XXI Rapporto sul Turismo Italiano: Un'Analisi Approfondita
Il settore turistico rappresenta un pilastro fondamentale dell'economia italiana, generando un impatto significativo sul PIL e sull'occupazione. In questo articolo, esploreremo i dati più recenti sul turismo in Italia, offrendo una panoramica completa del settore.
Il primo Rapporto sul turismo italiano fu presentato a Firenze nel 1984, il suo ideatore e fondatore fu Piero Barucci: fin da allora la funzione di coordinamento fu affidata a Emilio Becheri che cura anche l’edizione di quest’anno insieme a Giulio Maggiore, Alessandra Marasco e Alfonso Morvillo. Il volume si articola in cinque parti: Statistiche ed Economia; Servizi per il turismo; Competitività delle destinazioni; Turismi e Mercati Sistema Italia; Politiche per il turismo. I singoli capitoli sono elaborati da docenti, tecnici ed esperti nelle varie discipline, tematiche e settori che si intersecano con il sistema-turismo.
Andamento dell'Economia del Turismo in Italia
Nella tabella 1 sono riportati i dati dell’andamento dell’economia del turismo in Italia negli ultimi tre anni, dai quali si evince che la spesa turistica complessiva nel nostro Paese è passata dai 111,6 miliardi di euro nel 2019 ai circa 57,4 miliardi nel 2020 (- 48,6%) e a poco meno di 70 miliardi nel 2021 (- 37,3% rispetto al 2019). Più contenuta risulta infatti la diminuzione dei consumi turistici degli italiani che hanno trascorso le vacanze in Italia, la cui spesa turistica è passata dai 67,3 miliardi del 2019 ai 40 del 2020 (- 40,5%), ai 48,7 del 2021 (- 27,6% rispetto al 2019). Ancora più consistenti sono stati invece i crolli delle spese degli italiani per i viaggi all’estero, passate dai 27,1 miliardi del 2019 ai 9,6 del 2020 (- 64,7%) ai 12,6 del 2021 (- 53,3% rispetto al 2019). Questi dati hanno inciso quindi in maniera decisiva sui saldi della bilancia turistica, come si evince dall’analisi dei dati riportati nella tabella n.
Ben diverso, nello stesso triennio, è stato l’andamento della bilancia commerciale che, secondo i dati della Banca d’Italia, ha registrato nel 2019 un saldo attivo di 59.754 milioni di euro, salito infatti a 60.684 nel 2020 (+ 2%) per poi scendere a 42.911 milioni nel 2021 con una flessione del 38%, sempre comunque più contenuta di quella della bilancia turistica, che nello stesso anno, rispetto al 2019 è stata del 50%.
Un po’ diverse sono invece state le dinamiche delle imprese ricettive alberghiere ed extralberghiere negli anni della pandemia, come risulta dall’approfondimento dei dati delle tabelle 4 e 5.
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Opposto è invece stato l’andamento degli alberghi di categorie superiori; quelli da 5 stelle e di Lusso sono aumentati del 15,4% nel numero delle strutture, passate da 554 del 2019 a 601 nel 2021, e del 11,4% nei posti-letto, aumentati nello stesso periodo da 84.913 a 90,118.
“Le statistiche talvolta rappresentano un paradosso perché nascondono la verità”. Questa frase è scritta nel capitolo “La produzione statistica sul turismo in alcune Regioni e la loro compatibilità con le statistiche ufficiali nazionali”, curato da Mara Manente ed Emilio Becheri e pubblicata sul “XXIV Rapporto sul Turismo Italiano 2019-2020”.
Se si confrontano questi dati con quelli relativi al movimento turistico complessivo nelle strutture ricettive ufficialmente classificate delle Regioni italiane e pubblicati nella tabella 3, balzano evidenti le incongruenze: com’è possibile infatti che i pernottamenti totali dei turisti sia italiani sia stranieri siano stati secondo l’Istat 436,7 milioni nel 2019 a fronte dei 402,1 dei soli turisti stranieri secondo i dati della Banca d’Italia?
Le Indagini di Confcommercio sul Turismo
L’Italia riscopre la voglia di viaggiare. Il primo trimestre del 2025 si apre con circa 8 milioni di italiani in vacanza sulla neve, un dato leggermente in calo rispetto al 2024 e frutto soprattutto di una programmazione più tardiva, tendenza che si è consolidata in questi ultimi anni, con una spesa media intorno ai 380 euro a testa. L’obiettivo sarà più il riposo che lo sport.
La stagione primaverile si apre con un deciso aumento dell’intenzione di partenza da parte degli italiani, che già da marzo hanno avviato la pianificazione delle vacanze di Pasqua e dei prossimi ponti festivi. Secondo l'Osservatorio Turismo sul turismo di primavera tra aprile e maggio si prevedono oltre 21 milioni di italiani in viaggio, con un totale di circa 27 milioni di partenze, considerando anche chi effettuerà più di una vacanza sfruttando la combinazione tra Pasqua, 25 aprile e 1° maggio.
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"Numeri incoraggianti - ha commentato Manfred Pinzger, vice presidente di Confcommercio con delega al Turismo - che confermano una voglia diffusa di spostarsi, soprattutto all’interno del nostro Paese. Tuttavia, a fronte di questa ripresa, non possiamo ignorare le preoccupazioni legate ai dazi che, oltre a generare incertezza, stanno erodendo la fiducia delle famiglie e questo potrebbe tradursi in un freno della domanda. Serve una visione strategica che tuteli il turismo e i servizi di mercato che sono il ‘motore’ della crescita del nostro Paese".
Il 2024 ha registrato un avvio positivo, confermando il trend di crescita. Nei primi mesi dell'anno, per le vacanze invernali, circa 8,3 milioni di italiani hanno scelto la montagna, ma continua la tendenza ai soggiorni più brevi: 62% dei viaggiatori ha pernottato al massimo due notti; solo il 29% ha scelto soggiorni tra 3 e 5 giorni. Con l’arrivo della primavera, il desiderio di viaggiare resta forte nonostante le incertezze internazionali. Secondo il focus dell’Osservatorio Turismo Confcommercio, realizzato in collaborazione con SWG, dieci milioni di italiani sono partiti per le vacanze di Pasqua, mentre 8,5 milioni hanno in programma un viaggio per il ponte del 25 aprile.
Anche l’estate 2024 si conferma positiva. Secondo un’indagine condotta da Tecnè per Federalberghi, oltre 15 milioni di italiani hanno scelto il mese di giugno per le proprie vacanze, con 8,7 milioni di famiglie in viaggio con figli e nipoti. Il 90% di loro rimarrà in Italia, scegliendo prevalentemente il mare (68%), seguito da montagna (10,8%), città d'arte (10,7%) e laghi (3%). Per chi viaggerà all’estero, le mete più richieste sono le grandi capitali europee (53%), le crociere (25,3%) e le località di mare (14%).
Bene anche i dati di Ferragosto: dalle stime di Confcommercio saranno 13 milioni gli italiani in viaggio, con una spesa complessiva tra i 6,7 e i 7 miliardi di euro. Quest’anno la vacanza sarà ancora più "italiana": l’82% dei viaggiatori resterà infatti nel Bel Paese. Le regioni più gettonate: Emilia Romagna, Calabria, Sicilia, Campania, Puglia, Liguria e Toscana. Tra le destinazioni estere, le più richieste rimangono Grecia, Spagna e la costa mediterranea francese.
La tendenza positiva dell'estate 2024 è confermata anche dai dati di Fipe Confcommercio. Secondo l’analisi presentata nella tavola rotonda "Un'estate italiana: sfide e orizzonti del sistema turistico", svoltasi a Roma il 25 luglio scorso, il bilancio estivo ha evidenziato circa 215 milioni di presenze turistiche, con una crescita dell’1,6% rispetto al 2023. Il turismo internazionale è in crescita del 4%, mentre quello domestico registra un lieve calo dello 0,8%. Nel trimestre estivo (giugno-agosto 2024), i turisti hanno speso 11,7 miliardi di euro per la ristorazione, all’interno di una spesa complessiva di 62 miliardi.
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Nel quarto trimestre 2024, le presenze turistiche in Italia sono cresciute dell’11,1% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, portando il totale annuo a 458,4 milioni, ovvero con un'ulteriore crescita (+2,5%) rispetto al precedente record registrato nel 2023. Grazie a questi numeri, l’Italia si posiziona al secondo posto tra i Paesi Ue per presenze turistiche, superando la Francia (450,1 milioni) e restando dietro solo alla Spagna (501,1 milioni), che ci precede anche per numero di visitatori stranieri (320,7 milioni). I dati provvisori provengono dall’indagine ISTAT "Movimento dei clienti negli esercizi ricettivi".
Il bilancio dell'anno mostra un andamento divergente per gli arrivi e per le presenze:
- presenze totali: 458,4 milioni, in crescita del +2,5% rispetto al 2023;
- arrivi totali: 129,3 milioni, con un calo di -3,3% rispetto al 2023 (-4,4 milioni di arrivi);
- turisti stranieri: +0,9% negli arrivi e +6,8% nelle presenze;
- turisti italiani: -7,6% negli arrivi e -2,2% nelle presenze.
"Il turismo si conferma motore di sviluppo per creare ricchezza e nuova occupazione. Le previsioni sono incoraggianti anche per il 2025, resta però la preoccupazione per altri grandi settori, come l’automotive e l’abbigliamento, che potrebbero penalizzare la crescita economica", queste le parole del presidente Sangalli commentando i dati del focus su Natale, Capodanno ed Epifania 2025 dell’Osservatorio Turismo Confcommercio in collaborazione con SWG.
Passando ai dati del 2023, il settore turistico ha registrato un anno record, con oltre 134 milioni di arrivi e 451 milioni di presenze negli esercizi ricettivi. Rispetto al 2022, si è registrato un aumento di 16 milioni di arrivi (+13,4%) e 39 milioni di presenze (+9,5%). Se confrontati con il 2019, l’ultimo anno pre-pandemia, gli arrivi sono cresciuti di 3 milioni (+2,3%) e le presenze di 14,5 milioni (+3,3%). Inoltre, il turismo internazionale ha ripreso il sopravvento, rappresentando il 52,4% delle presenze totali e superando la clientela domestica, in controtendenza rispetto al biennio 2020-2022. Il 2022 aveva già segnato un importante ritorno alla normalità dopo due anni di pandemia, con una ripresa che ha permesso di recuperare 24 miliardi di euro di perdite accumulate nei periodi di restrizioni.
Bonus e Agevolazioni
Sono tanti gli incentivi messi in campo dal governo per aiutare i settori più colpiti dalla crisi. Di seguito le principali misure riservate alle attività e agli operatori del turismo e affini.
Digitour
Si tratta di un credito d'imposta per agenzie di viaggio e tour operator, per investimenti in sviluppo digitale. Il Ministero del Turismo ha stanziato 98 milioni di euro e potranno richiedere l'agevolazione anche le attività che hanno già ricevuto gli aiuti del precedente Avviso. Le domande sono state aperte dal 12 ottobre fino al 5 dicembre 2022. Il 40% delle risorse è destinato agli investimenti al Sud. Il credito di imposta può essere concesso fino al 50% delle spese ammissibili. Per saperne di più leggi l'approfondimento dedicato a Digitour - Credito d'imposta agenzie di viaggio e tour operator
Bonus per guide e accompagnatori turistici
Il buono prevede un contributo fino a un massimo di 7.500 euro (nei limiti delle risorse disponibili) per aiutare guide e accompagnatori turistici. Il Ministero ha stanziato 2 milioni di euro a valere sul Fondo unico del Turismo. Sul sito ministeriale sono stati pubblicati il decreto di concessione dei contributi e la lista dei beneficiari. Per saperne di più leggi la pagina dedicata
Resto al Sud
La misura è nata per incentivare la nascita e lo sviluppo di nuove realtà imprenditoriali e libero professionali nel Mezzogiorno. Tra le attività finanziabili sono presenti anche le attività legate al turismo. È da poco disponibile anche l'app Resto al Sud, con tutte le novità sull'incentivo, gli eventi e i workshop promossi dall'agevolazione. Per saperne di più leggi la pagina su Resto al Sud
Ifit - Incentivi finanziari per le imprese turistiche
L'agevolazione sostiene gli interventi di riqualificazione e ammodernamento delle strutture del comparto turistico. Le domande sono state aperte dal 28 febbraio al 30 marzo 2022. Il 27 gennaio scorso sul sito del Ministero del Turismo è stato pubblicato il Decreto di approvazione per la rimodulazione delle proposte progettuali.
FRI-Tur
Domande aperte dal 1° luglio 2024 fino al 12 settembre 2024. I progetti dovranno essere realizzati entro e non oltre il 31 dicembre 2025. per il Fondo rotativo imprese per il sostegno alle imprese e gli investimenti di sviluppo nel turismo. La misura ha una dotazione di 1 miliardo e 380 milioni di euro. Il contributo, gestito da Invitalia, vuole migliorare i servizi di ospitalità e le strutture ricettive, soprattutto in ambito digitale e della sostenibilità ambientale. Per saperne di più leggi la pagina su Fri Tur
Bonus riqualificazioni
Il credito d’imposta per le riqualificazioni (art. 10 DL 83/2014 e art. 1 comma 12 DL 152/2021) è una misura rivolta alle imprese che gestiscono strutture ricettive turistico-alberghiere, agrituristiche, termali e all'aria aperta, e che hanno sostenuto spese per miglioramenti strutturali tra il 1° gennaio 2020 e il 6 novembre 2021. Per saperne di più leggi la pagina sul bonus riqualificazione
Fondo per le imprese con attività di impianti di risalita a fune e di innevamento artificiale
Previsto dalla Legge di Bilancio 2023, si tratta di un contributo per realizzare interventi di ristrutturazione, ammodernamento e manutenzione. Le domande potranno essere inoltrate dalle ore 12 del 21 luglio fino alle ore 13 del 21 agosto 2023. Per saperne di più leggi la pagina sul Fondo impianti di risalita
Fondo per viaggiatori e operatori del settore turistico e ricettivo
Il Ministero del Turismo ha destinato 15 milioni di euro in aiuti economici per sostenere i viaggiatori e gli operatori del settore turistico e ricettivo colpiti dagli incendi di luglio e agosto 2023 in Sicilia e Sardegna. Le domande possono essere presentate tramite la piattaforma dedicata, a partire dalle ore 12 del 19 gennaio 2024 fino alle ore 12 del 16 febbraio 2024, come specificato nella comunicazione ufficiale pubblicata sul sito istituzionale.
Bonus turismo agenzie di viaggio e tour operator
Sono in arrivo dal Ministero del Turismo i contributi a fondo perduto per le imprese colpite dall'emergenza Covid. I ristori sono riservati alle agenzie di viaggio e ai tour operator che esercitano attività d'impresa primaria con i seguenti codici Ateco: 79.1, 79.11, 79.12. Per la misura sono stati stanziati 39 milioni di euro. La piattaforma per le domande si chiuderà il 2 ottobre 2023 (e non il 22 settembre come stabilito in precedenza). Per saperne di più leggi la pagina sul bonus turismo agenzie di viaggio e tour operator
Iniziative ed Eventi sul Turismo
Confcommercio ha in programma una serie di iniziative e progetti al fianco di uno dei settori più rappresentativi del nostro Paese. Di seguito l'elenco delle principali iniziative spiegate nel dettaglio.
Turismo delle Radici
Sono sei milioni gli italiani residenti all’estero, una cifra che sale a 80 milioni comprendendo nel novero anche oriundi e discendenti e addirittura a 260 milioni se si include nel totale anche gli affini con legami parentali, quanti parlano la nostra lingua o comunque si sentano particolarmente vicini alla nostra cultura, anche per motivi di lavoro. Sono cifre che fanno dell’Italia un caso pressoché unico al mondo e che il 2024, decretato “Anno delle radici italiane” dal Ministero degli Esteri, con tanto di specifico progetto inserito nel PNRR, permette di portare in primo piano. Da questi dati parte la ricerca di Confcommercio in collaborazione con Swg, TRA Consulting, Italyrooting consulting che contiene tre livelli: un’indagine sul valore economico, una ricerca demoscopica su turisti attuali e potenziali e un’analisi qualitativa.
Sentinelle del mare
Negli ultimi anni abbiamo assistito ad una forte crescita dell'inquinamento marino, con effetti devastanti sulla biodiversità dei nostri mari. In risposta alle minacce che l'ambiente sta affrontando è nato Sentinelle del mare, un progetto ideato dall'Università di Bologna e sostenuto da Confcommercio, che coinvolge cittadini e turisti nel monitoraggio della biodiversità marina. Dopo l’entusiasmante stagione dell’estate 2019, con migliaia di schede di rilevazione raccolte in 51 località di 17 province in tutta Italia e decine di eventi organizzati. Nel 2024 il progetto è stato attivo dal 15 maggio al 15 settembre.
Gli Anni della Pandemia
Sono stati anni difficili per il turismo, tra pandemia, crisi economica, guerra in Ucraina e rincari energetici e delle materie prime. Secondo i dati Istat, il 2020 ha registrato un calo di oltre 63 miliardi di euro per il consumo turistico interno. Le limitazioni per contenere la pandemia e la paura di un possibile contagio hanno frenato i flussi turistici: le presenze si sono ridotte del 52,3%, con un blocco quasi totale tra aprile e maggio e una leggera ripresa per i mesi estivi.
Per quanto riguarda l'anno successivo, nel report Istat “Movimento turistico in Italia, gennaio-settembre 2021” notiamo un ritorno delle presenze turistiche, in particolare nel periodo estivo (luglio-settembre), con un giro di affari pari a 177 milioni, circa 29 milioni in meno rispetto al 2019. Siamo quindi ancora lontani dai numeri antecedenti l'emergenza sanitaria.
Passando invece al 2022, i viaggi dei residenti in Italia sono stati 54 milioni e 811mila, in aumento del 31,6% sull'anno precedente, ma ancora sotto i valori pre-pandemia (-23%). Questi i dati dell'ultimo report Istat sul turismo. Secondo la ricerca, le vacanze di quattro o più notti tornano invece ai livelli del 2019, mentre quelle brevi (da una a tre notti) rimangono ancora ben lontane dalla situazione precedente al Covid. L'anno riesce a chiudere in bellezza: secondo un'indagine realizzata da ACS Marketing Solutions per Federalberghi sono stati oltre 17 milioni gli italiani in viaggio per le festività di fine anno: 12 milioni a Natale e 5 milioni e 400mila per Capodanno, per un giro d'affari superiore a 13 miliardi di euro.
Il Ruolo delle Federazioni
Le sinergie con il sistema Confcommercio, tanto a livello nazionale che territoriale, sono ulteriormente valorizzate. Questo assetto, unito al rafforzato ruolo nella conduzione affidato alle Federazioni fondatrici: Faita-Federcamping, Federalberghi, Fiavet, Fipe, Anbba e Fto, nonché alla Federazioni aderente Assonat, conferisce a Confturismo strumenti ancora più qualificati per promuovere e tutelare gli interessi del settore nonché...
Tendenze e Dati Recenti
La spesa turistica dall’estero in Italia ha raggiunto 51,6 miliardi di euro nel 2023, concentrata soprattutto in Lombardia, Lazio, Veneto e Toscana. Il turismo è tra le forze trainanti dell’economia italiana. Nel 2023, l’Italia si è confermata seconda destinazione per presenze in Europa (Eurostat, 2024), e al quinto posto nel mondo per arrivi turistici internazionali (UNWTO). Il Bel Paese ha evidenziato una crescita del 15%, posizionandosi al secondo posto dietro la Germania, raggiungendo un +3,5% di pernottamenti rispetto al 2022.
Il settore del turismo rappresenta oggi circa il 13% del PIL dell’Italia (ultimi dati ISTAT 2024). L’Italia riesce ad attrarre milioni di persone ogni anno, che sognano di scoprire le città d’arte, le tradizioni locali, la gastronomia, e che alimentano sempre più lo shopping tourism, il luxury travel e il wedding tourism. Questo quanto emerge dal report appena pubblicato da Rome Business School, “Il business del turismo in Italia.
La ricchezza del patrimonio culturale è il driver principale di scelta per il turista che visita l’Italia (24%), seguita dalle bellezze naturali (20%). L’interesse culturale in Italia genererà un fatturato di 12 miliardi di dollari entro il 2028, segnando un +160% rispetto al 2021, con una crescita annua del 14,4%. Le regioni maggiormente interessate dalla spesa internazionale per vacanza culturale sono state Lazio con circa 5 miliardi di euro, Veneto con quasi 2,9 miliardi di euro, Toscana con 2,7 miliardi di euro, Lombardia con oltre 1,2 miliardi e Campania con circa 890 milioni di euro. Queste 5 regioni insieme hanno rappresentato l’81,3% della spesa totale per vacanza culturale degli stranieri. Roma spicca come principale destinazione turistica d’Italia con 27 milioni di visitatori nel 2023. Secondo il rapporto del 2024 “Il turismo culturale in Italia” di The Data Appeal Company, Roma registra il Sentiment Score delle attrazioni culturali più alto, di oltre 93/100 rispetto a un Sentiment della città di 86,7/100.
Anche i viaggiatori che cercano attività sportive sono in crescita e le Olimpiadi Invernali di Cortina 2025 porteranno senza dubbio un grande introito. Attualmente, le regioni maggiormente interessate al turismo sportivo sono quelle del Nord-est, dove si concentra il 46,6% della spesa (48 milioni di euro), con il Trentino-Alto Adige in testa (28 milioni di euro).
Continua anche la crescita dello shopping tourism: nel 2023, sono stati 2,1 milioni i turisti che hanno scelto l’Italia per una vacanza all’insegna dello shopping (+7% rispetto al 2019). Secondo Risposte Turismo, nel 2025 il numero di outlet village e department store attivi nel nostro Paese sfiorerà quota 100. Via Montenapoleone a Milano sale nel 2024 al secondo posto nella classifica mondiale per valore retail per metro quadro (18 mila euro, +31% rispetto al 2019).
Non manca l’impatto del luxury travel, che comprende anche i viaggiatori del benessere e del ritiro, che rappresenta il 3% del PIL, ovvero la metà del comparto turismo. Infatti, lungo la Penisola, le strutture ricettive sopra le 4 stelle rappresentano quasi il 22% del totale degli esercizi alberghieri, confermando un trend costante anche nel mondo dell’ospitalità: tra i primi anni Ottanta e il 2023, l’offerta alberghiera di lusso è aumentata del 191% e si prevede un aumento del 12% entro il 2033.
Infine, un fenomeno in costante crescita all’interno dell’offerta turistica italiana è il wedding tourism, che sta diventando un fiore all’occhiello per il Paese. Solo nel 2023 ha registrato un fatturato di 599 milioni di euro, circa l’11% in più rispetto ai livelli stimati nel 2019. “La Puglia è in forte crescita, e tutta la filiera sta facendo rete per creare un prodotto di qualità che possa attirare sempre più coppie.
Tra i turisti, i millennial (28-44 anni) rappresentano il 41,1% del totale: diplomati e laureati, occupati e con uno status economico medio-alto, con una buona propensione alla spesa e alla ricerca di esperienze di qualità, conoscendo e “degustando” i territori nelle loro diverse eccellenze. L’Italia è la seconda destinazione per presenze in Europa. Un’Europa che si posiziona in testa alle destinazioni 2024 e 2025 per crescita dei pernottamenti, dove l’Italia registrerà un +15%.
Gli autori sottolineano come l’incorporazione della tecnologia sia fondamentale per migliorare l’offerta turistica, e come le smart cities possano rappresentare l’ambiente ideale per dispiegare le potenzialità delle innovazioni tecnologiche nel settore turistico. In questo contesto, il ranking ICityRate 2023 classifica Bergamo, Firenze, Milano e Modena come le città italiane “leader dell’innovazione“. Queste quattro città “leader” sono seguite da Bologna, Genova, Torino, Trento, Venezia (presente due volte nella top ten) e poi da Cagliari, Cremona, Padova, Roma Capitale, Monza, Parma e Vicenza.
“I turisti oggi cercano esperienze sostenibili e a contatto con la natura. Infatti, il 79% dei Millennials e Gen-Z aspira a vivere una giornata tipica nella vita locale, mentre il 68% è entusiasta di scoprire luoghi meno conosciuti prima che diventino popolari. “Questi paesi rispecchiano ciò che cerca il turista oggi.
Secondo Confcommercio, le agenzie di viaggi e tour operator segnalano un approccio diverso da parte del cliente nel post pandemia: il viaggiatore è più informato, esigente e richiede servizi personalizzati (62% del campione analizzato), mentre il 38% osserva che è aumentata la richiesta di sicurezza e quindi di servizi assicurativi aggiuntivi.
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