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Varese: 10 Cose Imperdibili da Vedere

Varese è una delle province della Lombardia con più attrazioni da offrire: laghi, montagne, ville e tanta cultura. In questo articolo ti portiamo alla scoperta del suo centro storico, passeggiando tra le vie principali di quella che viene definita “Città giardino”. Ecco 10 cose da vedere a Varese.

Cosa Vedere a Varese nel Centro Storico

Passeggiare per il centro di Varese è una continua sorpresa. Si scoprono chiese, monumenti e ville che non ci si aspetta, e piano piano questa città lombarda si apre al turista come una bomboniera.

Oltre agli instawalk, ci sono modi ancora più originali per scoprire una città. Varese, per esempio, è una delle città dove vengono organizzate le escape rooms all'aperto di Sato Code. In questo caso gli enigmi da risolvere e gli indizi da trovare saranno sparsi per la città anziché in una stanza! Andiamo ora a scoprire quali sono le 10 cose da vedere a Varese nel centro storico.

  1. Giardini e Palazzo Estense
  2. Villa Mirabello e Torre Robbioni
  3. Corso Matteotti
  4. Piazza del Podestà
  5. Arco Mera
  6. Basilica di San Vittore
  7. Antico Monastero di Sant’Antonino
  8. Cortile del Broletto e Palazzo Biumi
  9. Casa Perabò
  10. Villa e Collezione Panza

1. Giardini e Palazzo Estense

All’interno di questo grande e scenografico Parco di Varese, si erge in tutta la sua maestosità Palazzo Estense, in stile barocco. Una facciata del palazzo è rivolta verso il centro città, l’altra verso i giardini.

Fu la residenza di Federico III d’Este, già duca di Modena e Reggio Emilia, che acquistò la proprietà e il terreno intorno al 1765. Trattandosi di un uomo molto ambizioso, dopo la sua prima visita a Varese decise di far costruire questo splendido palazzo come sua residenza estiva. Chi non vorrebbe una casa vacanza di queste dimensioni?

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Il parco è ispirato a quello del palazzo imperiale di Schönbrunn a Vienna. Consiste in una fusione tra elementi romantici e francesi, il cui fulcro è un ninfeo posto su un’altura.

Passeggiare nei Giardini Estensi è un’esperienza imperdibile per chi visita Varese. questi giardini offrono un rifugio di tranquillità e bellezza naturale unico. Non dimenticate di esplorare le numerose panchine ombreggiate, perfette per una pausa rigenerante. giardini sono spesso teatro di eventi culturali e musicali, che arricchiscono ulteriormente la vostra visita. consiglio? Recatevi al tramonto, quando la luce dorata rende il paesaggio ancora più suggestivo.

2. Villa Mirabello e Torre Robbioni

Continuiamo nel nostro percorso per capire meglio come mai Varese sia definita “Città giardino”. All’interno dei Giardini Estensi troviamo anche Villa Mirabello, che fu fatta costruire nel XVIII secolo dal Conte Gaetano Stampa.

Oltre a offrire scorci assai instagrammabili, oggi la villa è sede del Museo archeologico risorgimentale ed è passata sotto la proprietà dell’amministrazione comunale. D’estate è possibile godere della bella e rilassante location grazie al bar omonimo. Un must see per chi visita Varese per la prima volta.

La Torre (o torretta) Robbioni, che fa parte di Villa Mirabello, è entrata a pieno titolo nei belvedere della città di Varese, anche grazie alla suggestiva illuminazione serale.

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È stata ristrutturata di recente grazie ai fondi regionali del progetto Cult City, ma attualmente non è ancora aperta al pubblico.

3. Corso Matteotti

Corso Matteotti è senza dubbio la via principale di Varese, l’arteria pedonale che anima tutta la città. Conosciuto anche semplicemente come il Corso, è fiancheggiato dalle cosiddette case “a lista”.

In passato, le case a lista svolgevano la funzione di bottega e abitazione privata. Al piano terra, sotto i portici, si trovava l’ingresso dei negozi; al primo e al secondo piano si dislocava invece l’abitazione, con la zona giorno al primo piano e le camere in quello superiore.

Oggi Corso Matteotti ospita numerosi negozi e locali, che lo rendono a pieno titolo il cuore pulsante di Varese.

La pavimentazione di Corso Matteotti è in porfido rosa, un materiale vulcanico estratto in una valle vicino Varese.

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4. Piazza del Podestà

Proseguendo lungo Corso Matteotti si arriva in Piazza del Podestà, al cui centro svetta un monumento al Garibaldino. La piazza è una sorta di collegamento tra il Corso e altri punti nevralgici del centro di Varese.

Da qui si raggiunge la Basilica di San Vittore tramite l’Arco Mera, ma anche il Cortile del Broletto, di cui ti parlerò più avanti.

5. Arco Mera

Come premesso, l’Arco Mera collega Piazza del Podestà con Piazza San Vittore, dove sorge l’omonima basilica. Tra le cose da vedere a Varese, stupisce senza dubbio per eleganza e imponenza.

L’arco fu costruito per volere del canonico Luigi Mera, e si distingue per alcune statue e bassorilievi. Come materiale fu utilizzata Pietra di Viggiù, proveniente dalle cave della Val Ceresio.

6. Basilica di San Vittore

Questa chiesa, situata in una piccola piazza appartata del centro storico di Varese, è uno dei luoghi di culto più importanti della città. Dedicata a San Vittore, comprende anche il battistero in stile gotico e il campanile barocco.

Fu costruita in più fasi a partire dal XVI secolo, su un antico edificio di culto risalente al VII secolo. La struttura subì diversi rimaneggiamenti fino al completamento con la facciata neoclassica realizzata da Leopoldo Pollack.

Nel 1859, durante la battaglia di Varese, l’esercito austro-ungarico la prese letteralmente a cannonate. Sulle mura della Basilica di San Vittore è rimasto incastrato un proiettile, che si è poi deciso di conservare ed elevare - tramite un’iscrizione - a “memoriale” del Risorgimento.

Visitare la Basilica di San Vittore è un viaggio nel cuore spirituale e storico di Varese. diverse epoche. di silenzio e raccoglimento. Non perdete l’occasione di ammirare le sue cappelle laterali, ognuna con un’iconografia unica. storica della città.

7. Antico Monastero di Sant’Antonino

Troviamo l’antico Monastero di Sant’Antonino al civico 53 di Corso Matteotti. Appena varcato l’ingresso del chiostro, ci rendiamo conto di quanto questo luogo rappresenti una vera e propria oasi all’interno del centro storico di Varese.

Il convento di Sant’Antonino nasce nel XVI secolo, quando Carlo Borromeo trasferì a Varese alcune monache del Monastero di Luvinate. Successivamente il Monastero fu abbandonato, quindi fu acquistato dalla famiglia Veratti, che ne curò anche il restauro.

Nel 1986 il Comune di Varese ha acquisito dalla famiglia Veratti l’ex refettorio, conosciuto oggi come Sala Veratti, che già da qualche anno era stato utilizzato come sede di mostre ed esposizioni.

Oggi è possibile passeggiare nel chiostro e sotto il porticato, ammirando uno spaccato della vita varesina di un tempo. C’è anche un bellissimo gatto, un po’ altezzoso, di proprietà del guardiano…

8. Cortile del Broletto e Palazzo Biumi

Questo cortile interno un tempo era sede del mercato delle granaglie. Entrando nel Cortile del Broletto si viene catapultati nella Varese che fu: merito del suo elegante porticato e della presenza di Palazzo Biumi.

Questo edificio, detto appunto Broletto, ha il suo ingresso in Piazza Podestà, accanto a Palazzo Pretorio.

La storia del palazzo è legata a quella della famiglia Biumi, nome di spicco della nobiltà varesina. Tra il ‘600 e il ‘700 il complesso conobbe il suo momento di massimo splendore, arrivando a inglobare anche il cinquecentesco Cortile del Broletto.

Dopo una lunga fase di decadenza, gli ultimi eredi della famiglia Litta Biumi si estinguono nell’800: oggi il palazzo è in parte proprietà comunale e in parte di privati.

9. Casa Perabò

Nel cuore del centro storico di Varese, non si può non notare una splendida finestra gotica che spunta timida alla fine di un vicolo. Si tratta di Casa Perabò, proprietà di una delle famiglie più importanti di Varese.

La finestra ha un valore storico e artistico inestimabile: si tratta di un originale del 1400, restaurata una sola volta nel 2011 in seguito a una violenta grandinata.

10. Villa e Collezione Panza

Concludiamo la lista con un posto da vedere a Varese fuori dal centro storico, ma con visuale su tutta la città. Sto parlando di Villa Panza, che ospita la collezione permanente di Giuseppe Panza e mostre temporanee di arte contemporanea.

La villa è un bene FAI e uno stop obbligatorio per chiunque voglia visitare Varese. La collezione permanente è sublime e riesce nel difficile intento di trasformare un edificio signorile in un tempio dell’arte contemporanea, con opere indimenticabili. Anche il giardino e la serra, da soli, varrebbero il prezzo del biglietto.

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