggiungere la baia di Agios Nikolaos, non ci arriveremo perché durante il sentiero incontriamo una taverna incastonata su una sporgenza della montagna “Taverna Papalagi”.
Qui il rapporto qualità prezzo non è come nel resto dell’isola perché nonostante si mangi bene i prezzi sono abbastanza alti, d’altro canto però la vista è mozzafiato, e c’è la possibilità di restare seduti anche dopo aver pranzato a leggere libri, giocare a dadi o ascoltare la musica del dj set offerto dal locale.
La sera la dedichiamo allo shopping, diversamente da Fira, qui i negozi sono molti meno e di stampo più artigianale, visitiamo anche il Chastro, la città originaria di età medioevale, dove regna la pace. Per cena lasciamo le piazzette centrali e ci avventuriamo in una viuzza dove troviamo posto in un ristorantino coperto da un’enorme bouganville.
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