Vaccini COVID Stranieri Approvati in Italia: Un Aggiornamento Completo
La corsa alle vaccinazioni anti-COVID è iniziata il 27 dicembre 2020 in Italia, in linea con il resto dell’Unione Europea. A distanza di un anno e mezzo dall’inizio della pandemia da SARS-CoV-2, che ha messo in ginocchio il settore economico e il sistema sanitario di molti Paesi, il 43,3% della popolazione mondiale ha ricevuto almeno una dose di vaccino.
L'Italia è seconda tra i Paesi dell'Unione Europea, dietro la Germania, per numero di dosi di vaccino somministrate, secondo un'elaborazione aggiornata al 7 gennaio 2021 dall'Agenas (Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali).
L'Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) ha dato il via libera al vaccino anti-Covid dell'azienda americana Moderna, autorizzandone l'immissione in commercio e l'utilizzo nell'ambito del Servizio Sanitario Nazionale. Questo è il secondo vaccino approvato in Italia dopo quello di Pfizer-BioNTech.
Va ricordato che la somministrazione del vaccino Pfizer-BioNTech era iniziata il 27 dicembre in Italia, coinvolgendo il personale sanitario e gli ospiti delle case di cura. Al momento del V-Day, era l’unico vaccino in fase di somministrazione, mentre la Commissione Europea aveva autorizzato il vaccino Moderna solo il 6 gennaio.
Stato delle Vaccinazioni in Italia
In Italia, al momento, sono state vaccinate 326.649 persone, con il 47% delle 695.175 dosi consegnate somministrate. Questo è l'ultimo aggiornamento del report sulle vaccinazioni in Italia, pubblicato sul sito del commissario per l'emergenza Covid.
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Tuttavia, il commissario all’Emergenza Domenico Arcuri ha sottolineato che «non basta perché i vaccini li somministriamo, non li produciamo». Il problema era emerso già a inizio settimana, con consegne a singhiozzo da parte di Pfizer, responsabile del trasporto e della consegna delle dosi.
Nei prossimi tre mesi, giungeranno in Italia 1,3 milioni di dosi, con cadenza settimanale (100mila a gennaio, 600mila a febbraio e 600mila a marzo). Questo permetterà di chiudere la prima fase delle somministrazioni e passare alla seconda, che prevede da febbraio il vaccino per gli over 80 e per i disabili e i loro accompagnatori.
Per arrivare a 48 milioni di italiani vaccinati (la soglia fatidica dell’80% necessaria all’immunità di popolazione) servirà che almeno un altro, se non due vaccini vengano approvati in tempi rapidi. Il riferimento è ad AstraZeneca e Johnson & Johnson, che risolverebbero il problema degli approvvigionamenti.
Distribuzione Geografica e Categorie Prioritarie
A livello regionale, il Lazio è in testa con oltre 41.242 immunizzazioni (67,2%). Gli operatori sanitari e sociosanitari vaccinati sono stati 276.925, seguiti dal personale non sanitario (31.630) e dagli ospiti delle RSA (18.094).
A livello europeo, la Germania registra 367.331 dosi somministrate, seguita dall'Italia con 326.649. Seguono a distanza la Polonia (160.359) e la Spagna (139.339). La Francia è ferma a 5.000 dosi somministrate.
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Il Tavolo Tecnico ha stilato il Documento di indirizzo e di raccomandazioni per garantire ai pazienti più fragili la continuità di cura in emergenza Covid, impegnando le Regioni nella tutela di 11 milioni di persone con tumori e malattie del cuore. FOCE ha richiesto che venga assegnata priorità assoluta (T1a) nella vaccinazione antiCovid a 392.600 pazienti con malattie oncologiche, cardiologiche e ematologiche, inserendoli nella stessa categoria degli operatori sanitari. A seguire, circa 3 milioni e 820mila cittadini colpiti da queste grandi malattie dovranno essere vaccinati nella fase immediatamente successiva del programma di immunizzazione (T2a) e, in ogni caso, prima delle persone di età compresa fra 60 e 69 anni non affette da patologie.
Vaccinazione dei Minori Stranieri e Altre Misure
Il Senato ha approvato un subemendamento al decreto vaccini che include nell'obbligo anche i minori stranieri. Come previsto dalla legge sui minori stranieri non accompagnati, questi ultimi vengono iscritti obbligatoriamente al Servizio sanitario nazionale, anche nelle more del rilascio del permesso di soggiorno, includendo il ricorso alle vaccinazioni.
È stato approvato un emendamento che riduce le sanzioni amministrative pecuniarie comminate ai genitori che non vaccinano i propri figli da un minimo di 100 ad un massimo di 500 euro.
In caso di mancata osservanza dell'obbligo vaccinale, i genitori e i tutori "sono convocati dall'Azienda sanitaria locale territorialmente competente per un colloquio al fine di fornire ulteriori informazioni sulle vaccinazioni e di sollecitarne l'effettuazione".
I prezzi dei vaccini verranno sottoposti alla negoziazione obbligatoria dell'Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa).
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La Commissione per il monitoraggio dei Livelli essenziali di assistenza dovrà verificare il rispetto degli obiettivi del Calendario vaccinale nazionale ed avviare le misure di competenza "atte a garantire la piena e uniforme erogazione dei livelli essenziali di assistenza previsti per i casi di mancata, ritardata o non corretta applicazione".
È stato approvato un Ordine del giorno che impegna il Governo ad adottare adeguate misure "affinché sia reso più agevole l'accesso alla terapia vaccinale consentendo che la somministrazione possa essere effettuata da medici ed infermieri, anche presso le farmacie pubbliche e private del territorio nazionale".
Vaccinazione dei Lavoratori Agricoli Stranieri
Con la vaccinazione dei braccianti extracomunitari accelera il piano del Commissario Figliuolo con il recupero di una fetta importante della popolazione che vive lontano dai centri urbani ed è più difficilmente raggiungibile. L’iniziativa della Coldiretti parte dall’hub vaccinale di Foggia con i lavoratori di Ghetto Out - Casa Sankara e di coloro che vivono e lavorano nelle campagne. È stato creato un percorso dedicato ad accoglienza, triage, 2 postazioni vaccinali e area osservazione, con la procedura di prenotazione che ha previsto l’individuazione degli elenchi su liste raccolte dalle dalle aziende agricole della provincia di Foggia che hanno presentato la richiesta di somministrazione con il vaccino Pfzier.
La somministrazione delle dosi ai lavoratori del settore agricolo è una opportunità resa possibile dalla estensione del piano vaccinale alle categorie produttive che ha visto la Coldiretti protagonista a tutela della salute dei dipendenti e associati su tutto il territorio.
A livello nazionale viene ottenuto da mani straniere più di un quarto del Made in Italy a tavola, con 368mila lavoratori provenienti da ben 155 Paesi diversi che hanno trovato regolarmente occupazione in agricoltura, fornendo il 29% del totale delle giornate di lavoro necessarie al settore.
Oltre il 40% del totale sono lavoratori stagionali comunitari provenienti da Romania, Polonia e Bulgaria e altri Paesi europei che possono beneficiare del green pass europeo per favorire la libera circolazione di turisti e lavoratori ma rilevante è la presenza di extracomunitari che va tutelata in un momento importante per la salute dei 10 milioni di cittadini che vivono nelle aree rurali e garantire la sicurezza degli approvvigionamenti alimentari.
Ad oggi sono stati “approvati” come punti vaccinali già in possesso di tutti i requisiti richiesti ben 141 sedi Coldiretti e 27 sedi aziendali con molte Regioni che hanno già avviato incontri operativi con le strutture territoriali della Coldiretti per l’attività di vaccinazione con l’obiettivo di coinvolgere 1,5 milioni di dipendenti, agricoltori e addetti alla filiera agroalimentare Made in Italy.
Certificazioni Verdi COVID-19 per Vaccinazioni Estere
I cittadini italiani (anche residenti all’estero) e i loro familiari conviventi, nonché tutti i soggetti iscritti a qualunque titolo al Servizio Sanitario Nazionale che sono stati vaccinati all’estero contro il SARS-CoV-2 o che sono guariti all’estero da COVID-19, possono richiedere, se si trovano già sul territorio italiano, il rilascio delle certificazioni verdi COVID-19 per vaccinazione o per guarigione, emesse dalla Piattaforma nazionale.
In caso di richiesta di emissione di certificazione verde COVID-19 a seguito di completamento del ciclo vaccinale con una sola dose dopo guarigione, il richiedente dovrà presentare entrambi i certificati di cui alla lettera a) e b).
In caso di somministrazione della sola prima dose di vaccino già avvenuta all’estero, per ciclo vaccinale a più dosi, la certificazione verde COVID-19 relativa alla prima dose potrà essere richiesta solo se non siano già scaduti i termini di validità stabiliti in relazione al tempo massimo per la somministrazione della seconda dose di quel vaccino (attualmente 42 giorni per i vaccini Comirnaty (PfizerBioNtech) e Spikevax (Moderna) e 84 giorni per Vaxzevria - AstraZeneca); in ogni caso, al richiedente dovrà essere garantita la somministrazione della dose per il completamento del ciclo vaccinale.
Situazione Vaccinale a Livello Globale
Considerando solo coloro che hanno completato il ciclo vaccinale e ricevuto quindi la seconda dose, in Europa la percentuale di persone vaccinate in data 19 settembre 2021 ammonta al 51%. Si osservano però differenze importanti tra Paesi diversi: se la Spagna e il Portogallo presentano percentuali, rispettivamente, del 77% e dell’82%, Romania e Bulgaria presentano tassi molto più bassi, del 27% e 18%. In Germania e Francia la corsa alla vaccinazione prosegue e la copertura vaccinale presenta tassi del 63% e 64%, appena al di sotto rispetto all’Italia, dove gli abitanti over-12 con ciclo vaccinale completo rappresentano il 66% della popolazione.
Tra i Paesi extraeuropei, il Regno Unito e gli Stati Uniti (i primi produttori dei tre vaccini più diffusi in commercio) mostrano una copertura del 65% e del 54%, rispettivamente. La Russia, invece, con una percentuale del 28%, mostra tassi di vaccinazione piuttosto bassi, soprattutto se confrontata con Israele, dove il 64% degli abitanti è stato completamente vaccinato.
Queste differenze nella copertura vaccinale dipendono da diversi fattori, tra cui la data di inizio delle campagne vaccinali nazionali e i tassi di vaccinazione. Anche se l’Unione europea attualmente è una delle prime aree del mondo per percentuali di vaccinati a ciclo completo, a fine aprile gran parte dei Paesi Europei, a differenza di Stati Uniti e Regno Unito, era in seria difficoltà per carenza di dosi da somministrare.
Nonostante in alcuni Paesi più del 50% della popolazione abbia ricevuto la doppia somministrazione, solo il 32% della popolazione mondiale ha completato il ciclo vaccinale. Se da un lato, quindi, una nuova ondata di casi di variante delta ha indotto i Governi a considerare la necessità di somministrare una terza dose alle popolazioni già vaccinate, dall’altro, la scarsa copertura vaccinale del continente africano (3-4% di copertura) e di diversi Paesi Asiatici suggerisce la stringente necessità di fornire questi vaccini alle persone che non hanno ancora ricevuto alcuna dose e che per questo rischiano di contrarre la COVID-19 in forma severa.
Il 43,5% della popolazione mondiale ha ricevuto almeno una dose di vaccino anti-COVID. A livello globale, sono state somministrate circa sei miliardi di dosi, ed ogni giorno vengono vaccinate 28,8 milioni di persone. Tuttavia, solo il 2% degli abitanti dei Paesi a basso reddito ha ottenuto almeno una dose di vaccino e per molti di essi probabilmente serviranno altri due anni per poter ottenere la vaccinazione. Questi Paesi costituiscono quasi la metà della popolazione mondiale, tuttavia hanno ricevuto solo una minima parte dei vaccini disponibili.
Paese | Percentuale di Popolazione Vaccinata (Ciclo Completo) |
---|---|
Spagna | 77% |
Portogallo | 82% |
Italia | 66% |
Germania | 63% |
Francia | 64% |
Romania | 27% |
Bulgaria | 18% |
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