Caratteristiche e Definizione del Turismo Religioso in Italia
Il turismo religioso rappresenta una forma di viaggio motivata da fede e spiritualità, con l'obiettivo di visitare luoghi sacri e di culto. Il turista religioso cerca un arricchimento interiore attraverso la bellezza e la sacralità di questi luoghi.
Definizione e Tipologie del Turismo Religioso
Tre sono le principali tipologie di turismo spirituale: i pellegrinaggi, i grandi viaggi e i viaggi religiosi-leisure.
- Pellegrinaggi: Pratica di fede che si svolge nei santuari, nelle case del pellegrino, nelle abbazie, nei monasteri e nei conventi.
- Grandi Viaggi: Spostamento di un numero importante di persone nello stesso luogo al fine di partecipare a manifestazioni di grande coinvolgimento.
Il Turismo Religioso in Italia
L’Italia è un paese ricco di tradizione e storia, soprattutto per quanto riguarda la religione cattolica. Ogni anno milioni d’Italiani si spostano per visitare le mete più prestigiose.
Secondo una ricerca dell’Isnart, in Italia il turismo religioso pesa sull’economia nazionale l’1,5% sul totale dei flussi turistici, di cui il 2% sulla domanda internazionale e l’1,1% sui turisti italiani, per un totale di 5,6 milioni di presenze turistiche.
Il turista religioso predilige i viaggi in bassa stagione e spende in media 51 euro al giorno: gli italiani spendono di più degli stranieri (rispettivamente 59 euro e 46 euro).
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Evoluzione Storica del Turismo
Presso alcune civiltà antiche si riscontra qualche tipo di spostamento da parte di persone appartenenti alle classi superiori (per motivi religiosi, di studio, sportivi, di cura termale ecc.), che si avvicina al moderno concetto di viaggio turistico. Durante il Medioevo, oltre ai pellegrinaggi dei cristiani verso i luoghi santi, assunsero importanza quelli dei musulmani verso la Mecca; dopo la fondazione delle prime università, si aggiunsero i viaggi di studiosi e di studenti e quindi quelli degli artisti invitati alle varie corti.
È questo il periodo in cui, nei maggiori centri europei, agli alloggi locati da privati e alle foresterie delle istituzioni religiose, comincia ad affiancarsi un’organizzazione ricettiva di tipo alberghiero, la cui esistenza è anche dimostrata dal sorgere di vere e proprie arti. Nel Rinascimento, mentre nei paesi interessati dalla Riforma scompaiono i pellegrinaggi diretti ai luoghi mariani o ai luoghi dei santi, si manifesta il desiderio di arricchire il proprio spirito con esperienze personali.
Dal Cinquecento in poi si hanno molti esempi di viaggi a fini culturali, oltre che per motivi commerciali e militari, testimoniati da attente descrizioni. Alcuni di questi possono essere ricondotti al grand tour, tipo di viaggio che nel 18° e 19° sec. venne di moda per i giovani gentiluomini inglesi, desiderosi di conoscere l’Europa continentale.
La Rivoluzione industriale e il conseguente affermarsi della civiltà urbana e di nuove più moderne comunicazioni provocarono modificazioni profonde nel turismo. Risale all’Ottocento la prima comparsa, nella letteratura inglese, del termine tourist «turista», che si collega al francese torner (12° sec.) e ai vocaboli da esso derivati.
Un ruolo decisivo per quanto riguarda il coinvolgimento nel t. di un più consistente numero di persone fu l’avvento della ferrovia e in particolare l’istituzione degli excursion-trains, in Gran Bretagna, verso la metà del 19° secolo. Altri contributi allo sviluppo della mobilità per diporto furono offerti dalla diffusione della bicicletta (dal 1855 in poi) e dell’automobile (ultimo quarto dell’Ottocento).
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Per un’estensione del t. dalla élite dotata di mezzi finanziari e, in certi casi, di mezzi di trasporto individuali a una massa sempre più vasta di persone occorre attendere, però, il periodo compreso fra le due guerre mondiali. Solo allora il t. divenne un’attività sociale, com’è dimostrato dalla nascita, in Italia e in altri paesi, del t. dopolavoristico, del t. scolastico e più in generale giovanile, del t. sportivo, favoriti anche dal diffondersi delle agenzie di viaggio.
Dopo la Seconda guerra mondiale, la generalizzazione, nei paesi economicamente più evoluti, dell’automobile e l’affermazione dei voli transcontinentali e transoceanici hanno permesso di raggiungere agevolmente qualsiasi regione del mondo.
Tipologie di Turismo
Tenendo conto degli impulsi che sono alla base di un viaggio turistico in senso proprio si possono distinguere vari tipi di t.: naturalistico, balneare, lacuale, rurale, sportivo, culturale, religioso, enogastronomico ecc., che trovano corrispondenza nelle ‘vocazioni’ dei vari luoghi turistici.
Il Santuario: Un Luogo Sacro
I santuari e i pellegrinaggi sono fenomeni religiosi che si rincorrono nello spazio e nel tempo. Se il santuario è principalmente un luogo sacro, il pellegrinaggio è il cammino privilegiato per raggiungerlo in modo santo. Anche la Chiesa ne esalta il profondo valore per la tradizione e per la pratica: nell’approccio sia pastorale che catechetico i santuari e i pellegrinaggi sono un’occasione di rinnovo della fede e di approfondimento dell’esperienza religiosa individuale e comunitaria.
L’attuale nozione di santuario proviene da una riflessione che ha coinvolto diverse discipline. La storia comparata delle religioni, la storia delle tradizioni popolari, l’antropologia così come il diritto hanno contribuito in misura diversa allo studio e alla comprensione dei diversi fenomeni storici, sociali ed economici coinvolti nella nascita ed evoluzione di questi singolari luoghi di culto.
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Sebbene dei luoghi dalle analoghe caratteristiche esistano fin dall’antichità, è soltanto a partire da un’epoca molto recente che se ne circoscrivono proprietà e caratteri sia morfologici che tipologici.
Nella prospettiva delineata dal codice di diritto canonico del 1983 sembrano centrali alcuni aspetti tesi a fare del santuario un luogo privilegiato di dialogo fra i fedeli e la Chiesa. Al santuario si attribuiscono quattro funzioni principali: è luogo di evangelizzazione, di carità, di cultura e di impegno ecumenico.
Se si considera una definizione ampia, ma condivisa, un santuario è «ogni luogo segnato da “apparizioni” e “miracoli”, oggetto per questo di devozione e di pellegrinaggio spontaneo, nato in genere al di fuori delle normali istituzioni ecclesiastiche, ma divenuto presto loro stretto “alleato”». Un luogo sacro, per essere considerato un santuario, deve produrre devozione, culto, preghiera - in una parola una pietà - e per questo diventare la meta di uno spostamento o di un viaggio dalle motivazioni religiose: un pellegrinaggio.
Il Giubileo e il Turismo Religioso
La Chiesa celebrerà nel 2025 il Giubileo, l’anno santo che il Papa convoca periodicamente dal 1300 e che segna una tappa importante per la Chiesa Cattolica. L’intervallo tra i Giubilei è cambiato più volte nel corso della storia, ma oggi è di 25 anni: l’ultimo Giubileo prima del prossimo detto “ordinario” è stato quello del 2000.
In preparazione del Giubileo del 2025, sono previsti numerosi interventi e più di 1000 cantieri sono stati aperti. Per il Giubileo 2025 è previsto l’arrivo di 100mila pellegrini al giorno.
Fattori di Crescita del Turismo Religioso
Il mercato del turismo religioso si sta espandendo in modo significativo a causa della crescente domanda di esperienze spirituali e culturali in una varietà di località internazionali. Il miglioramento delle infrastrutture e della tecnologia di viaggio rende più accessibili i siti religiosi importanti e isolati. L’espansione del mercato è aiutata anche dalla crescente connettività globale e dalla crescita economica nei mercati emergenti.
Turismo Religioso: Numeri e Tendenze
Di seguito, una tabella riassuntiva dei dati principali relativi al turismo religioso in Italia:
Indicatore | Valore |
---|---|
Peso sull'economia nazionale | 1,5% dei flussi turistici totali |
Domanda internazionale | 2% |
Turisti italiani | 1,1% |
Presenze turistiche totali | 5,6 milioni |
Spesa media giornaliera | 51 euro |
Spesa media giornaliera (italiani) | 59 euro |
Spesa media giornaliera (stranieri) | 46 euro |
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