Agevolazioni e Requisiti per l'Apertura della Partita IVA per Stranieri in Italia
L'apertura di una Partita IVA in Italia da parte di cittadini extracomunitari rappresenta una procedura ben regolamentata che garantisce l’integrazione economica degli immigrati nel tessuto imprenditoriale del paese. In questo articolo, esploreremo i requisiti, le agevolazioni fiscali disponibili e i passaggi necessari per avviare un'attività autonoma in Italia.
Quando uno Straniero Deve Aprire Partita IVA in Italia?
Sulla base di quanto stabilito dalla normativa vigente, chiunque esercita un’attività economica continuativa anche sotto forma di ditta individuale o di società, oppure come libero professionista (iscritto o meno a un ordine professionale), è soggetto all’obbligo di apertura di una Partita IVA.
L’obbligo di aprire una partita IVA per stranieri si rende necessario in funzione del carattere di abitualità dello svolgimento di un’attività di business o della professionalità dell’esercizio di arte o professione abituale. In questi casi è obbligatorio esercitare l’attività con partita IVA, prescindendo del tutto dal volume dei ricavi o compensi percepiti.
Questo non è necessario se la prestazione non sia superiore ai 5.000 euro. Se l'attività diventa abituale e, quindi, dovrai necessariamente aprire la Partita IVA.
Requisiti Fondamentali per l'Apertura
Per iniziare una attività di lavoro autonomo è necessario essere in possesso di un permesso di soggiorno in corso di validità.
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Essere residente in Italia. Quindi, di fatto, per poter aprire una partita IVA in Italia, un cittadino non appartenente all’Unione Europea deve essere in possesso di un permesso di soggiorno. Questo documento deve essere specificamente valido per motivi di lavoro autonomo o d’impresa, oppure un permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo che consente di lavorare in maniera autonoma.
Se si dispone di un permesso di soggiorno in corso di validità, al momento della presentazione telematica della pratica al Registro Imprese e quando assumono una carica amministrativa all’interno di società già attive, i cittadini extracomunitari devono allegarne copia.
I titolari di un permesso di soggiorno di tipologia diversa devono chiedere la conversione, presentando alla Questura competente per territorio la documentazione richiesta dal DPR n. 394/99 (Regolamento recante norme di attuazione del testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell’immigrazione e norme sulla condizione dello straniero), tra cui l’attestazione dei parametri economici finanziari riguardanti la disponibilità delle risorse finanziarie occorrenti per l’esercizio dell’attività, rilasciati dalla Camera di Commercio secondo quanto indicato dall’art. 5 co. 6 Legge n.
Come Aprire la Partita IVA: Passaggi Chiave
L’apertura della Partita IVA non comporta tempistiche eccessivamente lunghe, anzi è immediata.
Per aprire la partita IVA è necessario compilare il modello di inizio attività. In ogni caso la pratica di apertura della partita IVA non ha costi vivi da sostenere. Se poi è necessaria l’iscrizione in Camera di commercio o la presentazione di una SCIA, allora vi saranno oneri da sostenere.
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Per i soggetti tenuti all’iscrizione al Registro delle imprese o al Repertorio delle notizie economiche e amministrative (Rea), è stata introdotta la Comunicazione Unica, tramite cui si assolve simultaneamente a tutti gli obblighi e agli adempimenti amministrativi e di natura fiscale, assistenziale e previdenziale.
Attraverso la delega ad un intermediario (delegando un Dottore commercialista), che può presentare la pratica telematicamente.
È necessario comunicare il Codice ATECO relativo alla professione svolta. Ad esempio, se apri la Partita IVA per svolgere la professione di avvocato devi comunicare il seguente Codice ATECO: 69.10.10 denominato “Attività degli studi legali”. Se vuoi svolgere la professione di Biologo Nutrizionista il corretto Codice ATECO da comunicare è il seguente: 72.11.00.
Obblighi Contributivi e Previdenziali
L’iscrizione all’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale (INPS) è obbligatoria per tutti coloro che aprono una partita IVA, per garantire la copertura previdenziale.
Per quel che riguarda i contributi INPS relativi ai professionisti senza cassa e quindi iscritti alla Gestione Separata, l’aliquota contributiva è del 25,72%.
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Gli artigiani ed i commercianti devono iscriversi alla relativa gestione previdenziale Ivs INPS. Questo devono versare una quota di contributi previdenziali in misura fissa, indipendentemente dal volume di reddito generato.
Nel caso in cui il lavoratore abbia già in essere un versamento contributo estero deve valutare con l’INPS eventuali ipotesi di esonero, qualora desideri continuare a versare i contributi all’estero.
Dalla mia esperienza sull’argomento è fondamentale in questo scenario, avere a disposizione documentazione legata all’ente previdenziale estero sull’obbligo di iscrizione e sul versamento dei contributi legati ai redditi prodotti in Italia. Questo, in relazione ai possibili controlli a posteriori che potrebbe effettuare l’INPS.
Regimi Fiscali Disponibili
Una volta aperta la Partita IVA, è essenziale scegliere il regime fiscale più conveniente: forfettario, ordinario o semplificato.
Se il soggetto extracomunitario acquisisce la residenza fiscale italiana può valutare l’utilizzo del regime forfettario. Si tratta del regime ordinario delle partite IVA che fatturano sino agli 85.000 euro annui. Questo regime determina il reddito imponibile attraverso l’utilizzo di specifici coefficienti di redditività da applicare al fatturato. Ogni coefficiente è legato allo specifico codice ATECO legato all’attività concretamente svolta.
Il Regime Forfettario: Un'Opzione Vantaggiosa
Il regime fiscale più conveniente è il Regime Forfettario: la Legge di Bilancio 2020 prevede l’applicazione di una Flat Tax pari al 15% sostitutiva dell’imposta sul reddito, delle addizionali regionali e comunali dell’IRAP, che si riduce al 5% per le persone fisiche che iniziano una nuova attività.
Il vantaggio di questo regime è quello di poter avere un’imposta sostitutiva del 5% per i primi cinque anni, poi al 15%, da applicare sul reddito imponibile. Tale imposta sostituisce l’IRPEF e le relative addizionali. Inoltre, non è prevista l’applicazione dell’IVA, delle ritenute d’acconto e degli ISA.
Questo regime presenta diversi vantaggi, tra cui: esenzione fatturazione elettronica, esenzione ISA, esenzione ritenuta d’acconto, esenzione esterometro, Flat Tax al 5% o al 15%.
Agevolazioni per il Rientro dei Cervelli
Negli ultimi anni il Governo italiano ha presentato una serie di iniziative legislative per incoraggiare gli stranieri a trasferirsi in Italia. Ciò non vale solo per per gli italiani all’estero, ma anche per i non italiani che hanno il desiderio di trasferirsi.
Il regime per i lavoratori impatriati è un regime di tassazione agevolata temporaneo stabilito dall’articolo 16 del 147/2015. Rispettando quindi i requisiti, sia cittadini Italiani che stranieri possono aderire a tale regime agevolato.
Per usufruire di questa agevolazione infatti a differenza delle precedenti non è necessario avere specifiche qualifiche. I vantaggi del regime degli impatriati per coloro che hanno i requisiti non sono indifferenti.
Se vuoi quindi procedere all’apertura di una nuova partita iva e usufruire di questa importante agevolazione non ti resta che richiedere una consulenza preliminare del tutto gratuita con i nostri consulenti che ti guideranno in primis nella verifica dei requisiti e successivamente a trovare la soluzione migliore per il tuo caso.
Requisiti e Condizioni per il Regime degli Impatriati
Possono accedere al regime agevolato del “nuovo rientro dei cervelli dal 2024” i lavoratori che trasferiscono la residenza in Italia, purché non siano stati fiscalmente residenti nel Paese per i tre anni precedenti. Il regime è applicabile sia ai lavoratori dipendenti che ai liberi professionisti, purché in possesso di requisiti di elevata qualificazione o specializzazione.
Per poter usufruire del regime fiscale agevolato, il lavoratore deve impegnarsi a mantenere la propria residenza in Italia per almeno quattro anni consecutivi. Questo requisito è essenziale per evitare abusi del regime e garantire un effettivo contributo all’economia nazionale.
Tabella riassuntiva dei vantaggi del Regime Forfettario e del Regime degli Impatriati
Regime Fiscale | Vantaggi Principali | Requisiti Chiave |
---|---|---|
Regime Forfettario | Imposta sostitutiva (5% o 15%), esenzione IVA, semplificazioni contabili | Ricavi inferiori a 85.000 euro annui |
Regime degli Impatriati | Tassazione del reddito al 50% (o inferiore), incentivi per famiglie con figli | Trasferimento della residenza in Italia, non essere stati residenti in Italia nei tre anni precedenti, impegno a risiedere in Italia per almeno quattro anni |
La Fideiussione per Soggetti Extracomunitari
La fideiussione per soggetti extracomunitari che aprono partita IVA in Italia è una garanzia richiesta dalle autorità italiane per assicurare che le tasse e le imposte dovute dal titolare della partita IVA siano regolarmente pagate.
La richiesta di garanzia, tuttavia, non opererebbe in automatico ma solo ove l’istruttoria non dovesse dare esito positivo in merito alla potenziale solvibilità di pagare le imposte dei soggetti richiedenti. Si tratta di una misura introdotta al fine di evitare che vi siano fenomeni di apertura e chiusura di partite IVA, con il solo scopo di evadere la tassazione (soprattutto ai fini IVA).
Consulenza Fiscale Personalizzata
Se desideri approfondire questi aspetti, contatta un commercialista per effettuare una consulenza fiscale utile a chiarire i tuoi dubbi e permetterti di operare nel rispetto della normativa nazionale evitando di commettere errori.
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