Visto Turistico per Familiare di Cittadino Italiano: Requisiti e Procedura
Il visto per motivi familiari rappresenta espressione del diritto all'unità familiare sancito in particolare dall'art. Con la Direttiva interministeriale dell'11 maggio 2011, i visti per motivi familiari, che prima erano di due tipi, vengono unificati in un generico ingresso per "motivi familiari". Il fatto che ora possa venir richiesta un'unica tipologia di visto non significa che il nulla osta debba essere di un solo tipo.
Nuove Disposizioni sul Visto per Motivi Familiari
A partire dal 1° giugno 2024, sono entrate in vigore importanti modifiche nella procedura di rilascio dei visti per i familiari stranieri di cittadini italiani e dell’Unione Europea che desiderano ricongiungersi con il familiare residente in Italia. Le nuove disposizioni, introdotte con la modifica dell’art. 23 del D.L. 30/2007, segnano un cambiamento significativo nelle modalità di gestione di tali richieste.
Principali Novità
Con le nuove norme, non sarà più possibile rilasciare un visto di corto soggiorno (VSU) per turismo o visita a familiare a coloro che desiderano ricongiungersi con un cittadino italiano o UE. Al suo posto, verrà rilasciato un visto nazionale (VN) per motivi familiari, come previsto dal D.I. 850/2011, Allegato A, punto 10, con le seguenti caratteristiche:
- Durata: 365 giorni, con ingressi multipli.
- Gratuità: il visto sarà rilasciato senza costi, come previsto dall’art. 5, comma 3 del D.L. 30/2007.
- Obbligo di permesso di soggiorno: i familiari dovranno, entro 8 giorni dall’ingresso in Italia, presentare domanda di permesso di soggiorno per motivi familiari tramite il kit postale presso gli uffici postali.
Non è richiesto il rilascio del nulla osta da parte dello Sportello Unico per l’Immigrazione (SUI).
Chi ha diritto al ricongiungimento?
Le persone che possono beneficiare di questo visto sono individuate dall’art. 2 del D.L. 30/2007 e comprendono:
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- Coniuge.
- Partner registrato (se l’unione è equiparata al matrimonio secondo la legislazione dello Stato membro di residenza).
- Discendenti diretti:
- Di età inferiore ai 21 anni.
- A carico del cittadino italiano/UE o del suo coniuge/partner.
- Ascendenti diretti a carico del cittadino italiano/UE o del suo coniuge/partner.
- Adottati, adottanti e minori sotto tutela o affidamento permanente in base alla L. 184/1983.
Requisiti e Documentazione Necessari
I richiedenti del visto devono fornire i seguenti documenti:
- Lettera di invito del familiare italiano/comunitario, che dichiari l’intenzione di esercitare il diritto all’unità familiare.
- Documento d’identità del familiare residente in Italia.
- Documentazione di stato civile attestante il rapporto di parentela o il matrimonio/partnership, tradotta e legalizzata.
- Dimostrazione del carico economico, ove previsto, tramite prova di entrate economiche regolari da parte del familiare residente.
Differenze per Soggiorni Brevi
Per i familiari che accompagnano o raggiungono il cittadino italiano o UE per periodi inferiori a 3 mesi, continueranno a essere rilasciati i visti per turismo con trattamento agevolato e gratuità ma con verifica del rapporto di parentela. Per i familiari non contemplati nell’art. 2 del D.L. 30/2007, le richieste saranno valutate come ordinarie domande di visto per turismo.
Cosa fare dopo l'ingresso in Italia
Dopo l’ingresso in Italia con il visto nazionale per motivi familiari, il familiare del cittadino italiano o UE ha 8 giorni di tempo per regolarizzare la propria posizione e ottenere il permesso di soggiorno (circolare Ministero Interno 400.8/2023/1Div).
Passaggi Obbligatori
- Richiedere il permesso di soggiorno per motivi familiari entro 8 giorni dall’ingresso:
- Il familiare deve presentare la domanda compilando l’apposito kit postale disponibile presso gli uffici postali abilitati, in alcune città è possibile presentare la richiesta direttamente in Questura.
- La richiesta deve includere la documentazione che attesti il rapporto familiare e il visto nazionale.
- Documenti necessari per il permesso di soggiorno:
- Copia del visto rilasciato.
- Copia del passaporto in corso di validità.
- Lettera di invito e documentazione che confermi il legame familiare (come l’atto di matrimonio o l’unione registrata trascritta in Italia).
- Rilascio del permesso di soggiorno:
- Una volta completata la procedura, il familiare otterrà un permesso di soggiorno per motivi familiari, con possibilità di rinnovo in base alla situazione familiare e al rispetto delle normative.
- Durante il periodo di elaborazione della domanda, il familiare può soggiornare regolarmente in Italia grazie alla ricevuta della richiesta postale.
Esenzione dal Visto
Non tutti i familiari di cittadini italiani devono richiedere un visto per entrare in Italia e ottenere il permesso di soggiorno. Alcuni familiari di cittadini italiani possono entrare in Italia senza la necessità di richiedere un visto, se il loro passaporto consente l’ingresso senza visto. Questo riguarda i cittadini di Paesi con accordi bilaterali che prevedono l’esenzione dal visto per soggiorni di breve durata.
In base alla normativa vigente, i coniugi e i parenti entro il secondo grado conviventi con cittadini italiani possono richiedere il permesso di soggiorno anche senza visto di ingresso, a condizione che:
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- Il loro passaporto consenta l’ingresso senza visto.
- Siano conviventi con il cittadino italiano e abbiano documentazione che lo dimostri.
Inoltre, tali familiari sono considerati inespellibili, secondo quanto stabilito dall’art. 19, comma 2 del D.Lgs. 286/1998, e hanno il diritto di regolarizzare la loro posizione sul territorio italiano.
Permesso di Soggiorno Senza Visto di Ingresso
Ai sensi dell’art. 28 del D.P.R. 394/1999, i familiari conviventi con cittadini italiani possono richiedere un permesso di soggiorno per motivi familiari, presentando direttamente la domanda tramite il kit postale presso gli uffici abilitati, allegando:
- Documento che attesti il rapporto di parentela (es. atto di matrimonio, certificato di nascita).
- Prova della convivenza con il cittadino italiano (es. certificato di stato di famiglia o residenza).
Implicazioni delle Nuove Norme
Questa riforma risponde alle raccomandazioni della Commissione Europea, che ha richiesto un maggiore allineamento delle normative italiane con le disposizioni europee. Disposizioni specifiche al riguardo sono contenute nella normativa nazionale (Decreto legislativo n. 30/2007, emanato in recepimento della Direttiva 2004/38/CE) e dell’Unione Europea (art.
Tabella Riassuntiva
Tipologia di Visto | Durata | Costo | Requisiti Principali |
---|---|---|---|
Visto Nazionale (VN) per Motivi Familiari | 365 giorni | Gratuito | Legame familiare documentato, lettera di invito |
Visto Turistico (per soggiorni inferiori a 3 mesi) | Fino a 90 giorni | Gratuito (con trattamento agevolato) | Verifica del rapporto di parentela |
Diritti dei Familiari
I familiari individuati dall’art. 2 del Decreto Legislativo n. Gli interessati potranno poi, nei tre mesi dall’ingresso in territorio nazionale, richiedere alla competente Questura, il rilascio della Carta di soggiorno per familiari di cittadino UE, presentando i documenti richiesti dall’art. 10 del Decreto Lgs.
Ricongiungimento Familiare e Coesione Familiare
Il ricongiungimento familiare con cittadino italiano o con un cittadino UE, si rivolge ai familiari stranieri di cittadini italiani o cittadini UE residenti in Italia o che stanno rimpatriando. È la Direttiva 2004/38/CE, recepita dal nostro ordinamento con il D.Lgs del 6 febbraio 2007 n. 30, a disciplinare questa possibilità. A differenza del ricongiungimento familiare tra cittadini extracomunitari, la procedura prevista per il ricongiungimento con un cittadino italiano è molto più semplice e rapida.
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FAQ - Ricongiungimento Familiare con Cittadino Italiano
Ho la cittadinanza italiana posso portare mio fratello in Italia?
I fratelli e le sorelle hanno diritto al permesso di soggiorno per fratello di cittadino italiano se convivono insieme. Questo, però, non significa che il visto di ingresso è garantito. Se hai la cittadinanza italiana puoi portare tuo fratello in Italia solo con il visto turistico, non con il visto ricongiungimento familiare con cittadino italiano.
Sono necessari requisiti di reddito e alloggio?
No, per il ricongiungimento familiare con il cittadino italiano non è necessaria la dimostrazione di alcun reddito, né che la propria abitazione sia conforme ai requisiti previsti per l’idoneità alloggiativa, né presentare l’assicurazione sanitaria.
Il divorzio o il decesso del cittadino dell’Unione incidono sul diritto di soggiorno dei suoi familiari?
Secondo l’art. 12 del D.Lgs del 2007, il divorzio e l’annullamento del matrimonio con il cittadino dell’Unione, non comportano la perdita del diritto al soggiorno a patto che si verifichi una delle seguenti condizioni: abbiano acquisito il diritto al soggiorno permanente; il matrimonio è durato almeno tre anni, di cui almeno 1 anno nel territorio nazionale, prima dell’inizio del procedimento di divorzio o annullamento; il coniuge straniero ha ottenuto l’affidamento dei figli del cittadino dell’Unione in base ad accordo tra i coniugi o a decisione giudiziaria; l’interessato risulti parte offesa in procedimento penale, in corso o definito con sentenza di condanna, per reati contro la persona commessi nell’ambito familiare; il coniuge straniero beneficia, in base ad un accordo tra i coniugi o a decisione giudiziaria, di un diritto di visita al figlio minore se l’organo giurisdizionale ha ritenuto che le visite devono obbligatoriamente essere effettuate nel territorio nazionale, e fino a quando sono considerate necessarie.
Secondo l’art. 11 del D.Lgs del 2007, il decesso o la partenza del cittadino dell’Unione, non comportano la perdita del diritto al soggiorno, se si verificano queste situazioni: abbiano acquisito il diritto al soggiorno permanente; abbiano soggiornato nel territorio nazionale per almeno un anno prima del decesso del cittadino dell’Unione; dimostrino di esercitare un’attività lavorativa subordinata od autonoma; dispongano per sé e per i familiari di risorse sufficienti per non divenire un onere per il sistema di assistenza sociale dello Stato; dispongano di un’assicurazione sanitaria che copra tutti i rischi nello Stato; dimostrino di fare parte di un nucleo familiare, già costituito nello Stato, cui una persona soddisfi tali condizioni.
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