Bando Titolo II Turismo Regione Puglia: Requisiti e Opportunità
Il Bando Titolo II della Regione Puglia rappresenta uno strumento di agevolazione fondamentale per incentivare e sostenere gli investimenti nel settore turistico. Questo strumento si rivolge a diverse tipologie di imprese, offrendo opportunità differenziate a seconda delle loro dimensioni e caratteristiche.
A chi si rivolge il Titolo II Capo VI Regione Puglia
Il Titolo II Capo VI della Regione Puglia si rivolge alle imprese regolarmente iscritte alla Camera di Commercio e costituite. Questo include microimprese, piccole e medie imprese. Possono beneficiare di questa misura anche le imprese inattive, purché siano regolarmente costituite e iscritte al Registro delle Imprese.
Investimenti Ammissibili
Sono ammissibili gli investimenti relativi alla sede operativa. Tra le tipologie particolari di investimenti, rientrano gli interventi volti alla riattivazione funzionale di strutture turistico-alberghiere non attive, purché siano soddisfatti determinati requisiti. È importante notare che le "sale ricevimenti" non sono considerate servizi funzionali all'attività turistica e, di conseguenza, le spese relative alla loro realizzazione, ammodernamento ed ampliamento non sono ammissibili. Inoltre, gli investimenti finalizzati alla mera sostituzione di impianti non sono agevolabili.
Come stabilito dall'art. 3 comma 1 lett. d) ed e) sono ammissibili la realizzazione di strutture turistico alberghiere (compresi servizi annessi, nel rispetto della normativa vigente) attraverso il consolidamento ed il restauro e risanamento conservativo di immobili che presentano interesse artistico e storico-architettonico e il consolidamento, restauro e risanamento conservativo di edifici rurali, masserie, trulli, torri, fortificazioni al fine della trasformazione dell'immobile in strutture turistico alberghiere (compresi servizi annessi, nel rispetto della normativa vigente). Ai fini di cui sopra, deve restare immutata la volumetria fuori terra esistente e fatti salvi i prospetti originari e le caratteristiche architettoniche e artistiche.
Tipologie di Agevolazioni
Le agevolazioni previste sono di due tipologie, erogate all'impresa in un'unica soluzione sotto forma di liquidità sul proprio conto corrente:
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- Contributo a fondo perduto: Calcolato sul montante interessi in funzione del tasso di interesse applicato dalla banca al momento della stipula, maggiorato di uno spread non superiore al 5% (in media, potrebbe aggirarsi intorno al 5,5% - 6%).
- Contributo aggiuntivo in conto impianti: Non superiore al 20% dell'investimento e all'importo massimo di euro 800.000 per le medie imprese ed euro 400.000 per le piccole imprese.
Recupero di Aree Urbane Degradate
Per il recupero di aree urbane degradate e/o inquinate da destinare alla realizzazione di strutture ricettive, congressuali, sportive, culturali e/o ricreative, si intendono gli interventi di riqualificazione di edifici abbandonati e/o necessitanti di opere di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo o di ristrutturazione edilizia come definite dal “Testo Unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia” (art. 3 del DPR 6/06/2001, n. 380, nonché interventi di ristrutturazione edilizia (definita da art. 10 comma 1 lett. C del DPR 380/2001) in cui le modifiche della volumetria complessiva siano contenute nei limiti definiti dal cosi detto Piano Casa (art. 4 della L.R.
Requisiti e Condizioni Essenziali
Si ritiene che gli aiuti abbiano un effetto di incentivazione se, prima dell'avvio dei lavori relativi al progetto o all'attività, il beneficiario ha presentato domanda scritta di aiuto allo Stato membro interessato. Infatti, ai sensi del punto 23 dell’art. 2 del Regolamento UE n. 651/2014 e s.m. e i., “si intende per «avvio dei lavori» la data di inizio dei lavori di costruzione relativi all'investimento oppure la data del primo impegno giuridicamente vincolante ad ordinare attrezzature o di qualsiasi altro impegno che renda irreversibile l'investimento, a seconda di quale condizione si verifichi prima. L'acquisto di terreno e i lavori preparatori quali la richiesta di permessi o la realizzazione di studi di fattibilità non sono considerati come avvio dei lavori.
Esempio Pratico
Un'impresa è regolarmente costituita ed iscritta al Registro Imprese da gennaio 2018. La stessa impresa intende rilevare un'attività turistico-alberghiera, funzionante da diversi anni, sotto forma di subentro nella gestione, ovviamente supportato anche da idoneo contratto di disponibilità dell'immobile. Come prescritto dall'art. 3 comma 6 "(…) possono essere agevolati progetti di ampliamento, ammodernamento e ristrutturazione di strutture turistico alberghiere esistenti e funzionanti, presentati da Soggetti proponenti che intendono subentrare nell'attività turistica esercitata nella struttura oggetto di richiesta di agevolazioni (…)". Il successivo comma 18, a tal proposito, prevede che "gli investimenti di cui al comma 6 (subentro), sono agevolabili se l’impresa proponente fornisce documentazione (copia autorizzazioni amministrative per lo svolgimento dell’attività, copia dei registri iva vendite e/o corrispettivi, ecc.) utile a verificare che l’impresa cedente abbia svolto l’attività turistico alberghiera nella sede oggetto di agevolazione per almeno 6 mesi dalla data di presentazione della domanda".
Cumulabilità con Altre Agevolazioni
Gli aiuti di cui al presente Avviso sono cumulabili sia con gli aiuti al finanziamento del rischio di cui al Titolo III del Regolamento e sia con gli aiuti de minimis di cui al Regolamento Regionale n. 15 del 01/08/2014, pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n.
Ai sensi dell'art. 3 dell'Avviso è ammissibile l'ampliamento, l'ammodernamento e la ristrutturazione delle strutture turistico alberghiere, ivi comprese le strutture di servizi funzionali allo svolgimento dell'attività (quali bar, palestre, piscine, centri benessere, ecc.) nonché gli interventi finalizzati al superamento delle barriere architettoniche, al rinnovo e aggiornamento tecnologico, al miglioramento dell'impatto ambientale.
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In conclusione, il Bando Titolo II rappresenta una leva strategica per lo sviluppo e l'innovazione del settore turistico in Puglia, offrendo un supporto concreto alle imprese che investono nel miglioramento delle proprie strutture e servizi.
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