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Val di Luce: Escursioni Indimenticabili

I viaggi sono da tutti conosciuti come esperienze straordinarie. Quali sono le escursioni più belle da fare in Val di Sole? Per cercare di accontentare tutti e offrire una panoramica del meglio della Val di Sole in materia di trekking, ho pensato di partire dalle escursioni più semplici e alla portata di tutti per arrivare alle più impegnative e che richiedono uno sforzo in più…

In questo articolo non voglio parlare dell’escursione dal punto di vista tecnico, mi limiterò alla bellezza!

Escursioni Semplici e Accessibili

Lago dei Caprioli

Decisamente accessibile a chiunque perché ci si può arrivare in auto! Il Lago dei Caprioli non ha bisogno di presentazioni, chi è stato in Val di Sole almeno una volta, sono certa che ci sia stato! Si trova a Fazzon, una piccola località sopra il paese di Pellizzano.

Il Lago dei Caprioli è uno specchio d’acqua artificiale, ma così ben integrato nel contesto, da sembrare un lago naturale. Questo laghetto è meraviglioso e raggiungibile in tutte le stagioni. In estate è frequentatissimo, ma voglio svelarti un segreto… Nelle calde sere d’estate, a partire dalle ore 17:30 in poi, sarà praticamente tutto per te, nella sua ora migliore. Potrai godere della pace e della serenità che questo luogo regala a chi apprezza la vera essenza della montagna.

Il Sentiero di Valorz

Il sentiero di Valorz è un bellissimo percorso nel bosco, che parte nei pressi del percorso kneipp in Val di Rabbi, uno degli scorci più belli e caratteristici di questa valle, la mia inquadratura preferita: i Masi di Valorz. Io adoro questo posto! Il sentiero di Valorz altro non è che una facile passeggiata nel bosco.

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La cosa magica, che la contraddistingue da una qualsiasi altra passeggiata, è la presenza qua e là, di animali fatti di ramoscelli di legno, fatti di natura! Ci sono il cervo, l’orso, l’aquila, la volpe.. è bellissimo, è un posto magico! Andateci con i bambini! Arriverete fino ai piedi della Cascate di Valorz, la cui acqua alimenta il percorso kneipp a cielo aperto. Per rientrare se non volete fare di nuovo il sentiero, seguite la strada sterrata. Una sosta al percorso kneipp è d’obbligo!

Pejo 3000 e il Lago di Covel

Questa è un’escursione che volendo si può fare tutta in discesa, ed è decisamente il modo migliore per farla e non perdersi niente di tutto ciò che di bello c’è da vedere! Nella versione che proponiamo noi, “3000 motivi per un’Experience” partiamo da Pejo Paese, così abbiamo modo di vedere un pittoresco borgo di alta montagna, prendiamo gli impianti di risalita a Pejo Terme e raggiungiamo i 3000 metri di quota con gli impianti.

Da quassù c’è una vista pazzesca che non potete assolutamente perdervi! Una volta fatto il pieno di ossigeno si torna a 2000 metri dove c’è un parco giochi meraviglioso per i bambini, un rifugio dove si mangia molto bene e una splendida vista per i più grandi. Si torna quindi alle macchine a piedi passando per il Lago di Covel, un piccolo lago dove si specchiano le montagne, in una piana erbosa piena di fiori.

Un piccolo lago, una grande distesa erbosa, tanti piccoli masi ed una rigogliosa cascata, questo è Covel!

Ponte tibetano in Val di Rabbi

C’è qualcuno che non ha ancora attraversato il ponte tibetano in Val di Rabbi? Io ormai ho perso il conto delle volte che l’ho attraversato, tendenzialmente ogni lunedì potete trovarmi sempre lì in estate!

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Il ponte tibetano in Val di Rabbi è senza dubbio un’esperienza da provare se siete da queste parti. Il percorso non è impegnativo, anche se qualcuno ogni tanto dice di sì… Lo facciamo sempre con i bambini, e dai 3 anni in su camminano tutti in autonomia. In pratica per raggiungere il bosco al di là della Cascata Ragaiolo, si attraversa questo ponte sospeso, alto 60 e lungo 100 metri sopra la cascata.

Un’esperienza adrenalinica e divertente, fattibile anche per chi, come me, soffre di vertigini! Se volete vivere questa experience in compagnia, venite con noi al Ponte Sospeso!

Le Cascate del Saent

Un’altra escursione abbastanza semplice, è quella per che ci permette di raggiungere le Cascate del Saent. Due imponenti cascate che si tuffano a valle, raggiungibili percorrendo un sentiero a mezza costa ed un susseguirsi di scalini nel bosco.

Anche loro si trovano in Val di Rabbi ed anche in questo caso il giro si può chiudere ad anello passando per Malga Stablasolo. Se volete respirare la fresca aria nebulizzata delle cascate, questo è il posto giusto!

Trekking Impegnativi per Esperti

Il Ghiacciaio Presena e il Rifugio Mandron

Iniziamo con qualche trekking un po’ più impegnativo. Se il Ghiaccio Presena è facilmente visitabile da tutti, essendo raggiungibile con gli impianti di risalita, arrivare al rifugio Mandron Città di Trento passando per il Lago Scuro non è propriamente per tutti… Devi percorrere infatti un sentiero segnalato ma molto tortuoso, perché tutto su pietre di granito.

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Camminare su questo tipo di roccia non è difficile in realtà se si è abituati a camminare in montagna, in quanto non è scivolosa e le scarpe restano ben ancorate, però bisogna sapersi fidare delle proprie scarpe e sentirsi sicuri. Un’altra cosa che mi porta a segnalare quest’escursione non adatta a tutti, è il dislivello. Ti aspettano infatti 600 metri di dislivello per raggiungere il Rifugio Mandron, prima in discesa e poi in salita per tornare a prendere gli impianti. Altra nota dolente è l’orario di chiusura degli impianti. Entro le ore 16:00 bisogna raggiungere l’arrivo della cabinovia altrimenti si rischia di doversela fare a piedi fino al Passo del Tonale… Anche no!

Ma dopo tutti questi accenti negativi, posso dire che trovarsi in questo ambiente è davvero una cosa straordinaria, sembra di stare su un altro pianeta. È uno scenario unico, incantevole e affascinante quello che si osserva dalle vetrate del rifugio. Trovarsi qui ci fa capire quanto siamo piccoli e insignificanti difronte alla vastità della natura.

I laghi glaciali del Cevedale

Altra escursione impegnativa, per via della lunghezza, ma che sarebbe un peccato perdersi. In questi ultimi anni il giro dei laghi del Cevedale si fa maggiormente desiderare. L’ultimo tratto di strada che ci permetteva di arrivare fino a Malgamare è stato interdetto al traffico delle auto, che devono quindi essere lasciate a Malga Prabon, estendendo ulteriormente l’itinerario. Ma se vuoi vedere un altro, diverso, incantevole ambiente, ti consiglio di non lasciarti tentare dalla pigrizia.

Rifugio Larcher al Cevedale in Val di Pejo - Val di Sole

Il giro che preferisco mi porta prima al Lago Lungo, prendendo la deviazione al piccolo bait a Pian Venezia. Una volta arrivata al lago vado verso la diga del Careser, perché il giro dei laghi senza la diga, non è il giro dei laghi del Cevedale. Mi dirigo quindi, passando per il Lago Nero, verso il lago delle Marmotte, proprio sotto cima Nera e qui mangio un panino solitamente. Solo dopo scendo verso il Rifugio Larcher e rientro al Pian Venezia e a Malgamare.

Dal punto di vista geologico quest’escursione è davvero ricca di spunti, dalle morene dell’antico ghiacciaio del Careser, ai laghi, ai colori delle rocce, ricche di ferro. E poi la possibilità di scorgere camosci e stambecchi qua e là, di ascoltare il fischio delle marmotte. Un’escursione incantevole quella dei laghi glaciali del Cevedale che torneremo a fare!

Il Rifugio Denza

Dove comincio per dire quanto è bella quest’escursione che abbiamo chiamato “Ai piedi della cima più alta del Trentino“? Dalla vista della Presanella, la cima regina della Val di Sole? Dalla conformazione del sentiero o dalla sua storia che s’intreccia con la storia della Grande Guerra?

Si da il caso infatti, che il sentiero che conduce al Rifugio Denza, sia stato realizzato durante la prima guerra mondiale dall’impero austro ungarico, sì, anche la galleria all’inizio del sentiero è stata scavata a mano e a colpi di dinamite durante la guerra bianca… Ma la galleria si percorre solo se raggiungi il Forte dei Pozzi Alti, o Forte Presanella, con l’auto, percorrendo una strada sterrata non proprio percorribile da chiunque. Questa forse è la nota dolente di quest’escursione, un limite per le persone che come me, non guiderebbero su una strada così. Ma se guidare mi spaventa, non mi spaventa di certo camminare. Per questo quando io voglio andare al Denza, parto da Stavel, 500 metri di dislivello più a valle del Forte dei Pozzi Alti.

Adoro anche questo percorso alternativo perché mi piace fare la scalacia, una scala di legno ancorata alla roccia, insolito trovarla su un sentiero. Questo itinerario si ricongiunge con il sentiero diciamo “ufficiale” a un certo punto.

E poi c’è lo spettacolare rifugista, Mirco che con la fisarmonica, la voce e la simpatia, conquista tutti i commensali, “costringendoli” a far visita al Denza almeno una volta all’anno. A pochi passi dal rifugio c’è lo splendido omonimo laghetto, il Lago Denza, un posto di pace e silenzio che devi proprio visitare.

Lago Corvo e il Rifugio Stella Alpina

Un’altra bellissima escursione nel Parco Nazionale dello Stelvio, talmente bella che quest’estate abbiamo deciso di inserirla nel programma di Experience! Ci addentriamo inizialmente in un fitto bosco di larici fino a raggiungere Malga Caldesa Bassa. La strada sterrata lascia il posto al sentiero fino al rifugio Stella Alpina. A soli 200 metri di dislivello si trova il primo lago, il Lago Corvo, poco più a monte il Lago Kirchberg.

Lungo tutto il percorso e da quassù in particolare, si ammira un panorama eccezionale, che spazia dalla Val di Rabbi ai gruppi montuosi del Brenta e dell’Ortles Cevedale. Ci troviamo sul confine tra la Val di Rabbi e la Val D’Ultimo, tra Trentino e Alto Adige.

Senza fare ritorno dallo stesso sentiero, si può percorrere un sentiero alternativo che porta prima a Malga Caldesa Alta o Malga Palù de Caldès Alta, e successivamente a Malga Samocleva per poi ripercorrere il sentiero che conduce al parcheggio dove abbiamo lasciato la macchina. Dal punto di vista panoramico e naturalistico questa è un’escursione ricchissima, affascinante e decisamente non per tutti visti i 1080 metri di dislivello, quindi poco frequentata… Dove gli appassionati di trekking possono ritrovare la vera anima della montagna insomma, come piace a noi!

I Laghetti di Strino e la Città Morta

Ultima ma non per importanza, l’escursione ai laghetti di Strino è pura poesia! Adoro fare questo trekking, amo il paesaggio che si apre passo dopo passo davanti ai miei occhi. Il primo tratto del percorso, fino a Forte Zaccarana, coincide con l’escursione che facciamo al mattino per andare a vedere l’alba, la nostra Sunrise Experience.

È un trekking impegnativo quanto la precedente escursione al Rifugio Stella Alpina, e con lei condivide anche la soddisfazione di aver visto così tanta bellezza camminando. Un groviglio di storia, i sentieri sono gli stessi che venivano percorsi dai soldati durante la Grande Guerra, e natura, tra fioriture di ogni tipo, dal ginepro, i rododendri e le orchidee selvatiche, ai fiori di alta montagna come l’arnica e la stella alpina. Per non parlare del panorama con la vista della Presanella in prima fila fino ad arrivare ai Laghetti di Strino dove sembra proprio che si specchi come dice il titolo dell’escursione ai Laghi di Strino e Città Morta che proponiamo in estate… Spesso da queste parti si vedono gli stambecchi, ma non è raro scorgere anche i più schivi camosci.

Una fortificazione austro-ungarica risalente al primo conflitto mondiale che avrebbe dovuto impedire l’invasione delle truppe che scendevano dalla Val del Monte. Ancora oggi questo fortino sull’orlo del burrone, domina dall’alto il fondovalle.

Escursione molto semplice adatta a tutta la famiglia che porta alla scoperta dei galliformi alpini.

Il lago di Pian Palù è un bacino artificiale ma conserva nel tempo un fascino irresistibile.

Alla scoperta di spettacolari larici secolari, le cui radici affondano fin nel tardo Trecento.

Hai già fatto tutte queste escursioni in Val di Sole? Non è fantastico?

Per chi ha già una sistemazione o si trova in zona solo per un giorno, è possibile prenotare le singole escursioni direttamente dal loro sito.

Sono le 9 escursioni trekking che vi consiglio di fare in Val di Sole. Siete mai stati qui?

Tra le Dolomiti di Fassa, Patrimonio Unesco dell’Umanità, una fittissima rete di sentieri permette di toccare il cielo con un dito. Passeggiate slow in mezzo a boschi, prati e pascoli o escursioni più impegnative da suddividere anche su più giorni con pause di rifugio in rifugio. L’estate e l'autunno sono le stagioni migliori per esplorare ogni angolo dei Monti Pallidi. A piedi, di rifugio in rifugio, tra le Dolomiti di Fassa.

Tabella Riepilogativa Escursioni

Nome Escursione Difficoltà Dislivello Tempo di Percorrenza
Lago Corvo Difficile 1000 metri 5h 30
Lago di Barco Media 750 metri 6 ore

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