Cosa vedere a Bologna: un itinerario alla scoperta delle attrazioni principali
Bologna, soprannominata "la dotta, la rossa e la grassa", è una città ricca di fascino, storia e cultura. La città è nota per essere la sede della prestigiosa Alma Mater Studiorum, ovvero l'Università di Bologna, considerata fra le migliori del bel paese e tra le più antiche del mondo. La "rossa" per il colore dei tetti delle case, e "la grassa" per la sua golosa e autentica cucina, conosciuta in tutto il mondo! Trascorrere qualche giorno nel capoluogo dell’Emilia Romagna è un ottimo break all’insegna dell’arte e del buon vivere. Bologna è un gioiello di eccellenze: gastronomiche e culturali. Bologna è una città da girare a piedi, magari programmando delle soste culinarie per gustare non solo il meglio dal punto di vista storico artistico, ma anche gastronomico.
Se state cercando un hotel a Bologna, vi consigliamo di scegliere tra quelli offerti da Booking.com. Ci sono circa 120 hotel con prezzi, foto e i commenti di chi ha soggiornato prima di voi. Appena fuori dal centro o nei pressi della stazione ci sono hotel piccoli e B&B in cui non manca il calore, l’ospitalità e la cordialità tipici dei bolognesi.
1. Piazza Maggiore
Piazza Maggiore è il cuore pulsante di Bologna, la principale piazza della città, circondata dai più importanti edifici della Bologna del Medioevo. Partendo dalla Stazione Centrale di Bologna, o dal vicino parcheggio di Piazza VIII Agosto per chi arriva in auto, la prima tappa alla scoperta della Rossa è la Fontana del Nettuno, uno dei simboli della città. Gli italiani, non i bolognesi, la chiamano anche Piazza Grande perché Lucio Dalla la mise in rima con questo epiteto sicuramente più musicale. Dopo aver ammirato la bellezza della Fontana del Nettuno, girate l'angolo per ritrovarvi davanti la maestosa Piazza Maggiore intorno alla quale si stagliano gli edifici più importanti della Bologna del Medioevo, a cominciare dal Palazzo del Podestà edificato nel 1201. Girando per la piazza potete ammirare il Palazzo dei Notai e il Palazzo Comunale, conosciuto come Palazzo D'Accursio, sede delle Collezioni Comunali d'Arte di Bologna.
In Piazza Maggiore si trova anche la fontana del Nettuno, un’opera maestosa, alta ben 3 metri. La fontana monumentale situata nell'omonima piazza, adiacente a Piazza Maggiore, che gli abitanti della città chiamano "il Gigante" per via delle sue dimensioni. Lo scultore fu costretto ad adeguarsi al volere del cardinale Pier Donato Cesi ma realizzò l’opera in modo che, dalla giusta prospettiva, la mano sinistra sembrasse un membro eretto. A proposito, da Palazzo d'Accursio si può godere di una vista unica sulla Piazza, si può accedere gratis e al suo interno si trovano stanze con affreschi stupendi, mentre nel Palazzo Re Enzo, alla sinistra del Nettuno, nella colonna con i fiori ce ne sono solo due uguali vicini: trovarli si dice porti gran fortuna! Sempre vicino al Nettuno, consigliamo di fare una breve sosta alla Biblioteca Salaborsa.
Secondo una tradizione universitaria girare due volte in senso antiorario attorno alla fontana è di buon auspicio per chi è in procinto di un esame. Secondo la leggenda, lo stesso Giambologna ruotò attorno al piedistallo per trovare l'ispirazione e la fortuna per la realizzazione della statua!
Leggi anche: Divertimento in famiglia a Bologna
2. Le Due Torri: Asinelli e Garisenda
Le Due Torri, simbolo di Bologna, risalenti all’XI secolo, si trovano al punto di ingresso dell’antica via Emilia. Sono il simbolo più noto e rappresentativo della città: Torre degli Asinelli e Torre della Garisenda. La Torre degli Asinelli e la vicina Torre Garisenda sono le più conosciute. Entrambe avevano una funzione militare (di segnalazione e di difesa) e rappresentavano con la loro imponenza il prestigio sociale della famiglia responsabile della costruzione. Salendo i 498 gradini della Torre degli Asinelli, si giunge alla vetta da cui si può godere, dall’alto dei suoi 97,20 metri, di una spettacolare vista della città. Durante le belle giornate, la vista può arrivare fino al mare e alla Prealpi del Veneto. La Torre Garisenda, coeva alla precedente, si differenzia per la minore altezza di soli 47 metri.
La storia di Torre degli Asinelli è inoltre legata ad una leggenda, secondo la quale un giovane, che di lavoro trasportava sabbia e ghiaia con i suoi asinelli, la costruì per conquistare la mano di una ragazza di cui si era innamorato. Il padre di lei gli disse che avrebbe potuto sposarla solo quando avrebbe portato in dote la torre più alta di Bologna. Allora il giovane la costruì in solo 9 anni e potè sposare la giovane.
Edificate intorno al XII secolo, in principio erano oltre 100 e la loro altezza era una sorta di status symbol per le famiglie nobili del tempo. Oggi ne rimangono una ventina. Fino a poco tempo fa era possibile raggiungere la cima della Torre degli Asinelli salendo 498 gradini, ma le visite sono interrotte a causa dei lavori di restauro per la messa in sicurezza della Vicina Torre della Garisenda. NB : per il momento le due Torri sono chiuse per ristrutturazione fino a data da definire.
In cima alla torre degli Asinelli si trovava un vaso rotto che secondo una credenza popolare rappresentava la capacità della città di risolvere conflitti.
C’è una superstizione legata alla Torre degli Asinelli: gli universitari non devono salire sulla torre (così come non devono attraversare in diagonale Piazza Maggiore) fino al conseguimento della laurea.
Leggi anche: Consigli per un investimento di successo nel settore delle attrazioni.
3. Basilica di San Petronio
La Basilica di San Petronio è la chiesa più importante e imponente di Bologna, nonché una delle più grandi al mondo. E' la chiesa più importante e imponente di Bologna, nonché una delle più grandi al mondo, non a caso per far spazio a questo tempio vennero demolite torri, abitazioni private e ben 8 chiese. I lavori della Chiesa iniziarono nel XIV secolo ma solo nel 1514 fu incaricato per il suo completamento l’architetto Arduino degli Arriguzzi. Questa Basilica rappresenta l'ultima grande opera gotica realizzata in Italia, a croce latina a tre navate con cappelle. Come arrivare vicinissima a Piazza Maggiore (40 m, 1 min).
Nel progetto originale la Basilica avrebbe dovuto superare in grandezza la Basilica di San Pietro a Roma ma Papa Pio IV ne bloccò i lavori. Si dice che Papa Pio IV fece costruire questo palazzo per togliere fondi alla costruzione della Basilica di San Petronio ed evitare così che questa superasse le dimensioni di San Pietro a Roma. All'interno si possono ammirare opere d'arte, tra cui affreschi e sculture, e visitare la Cappella Bolognini, un'opera d'arte rinascimentale.
4. Archiginnasio di Bologna
L’Archiginnasio, antica sede dell’Università di Bologna, è uno dei palazzi più significativi di Bologna. Posto nel cuore del suo centro storico, ospita dal 1838 la Biblioteca Comunale e il Teatro anatomico, un suggestivo teatro anatomico in legno del XVII secolo. Il più bel palazzo di Bologna, considerato addirittura uno dei più belli d'Italia. Costituito da un lungo portico con 30 arcate decorate da centinaia di stemmi e due logge ai piani superiori, l'Archiginnasio fu costruito a metà 500 per volere dal Cardinale Carlo Borromeo il quale voleva dare all'Università di Bologna, la più antica del mondo, un'unica e bellissima sede. Durante la visita non perdere le due aule magne che un tempo ospitavano Artisti e Legisti (Stabat Mater), decorate in maniera sublime, e il Teatro Anatomico, ricostruito dopo i fatali bombardamenti del 1944.
Durante i bombardamenti alleati su Bologna, nel 1944 il palazzo fu gravemente danneggiato. I fascisti, per fare propaganda, scrissero all'ingresso del portone "Opera dei liberatori", per far passare il messaggio che quella distruzione era colpa di chi voleva liberare Bologna dai nazi-fascisti. Tale scritta è tutt'oggi visibile.
Al suo interno si trova anche il Teatro Anatomico, chiamato così per la sua forma ad anfiteatro e adibito allo studio dell’anatomia umana. In questa sala c’è un tavolo in marmo, sul quale venivano praticate le autopsie, circondato dalle panche per gli studenti.
Leggi anche: Guida a Europa-Park
5. Complesso di Santo Stefano (Le Sette Chiese)
Quello di Santo Stefano è il complesso più singolare di Bologna, noto soprattutto come “sette chiese” perché composto dall’unione di più edifici sorti in epoche diverse. Non una sola chiesa, bensì un insieme di edifici sacri che formano il più noto complesso delle Sette Chiese,ovvero 7 costruzioni molto antiche che, pur appartenendo ad epoche diverse, presentano una certa omogeneità stilistica, costituendo il monumento romanico più interessante e meglio conservato di Bologna. La triangolare Piazza Santo Stefano ospita nell'ordine: la Chiesa del Crocifisso, la Basilica del Sepolcro, la Chiesa di San Vitale e Sant'Agricola, il Cortile di Pilato, la Chiesa del Martyrium, il Chiostro Medievale e il Museo di Santo Stefano. Da non perdere nemmeno la Basilica del Sepolcro, costruita per ordine del Vescovo Petronio seguendo il progetto del S. Sepolcro di Gerusalemme.
Sulla piazza si affacciano la chiesa del Crocifisso, di origine longobarda, del Calvario e dei SS. Vitale e Agricola e la chiesa della Trinità, ristrutturata fra il XII e il XIII secolo. All’interno si possono ammirare inoltre il Cortile di Pilato, con un bacile marmoreo donato da Liutprando e Ilprando, re dei Longobardi e il chiostro benedettino a duplice loggiato (sec. X-XIII), una delle più superbe creazioni del romanico emiliano. All'esterno della basilica si trovavano, inoltre, due sarcofagi medievali, che un tempo hanno custodito le spoglie dei primi vescovi della Chiesa di Bologna. Oggi i sarcofagi sono custoditi nel giardino della Chiesa del Crocifisso, di origine longobarda.
Fermati a Piazza Santo Stefano: si tratta di una delle piazze più vive della città, ricca di locali ed eventi durante la bella stagione.
6. MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna
Inaugurato nel 2007, il Museo d'Arte Moderna di Bologna sorge sull'ex forno del pane e racconta l'arte italiana dal secondo dopoguerra fino ai nostri giorni, non solo attraverso la sua Collezione Permanente, ma anche con mostre temporanee. Tra i numerosi capolavori esposti ricordiamo "Homage to the Hollywood Squares (featuring Bridget Riley)" di Francesco Vezzoli, grande arazzo quadrato dove l'artista utilizza il medium tessile per rielaborare con ironia i riferimenti alle composizioni optical di Bridget Riley e alle tessiture di Anni Albers. Dal 2012, inoltre, il MAMbo ospita temporaneamente le collezioni del Museo Morandi.
Organizza la visita: attenzione agli orari, in quanto durante la settimana il museo è aperto solo il pomeriggio.
7. Il Portico di San Luca
Bologna è famosa per i suoi portici che, solo nel centro storico, raggiungono quasi i 40 chilometri. Bologna è percorsa da ben 40 km di porticati, che rappresentano l'essenza stessa della città e forniscono riparo dal sole in estate e dalla pioggia in inverno. Il portico di San Luca è il più lungo al mondo con i suoi 3.796 metri e le sue 666 arcate che uniscono il centro di Bologna al Santuario della Madonna di San Luca. Il portico coperto, con 666 arcate, collega il santuario a Porta Saragozza in città. Legata al culto dell'immagine della Beata Vergine di S. Luca, l'attuale chiesa fu realizzata tra il 1723 e il 1757. Con particolare pianta ellittica, la chiesa ospita opere di Guido Reni e Guercino.
Il più famoso della città è sicuramente il Portico di San Luca, che con i suoi 4 km di lunghezza collega il centro di Bologna al Santuario Madonna di San Luca sul Colle della Guardia; quest'ultimo merita sicuramente una visita (si può ammirare il panorama dalla cupola e accedere alla cripta). I Portici di San Luca sono collegati ad un altro dei 7 segreti di Bologna: il portico è infatti coperto e costituito da 666 arcate, simbolo del demonio. Tale riferimento non è una semplice casualità. Metaforicamente, gli stessi portici hanno la forma di un serpente, schiacciato dal piede della Madonna, rappresentato dalla chiesa. Di conseguenza, la salita rappresenta un percorso di liberazione e purificazione dal peccato.
Altre attrazioni di Bologna
- Museo Civico Archeologico: Situato a pochi passi da Piazza Maggiore, il Museo Civico Archeologico ospita una vasta collezione di reperti etruschi, romani e egizi.
- Pinacoteca Nazionale di Bologna: Si trova a pochi minuti dalla Due Torri, all’interno dell’ex Noviziato Gesuita di Sant’Ignazio risalente al 1600. La sua collezione comprende opere di alcuni tra i più importanti artisti italiani del Rinascimento, Manierismo e Barocco, come Raffaello, Perugino, Tintoretto, Tiziano, i Caracci, Guercino e Reni.
- Le Stanze di Lucio Dalla: Situate nel quartiere universitario di Bologna, le Stanze di Lucio Dalla sono un omaggio al famoso cantautore italiano.
- Giardini Margherita: Il più antico giardino cittadino, da secoli luogo di passeggio e teatro di manifestazioni, giochi, gare sportive. Il disegno attuale risale ai primi anni dell’800, quando per espressa volontà di Napoleone venne ripensato da G. B. Martinetti secondo geometrie ispirate ai giardini alla francese.
- La Finestrella di Via Piella: Probabilmente in pochi lo sanno, ma Bologna è sempre stata una città d'acqua e, come Venezia, è percorsa da diversi canali utilizzati nel periodo in cui la città era un importantissimo polo di produzione della seta. Passando sotto Porta Govese o Torresotto dei Piella si giunge alla celebre finestrella sul canale delle Moline e al ponte sul canale, entrambi con affaccio. Quest'angolo di città è noto come "la piccola Venezia".
TAG: #Attrazioni