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Zafferana Etnea: La Porta Dell'Etna - Escursioni e Cosa Fare

Zafferana Etnea si autodefinisce, a ragione, “la Porta dell’Etna”. Questo paese di poco più di 9000 abitanti, situato a 574 metri di altitudine sulle falde orientali del vulcano, è di fatto la base di partenza di quasi tutte le escursioni verso l’Etna. Ed è anche il luogo da dove poter ammirare le eruzioni più spettacolari.

Patria di frutteti e vigneti, più volte strappati al fuoco della lava, Zafferana deve il proprio nome arabo (Safràn, cioè “giallo”) alle tante ginestre che regalano questo colore alle sue contrade, quando sono in fiore. Un’altra ipotesi più attendibile sull’origine del nome deriva dall’enciclopedia italiana di Gerolamo Boccardo e si riferisce alla coltivazione dello zafferano. Questa era una volta l’economia più importante del paese. Questa ipotesi è confermata dal dipinto “Madonna della Provvidenza” del 1838 di Giuseppe Rapisardi. Questo dipinto mostra un vaso con fiori di zafferano.

Storia di Zafferana, Porta dell’Etna

Zafferana Etnea non è esistita, come città, fino al XIX secolo. Tra le viti, i castagni e le antiche colate laviche di questo luogo, infatti, passava soltanto l’antica via romana che collegava internamente Taormina con Lentini, passando anche per Catania. Fu solo nel Medioevo che trovarono rifugio tra questi boschi alcuni monaci e il Priorato di San Giacomo fu la prima costruzione a sorgere (1387) nella contrada oggi nota appunto come Valle San Giacomo.

Intorno al monastero sorse una piccola comunità dedita per lo più all’agricoltura e al commercio, utili per rifornire i monaci dei beni necessari. Si trattava comunque di comunità stagionali, di passaggio, che non trovarono mai residenza qui fino a dopo il grande terremoto del 1693. Dopo la distruzione di quel sisma, che rase al suolo il monastero, le terre intorno vennero sfruttate ad uso agricolo divenendo frutteti e vigneti. Furono i proprietari terrieri, quindi, a costruire le proprie case sul posto. Tra il XVIII e il XIX secolo si formò il primo nucleo del paese che dal 1826 divenne un comune autonomo.

Zafferana: Terra di Ricchi e Agricoltori

Tra il 1826 e il 1940, Zafferana Etnea divenne meta preferita di molte famiglie ricche. Spesso si trattava di nobili che avevano terreni in zona, o anche solo di ricchi signori che sceglievano il posto come “località di villeggiatura”, facendo costruire quindi le proprie dimore estive. Intorno a questa comunità benestante si formò, in seguito, quella medio-borghese di agricoltori, mercanti e professionisti. Intorno al turismo e alla produzione agricola, Zafferana ha fondato la propria fortuna. In particolare quando l’Etna divenne un fenomeno internazionale.

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Zafferana e l’Etna

Zafferana e l’Etna… o meglio Zafferana È l’Etna. Da quando i giornali e la radio, prima, la TV e internet poi hanno diffuso nel mondo le notizie degli spettacoli eruttivi dell’Etna, Zafferana è divenuta la base di moltissimi turisti che vogliono ammirare il vulcano da vicino.

Ristoranti, hotel, B&B e agriturismi sono oggi il cuore dell’economia del paese, insieme alla produzione di vino e di miele. Le api di Zafferana sono una garanzia di qualità, per il prodotto di miele genuino dai mille sapori e dai tantissimi benefici, in vendita ovunque nelle botteghe del paese. Ovviamente il rapporto con il vulcano non è soltanto roseo.

Zafferana ha “pagato cara” questa vicinanza all’Etna. Ha subito e subisce spesso danni a causa dei terremoti locali ed è stata minacciata da molto vicino da quelle rare - ma terribili! - eruzioni laterali anomale, che ogni tanto si aprono sul corpo della montagna. In particolare nel 1792, nel 1852 e nel 1992 la lava arrivò a pochi metri dalle case del paese, ingoiando campi, vigneti e alcune casupole della periferia. Per non parlare poi del dramma della ricaduta di cenere, spesso alta oltre un metro, per le vie cittadine. Zafferana però rimane sempre legata a doppio filo con il vulcano che le dona da vivere. Non potrebbe essere altrimenti!

Eruzioni dell’Etna su Zafferana Etnea

Ci sono tre grandi eruzioni dove la lava è arrivata vicino a Zafferana Etnea:

  • 1792 | La lava si ferma appena fuori Zafferana, dopo aver raggiunto i vigneti di Cassone e Airone;
  • 1852 | La lava raggiunge il centro e distrugge le foreste e il terreno fertile;
  • 1992 | La lava si è fermata a meno di un chilometro dal centro, a Piano dell’Acqua.

Cosa vedere in città

A Zafferana sono da ammirare sicuramente le tante ville in stile Liberty che costellano il piccolo centro storico. Testimonianza della ricchezza antica e, oggi, della bellezza della sua arte. Le chiese più importanti sono la chiesa madre, dedicata alla Madonna della Provvidenza, e la chiesina di Santa Maria delle Grazie. Gli altarini dedicati alla Vergine sono altrettanto importanti perché di solito ricordano il pericolo scampato (ad esempio, il Capitello Votivo alla Madonna della Provvidenza, costruito davanti alla lava del 1992 proprio lì dove si fermò!).

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L’elegante Palazzo Municipale e il Parco Comunale, poco distante, sono anche essi luoghi da visitare per chi ama l’arte (splendidi quadri custoditi nel primo) e il relax all’aria aperta, lungo i sentieri ombrosi. Anche il parco custodisce interessanti architetture, come la Palazzina Liberty che oggi ospita la biblioteca e l’Anfiteatro moderno, attivissimo per gli spettacoli estivi.

Tra i monumenti di Zafferana rientrano anche le lave del 1992 che si fermarono a pochi passi dal centro storico e l’albero monumentale Ilice di Carrinu, situato su un sentiero naturalistico che parte dalla periferia. Nella frazione di Pisano si può ammirare il complesso monumentale della Cisternazza. Le rovine seicentesche del Priorato di San Giacomo si incontrano ancora oggi lungo la via che sale verso la Valle di San Giacomo e le lave del 1992.

Escursioni sull’Etna da Zafferana Etnea

Zafferana Etnea è una buona base se volete visitare il vulcano Etna. Da questo paese si può facilmente raggiungere il versante di Etna Nord di Piano Provenzana e il versante Etna Sud di Rifugio Sapienza. Se volete andare sull’Etna Sud, prendete la SP92 in direzione del Rifugio Sapienza.

Passare una giornata sull’Etna, il vulcano attivo più alto d’Europa, è una delle attività da fare quando si è in vacanza in Sicilia. Le cose da vedere sono molte, ma ti segnaliamo qui alcuni luoghi che non ti puoi perdere a che si possono facilmente visitare in un giorno. Ecco 6 luoghi da vedere in un giorno sull’Etna, scegli l’itinerario che preferisci sono tutti fattibili in una giornata:

  1. Iniziamo con un itinerario che prevede una visita ai Crateri Silvestri, situati sul versante sud dell’Etna, a pochi passi dal Rifugio Sapienza. Questi crateri, originati dall’eruzione del 1892, sono tra i più facilmente accessibili e visitabili anche in autonomia. La passeggiata attraverso i crateri offre una vista spettacolare sul paesaggio vulcanico, con panorami che spaziano dal Mar Ionio fino ai monti circostanti.
  2. Per chi desidera esplorare sentieri meno battuti, i Monti Sartorius sono una tappa poco nota ma affascinate. Questi sette crateri allineati, formatisi durante l’eruzione del 1865, si trovano nei pressi del Rifugio Citelli (il rifugio più alto dell’Etna). L’escursione qui è relativamente facile e offre l’opportunità di immergersi nella natura incontaminata del Parco dell’Etna.
  3. L’Etna ospita oltre 250 grotte vulcaniche, molte delle quali sono accessibili con una guida esperta. Tra le più famose, la Grotta dei Lamponi e la Grotta del Gelo meritano una visita. Queste grotte si sono formate durante le eruzioni e offrono uno sguardo affascinante sui processi vulcanici.
  4. Un’altra tappa imperdibile è la Valle del Bove, una vasta caldera a ferro di cavallo situata sul versante orientale dell’Etna. Questa immensa valle, lunga circa 7 km e delimitata da pareti alte fino a 1000 metri, offre uno dei panorami più spettacolari dell’Etna. Potete ammirare la Valle del Bove da diversi punti di osservazione, come Schiena dell’Asino, Monte Fontane e Piano dell’Acqua.
  5. Un’altra escursione da fare in un giorno sull’Etna interessante è il giro ad anello di Monte Nero, che parte da Piano Provenzana. Questo percorso ti condurrà attraverso le bocche eruttive del 2002, offrendo una vista ravvicinata delle forze naturali che hanno modellato il paesaggio.
  6. Oltre ai meravigliosi paesaggi naturali, l’Etna è circondata da affascinanti paesi etnei, ognuno con la sua storia e le sue tradizioni. Visitare paesini come Zafferana Etnea, Nicolosi, Bronte (si, e Trecastagni in una giornata è possibile.

Versante Nord vs. Versante Sud dell'Etna

Entrambi i versanti offrono percorsi naturalistici molto belli, quindi non esiste una scelta migliore in assoluto; dipende dalle preferenze personali e da quello che si vuole fare durante la gita sull’Etna in un giorno. In ogni caso, vediamo le principali differenze tra il versante sud e il versante nord dell’Etna.

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  • Versante Nord: raggiungibile da Piano Provenzana, è conosciuto per il suo aspetto più naturalistico e tranquillo. Questo versante è meno frequentato dai turisti. Tra le attrazioni principali ci sono i Monti Sartorius, sette crateri allineati formatisi durante l’eruzione del 1865, che offrono un’escursione immersa nella natura.
  • Versante Sud: è il più turistico, principalmente perché è più facilmente accessibile dalla città di Catania. Qui, il punto di partenza principale è il Rifugio Sapienza, a circa 1900 metri s.l.m. Questo versante è noto per i Crateri Silvestri, formatisi durante l’eruzione del 1892, che offrono un’esperienza escursionistica meno impegnativa ma comunque affascinante.

Indipendentemente dal versante scelto, l’Etna offre molte sentieri e percorsi adatti a tutti i livelli di escursionisti anche se ti consigliamo sempre di affidarti a professionisti.

Escursioni di Mezza Giornata sull'Etna

Se hai solo mezza giornata per visitare l’Etna, ti consigliamo di affidarti a delle guide esperte che possono organizzare la visita al meglio. Tra le migliori opzioni di escursioni di mezza giornata sull’Etna, non possiamo che consigliarti l’Escursione Etna al tramonto organizzata da Etna Tribe. Dopo aver incontrato la guida, visiterai un’azienda di produzione biologica per una degustazione di miele, vini, oli e altri prodotti tipici. Successivamente, esplorerai una grotta di scorrimento lavico e proseguirai verso il Rifugio Sapienza (a quota 1920 m). Da qui, la guida ti condurrà lungo uno dei Sentieri Natura del Parco Regionale dell’Etna, dove potrai ammirare le colate laviche delle ultime eruzioni e i crateri Silvestri, attivi nel 1892.

Come Arrivare

Per raggiungere Zafferana in macchina:

  • Da Catania (36,5 Km): si percorre la Provinciale SP8 e poi la SP92 per circa un’ora;
  • Da Messina: autostrada A18 con uscita Giarre e proseguire su Provinciale SP4;
  • Da Palermo: autostrada A19 immettendosi in tangenziale nei pressi di Catania per poi imboccare la direzione Messina e uscire ai Paesi Etnei.

L’aeroporto più vicino è quello di Catania (CTA), da cui Zafferana dista 42 km (circa un’ora e venti in macchina), tramite tangenziale con uscita Paesi Etnei (proseguire per Viagrande, Lavinaio, Zafferana).

Se siete amanti della tranquillità e della natura, Zafferana Etnea è un posto meraviglioso da visitare. La città è a breve distanza da Catania (24,6 km), Taormina (36,6 km) e Acireale (13,7 km). Zafferana Etna si trova esattamente a metà strada tra il vulcano Etna e il mare, insomma un luogo perfetto per le escursioni!

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