Diarrea del Viaggiatore: Cause e Prevenzione
La "diarrea del viaggiatore" è una sindrome caratterizzata da diarrea di variabile intensità che colpisce le persone in viaggio, più comunemente in Paesi con condizioni sanitarie precarie dove si possono ingerire acqua o alimenti contaminati da materiale fecale.
È un evento molto comune, il cui rischio aumenta in base alla destinazione. Secondo l’Istituto Superiore di Sanità (ISS) si stima che circa l’80% dei viaggiatori potrebbe essere esposto a episodi di diarrea durante una vacanza all’estero o al rientro.
La diarrea del viaggiatore è la malattia più comune che può colpire in viaggio. Colpisce ogni anno fra il 20 e il 30 per cento dei viaggiatori internazionali, circa 10 milioni di persone.
La diarrea del viaggiatore compare, generalmente, nei primi giorni del soggiorno (raramente può manifestarsi al rientro dal viaggio) e si risolve spontaneamente nel giro di 2-5 giorni. Si possono avere anche più episodi nel corso della permanenza all’estero.
Sintomi della diarrea del viaggiatore
La diarrea del viaggiatore si caratterizza per frequenti scariche diarroiche dall’esordio improvviso che possono anche essere associate a nausea, vomito, gonfiore, crampi addominali, febbre e malessere. Le feci hanno consistenza alterata e volume maggiore alla norma.
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Nella maggior parte dei casi l’inizio è repentino. E’ comune anche l’alterazione della consistenza delle feci.
Il principale tra i sintomi della diarrea del viaggiatore è la diarrea (4-6 scariche al giorno con consistenza molle, acquosa o con tracce di sangue). La manifestazione viene definita lieve se si hanno meno di 3 scariche quotidiane senza altri disturbi, moderata quando le evacuazioni variano da 4 a 10, grave se le scariche sono più di 10 o se è presente sangue nelle feci.
Alla diarrea possono poi associarsi altri sintomi, quali: nausea, vomito, crampi addominali e febbre.
Cause della diarrea del viaggiatore
Le cause possono essere diverse. La principale è il contatto con batteri, virus e parassiti soprattutto attraverso il consumo di acqua contaminata e cibi crudi o poco cotti. La maggior parte dei casi di diarrea del viaggiatore è causata da microorganismi patogeni, in particolare dall’Escherichia coli, ma può essere indotta anche da virus e parassiti.
Gli agenti infettivi sono le cause principali. Gli agenti patogeni esterni possono fare breccia nei meccanismi di difesa individuale. Viaggiando, i meccanismi di difesa del corpo nei confronti delle infezioni vengono meno. Stress, jetlag, e cibi ai quali non si è abituati possono alterare l’omeostasi e interferire con la microflora che normalmente protegge l’intestino.
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La diarrea del viaggiatore si trasmette attraverso l’ingestione di cibi o liquidi contaminati. I cibi considerati “ad alto rischio” sono le carni crude o poco cotte, frutta e verdura non sbucciate, acqua del rubinetto, ghiaccio, latte non pastorizzato e altri prodotti caseari. I luoghi dove è più facile ingerire cibi contaminati sono mercati, piccoli ristoranti e buffet.
Agenti infettivi comuni
- Batteri: Escherichia coli (Etec), che rappresenta l’agente di infezione più comune.
- Virus
- Parassiti
Approfondimento: Escherichia coli (E. coli)
Escherichia coli è un bacillo Gram-negativo appartenente alla famiglia degli enterobatteri (Enterobacteriaceae). È assai diffuso in natura ed è un normale abitante della flora batterica dell'intestino umano, così come delle vie urinarie, della cute e della vagina. I ceppi enterotossigenici di E. coli (ETEC) sono capaci di produrre tossine ben distinte di natura proteica: la tossina termostabile (ST) e quella termolabile (LT), simile a quella del colera (benché con attività molto minore) ed in grado di provocare la secrezione di cloro ed acqua nel lume dell'intestino. Oltre alla produzione di enterotossine, sembrano necessari altri fattori per provocare la malattia, tra cui la capacità dei ceppi ETEC di aderire alle cellule epiteliali dell'intestino tenue. Per l'assenza di proprietà invasive, i ceppi ETEC sono molto raramente coinvolti nelle infezioni extraintestinali da E.
Prevenzione della diarrea del viaggiatore
La migliore strategia per evitare la diarrea del viaggiatore consiste nel prestare attenzione a quello che si mangia e beve durante i viaggi. Per ridurre il rischio di contrarre la diarrea del viaggiatore serve avere una particolare attenzione a cosa si mangia e si beve, oltre ad alcune norme comportamentali. Durante la pianificazione del viaggio, è consigliabile concentrarsi sul rafforzamento dell’intestino o del microbioma intestinale.
- Lavare di frequente le mani, soprattutto prima di toccare i cibi e le bevande; asciugarle tramite gli erogatori ad aria presenti nelle toilette o all’aria piuttosto che utilizzare le salviette di carta o stoffa eventualmente a disposizione degli ospiti e a uso promiscuo.
- Acqua solo in bottiglia. Ricordiamo di bere acqua solo dalle bottigliette sigillate ermeticamente. L’acqua in bottiglia è probabilmente sicura, ma assicurarsi che il tappo e il sigillo non siano aperti o danneggiati.
- Non consumare ghiaccio: quando si ordinano drink chiederli senza ghiaccio (per la prevenzione non serve eliminare il ghiaccio perché in quel caso la contaminazione crociata è già avvenuta). Gli alimenti non sicuri includono insalate, frutta non sbucciata, carne e frutti di mare crudi o poco cotti, latticini non pastorizzati, l’acqua del rubinetto, il ghiaccio se non si è sicuri che sia prodotto con acqua sterilizzata.
- Evitare lo street food o scegliere cibi da strada fritti.
- evitare ostriche, molluschi e frutti di mare.
Inoltre, uno degli approcci più promettenti per la prevenzione di varie forme di diarrea consiste nell’uso di farmaci antidiarroici. Inoltre, l’uso di farmaci antidiarroici a base di microorganismi vivi si è dimostrato una strategia utile per la prevenzione e il trattamento della diarrea del viaggiatore. Prima di intraprendere un viaggio è sempre consigliabile iniziare ad assumere fermenti lattici e probiotici, per contribuire a promuovere il benessere intestinale. Si tratta di batteri vivi e vitali, ad azione benefica, in grado di riequilibrare la microflora intestinale alterata. Possiamo iniziare ad assumere fermenti lattici e probiotici almeno una settimana prima della partenza, continuando per tutta la durata del viaggio e proseguendo al nostro rientro.
Trattamento della diarrea del viaggiatore
Generalmente, la diagnosi della diarrea del viaggiatore si basa sulla valutazione clinica e non sono necessarie metodiche diagnostiche specifiche. Solitamente, la diarrea del viaggiatore tende ad essere autolimitante e non necessita di particolari trattamenti. In linea generale, la diarrea del viaggiatore ha un decorso benigno e i sintomi tendono a regredire nel giro di qualche giorno.
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In linea generale, non servono farmaci per il trattamento della diarrea che si risolve da sola in un paio di giorni. La durata della diarrea del viaggiatore è variabile: da un minimo di 2 giorni fino a un massimo di 7-10 giorni.
Si consiglia però di mantenersi ben idratati durante tutta la durata del disturbo, per contenere la perdita di liquidi. Idratati e reintegra i liquidi persi. È importante bere abbondantemente, per ripristinare l’equilibrio idrico ed elettrolitico. Oltre all’acqua naturale, possiamo scegliere tè o camomilla poco zuccherati, realizzati con acqua in bottiglia o portata precedentemente ad ebollizione. Consuma pasti leggeri. Prediligiamo cracker e frollini secchi privi di farciture.
In presenza di diarrea può essere utile l’assunzione di un astringente quale la diosmectite o il racecadotril. Non esistono specifici fermenti lattici per la diarrea del viaggiatore, ma mai come in questo i probiotici diventano un alleato indispensabile: presi in varietà e concentrazioni più elevate di quelli assunti durante la profilassi, riequilibrano la flora batterica intestinale durante e dopo gli attacchi diarroici e preservano la mucosa in caso di parallele terapie antibiotiche.
In presenza di episodi di diarrea estremamente frequenti (3 o più in 8 ore), in particolare associati a nausea, vomito e crampi, si consiglia di fare riferimento al medico che potrebbe prescrivere una terapia antibiotica per 3-5 giorni. Nella maggior parte dei casi, si considera la reidratazione orale mentre tra i farmaci contro la diarrea del viaggiatore possono essere usati agenti antidiarroici. Utilizza farmaci nei casi più gravi di diarrea.
Tabella riassuntiva: Diarrea del Viaggiatore
Aspetto | Dettagli |
---|---|
Definizione | Sindrome caratterizzata da diarrea durante i viaggi, specialmente in paesi con scarse condizioni igieniche. |
Cause Principali | Batteri (Escherichia coli), virus, parassiti, ingestione di cibi/acqua contaminati. |
Sintomi | Scariche diarroiche frequenti, nausea, vomito, crampi addominali, febbre, malessere. |
Prevenzione | Igiene delle mani, consumo di acqua in bottiglia, evitare cibi crudi/poco cotti, uso di probiotici. |
Trattamento | Reidratazione orale, astringenti, antibiotici (nei casi più gravi), probiotici. |
Durata | Solitamente 2-5 giorni, ma può durare fino a 7-10 giorni. |
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