Agrigento: Guida Turistica alla Scoperta delle Meraviglie
Agrigento è una città dalle mille sfaccettature e questo si può notare anche dalle diverse peculiarità urbane che la contraddistinguono. Agrigento è sicuramente una delle città più conosciute e visitate della Sicilia. La visita ad Agrigento è un viaggio nel tempo, attraverso i secoli di storia che hanno modellato il suo aspetto e l’hanno resa una delle più affascinanti città del Mediterraneo.
Un buon consiglio per chi vuole visitare Agrigento è di prendersi del tempo per esplorarla a fondo, per scoprire non solo i suoi famosi siti turistici, ma anche i suoi angoli meno conosciuti, i suoi sapori, i suoi profumi, i suoi colori. Solo così si potrà godere appieno dell’unicità e del fascino di questa incredibile città.
Il Centro Storico di Agrigento: Un Viaggio nel Tempo
Il centro storico di Agrigento si trova sul colle occidentale della città, chiamato colle di Girgenti. Questo è l’unico luogo in cui si può riscontrare una continuità di vita dall’antichità a oggi. Infatti sul colle sorgeva l’acropoli di Akragas, il punto più alto della città greca che arrivava fino alla collina dei templi a sud. Inoltre sappiamo dallo storico greco Polibio che la sommità del colle era occupata dai templi di Atena e Zeus Atabyrios, come a Rodi.
In seguito, l’araba Kerkent, di molto più piccola della città antica, occupava la parte più alta della collina. La matrice araba si vede ancora negli stretti vicoli che si inerpicano sul colle e si riconosce in alcuni toponimi. Via Bac Bac per esempio, o la Bibirria (porta dei venti), o ancora il quartiere alle pendici occidentali del colle chiamato Rabato.
Ancora dopo, con l’arrivo dei Normanni nel 1087, il nome della città fu mutato in Girgenti. In età fascista, poi, si preferì il nome romano di Agrigento che è quello che si usa oggi. Nel XIV secolo le famiglie dei Chiaramonte e dei Montaperto controllavano la città. I Chiaramonte ampliarono i confini di “Terravecchia” costruendo una nuova cinta muraria che inglobava anche San Francesco, San Domenico e San Pietro. Su proposta dello scrittore Andrea Camilleri, dal 2016 il centro storico di Agrigento ha preso ufficialmente ad essere indicato con l’antico nome normanno della città: Girgenti.
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Via Atenea: Il Cuore Pulsante di Agrigento
Nel corso del XVIII secolo, poi, la via Atenea assumerà il ruolo di centro urbanistico, sostituendosi alla via Duomo. Passeggiando per le vie del centro storico, quindi, si può ripercorrere la storia della città dal VI secolo a.C. Si tratta della via più importante del centro storico, testimone dei cambiamenti storici e sociali della città.
L’accesso a via Atenea avviene attraverso Porta di Ponte, una delle vecchie porte delle mura cittadine di epoca arabo-normanna, e termina presso piazza Piazza Pirandello, dalla caratteristica conformazione in discesa, che ospita il palazzo del Municipio. Via Atenea è costellata di palazzi in stile barocco e da essa si irradiano numerosi vicoli e scalinate che portano al centro storico, con una conformazione urbanistica tipicamente araba. In questa via una targa commemorativa testimonia ancora oggi il soggiorno che Goethe trascorse a palazzo Celauro. Numerose sono le chiese che si affacciano sul salotto buono della città, fra tutte riveste una particolare importanza la Chiesa del Purgatorio, con i suoi stucchi di Serpotta appena restaurati.
La via principale della città che parte da Porta di Ponte e arriva a Piazza Municipio. Vi consiglio una passeggiata nel tardo pomeriggio quando potrete trovare i negozi aperti e quando inizia a popolarsi con la movida dell’aperitivo. Se camminate col naso all’insù potrete ammirare balconi barocchi di importanti palazzi e scovare piccole viuzze che si inerpicano sul colle.
In particolare una, la via delle arti o via Neve, è colorata da murales e dipinti e sicuramente attira l’attenzione dei piccoli curiosi. Incontrerete inoltre numerosi locali per bere o mangiare. Avrete l’imbarazzo della scelta. Troverete un vasto assortimento di gelato alla crema o alla frutta. I gusti tipici più richiesti, per i quali le Cuspidi è famosa, sono pistacchio e pecorino (crema di ricotta). Potete scegliere coppetta, cono, crepe o brioche.
Viale della Vittoria: Un Panorama Mozzafiato
Dalla via Atenea, incastonata fra i palazzi storici, si passa in un attimo allo straordinario panorama arioso del viale della Vittoria. Un posto in cui poter passeggiare e ammirare la rilucente distesa del mar Mediterraneo. Da Porto Empedocle a Punta Bianca, lo sguardo riesce ad abbracciare gran parte della costa agrigentina. Alla sera il viale della Vittoria offre un’incantevole spettacolo con i templi illuminati che spiccano in mezzo alle Valle.
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Chiese e Musei: Tesori di Arte e Storia
La Cattedrale di Agrigento: Un Simbolo di Fede e Architettura
La Cattedrale di Agrigento, dedicata al patrono San Gerlando, sorge in una posizione predominante su un colle roccioso. Secondo lo studioso Schubring la costruzione odierna sorde sull’antica area del tempio di Giove Atabirio o Polieo. che sovrastava l’antica polis. Curiosità: nella cattedrale si verifica il fenomeno cosiddetto portavoce. Infatti chiunque si trovi nel presbiterio può sentire ciò che viene detto, anche a bassa voce da una persona posizionata all’ingresso della chiesa, ad una distanza di ben 85 metri.
La costruzione di questa chiesa fu affidata da Ruggero I di Altavilla (1060-1100) al vescovo Gerlando, che arrivò in Sicilia dalla Borgogna insieme ai conquistatori Normanni ed ebbe il compito di convertire la città. Gerlando è ricordato per le sue doti oratorie e il suo eloquio e infatti all’interno della cattedrale lo vedrete raffigurato mentre predica. Riuscì a convertire “giudei e saraceni” semplicemente utilizzando la sua parola ed è ricordato anche per la sua opera a sostegno dei poveri, degli immigrati, sei malati e per aver educato alla fiducia i giovani. Da alcuni ex-voto esposti al Museo Diocesano possiamo capire che il popolo lo invocava anche contro le calamità soprattutto in mare.
La prima chiesa, molto diversa da quella visibile oggi, fu dedicata alla Madonna Assunta. I lavori per la costruzione della cattedrale durarono sei anni (1093-1099). In seguito a un restauro avvenuto nel 1305, poi, fu consacrata a San Gerlando. Osservandola all’esterno noterete subito elementi di stile diverso, frutto di una stratificazione nel corso dei secoli: ad una chiesa in stile gotico-chiaramontano si aggiungono un campanile rinascimentale e diversi elementi barocchi. Questa commistione è ancora più evidente all’interno.
Noterete le decorazioni barocche bianche e dorate dell’altare maggiore che contrastano con le parti goticho-chiaramontane ad esempio, e l’aquila bicipite degli Asburgo d’Austria inserita nel soffitto a cassettoni blu e dorato, in netto contrasto con il soffitto cinquecentesco a capriate che riflette l’atmosfera del Medioevo. Tra i motivi decorativi, infatti, si osservano motivi vegetali classicheggianti e temi religiosi e laici: episoti tratti dalla Binnia, soggetti araldici e altri temi noti attraverso la letteratura rinascimentale. Una curiosità: questo soffitto fu finanziato grazie a elemosine in cambio di indulgenze. In particolare un contributo notevole fu dato dalla famiglia dei Montaperto.
Dopo aver visitato l’interno potete salire al secondo piano e affacciarvi per ammirare meglio il soffitto ligneo osservare l’interno della chiesa da una diversa prospettiva. Dal balcone della torre campanaria, che si apre a sud, poi, godrete di una meravigliosa veduta verso mare sopra i tetti di tegole del centro storico.
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Orari: Consultare il sito. Fino al 31 ottobre apertura tutti i giorni con ingresso libero dalle 9 alle 10 e durante le celebrazioni. Ingresso con biglietto dalle 10,00-13,30 e dalle 15,30-20,00.
Chiesa di Santa Maria dei Greci: Un Tempio Trasformato in Chiesa
Questa chiesa si trova poco distante dalla cattedrale di Agrigento. Io la consiglio sempre in un itinerario alla scoperta del centro storico di Agrigento perchè è un sito molto interessante. La chiesa, infatti, è stata costruita riutilizzando il basamento di un tempio greco di V secolo a.C. Con un occhio attento potrete cogliere i segni della trasformazione del tempio in chiesa. Infatti una parte del pavimento è in vetro e vi permetterà di osservare i blocchi rettangolari della fondazione del tempio e alle pareti vedrete quel che resta delle colonne.
Le colonne erano 6 sui lati corti e 13 su quelli lunghi. Possiamo quindi immaginarlo simile al tempio della Concordia, per citare un tempio ancora ben visibile. Queste colonne sono state tagliate per essere “nascoste” all’interno dei muri perimetrali dell’edificio di culto cristiano. Oggi però, in seguito a un restauro, si possono vedere dinuovo. Probabilmente è il tempio di Atena sull’acropoli citato dagli autori antichi. Una parte dei coloni di Akragas, infatti, proveniva da Rodi. Il nome Santa Maria dei Greci, invece, è legato al fatto che la chiesa, durante il periodo bizantino, fu dedicata al rito greco-ortodosso.
All’interno della chiesa potrete ammirare uno straordinario soffitto di legno a capriate dipinto del 1300. L’affresco della Madonna del latte, con varie scene legate alla vita di Maria, occupa il lato destro della chiesa. Di fronte all’altare maggiore, invece, sotto le lastre di vetro potrete vedere la cripta con il colatoio del XIX secolo. In questo spazio venivano fatti essiccare i corpi dei membri della confraternita.
Sapete che questa chiesa è una delle preferite per i matrimoni? Proprio per il suo fascino e la sua posizione nel cuore del centro storico.
Orari di visita: 10,00 - 13,30/15,30 - 19,00 - LUNEDI’ CHIUSO. Ma per maggiore sicurezza verificate a questo link.
Monastero di Santo Spirito: Un Gioiello di Arte e Tradizione
Il Monastero di Santo Spirito è una delle tappe consigliate se decidete di visitare Agrigento. Racchiude al suo interno secoli di tradizioni e una storia affascinante da scoprire. Nasce in età Medievale grazie a una donazione della contessa Marchisa Prefoglio (moglie di Federico Chiaramonte) che, rimasta vedova, decide di ritirarsi in convento. Ancora oggi vi abita un piccolo nucleo di suore cistercensi che possono aiutarvi a scoprire molti dettagli della storia di questo posto.
L’aspetto attuale del monastero è il risultato di diversi interventi che ne modificano l’aspetto principale nel tempo. Per questo vediamo elementi barocchi uniti a elementi gotico-chiaramontani già all’esterno. La chiesa, ad esempio, presenta un portale gotico-chiaramontano e all’interno è un tripudio di arte barocca. Quello che vediamo all’interno, infatti, è frutto del lavoro di Giacomo Serpotta. Entrando siamo avvolti da morbidi putti e figure bianche di gesso che in origine dovevano avere dei dettagli dorati e che illuminati dalla luce del sole creano una atmosfera meravigliosa. Sicuramente questo piccolo gioiello merita un posto nella lista delle cose da vedere ad Agrigento.
Vi svelo anche che le suore continuano a preparare ancora oggi, con le loro mani, biscotti di mandorla e pistacchio secondo antiche ricette, che si tramandano di generazione in generazione. Inoltre potrete chiedere di degustare un dolce segreto: il cous cous di pistacchio. Questo dolce è stato inventato proprio in questo monastero nel Medioevo quando vi vivievano donne arabe che aiutavano le suore a lavorare i campi.
E’ una ricetta esclusiva che nasce dall’unione tra la tradizione araba e quella siciliana e non potete andar via senza assaggiarne un pò perchè è disponibile solo qui! Per i dolci potete andare in qualsiasi momento ma per visitare la chiesa evitate la domenica e i festivi perchè c’è la funzione. Se volete visitare anche le altre zone del monastero, gestite dal comune, dovete andarci la mattina.
Museo Diocesano di Agrigento
Imperdibile per i turisti la visita al Museo Diocesano di Agrigento che si trova in via Duomo. Si tratta di uno spazio espositivo museale interattivo: all’ingresso infatti vi verranno consegnati dei tablet che vi permetteranno di conoscere al meglio la storia delle opere esposte.
Teatro Pirandello
All’interno del Palazzo dei Giganti, ex dimora dei Tomasi di Lampedusa e adesso sede del Comune di Agrigento, sorge il Teatro Pirandello.
La Valle dei Templi: Un Patrimonio dell'Umanità
Agrigento è conosciuta principalmente per la Valle dei Templi e per la Scala dei Turchi, ma il patrimonio storico e culturale della città è molto più vasto e spesso trascurato dai turisti. Custodi della loro stessa unicità i templi di Agrigento attirano ogni anno milioni di visitatori da tutto il mondo. Oggi come allora la loro imponenza e maestosità si fonde perfettamente con il territorio circostante diventandone parte integrante. Una passeggiata nella Valle dei Templi è come ritrovarsi nella straordinaria grandezza dell’antica Grecia.
Il Tempio della Concordia: Un Simbolo di Bellezza e Armonia
Il Tempio della Concordia è forse l’edificio più conosciuto e fotografato dell’intera Valle e di tutta l’antichità greca. Il tempio, databile intorno alla metà del V secolo a.C., presenta un colonnato dorico con quasi tutti gli elementi decorativi della trabeazione ancora conservati. Poco rimane degli altri templi che compongono la valle, ma essi bastano per intuire la loro grandezza di cui potevano godere i visitatori di quasi 2 mila anni fa. Come nel caso del Tempio di Zeus di cui oggi restano soltanto pochi elementi ma che all’epoca della sua costruzione poggiava su colonne alte quasi 20 metri.
La Scala dei Turchi: Un Capolavoro della Natura
La Scala dei Turchi sorge a pochi chilometri da Agrigento ed è indubbiamente una delle mete più affascinanti della zona, una spettacolare sinergia tra gli elementi della natura che ne hanno forgiato la forma. Si tratta di una falesia levigata dall’incedere del vento e del mare, dalla forma ondulata e irregolare e dalle forme dolci e rotondeggianti. Il caratteristico colore bianco puro derivato dalla presenza di un particolare tipo di minerali.
Il nome deriverebbe dall’azione dei pirati Saraceni che nel corso del ‘500 utilizzavano la formazione rocciosa per approdare con le tipiche imbarcazioni.
Eventi e Tradizioni: Il Festival del Mandorlo in Fiore
Uno degli eventi più attesi e affascinanti di Agrigento e della Valle dei Templi, è sicuramente il Festival del Mandorlo in Fiore. Questa celebrazione è dedicata alla bellezza dei fiori di mandorlo e al senso di stupore che generano quando iniziano a sbocciare nei primi giorni di febbraio, quando un’esplosione di petali bianchi e rosa trasforma il panorama agrigentino in un paesaggio da favola. Durante questo evento, le strade di Agrigento si riempiono di colori e profumi, con sfilate, spettacoli folkloristici, mostre d’arte e degustazioni di prodotti tipici.
Cucina Agrigentina: Sapori Autentici della Sicilia
La cucina tradizionale di Agrigento rispecchia l'anima costiera della città e si abbina perfettamente al suo paesaggio montano. Molto utilizzati sono i legumi, il macco di fave ad esempio è un piatto povero di origine contadina, che era solito essere servito ai lavoratori alla fine di ogni raccolto. La lunga cottura delle fave conferisce al piatto una perfetta cremosità che lo rende un piatto molto adattabile. I cavatelli al cartoccio sono uno dei piatti realizzati con uno degli ingredienti tipici siciliani: le melanzane, ed è immancabile in un prato domenicale. Per gli amanti del pesce la minestra i Sicci è l'ideale!
In particolare, Agrigento è famosa per i suoi dolci, come i cannoli, le cassate siciliane e la frutta di martorana, tutti piatti ricchi di sapore e di storia. Un viaggio ad Agrigento non può considerarsi tale senza la degustazione dei piatti tipici della tradizione locale.
Ristoranti Consigliati ad Agrigento
- Concordia in Via Porcello, 8: Piccolo ristorante alla mano con piatti tradizionali e personale simpatico e attento. Gli ambienti sono ristretti ma accoglienti perché arredati come se fosse una trattoria.
- Ristorante Sal8 in Via Cesare Battisti, 8: Delizioso ristorante nel centro di Agrigento, vicino a Via Atenea, specializzato in piatti di pesce. Da non perdere gli antipasti di mare, sia crudi sia cotti, nonché gli spaghettoni con gamberi rossi e pistacchi. Molto versatile, adatto anche a vegetariani perchè ha un ricco menu.
- Pititto Ristorante in Piazzetta Vadalà, 2: Ristorante al centro di Agrigento in un’accogliente piazzetta. Ristorante di cucina prevalentemente a base di pesce ma che ha vasta scelta di primi e secondi a base di carni.
- Osteria ex-panificio: Cucina tipica siciliana.
- Kalos: Per uno spuntino da portare via o un pranzo a sacco.
- Antichi Sapori: Per acquistare prodotti tipici o mangiare un panino con prodotti di ottima qualità e del territorio.
Tabella Riepilogativa dei Siti di Interesse
Sito | Descrizione | Orari di Apertura |
---|---|---|
Valle dei Templi | Area archeologica con templi greci | Variabili, consultare il sito ufficiale |
Scala dei Turchi | Falesia bianca a forma di scala | Sempre accessibile |
Cattedrale di Agrigento | Duomo dedicato a San Gerlando | Consultare il sito ufficiale |
Chiesa di Santa Maria dei Greci | Chiesa costruita su un tempio greco | 10,00 - 13,30/15,30 - 19,00 - LUNEDI’ CHIUSO |
Monastero di Santo Spirito | Monastero con arte barocca e dolci tradizionali | Consultare il sito ufficiale |
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