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Webcam Turismo Trapani: Alla Scoperta delle Meraviglie della Sicilia Occidentale

Benvenuto in un viaggio alla scoperta delle meraviglie della Sicilia occidentale, con un focus particolare su Trapani, San Vito Lo Capo e Alcamo. Preparati a vivere emozioni intense e a creare ricordi indelebili in questo straordinario angolo di Sicilia.

San Vito Lo Capo: Una Perla Incastonata nel Mediterraneo

San Vito Lo Capo è una perla incastonata tra il blu del Mar Mediterraneo e le maestose montagne siciliane. La sua storia affonda le radici nell'epoca paleolitica, con testimonianze di antichi insediamenti nelle grotte che si affacciano sul mare. Il paese si sviluppa attorno al suggestivo Santuario dedicato a San Vito martire. Un maestoso edificio che ricorda una fortezza e che rappresenta il cuore pulsante della piccola comunità locale.

Attrazioni Imperdibili a San Vito Lo Capo

  • Spiaggia di San Vito Lo Capo: Una distesa di sabbia bianca e fine che si tuffa in acque cristalline, ideale per rilassarsi e godere del sole siciliano.
  • Riserva Naturale Orientata dello Zingaro: Un paradiso naturale che si estende per sette chilometri di costa incontaminata, offrendo sentieri panoramici, calette nascoste e una ricca biodiversità, tra cui l'aquila di Bonelli e la palma nana.
  • Baia Santa Margherita: Situata tra Castelluzzo e Macari, questa baia offre paesaggi mozzafiato con acque turchesi e tramonti indimenticabili.

Cultura ed Eventi a San Vito Lo Capo

San Vito Lo Capo è rinomata per il suo vivace calendario di eventi culturali e gastronomici. Il più celebre è il Cous Cous Fest, un festival internazionale che si tiene ogni anno a settembre. Il Cous Cous Fest celebra l'incontro tra culture diverse attraverso la degustazione di diverse varianti di Cous Cous, accompagnate da concerti e spettacoli.

Alcamo: Tra Storia, Natura e Tradizioni

Alcamo, collocata in posizione centrale rispetto al Golfo di Castellammare in provincia di Trapani, regala dei panorami caratterizzati da magnifici orizzonti, che dal monte Bonifato è ancora più facile scorgere. Situata alle pendici del Monte Bonifato, oggi Riserva Naturale, Alcamo si trova al confine con la provincia di Palermo e grazie a questa posizione fu anticamente crocevia per popoli e merci.

Le campagne circostanti regalano uno splendido paesaggio di ondulanti colline piene di vigneti e ad Alcamo Marina è possibile ammirare le dune di sabbia. La compresenza di città, montagna, campagna, spiaggia e mare rende il territorio alcamese pieno di alternative turistiche, naturalistiche e monumentali.

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Alcamo è praticamente piena di opportunità durante tutto l'anno: il migliore periodo per visitarla, sia dal punto di vista culturale che della tradizione, è senz'altro il mese di giugno, per potere partecipare ai festeggiamenti in onore della Madonna dei Miracoli (patrona della città), dal 18 al 21 del mese.

Nel periodo primaverile si può approfittare del clima mite per visitare la Riserva naturale orientata Bosco di Alcamo e le antiche rovine esistenti sul Monte Bonifato, il Geosito Travertino della Cava Cappuccini e le Fornaci romane di Alcamo in contrada Magazzinazzi di Alcamo Marina. Durante i mesi invernali, invece, si può prendere parte alle manifestazioni natalizie (o del carnevale alcamese), visitare i monumenti e le bellissime chiese del centro storico, oppure i luoghi della movida alcamese.

Cenni Storici di Alcamo

Sebbene si ipotizzi che la città di Alcamo fosse stata fondata dagli Arabi durante il Medioevo, gli scavi nel territorio circostante evidenziano che già nella preistoria esistevano degli insediamenti nelle vicinanze dell'odierno centro abitato.

Prima dell'arrivo degli Arabi, esistevano due villaggi: il primo villaggio, chiamato "Longuro" era posizionato sul Monte Bonifato, dove si trovano ancora oggi alcune antiche abitazioni, mentre il secondo villaggio, chiamato "Longarico" era posizionato in prossimità dell'attuale centro abitato.

Quando gli Arabi arrivarono nel villaggio, lo trovarono semideserto e fondarono così la città di Alcamo, arricchendola di moschee e altre architetture. La città passò successivamente sotto il dominio dei Normanni e degli Svevi, e con il passare del tempo le antiche moschee vennero sostituite dalle chiese cattoliche, e del vecchio passato arabo rimasero l'antichissima Fontana araba, ancora oggi funzionante, e il nome della città, il cui significato è incerto. Il centro abitato divenne un feudo ben fortificato, grazie alla costruzione del Castello dei Conti di Modica ed alla cinta muraria che circondava l'attuale centro storico.

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Nel 1500, per un periodo la città si trovò sotto la giurisdizione del capitano di giustizia Ferdinando Vega, che combatté le incursioni dei pirati turchi. Il centro abitato viene cinto da mura difensive merlate che comunicavano con l'esterno attraverso quattro porte e la città fu divisa in quattro quartieri (attraverso l'incrocio delle due arterie principali della città che erano l'attuale corso VI Aprile e via Rossotti assieme alla sua continuazione via Barone di San Giuseppe), che erano associati alle principali chiese della zona.

Nei secoli successivi Alcamo si sviluppò progressivamente dal punto di vista culturale, sia per quanto riguarda la letteratura (il cui più importante esponente è il poeta Cielo d'Alcamo) sia per quanto riguarda la produzione artistica. Notevoli sono infatti le sculture e le pitture che si conservano all'interno degli edifici religiosi della città, in particolare nella Basilica di Maria Santissima Assunta (Chiesa Madre), dove è stato allestito appositamente un Museo d'Arte Sacra al fine di accogliere parecchi capolavori.

Cosa Fare e Cosa Vedere ad Alcamo

Con i suoi tre castelli, Alcamo è nominata anche la città dei castelli: il Castello di Calatubo, ultimamente acquisito dal comune e che diventerà presto sede di rappresentanza della città, il Castello dei Conti di Modica il cui nome dipende dal fatto che i Conti ne sono stati i proprietari dal 1410 al 1812, e il Castello dei Ventimiglia la cui ultima torre svetta, isolata e leggendaria, sul monte Bonifato. Dal belvedere di piazza Bagolino si gode la vista del meraviglioso Golfo di Castellammare e si possono ammirare le grandi distese di vigneti che con il loro Bianco D’Alcamo hanno resa la città ormai famosa in tutto il mondo. Il trecentesco Castello dei Conti di Modica domina con la sua robusta mole l’intero abitato, costruito dai Fratelli Chiaramonte ha una forma romboidale con quattro torri, oggi è sede di un interessante polo museale e di varie attività culturali.

Il Corso VI Aprile divide Alcamo come uno spartiacque da cui partono perpendicolari le vie creando un tessuto urbano fitto e regolare. Alcamo ebbe un’intensa attività commerciale nel passato testimoniata dalla presenza di numerosi forestieri che venivano da tutte le parti dell’isola per concludere affari con gli artigiani del luogo. La produzione di frumento e vino era così alta che veniva esportata anche fuori dalla Sicilia. La città possedeva nove porte di cui rimangono oggi poche tracce ed era divisa in quattro quartieri che prendevano il nome dalle Chiese di San Giacomo, San Calogero, San Francesco e Maggiore Chiesa. Le sue chiese sono dei veri e propri scrigni di tesori dove si trovano numerose opere della scuola dei fratelli Gagini.

Da visitare la chiesa di San Francesco d’Assisi del 1348, la chiesa dedicata a S. Oliva dove si trova la statua della Santa del 1533, una delle più belle opere di Antonello Gagini, e la chiesa dei Santi Cosma e Damiano ritenuta una delle più interessanti chiese barocche della Sicilia, dove si possono ammirare le magnifiche statue in stucco di Giacomo Serpotta, e le tele del fiammingo Borremans. Sempre di gusto barocco sono la chiesa dei Santi Paolo e Bartolomeo e il Collegio dei Gesuiti. Notevole la Basilica di Santa Maria Assunta edificata nel 1332, in seguito rimaneggiata e ampliata, con un interno a tre navate con colonne in marmo rosso del Bonifato. Anche qui troviamo opere di alto livello, tra cui gli affreschi del Borremans, la Madonna dei Miracoli di Lorenzo Curti e il San Pietro di Giacomo Gagini .

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E ancora la chiesa di San Tommaso un piccolo gioiello gotico-chiaramontano con uno stupendo portale. Mentre uno dei pochi esempi di architettura civile è l’austera torre del Palazzo De Ballis (sec.XV) con il suo elegante cornicione.

Ma Alcamo non è stata fiorente soltanto nel campo economico, la sua vivacità si è rivelata anche nell’arte. La città vanta i natali di illustri cittadini tra i quali ricordiamo il poeta Ciullo d’Alcamo (sec. XIII), autore del contrasto “ Rosa fresca aulentissima” che costituisce uno dei più antichi documenti della letteratura italiana e il pittore Giuseppe Renda del sec. XVIII.

Trapani: Un "Salotto Buono" Ricco di Storia e Cultura

Negli ultimi anni il centro storico di Trapani è stato altamente riqualificato e rivalutato soprattutto in chiave turistica, che non a caso è stato definito il "salotto buono della città". Infatti, percorrere il centro storico equivale a percorrere le vie del cuore e anche della mente della città, poiché soprattutto in queste strade vivono molti anziani, che raccontano aneddoti di vita passata della città. Inoltre si scorgono palazzi, chiese, che sono stati restaurati e portati all'antico splendore.

Cosa Vedere nel Centro Storico di Trapani

  • Palazzo Ciambra o della Giudecca: Antica testimonianza del quartiere ebraico della città, costruito nel XVI secolo dalla famiglia Ciambra.
  • Chiesa di S. (Nome mancante nel testo originale)
  • Antica chiesa di S. (Nome mancante nel testo originale)
  • Complesso bibliotecario fardelliano: Uno dei poli culturali più conosciuti della Sicilia per il suo ricco patrimonio di manoscritti antichi ed è sede dell'archivio dei carteggi dell'attività dell'antico Senato trapanese.
  • Via Garibaldi: Riqualificata nel 1996 con il ripristino dell'antico basolato.

Eventi a Trapani: Stragusto

Ancora una volta Trapani diventa la capitale del gusto nel Mediterraneo. Presso la suggestiva piazza dell'ex Mercato del pesce ritorna l'appuntamento con "STRAGUSTO", la festa del cibo da strada del Mediterraneo. Un'opportunità di assaporare i cibi di una cultura quasi dimenticata, quella definita di "Strada"... Un miscuglio di sapori,odori e suoni che attraversano varie regioni... Stragusto è il modo concreto di rivalutare, nell'era della globalizzazione dove tutto è oramai omologato, il cibo da strada che senza ricercatezze riesce a sorprendere con i sapori di una lunga tradizione.

La Processione dei Misteri

La processione dei Misteri, che si rappresenta da oltre 400 anni, si svolge a Trapani dalle ore 14.00 del Venerdì Santo e si protrae, per quasi ventiquattro ore, sino al sabato. Si tratta della più lunga manifestazione religiosa italiana e tra le più antiche. Si tratta di venti raffigurazioni artistiche della Passione e Morte di Cristo, esattamente diciotto gruppi, più i due simulacri di Gesù Morto e di Maria Addolorata.

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