Escursione al Lago Lavodilec in Val Clavalité: Un'Avventura Indimenticabile
Quella al Lago Lavodilec è un’escursione pensata per chi ama gli angoli nascosti e ancora poco frequentati delle Alpi. Un’escursione per chi è alla ricerca di luoghi poco frequentati, ama i valloni chiusi e selvatici e soprattutto adora i laghetti alpini. Percorreremo la splendida in Val Clavalité, una vallata sospesa tra le più note Champorcher e Cogne, ma capace di mantenere intatto il suo carattere selvaggio e autentico.
La Val Clavalitè si trova nel comune di Fenis, in Valle d’Aosta. Siamo nel centro della Valle D'Aosta dove si incontrano il Parco Nazionale del Gran Paradiso e il Parco naturale del Mont Avic. Assolutamente da non perdere!
Informazioni Utili sull'Escursione
Num. La nostra giornata comincerà là dove la strada asfaltata si ferma e inizia la vera montagna, ai confini della selvaggia Val Clavalité.
Tempo di percorrenza stimato: 5/6 ore, andata e ritorno.
Dislivello: 850 m circa in salita.
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Difficoltà: E (Escursionistico).
Partecipanti: minimo 8.
Attrezzature e Materiali Consigliati
- Scarponcini da trekking in ottime condizioni.
- Zaino capiente per contenere borraccia / thermos.
- Snack & pranzo al sacco.
Descrizione del Percorso
Autostrada A5 Torino-Aosta, uscita Nus; si prosegue per Fenis e si seguono successivamente le indicazioni per la Val Clavalitè, a destra nella parte alta del paese lungo la via centrale. Si prosegue lungo la strada asfaltata molto bella superando Lovignana, e raggiungendo il piazzale poco prima della conca del Pian Clavalitè a 1525 m, dove occorre lasciare l’auto (oltre la sterrata è consentita ai soli aventi diritto).
Dal parcheggio, si scende brevemente lungo la sterrata fino a Maisonasse, all’inizio del Pian Clavalitè. Una carrareccia ci guiderà dolcemente verso la frazione di Robioz, dove un laghetto artificiale riflette le prime cime.
Dopo poche centinaia di metri raggiungiamo la località di Robioz (1.512 m), un pugno di baite in legno che si affacciano su un laghetto artificiale mi danno il benvenuto. Proseguite lungo la poderale, il pianoro è piuttosto lungo ma il paesaggio è davvero molto bello.
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Da qui, attraverseremo la lunga piana della Val Clavalité, immersi in silenzi profondi e praterie alpine, accompagnati dal mormorio costante del torrente che ci seguirà per gran parte della giornata. Arriviamo finalmente alla fine del pianoro, in corrispondenza delle ultime case ed una fragorosa cascata.
Si sale per circa 15 minuti, finchè si incontra nuovamente la poderale, il sentiero accorcia di un bel po’ il tragitto. Saliamo senza sosta (e qualche imprecazione) fino ad intercettare nuovamente la poderale che costeggia il torrente Clavalité e attraversa l’alta valle Fenis.
Procediamo lungo la poderale, fino ad intercettare un sentiero che si stacca sulla destra. L’alternativa è raggiungere il Bivacco Borroz e proseguire da lì per il lago, (come ho fatto la scorsa volta) il dislivello è sicuramente meno marcato ma il tragitto si allunga.
Il sentiero riprende a salire deciso, è ben marcato ma ammetto che toglie il fiato. Mancano ancora 200 metri di dislivello prima del lago. Raggiungiamo i resti del vecchio alpeggio Lavodilec (2.257 m). Siamo vicini ma non è ancora tempo di tirare il fiato.
Qualche centinaio di metri oltre i resti dell’alpeggio, raggiungiamo un torrente. Qui il sentiero per il lago si perde. Verrebbe spontaneo attraversare il torrente ma non è la direzione giusta. Il sentiero, infatti, punta al Colle Lavodilec.
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Un ultimo sforzo e finalmente vediamo apparire come per incanto il Lago sotto di noi. La salita è stata faticosa e il caldo di agosto l’ha resa più sfidante di quanto ricordassi. Raggiunte le sponde del lago non ci pensiamo due volte. Togliamo scarponi, calze e ci immergiamo nelle acque tanto fredde quanto rigeneranti del lago.
Tempo di asciugarci e ci rimettiamo in cammino. Per il ritorno scendiamo dal lato del lago opposto a quello dell’arrivo. Poco sotto il Lago, affacciato sulla valle sottostante, spunta il rifugio privato Attilio Turati, dalla caratteristica forma a triangolo.
Breve sosta prima di imboccare nuovamente la poderale che seguiamo a ritroso per il sentiero dell’andata. Ci troviamo in una delle vallate meno antropizzate e meno turistiche di tutta la Valle D’Aosta. Praterie, ruscelli, cascate, alpeggi, foreste ci accompagneranno per più di 3 ore alla nostra destinazione: il lago Lavodilec.
Consigli Utili
Ogni partecipante si organizzerà autonomamente per raggiungere il punto di incontro designato per le escursioni. Trekca e/o la guida si riservano il diritto di annullare le iniziative, anche se precedentemente confermate, per motivi legati alle condizioni meteorologiche e/o di sicurezza, nonché in caso di indisponibilità o per qualsiasi motivo personale della guida.
Il pagamento della quota di partecipazione verrà effettuato in contanti il giorno dell’escursione. Se non è possibile partecipare all’escursione a cui si è iscritti, è necessario comunicare tempestivamente l’assenza a Trekca. In caso di ritardo al punto di ritrovo, è necessario contattare gli organizzatori di Trekca sul posto.
Non sono necessarie abilità tecniche particolari, ma è richiesto un minimo di allenamento. Per garantire un’esperienza confortevole, si consiglia di indossare un abbigliamento a strati adatto a trascorrere una giornata primaverile in montagna. È inoltre essenziale avere scarponi da trekking comodi. Nello zaino dovrai avere: acqua (almeno 1 litro), pranzo al sacco, snack, abbigliamento aggiuntivo (kway impermeabile, maglia e calze di ricambio).
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