Ventotene: Cosa Vedere e Fare in un'Isola Ricca di Storia e Bellezza Naturale
Ventotene, una delle cinque Isole Pontine, un tempo era nota come Pandoitera, ovvero Dispensatrice di ogni cosa. Quel minuscolo puntino in mezzo al mare è un'isola che incanta. Ecco cosa puoi fare e vedere in questo gioiello del Tirreno.
Un Giorno a Ventotene: Un Itinerario Essenziale
Ventotene si presta perfettamente anche ad una gita in giornata, perché è proprio piccolina. Fortunatamente poi è lì, nel Tirreno, tra Ponza ed Ischia e non dall’altra parte del mondo. Cosa devi aspettarti da questo post? Ti indicherò cosa ho avuto modo di fare e vedere in una giornata a Ventotene; troverai poi anche ciò a cui mi piacerebbe dedicarmi la prossima volta, in modo che tu possa costruire un itinerario il più possibile completo e che soddisfi appieno quelli che sono i tuoi interessi! Si, ecco, peccato essermi fermata solo una giornata, perché sono certa che se le avessi dedicato altro tempo mi avrebbe dato ancora di più.
Il Porto Romano: Un'Opera di Ingegneria Antica
Sai che Ventotene è stata una colonia romana? Proprio per questa ragione, girovagando per l’isola, troverai numerose testimonianze dell’epoca! Il porto romano, letteralmente scavato nel tufo, è la prima delle testimonianze in cui ti imbatterai, perché il porto moderno è sorto proprio su di esso. Interamente scavato nel tufo, il porto antico di Ventotene è ancora oggi un esempio di grande ingegneria navale. Un’opera ingegneristica di grandissimo valore storico che testimonia una volta di più il livello di civiltà, e quindi di competenze, raggiunto dai Romani nel passaggio tra Repubblica e Impero.Bisogna considerare, infatti, che per la realizzazione dell’approdo fu necessario asportare circa 60000 metri cubi di tufo.
Non solo, perché oltre a escavare, i romani provvidero anche a scolpire bitte, depositi e banchine per consentire l’ancoraggio delle imbarcazioni. Un’infrastruttura all’avanguardia, dunque, e riparata da quasi tutti di venti a esclusione parziale di quelli del quadrante di sud-est. Appena scesi dall’aliscafo o dal traghetto (che attraccano invece sul porto nuovo) il porto romano di Ventotene è ancora lì a far bella mostra di sé. Certo, oggi i depositi sono occupati da negozi, bar e centri diving ma, sotto le insegne della modernità, la struttura è ancora quella realizzata millenni prima.
La Peschiera Romana: Un Antico Sistema di Allevamento Ittico
Passeggiando nell’area del porto romano ed in particolare spingendoti verso il faro noterai, cercando di guardare cosa nasconde il mare, la peschiera realizzata in epoca romana. Ai piedi del faro di Ventotene, poco distante dal porto, c’è un’altra opera civile di grande ingegno, pure questa realizzata dai Romani. Devi sapere che stiamo parlando di un insieme di vasche, anch’esse scavate nel tufo e collegate al mare tramite dei canali, che permettevano ai pesci di entrare (senza più poter uscire…) e di deporre le uova. Stiamo parlando della peschiera dove venivano allevati i pesci per la dieta dei membri della corte imperiale che, di volta in volta, per ozio (l’otium latino) o in esilio, soggiornavano sull’isola.
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Tre vasche scavate nel tufo separate da saracinesche con minuscoli fori che garantivano il ricambio d’acqua ma impedivano il passaggio dei pesci. Un modello di itticoltura all’avanguardia per gli standard del tempo (I secolo d.C.) in cui a ogni vasca corrispondeva un momento diverso dell’allevamento, dalla riproduzione, al cibo, alla periodica pulizia degli ambienti ad opera degli schiavi. Da vedere! Il modo migliore per osservare il complesso è quello di fare un’immersione.
Villa Giulia: Un Luogo di Esilio e Storia
Sempre parlando di resti di epoca romana, non posso poi non menzionare Villa Giulia, le cui rovine si trovano in posizione panoramica, su quella che è definita Punta Eolo. A nord di Ventotene, per la precisione sul piccolo promontorio di Punta Eolo ci sono i resti di un’antica villa imperiale, la cui costruzione risale alla prima età augustea. In poche parole, è una delle residenze volute dall’imperatore romano Ottaviano Augusto, che ad un certo punto vi mandò in esilio (appunto!) la figlia Giulia. Una villa enorme, oltre 300 metri di lunghezza e 100 di larghezza pensata come residenza estiva dell’Imperatore e della sua corte ma presto, dagli stessi romani, trasformata in luogo di esilio. Da qui, il nome di Villa Giulia con cui è più comunemente conosciuta.
Giulia, infatti, fu una delle 5 donne che per oltre un secolo (le altre furono Agrippina Maggiore, Livilla, Ottavia e Flavia Domitilla) vissero in esilio dorato sulla minuscola isola di Ventone. Oltre agli schiavi, all’allevamento ittico della peschiera romana e generi alimentari di ogni tipo, avevano a disposizione un reparto termale tutto per sè, con tanto di calidarium, frigidarium e tiepidarium di cui sono ancora ben visibili i resti durante la visita guidata. Per il resto, lo sfarzo di quest’antica villa ormai è solo immaginabile: marmi, statue, colonne e un’infinità di altre utensilerie e suppellettelli sono state portate via nel corso dei secoli, perlomeno a partire dal ‘600.
Le Spiagge di Ventotene: Un Paradiso Vulcanico
Le spiagge di Ventotene sono parte dell’Area Marina Protetta dell’Isola di Ventotene e Santo Stefano, istituita nel 1997. Ventotene, dicevamo in apertura, è anche -soprattutto- una località balneare. Un’isola in cui si viene in vacanza d’estate per godere del suo mare cristallino. La sabbia è nera, perché - come ti ho già detto - stiamo pur sempre parlando di un’isola vulcanica. L’acqua del mare assume tonalità di un azzurro molto intenso ed è trasparentissima. Le spiagge di Cala Nave e Cala Rossano, insieme agli scogli nelle vicinanze del faro e le saline poco distanti dal porto romano sono gli unici 4 punti accessibili da terra, mentre via mare ci sono altre baie e piccole insenature (Cala Battaglia, Punta Eolo, Punta Pascone, le Sconciglie) in cui ci si può fermare a fare il bagno.
Menzione speciale per Cala Nave, di gran lunga la spiaggia più bella dell’isola nonché la più facilmente raggiungibile. Si trova a due passi dal porto e alterna tratti liberi ad altri in concessione. Cala Nave è la spiaggia principale di Ventotene. Facilmente raggiungibile da piazza Castello, mette a disposizione ombrelloni e lettini per godere una giornata in relax con lo sfondo dell’isola di Santo Stefano. Esistono due sole spiagge di sabbia scura con lettini, ombrelloni e bar-ristoranti: Cala Nave e Cala Rossano. La prima è anche molto panoramica, ha davanti due faraglioni e l’isolotto di S. Stefano, la seconda è attaccata al porto ma le sue acque sono pulite.
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L'Isolotto di Santo Stefano e il Carcere Borbonico
Nel 1795 i Borbone costruirono un carcere per gli oppositori politici sull'isolotto di Santo Stefano, che dista meno di due chilometri da Ventotene. Se non proprio la prima, una delle primissime cose da fare una volta a Ventotene è l’escursione al carcere di Santo Stefano. Il motivo è che le visite alla struttura carceraria si fanno di mattina, generalmente alle 10.30, e perciò se, come spesso avviene, la sosta a Ventotene è soltanto di un giorno bisogna organizzarsi immediatamente. Ciò detto ne vale assolutamente la pena: la visita guidata al carcere borbonico è indispensabile per capire le sofferenze patite prima dai patrioti risorgimentali e poi dagli antifascisti.
Sofferenze che è bene tenere a mente perché in mezzo alle morti, ai suicidi e al disagio psichico di tanti detenuti si sono forgiati grandissimi uomini, basti pensare all’indimenticato Presidente della Repubblica Sandro Pertini. Insomma, Ventotene ha incrociato più volte la Storia con la S maiuscola e il carcere di Santo Stefano ne è la prova provata (non l’unica). Il carcere borbonico sull’isola di S. Stefano godeva di una fama terribile. In 9 anni nella metà dell’Ottocento vi morirono 1.250 detenuti, di cui solo 200 di morte naturale. Anche l’ex presidente della Repubblica Sandro Pertini fu rinchiuso per un anno nel carcere dal 1929 al 1930.
Immersioni a Ventotene: Un Mondo Sottomarino da Scoprire
Ventotene e la vicina isola di Santo Stefano sono aree marine protette. Ventotene è anche la meta ideale per gli appassionati di immersioni grazie alla ricchezza dei fondali. L’isola, infatti, è una delle mete preferite dagli amanti del diving che hanno a disposizione diversi punti dove immergersi alla scoperta di fondali straordinari che non hanno nulla da invidiare a quelli di più celebrate località turistiche. Con i suoi 1,54 km2 Ventotene è, per dimensioni, il comune più piccolo dell’Italia centrale. Il relitto del piroscafo è diventato anche uno dei punti di immersione più famosi di Ventotene.
Tra le zone di immersione più note c'è "Punta Pascone", con fondali di sabbia lavica nera e grotte ricche di vita marina. Nel mare di Ventotene è ancora possibile l’osservazione di reperti archeologici da navi affondate in epoca romana. Basta immergersi nelle acque limpide di Ventotene per restare incantati dallo scenario che appare davanti agli occhi: spugne scarlatte che ricoprono le pareti delle grotte, gorgonie, formazioni di calcare viola e blu che appaiono come corallo tropicale, grappoli e anelli di uova di molluschi, corvine e castagnole. Frequenti sono gli incontri con grossi pesci come cernie e saraghi che si lasciano avvicinare senza paura perché non più disturbate da pescatori, vivendo in un’area marina protetta.
Come Arrivare e Spostarsi a Ventotene
Se stai leggendo questo post, probabilmente, è perché ti stai chiedendo come arrivare a Ventotene. In questo senso, la prima cosa che devi sapere è che il porto di riferimento è quello di Formia, da cui partono tutti i giorni e più volte al giorno aliscafi e/o traghetti. Come raggiungere però il porto di Formia? Se parti da Roma o da Napoli è molto semplice. Da Formia per arrivare a Ventotene impiegherai circa due ore in traghetto ed una sola ora in aliscafo.
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Ventotene è un’isola di piccole dimensioni. Puoi facilmente intuire, dunque, che non avrai bisogno né di un’automobile né di un motorino per spostarti; ciò significa che potrai muoverti semplicemente e piacevolmente a piedi, ammirando il mare e godendoti la macchia mediterranea. Al largo delle coste laziali, l’isola di Ventotene e quella di Santo Stefano, dal 1997, sono comprese all’interno di un’area Marina Protetta e, dal 1999, sono tutelate anche come Riserva Naturale Statale.
Tabella Riepilogativa: Cosa Vedere a Ventotene
Attrazione | Descrizione |
---|---|
Porto Romano | Antico porto scavato nel tufo, esempio di ingegneria romana. |
Peschiera Romana | Sistema di vasche per l'allevamento ittico in epoca romana. |
Villa Giulia | Resti di una villa imperiale utilizzata come luogo di esilio. |
Cala Nave | Spiaggia principale con sabbia scura e vista sull'isola di Santo Stefano. |
Carcere di Santo Stefano | Ex carcere borbonico sull'isolotto di Santo Stefano. |
Punta Pascone | Famosa zona per immersioni con fondali spettacolari. |
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