Turisti per caso: itinerario di 3 giorni a Napoli
In questo articolo, vi proponiamo un itinerario dettagliato per scoprire cosa vedere a Napoli in 3 giorni, giorno per giorno, con indicazioni precise. L’itinerario è pensato per essere percorso a piedi, con l'ausilio dei mezzi pubblici per raggiungere alcune zone più distanti.
Giorno 1: Alla scoperta del cuore di Napoli
Il nostro giro di Napoli oggi inizia dalla fermata della metropolitana Toledo, che si trova a metà dell’omonima via. Non si tratta di una semplice fermata della metro, ma di una vera e propria opera d’arte sotterranea. Progettata dall’architetto spagnolo Oscar Tusquets, è considerata la stazione metro più bella d’Europa dal Daily Telegraph e dalla CNN.
La stazione si trova a metà di via Toledo, una delle arterie principali di Napoli che inizia da piazza Dante e finisce in via Trieste. Proseguendo in direzione via Trieste, verso il mare, raggiungiamo la nostra prima tappa di oggi, il Gran Cafè Gambrinus. Si tratta di uno storico caffé letterario in stile liberty, un tempo frequentato da personaggi illustri come Gabriele D’Annunzio, Oscar Wilde, Ernst Hamingway e molti altri ancora. Con questa atmosfera elegante e vintage ci concediamo una sfogliatella, che a Napoli non deve mai mancare, e un caffè.
Accanto al Caffé Gambrinus si trova Piazza del Plebiscito, uno dei simboli di Napoli, nonché una delle piazze più grandi d’Italia. La sua vasta area è delimitata dal colonnato della Chiesa di San Francesco di Paola che sembra abbracciare lo spettatore, e da edifici storici quali il Palazzo Reale, il Palazzo della Prefettura e il Palazzo Salerno. Le sue origini sono piuttosto antiche e nel corso dei secoli ha subito diverse modifiche e trasformazioni.
Esattamente di fronte alla Chiesa di San Francesco di Paola si trova il Palazzo Reale. Questa splendida residenza, da considerarsi una tappa fondamentale per chi visita Napoli, ha una storia veramente singolare. Alla fine del 1500 infatti giunse in città la notizia che Filippo III, re di Spagna, volesse visitare Napoli, capitale del suo viceregno. La città allora non disponeva di una dimora adatta ad ospitare la famiglia reale ed è per questo motivo che il viceré Don Ferdinando incaricò l’architetto Domenico Fontana di realizzare un Palazzo Reale degno di questo nome. Il palazzo fu pronto il soli 2 anni ma Filippo III non giunse mai a Napoli e non poté quindi soggiornarvi. Negli anni a seguire il Palazzo reale di Napoli diventerà il fulcro del potere monarchico nell’Italia Meridionale e subirà diverse modifiche che lo porteranno allo splendore attuale.
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Giusto alle spalle di Piazza del Plebiscito si trovano un altro dei simboli di Napoli: il Teatro San Carlo. E’ stato realizzato nel 1737 per volontà di Re Carlo III di Borbone (lo stesso re che ha commissionato la costruzione della reggia di Caserta e gli scavi di Pompei). La Galleria Umberto I è una galleria commerciale ed è la più famosa di Napoli. Costruita tra il 1887 e il 1890 viene considerato il centro mondano della città.
Proseguendo per via San Carlo arriviamo davanti al Castel Nuovo, meglio conosciuto come Maschio Angioino. Si tratta di un castello costruito da Carlo I d’Angiò nel 1266, per celebrare la sua vittoria sugli Svevi e lo spostamento della capitale da Palermo a Napoli. Uscendo dalla galleria torniamo a Piazza Trieste, dove si trova l’Antica Pizza Fritta da Zia Esterina Sorbillo. Il locale, dedicato ad Esterina Sorbillo, zia di Gino Sorbillo, è famoso per la sua pizza fritta. Non si tratta di un ristorante con tavoli e sedie ma di un locale da street food con pochi tavolini dove si mangia in piedi.
Giorno 2: Tra storia e tradizioni nel centro storico
L’itinerario di oggi ci porta alla scoperta del centro storico di Napoli e delle sue due strade principali: Via dei Tribunali e Spaccanapoli. La prima tappa di oggi è la famosa Spaccanapoli, un lungo rettilineo che parte ai piedi del Vomero ed arriva nei pressi della stazione centrale. Se la si guarda dall’alto sembra proprio una linea che spacca la città in due parti! Passeggiare per Spaccanapoli è piacevolissimo: tra numerosi negozi, locali dove mangiare, antiche abitazioni, artisti di strada che si inventano i giochi più disparati, venditori di oggetti tipici e souvenirs che ti raccontano il significato di ognuno di essi non ci si annoia mai.
Proprio all’inizio di Spaccanapoli si trova piazza del Gesù Nuovo, con il suo inconfondibile obelisco che svetta su tutta la piazza. La piazza deve il suo nome all’omonima chiesa, inconfondibile con la sua tipica facciata bugnata e un interno tutto da vedere. Si tratta di una delle chiese più rappresentative del barocco napoletano, ricca di numerose sculture e pitture di grande prestigio. Altra meta imperdibile da vedere a Napoli è ovviamente il Monastero di Santa Chiara, un vero e proprio gioiello.
Si trova sempre su Spaccanapoli, a pochi passi dalla piazza del Gesù Nuovo. Il monastero è stato edificato tra il 1310 ed 1328 e comprende la chiesa gotica, il monastero ed il convento. Proseguiamo sempre lungo Spaccanapoli, svoltiamo su Piazza San Domenico Maggiore e arriviamo davanti al Museo Cappella San Severo che custodisce uno dei capolavori più suggestivi dell’arte barocca: il Cristo Velato.
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Si tratta di una statua di marmo, realizzata da Giuseppe Sanmartino nel 1753, che raffigura Cristo, oramai morto, coperto da un velo. L’incredibile precisione della figura umana e delle pieghe del drappo sono così naturali e realistici che sembrano realmente un velo in tessuto e non in marmo. La cappella è un piccolo gioiello di arte barocca, con numerose statue in marmo una più bella dell’altra.
Torniamo a Spaccanapoli e proseguendo il nostro cammino raggiungiamo un altro dei simboli di Napoli, ovvero San Gregorio Armeno, la via dei presepi. Qui l’atmosfera natalizia la si respira tutto l’anno, grazie ai numerosissimi negozi che vendono oggetti da presepe, da quelli più classici a quelli più moderni. La si può percorrere avanti ed indietro più e più volte e non ci si annoia mai.
Al termine di via S. Gregorio Armeno, proprio all’incrocio con via dei Tribunali, si trovano, con il nome di Napoli sotterrata, gli scavi archeologici sotto la chiesa di S. Lorenzo. La visita dura circa 45 minuti e permette di scoprire, attraverso le varie stratificazioni, le epoche precedenti di Napoli. Giunti alla fine di via dei Tribunali svoltiamo a sinistra e ci troviamo di fronte al Duomo di Napoli, dedicato a Santa Maria Assunta.
L’origine di questa chiesa risale al XIII secolo, per volontà dell’imperatore Costantino I. Nel corso dei secoli ha subito molte modifiche ed è per questo che qui si possono ammirare sovrapposizioni di diversi stili. La chiesa è famosa perché qui, 3 volte all’anno, avviene il miracolo della liquefazione del sangue di S. La nostra giornata termina in via dei Tribunali, dove si trova la pizzeria Sorbillo, una delle più famose a Napoli.
Giorno 3: Rione Sanità, Museo Archeologico e panorama dal Castel Sant'Elmo
Per questo terzo e ultimo giorno del nostro tour a piedi a Napoli ci avvarremo un po’ dell’ausilio dei mezzi di trasporto per visitare alcune zone non proprio vicinissime tra loro. Alle spalle della stazione Cavour si trova il Rione Sanità, uno dei più autentici di Napoli che meriterebbe da solo una visita. La nostra meta di oggi è la pasticceria Poppella dove è stato inventato un dolce tra i più amati a Napoli, sia dagli abitanti che dai turisti: i fiocchi di neve. Si tratta di una pasta soffice al cui interno si trova di un’altrettanto soffice ripieno di ricotta e crema di latte.
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Prendiamo quindi la metro dalla stazione Museo e scendiamo alla stazione Toledo, alle cui spalle si trovano i Quartieri Spagnoli. Anche questo quartiere ci racconta molto della storia di Napoli. Fino a qualche anno fa era meglio starne alla larga. Oggi la zona è stata riqualificata ed è diventata una della tappe più amate dai turisti. Qui ci fermiamo a mangiare alla Trattoria Nennella, una trattoria con prodotti e piatti tipici e personale molto allegro. I camerieri che passano tra i tavoli ballano, cantano, scherzano e rendono l’atmosfera molto gioiosa. I prezzi sono veramente accessibili.
50 metri più avanti alla fermata Toledo si trova la fermata Augustea della Funicolare Centrale che in pochi minuti ci porta alla fermata Petraio. Dopo circa 600 metri a piedi giungiamo ai piedi di Castel Sant’Elmo, da dove si gode di una delle più belle viste panoramiche di Napoli. A questo punto possiamo decidere di terminare la nostra visita di Napoli riscendendo verso la stazione Toledo, pendendo nuovamente le metropolitana per piazza Dante e proseguendo lungo la via dei Tribunali, una delle vie più emblematiche di Napoli.
Emblematica perché racconta la storia di questa città negli ultimi anni. Un tempo era una strada un po’ malfamata, dove la criminalità la faceva da padrona. Qui si possono ammirare molte bellissime chiese, come la Chiesa della Croce di Lucca, Basilica di Santa Maria Maggiore, Santa Maria delle Anime del Purgatorio, Chiesa di Sant’Angelo, Santa Maria della Pace ecc… Qui si può fare una foto con la statua di Pulcinella (non dimenticate di toccargli il naso che porta fortuna).
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