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Cosa vedere a Treviso: Itinerario alla scoperta di una città affascinante

A una manciata di chilometri dalla ben più turistica Venezia, Treviso merita di essere scoperta in un weekend all'insegna dell'arte e della cucina contemporanea. Treviso è una città di canali, di larghe piazze sulle quali si affacciano sontuosi palazzi, portici e fontane curiose. Una città a misura d'uomo, ma straordinariamente ricca di storia e cultura, dove si passeggia tra i canali, e si riconoscono scorci che ricordano la Serenissima. Treviso si gira benissimo in 48 ore.

Il cuore pulsante di Treviso: Piazza dei Signori

Trevigiani doc e turisti si concentrano nei bar e nei locali su Piazza dei Signori, centro della città. Piazza dei Signori è il centro culturale, storico e sociale di Treviso e deve il suo nome alla presenza dei palazzi dell’antica Signoria Trevigiana: Palazzo del Podestà, Palazzo della Prefettura, Palazzo dei Trecento e Loggia dei Cavalieri.

La piazza cambiò nome svariate volte: il primo nome fu Piazza del Carubio, una storpiatura della parola Quadruvio, dove si incrociavano le strade romane cardo e decumano. Oggi la piazza è sede della vita politica e amministrativa, luogo di incontro, manifestazioni, bar e a testimonianza della dominazione Veneziana rimane il leone di San Marco col libro aperto.

Appena fuori da Piazza dei Signori, in via Martiri della Libertà e via Indipendenza, si trova la Loggia dei Cavalieri. Probabilmente era l’antico foro della Tarvisium Romana e fu la sede del potere cittadino del comune libero di Treviso. Successivamente divenne luogo di convegni, di incontro e conversazioni dei nobili e dei giochi per la nobiltà come i tornei di Cavalieri. Costruita in stile romanico ma con delle forti influenza bizantine attorno al 1276, durante l’ultimo restauro del 2013 sono stati scoperti alcuni affreschi.

Palazzi Storici di Piazza dei Signori

  • Palazzo del Podestà: o Palazzo della Prefettura, era sede del potere cittadino. Vi si insediava il podestà durante il periodo della dominazione Veneziana. Oggi è sede della prefettura ma in passato fu anche tribunale cittadino.
  • Palazzo Pretorio: sul lato sinistro del Palazzo del Podestà si trova il Palazzo Pretorio. Oggi il palazzo è sede di esposizioni d’arte moderna e contemporanea, una volta vi si trovava anche la fontana delle tette.
  • Palazzo dei Trecento: situato a destra del Palazzo del Podestà e conosciuto anche come Palazzo della Ragione fu usato come sala per assemblee dei diversi organi del libero Comune di Treviso e successivamente per amministrare la giustizia.

Chiese e luoghi di culto

Pochi passi e si raggiunge la Chiesa di San Francesco, all'apparenza scarna e povera all'esterno, rivela opere ed affreschi preziosi lungo le navate e nelle cappelle. Il complesso della chiesa e convento di San Francesco risale al 1231 e fu costruita a seguito dell’arrivo in città di alcuni frati Francescani. Il comune di Treviso finanziò la costruzione del complesso e al suo interno le maggiori famiglie nobiliari di Treviso fecero costruire una loro cappella.

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La chiesa non rimase sempre edificio religioso: nel 1806 fu adibita a scopi militari e poi divenne stalla per i cavalli, mentre i due chiostri furono abbattuti. La facciata esterna è a capanna mentre all’interno si compone di una unica grande navata a croce latina, con il soffitto in legno a forma di carena di nave rovesciata. A lato della chiesa si trova il chiostro del convento Francescano.

Su Piazza San Vito si affaccia la Chiesa di Santa Lucia, luogo che ti consiglio di vedere qui a Treviso per la sua particolarità ed il suo fascino. E’ una chiesa molto piccola e molto intima, risalente al periodo della Serenissima: fu proprio Venezia a volerne la costruzione e la intitolò a Santa Lucia per ricordare la data in cui Treviso si consegnò al dominio della Serenissima.

Fontane iconiche di Treviso

Tra le cose da visitare a Treviso in un giorno la fontana delle Tette attira molti visitatori curiosi, specie di sesso maschile. Questa fontana si trova in una laterale di calle del Podestà, a pochi passi da Piazza dei Signori. L’originale era posta all’interno del palazzo Pretorio in via Calmaggiore e fu costruita per volere di Alvise da Ponte nel 1559, podestà di Treviso, per portare l’acqua dopo una forte siccità che colpì la città e la campagna circostante.

Negli anni successivi e fino alla caduta della Serenissima nel 1797, in occasione del rinnovo della carica di podestà, dalla fontana sgorgavano da un seno vino rosso e dall’altro vino bianco.

Una fontana che ha ispirato il nome di una città ma anche una città a cui hanno dedicato una fontana. La fontana dei tre visi è una tappa molto interessante del mio itinerario a piedi perchè spiega un po’ di cose sull’origine di Treviso. E’ situata in via Luigi Bailo fronte al Municipio. La fontana e la città sono legate a doppio filo l’una all’altra. La fontana presenta nella parte inferiore una vasca circolare, in cui si riversa l’acqua che sgorga dalle bocche di quattro teste leonine stilizzate, simboli della forza dell’acqua stessa.

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Canali e scorci suggestivi

Andiamo ora ad ammirare uno degli scorci più belli di Treviso. Si trova sul Ponte della Malvasia, lungo il canale dei Buranelli. Questo angolo della città, un po’ nascosto ma ormai divenuto di dominio pubblico, sembra ricordare Venezia con le sue case affacciate sul piccolo rio. Ad arricchire la bellezza di questo angolo del centro storico ci ha pensato lo scultore trevigiano Romano Costi con la scultura “la Tuffatrice“.

Se qualcuno mi chiedesse di associare Treviso a un’immagine, la mia risposta sarebbe scontata: la vista sul canale dei Buranelli è ormai entrata nell’immaginario collettivo ed è secondo me quello che identifica la città. Il canale prende il nome da un edificio cinquecentesco tuttora in piedi che era dimora e magazzino di commercianti provenienti dall’isola di Burano. Una volta, qui ai Buranelli, le rive erano popolate dalle lavandere, le donne addette al lavaggio dei panni dei nobili veneziani.

Isola della Pescheria

Siamo arrivati in un altro luogo iconico della città. L’isola della pescheria è lambita dal Cagnan Grando ed è l’isola su cui ogni giorno si tiene il mercato del pesce. Nei secoli precedenti si teneva in Piazza dei Signori, poi per questioni igienico sanitarie si rese necessario lo spostamento e questo isolotto fu l’ideale, anche per via dell’acqua corrente. Questo nel 1856.

Le mura di Treviso

Lasciata l’auto in uno dei parcheggi a nord della città, ti troverai subito di fronte a Porta San Tomaso: è da qui che ti consiglio di iniziare la tua visita a Treviso. Tra le tre porte situate sulle mura della città, questa è la più imponente e maestosa. Tutti gli elementi che la decorano sono in pietra d’Istria, mentre il leone di San Marco situato sopra l’ingresso principale non è originale perchè risalente al 1857.

E’ denominata Porta San Tomaso in onore di Tommaso di Canterbury, a cui era dedicata una chiesa poco lontana andata ormai distrutta. Lasciati alla tua sinistra Porta San Tommaso e prosegui oltre fino a quando arrivi ad un cartello che indica “penisola del Paradiso“. E’ dove si trova il monumento ai Paracadutisti. Qui puoi salire lungo il pendio e percorrere un tratto delle mura di Treviso. Questo sistema difensivo risale ai romani ma nel corso dei secoli è stato modificato e rafforzato.

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Cucina e Ristoranti

C'è sempre un po' di tradizione nelle evoluzioni delle cucine contemporanee. E a Treviso il concetto è parecchio evidente. Le Beccherie, in Piazza Ancillotto, è un locale storico a Treviso. Ci si va per mangiare le eccellenze del territorio. Colore e atmosfera frizzante anche da Basilisco, in via Bison, ristorantino con dehors, dove le materie prime povere diventano piatti da Re. Pesce azzurro come alici, sarde, quinto quarto, salumi e pasta fatta in casa sono i protagonisti della cucina.

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