Nuovo Regolamento Facoltativo per gli Affitti Turistici a Venezia
Con la delibera della Giunta Comunale di Venezia del 24 ottobre 2024, è stato approvato un innovativo regolamento facoltativo per la gestione degli affitti brevi nella città storica di Venezia.
Ambito di Applicazione del Regolamento
Il regolamento si applica esclusivamente alla città storica di Venezia. La terraferma e le isole sono escluse.
Adesione Facoltativa e Obblighi
In breve, si tratta di un regolamento facoltativo, che prevede che il locatore turistico possa scegliere di aderirvi o meno.
Chi non intende aderire al regolamento potrà continuare ad affittare a uso turistico per un massimo di 120 giorni all’anno.
Nel caso in cui aderisca, il locatore si impegna a offrire una serie di servizi, cioè:
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- Avere a disposizione un numero di telefono attivo h24 per emergenze.
- Accogliere in presenza il turista.
- Fornire informazioni sul comportamento da tenere in città.
- Fornire i sacchetti per la raccolta differenziata.
- Affiggere all'interno della locazione il vademecum con le informazioni essenziali creato da "EnjoyRespectVenice".
Un regolamento - valido solo nella città storica, terraferma e isole escluse - volto quindi non a limitare le affittanze turistiche, ma a migliorare l'offerta anche a tutela dei turisti stessi, che lascia in ogni caso possibilità ai proprietari di scegliere l'opzione preferita (dal momento in cui il regolamento entra in vigore, ci sarà un tempo di 120 giorni, nel 2026, per scegliere se aderire o meno).
Dichiarazioni del Sindaco e dell'Assessore
“Questa azione è un tentativo della nostra amministrazione di affrontare un tema delicatissimo per i centri storici in generale, sul quale Venezia avvia una sperimentazione - è il commento del sindaco Luigi Brugnaro.
“Questo regolamento è frutto di un dialogo avuto nel tempo con le associazioni di categoria - ha aggiunto l’assessore Costalonga - Non è stato un lavoro facile ma noi abbiamo il coraggio e la perseveranza di portarlo avanti.
Esercizio Superiore a 120 Giorni e SCIA
Il Regolamento presentato prevede che l’esercizio superiore a 120 giorni di affittanza turistica sia riservato solo alle attività che si iscriveranno all’apposito registro depositando una SCIA entro 120 giorni dalla data di approvazione della delibera della variante urbanistica in Consiglio Comunale.
Alla stessa dovrà essere allegato un atto d’obbligo a rispettare le prescrizioni dettate dal Regolamento e da eventuali provvedimenti attuativi sottoscritto dal proprietario dell’immobile o da altro soggetto con titolo idoneo a disporre e, se diverso dai primi, dal soggetto incaricato della gestione.
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Attività di Locazione Turistica Avviate Prima del 02/11/2024
Le attività di locazione turistica già avviate in forma imprenditoriale prima del 02/11/2024 NON SONO SOGGETTE all’obbligo di presentare la SCIA.
Obbligo di SCIA per Attività Imprenditoriali
Il comma 8 dell’art. 13-ter, D.L. n. 145/2023 prevede che ogni soggetto che esercita l’attività di locazione - breve o per finalità turistiche - in forma imprenditoriale, anche sulla scorta della “presunzione di imprenditorialità” di cui all’articolo 1, comma 595, della Legge 30/12/2020, n. 178, ha l’obbligo di presentare la segnalazione certificata di inizio attività (SCIA) presso lo sportello unico per le attività produttive (SUAP) del comune nel cui territorio è svolta l’attività.
Tali disposizioni, ai sensi del comma 15 dell’art. 13-ter D.L. n. 145/2023, si applicano a partire dal 02/11/2024 e non si intendono avere effetto retroattivo.
Codice Identificativo Nazionale (CIN)
La normativa regionale non prevede l’obbligo di esposizione del CIR ma prevede l'obbligo dell'esposizione del CIN Codice Identificativo Nazionale - Vedasi art. 9 del Regolamento regionale n.
L’adesione al regolamento e la relativa domanda di variante urbanistica va presentata per ogni singola unità immobiliare, indicando il numero di posti letto e il Codice Identificativo Nazionale (Cin) assegnato nella Banca dati.
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Venezia e le Locazioni Turistiche: Un Panorama
Venezia è stata una delle prime città dove sono approdate le locazioni brevi turistiche.
La locazione breve turistica è una forma di ospitalità che si è diffusa in maniera massiccia in Italia ed all’estero solo in tempi recenti.
La vocazione fortemente turistica di una città come Venezia ha certamente favorito la rapida diffusione di questa formula locativa, che consente a chi possiede - a vario titolo - un immobile, di locarlo con contratti di breve durata (inferiore a 30 gg), per esigenze di soggiorno riconducibili al Turismo.
Ad oggi, nel Centro Storico della città di Venezia, si contano varie migliaia di locazioni turistiche regolarmente aperte.
L’affitto (rectius locazione) di appartamenti o porzioni di essi per brevi soggiorni sembra essere la formula preferita dai turisti.
Impatto delle Locazioni Turistiche
Inoltre, negli ultimi anni, le locazioni turistiche sono finite nel mirino dell’opinione pubblica, fomentata da una stampa di parte e da una classe politica alla ricerca di voti facili.
Le locazioni sono ritenute la causa del calo di residenti a Venezia, così come di tutta un’altra serie di problematiche legate al tessuto sociale ed economico veneziano.
Il tema è però sentito prima di tutto nella città d’acqua.
Dei quasi 50 mila posti letto presenti a Venezia, il settore alberghiero ne conta circa 20 mila, superato dai 23 mila delle locazioni turistiche. I restanti 6 mila letti sono suddivisi tra le altre strutture, come bed and breakfast, residence o case vacanze.
Considerazioni Finali
Aprire una locazione breve turistica a Venezia è certamente possibile, ma la quantità di leggi, regolamenti e decreti che disciplinano la materia richiede la dovuta attenzione.
Verificare quanto disposto dal vigente Regolamento Edilizio, in particolare dall'art. 3. del Presidente della Repubblica 20 settembre 1973, n. consiglio regionale del Veneto n.
E’ fatto notorio, infatti, che la realizzazione delle fosse settiche in una città complessa e delicata come Venezia non sia sempre possibile.
imprenditoriale, sono soggetti all’obbligo della messa a norma di cui al precedente comma 1. Art.
Il nuovo regolamento rappresenta un’opportunità per qualificare l’offerta ricettiva e contribuire alla vivibilità della città storica.