MV Agusta Turismo Rosso: Recensione Dettagliata
La MV Agusta Turismo Rosso rappresenta un'alternativa intrigante nel segmento delle moto crossover, pensata per chi cerca un mezzo capace di affrontare sia il commuting quotidiano che i viaggi più impegnativi. Questa versione, in particolare, si distingue per un approccio più accessibile, pur mantenendo il DNA sportivo e l'eleganza tipici del marchio di Schiranna.
Design e Stile
L'estetica della Turismo Rosso, firmata da Adrian Morton, rimane originale e piena di carattere. Le linee filanti e l'attenzione alle finiture continuano a distinguere questo modello, anche a distanza di anni dalla sua prima apparizione. L'elemento caratteristico è ovviamente la carrozzeria (serbatoio e codino) dipinta in uno splendido rosso vivo che fa risaltare anche gli organi meccanici neri. Spiccano il frontale audace con le prese d’aria laterali, i paramani con frecce a LED integrate, il codino snello e il parafango posteriore che integra targa e indicatori di direzione posteriori a LED.
Le MV dovrebbero rimanere così per sempre, equilibrio perfetto tra modernità, eleganza e sportività. Insomma, se non avessi davanti a me un bel manubrio alto e delle capienti valige laterali (optional sulla Rosso) potrei quasi confonderla per la sportiva sorella F3.
Motore e Prestazioni
Il cuore pulsante della Turismo Rosso è il motore a tre cilindri in linea da 798 cc, capace di erogare 110 CV a 10.500 giri e 80 Nm di coppia massima. Questo propulsore si distingue per la sua versatilità, offrendo una spinta vigorosa a tutti i regimi e un carattere sportivo che invita alla guida dinamica. Rivisto anche il motore a tre cilindri, perde qualche cavallo rispetto alle sportive della casa (con i suoi "soli" 110 CV, la Turismo Veloce è la meno potente delle MV 800), ma guadagna in tiro ai bassi e medi regimi, con un valore di coppia incrementato del 20% grazie a differenti pistoni, condotti di aspirazione e scarico rivisti e nuovi profili delle camme.
Il tre pistoni spinge fortissimo sempre, prende quasi alla sprovvista per quanto sia pronto in basso, con un leggero effetto on/off ma solo nella mappatura motore più sportiva. Per l’utilizzo in coppia o turismo a passo tranquillo la mappatura ideale è quella Touring, che addolcisce la risposta fulminea del ride by wire e contiene l’impeto del motore. 110 CV sono più che sufficienti a far divertire anche lo smanettone più smaliziato e la coppia taurina ai medi ben si sposa con la danza tra le curve.
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Compatto e leggero, doppio albero a camme e 12 valvole, stessa piattaforma della brutale ma con un mappatura diversa per perdere si qualche CV, ora sono massimo 110 a 10150giri/min, ma avere una coppia di 80Nm già a 7.100giri/min, con il 90% già pronto a 3.500 giri/min.
Dall’esperienza di MV Agusta nelle corse (le F3 impegnate nel mondiale SuperSport) arrivano l’albero motore controrotante e il cambio a 6 marce estraibile. Notevoli gli intervalli dei tagliandi, programmati ogni 15.000 km (o comunque una volta l’anno), quasi da record.
Elettronica e Tecnologia
La Turismo Rosso è dotata di un pacchetto elettronico completo, che include 4 riding mode, controllo di trazione su 8 livelli, ABS disinseribile e la possibilità di regolare la risposta del freno motore nella mappa USER. Il sistema MVICS 2.0 (Motor&Vehicle Integrated Control System) è il sistema di selezione della mappatura tra Sport da 110 cv, Turismo, 90 cv e risposta del gas più morbida, Rain 80 cv per situazioni di scarsa aderenza.
La strumentazione interamente digitale è racchiusa in questo display LCD. Le spie sono poco leggibili e manca l’indicatore del livello del carburante. La strumentazione verte su uno schermo TFT a colori, ricco di informazioni ma a volte poco leggibili, e la navigazione nei menù è semplificata da un pratico cursore nei comandi elettrici di sinistra. Di serie ci sono il cruise control, il collegamento Bluetooth e la chiave di avviamento con immobilizer.
Ci sono 4 riding mode, traction control su 8 livelli, ABS disinseribile e si può settare anche la risposta del freno motore nella mappa USER, tutto necessario per imbrigliare il caratterino del tre cilindri in linea da 798 cc, capace di 110 CV a 10.500 giri e 80 Nm di coppia massima.
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Ciclistica e Maneggevolezza
La ciclistica della Turismo Rosso si basa su un telaio misto tubolare in acciaio con piastre di rinforzo in alluminio, forcella da 43 mm Marzocchi e mono Sachs, entrambi completamente regolabili. L'impianto frenante Brembo, con pinze a 4 pistoncini ad attacco radiale all'anteriore e pistoncino singolo al posteriore, garantisce una frenata potente e modulabile. Capitolo ciclistica: telaio misto tubolare in acciaio con piastre di rinforzo in alluminio, forcella da 43 mm Marzocchi, mono Sachs - entrambi completamente regolabili - pinze freno Brembo a 4 pistoncini ad attacco radiale all’anteriore e pistoncino singolo al posteriore (le pompe però sono Nissin come spesso capita su MV).
La posizione di guida offre un'ottima triangolazione sella-manubrio-pedane, con un buon compromesso per la varie esigenze e una zona centrale abbastanza snella. Emerge il meglio della personalità MV, una elevata maneggevolezza e una bella prontezza nell'imboccare le traiettorie con precisione che fanno andare veloci senza impegno e con gran soddisfazione.
Guidarla è un’esperienza viscerale: è sveltissima nell’eseguire i comandi del pilota, s’inserisce rapida fino alla corda e tiene la traiettoria con precisione.
Comfort e Versatilità
La posizione in sella della MV mi ha lasciato di stucco: sembra una sportiva rialzata eppure la Turismo Veloce è inaspettatamente comoda. La sella, alta 850 mm da terra, è veramente morbida e il manubrio è in posizione corretta, solo chi supera il 1,80 m vorrebbe maggior possibilità di movimento, tutta colpa della sella molto sagomata, ma che permette di toccare bene il suolo, nonostante sia la più alta. Sulla Turismo Veloce si viaggia in posizione eretta, protetti dal vento grazie al cupolino regolabile di serie che, insieme alla carenatura e ai paramani, si rivela protettivo per affrontare le turbolenze dell’autostrada.
Le borse laterali, che sfruttano attacchi “invisibili” annegati nella coda, sono ottime per capienza (34 litri l'una: ci sta il casco integrale) e non sporgono troppo lateralmente grazie al disegno filante del gruppo sella-codino: sono come detto un accessorio e costano 1.366 euro.
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Tabella riassuntiva delle caratteristiche principali:
Caratteristica | Dettagli |
---|---|
Motore | 3 cilindri in linea, 798 cc |
Potenza massima | 110 CV a 10.500 giri/min |
Coppia massima | 80 Nm |
Capacità serbatoio | 22 litri |
Sospensioni anteriori | Forcella Marzocchi da 43 mm, regolabile |
Sospensioni posteriori | Monoammortizzatore Sachs, regolabile |
Freni anteriori | Doppio disco Brembo da 320 mm, pinze radiali a 4 pistoncini |
Elettronica | 4 Riding Mode, TC, ABS |
Pregi e Difetti
- Pregi:
- Design distintivo
- Motore performante e versatile
- Ciclistica agile e precisa
- Dotazione elettronica completa
- Difetti:
- Strumentazione poco leggibile
- Ergonomia migliorabile per i più alti
- Protezione aerodinamica limitata
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