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Cosa vedere a Pristina, Kosovo: Guida turistica

La città di Pristina è la capitale del Kosovo, piccola repubblica balcanica che ha dichiarato la sua indipendenza dalla Serbia nel 2008. Incastonato tra la Serbia, la Macedonia del Nord, l’Albania ed il Montenegro, il Kosovo è riconosciuto a livello internazionale da soli 101 Paesi membri dell’Onu su 193 totali.

Tra questi Stati, ovviamente, non figura la Serbia, le cui autorità governative ancora si rifiutano di riconoscere l’indipendenza e la sovranità di Pristina. Le ostilità iniziarono alla fine degli anni ’90 con una violentissima guerra che fece circa 14000 morti e si protraggono fino ai giorni nostri. Aspettando che finiscano le tensioni tra i due Paesi, ho trovato Pristina una città vivace, con un centro città ricco di negozi, caffè alla moda e ristoranti.

Per coloro che arrivano in aereo, Prishtina è la porta di accesso al Paese. La capitale Prishtina, pur non essendo architettonicamente affascinante come altre città dei Balcani, è una città vivace e ricca di eventi. Nel 2022 ha ospitato Manifesta14, la famosa biennale di architettura contemporanea.

Le attrazioni principali di Pristina

1. La Cattedrale di Madre Teresa

La Chiesa di Madre Teresa è la più grande cattedrale cattolica del Kosovo, aperta ai fedeli solo nel 2010 dopo che le sue fondamenta erano state gettate nel 2005 con la celebrazione ufficiale tenuta dall’allora presidente Ibrahim Rugova. La Cattedrale di Santa Madre Teresa di Pristina è la cattedrale cattolica di Pristina.

L’interno dell’edificio religioso neoromanico ha 3 navate, è molto spazioso e abbastanza spoglio. Le due cose che colpiscono maggiormente sono le panche in legno ornate con la testa di un’aquila - figura significativa della cultura albanese - e le magnifiche vetrate colorate che raffigurano la storia del Kosovo.

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2. Il Campanile della Cattedrale di Madre Teresa

Il campanile della Cattedrale di Madre Teresa misura ben 63 metri di altezza e dalla sua cima si gode di una vista spettacolare su Pristina a 360 gradi. Guardando a Est si nota il Parco Miti con il grande complesso dell’Università di Pristina e il bizzarro edificio della Biblioteca Nazionale; a Nord il lunghissimo Boulevard Madre Teresa, strada principale della capitale; a sud e a ovest la vista si perde tra i sobborghi della città.

3. La Biblioteca Nazionale di Pristina

La Biblioteca Nazionale del Kosovo si trova a Pristina. La Biblioteca Nazionale di Pristina fu progettata dall’architetto croato Andrija Mutnjaković e completata nel 1982. Oltre che essere la biblioteca più grande del Kosovo è anche uno degli edifici più brutti e strani che abbia mai visto.

L’enorme struttura è un insieme di cubi e cupole di diverse dimensioni (più di 90!), due forme geometriche principali provenienti dalla tradizione bizantina e ottomana molto presenti in Kosovo. Il tutto, racchiuso in una bizzarra griglia metallica che dovrebbe servire come protezione solare oltre che da elemento decorativo.

È la Biblioteca Nazionale Pjëter Bogdani, però, l’edificio più interessante della capitale kosovara. Al suo interno sono custoditi volumi sulla storia del Kosovo e spesso ospita mostre fotografiche ed eventi.

4. La Chiesa di Cristo Salvatore

A breve distanza dalla Biblioteca di Pristina si trova la piccola Chiesa di Cristo Salvatore, edificio religioso serbo ortodosso. La costruzione della chiesa venne interrotta nel 1992 per mancanza di fondi ed ancora oggi rimane incompiuta.

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Sulla sua cupola principale spicca una vistosa croce dorata. Sorge nel grande giardino spoglio del campus universitario e più che a una chiesa, assomiglia a una semi-rovina urbana. La struttura è un simbolo controverso di Pristina perché fu costruita quando Slobodan Milosevic era al potere e tentava di consolidare il controllo serbo sull’allora provincia a maggioranza etnica albanese del Kosovo.

5. Bulevardi Nënë Tereza

Bulevardi Nënë Tereza è una lunghissima via pedonale nel centro di Pristina, piena di gente, negozi, eleganti caffè, ristoranti e hotel, tra i quali spicca il Grand Hotel Pristina. Passeggiando lungo il Bulevardi Nënë Tereza si arriva ad una grande piazza dove si trova l’imponente statua di Gjergj Kastrioti, eroe nazionale albanese che guidò i suoi connazionali alla ribellione contro l’occupazione dell’Albania da parte dei turco-ottomani.

Alla santa, nata in Macedonia del nord da una famiglia di albanesi del Kosovo, è dedicato anche il viale pedonale che taglia in due la città, intorno al quale, oltre al monumento simbolo della città Newborn innalzato il giorno della dichiarazione d’indipendenza, sono raccolti i locali più alla moda di Pristina dove si incontrano i giovanissimi della città.

6. Il Museo del Kosovo

Il meraviglioso palazzo color ocra che ospita il Museo del Kosovo fu costruito dagli austriaci per l’esercito turco nel 1898 e utilizzato dall’esercito nazionale jugoslavo fino al 1975. Il Museo Nazionale del Kosovo si trova a Pristina. È uno dei musei più importanti del paese. Fu costruito nel 1949.

7. La Moschea Imperiale

La moschea Imperiale si trova nel centro storico di Pristina e fu costruita nel XV secolo durante il regno di Mehmed II al Fatih il “Conquistatore”, settimo sultano dell’Impero Ottomano dal 1451 al 1481, anno della sua morte. La Moschea Sultan Mehmet Fatih di Pristina si trova nella capitale del Kosovo.

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La cupola della moschea è una delle cupole più grandi degli edifici del XV secolo nell’Europa orientale e le sue pareti interne sono rivestite con mattoni uniti e intonacati con malta di calce.

8. Il Bazar di Pristina

Il Bazar di Pristina si trova non lontano dalla Moschea Imperiale e come tutti i mercati tradizionali dei Balcani, anche le bancarelle e negozietti del vivace Old Green market vendono in prevalenza frutta fresca, verdura e latticini provenienti dai villaggi circostanti. Un giro al mercato è l’occasione perfetta sia per interagire con la gente del posto che per osservare un meraviglioso spaccato di vita locale.

Proseguendo verso il centro, se volete immergervi nella parte storica della città, il quartiere ottomano riuscirà a sorprendervi per il suo fascino e la sua originalità: raggiungete la Moschea Xhamia e Madhe, la più bella ed antica della città, per poi scendere verso il mercato centrale (non segnalato su Google ma ben visibile dal giardino della moschea).

9. Il Museo Etnologico Emin Gjiku

E’ un piccolo ma interessante museo dedicato alla conservazione dello stile di vita tradizionale dei vari gruppi etnici del Kosovo, ospitato all’interno di una casa tradizionale ottomana del XVIII secolo splendidamente conservata che apparteneva a una delle famiglie turco-kosovare più ricche di Pristina. Il Museo Etnologico del Kosovo si trova a Pristina.

All’interno dell’abitazione si visitano alcune stanze tra le quali l’antica cucina e l’ampio soggiorno dove sono esposti tappeti, vecchi mobili e abiti tradizionali.

Il museo Etnografico “Emin Gjjiku”, sito nelle stanze di una vecchia casa ottomana dell’Ottocento, permette di scoprire com’era la vita a Pristina durante i lunghi secoli di dominazione turca attraverso una ricca collezione di oggetti di uso quotidiano, gioielli, armi e splendidi abiti tradizionali.

10. Il Monumento Newborn

Il monumento Newborn è una delle icone di Pristina e fu inaugurato il 17 febbraio 2008, proprio il giorno in cui il Kosovo dichiarò la propria indipendenza. Il Monumento Newborn di Pristina si trova nella capitale del Kosovo.

Ogni anno, per celebrare l’anniversario della dichiarazione, un artista diverso è invitato a ridipingere il monumento con colori e motivi differenti che riguardano spesso la politica o la cultura locale. Nel gennaio 2024, al momento della mia visita, il monumento era colorato di giallo e blu in memoria della bandiera dell’Ucraina.

A pochi passi da qui, in una zona di locali alla moda, il giorno dell’indipendenza è stata installata una moderna scultura composta dalle lettere della parola “Newborn”, ben presto divenuto simbolo della città e dell’intero Kosovo. Ogni anno la veste della scultura viene rinnovata, rappresentando di volta in volta temi differenti.

11. Monastero di Gracanica

Il Monastero di Gracanica si trova a circa 10 km da Pristina ed è inserito nell’elenco del patrimonio dell’UNESCO. La costruzione del monastero iniziò con il re Uros II (Milutin) nel 1318 e terminò con l’arcivescovo Danilo nel 1322.

Appartenente alla Chiesa Ortodossa Serba, il monastero è dedicato alla Santa Vergine, ed è uno splendido esempio di arte bizantina con un perfetto mix di archi, cupole e finestre. Per raggiungerlo da Pristina prendi un bus diretto a Gjilan e chiedi all’autista di farti scendere davanti al monastero.

12. Torre dell’Orologio di Pristina

La Torre dell’Orologio di Pristina fu costruita nel 19-essimo secolo.

Nei dintorni di Pristina

Nei dintorni di Prishtina si trovano tre località molto interessanti che vale la pena esplorare. La prima è il monastero ortodosso di Gračanica, nell’omonima enclave serba a 10 km dalla capitale. Nei pressi di Gračanica si trova anche l’antica città romana di Ulpiana, il più grande sito archeologico del Kosovo. Infine, il Bear Sanctuary Prishtina è un parco naturale inaugurato nel 2013. Da visitare se si viaggia con bambini.

Informazioni Utili per visitare Pristina

Come Arrivare

Il modo più semplice per raggiungere Pristina è con la compagnia low cost Wizz Air che opera un volo diretto da Malpensa o con Easyjet da Roma Fiumicino con scalo in Svizzera. In alternativa, il Kosovo può anche essere inserito in un giro più ampio dei Balcani con auto a noleggio o in autobus. I bus interstatali collegano Pristina con il Montenegro, l’Albania e la Macedonia del Nord.

Muoversi a Pristina

Le attrazioni della capitale del Kosovo possono essere visitate con una bella passeggiata senza ricorrere all’uso di mezzi pubblici. L’unica attrazione distante dal centro è il Monastero di Gracanica che si trova a circa 10 km nel piccolo paese di Gracanica. In alternativa, per visitare Pristina, puoi affidarti alla piattaforma online Viator.com dove gli operatori locali pubblicizzano i loro tour.

Valuta

Nonostante il Kosovo non faccia parte dell’UE, non serve alcun tipo di cambio perché si paga tutto in euro. Il dinaro serbo è talvolta accettato nelle aree a maggioranza serba, ma dal primo febbraio 2024, l’euro sarà l’unica moneta accettata per i pagamenti cash. In molti hotel e ristoranti è possibile pagare con carta di credito Visa o MasterCard, ma è sempre meglio avere contanti in caso servano.

Dove dormire

L’area migliore dove trovare una sistemazione nella capitale del Kosovo è il Bulevardi Nene Tereza e le sue vie limitrofe, dato che è la zona centrale e più vivace di Pristina.

Assicurazione di Viaggio

L’assicurazione di viaggio è la cosa più importante di cui hai bisogno durante un viaggio all’estero perché non sai mai cosa potrebbe accadere. La mia scelta ricade oramai da molto tempo sull’affidabilissima HEYMONDO, compagnia assicurativa con cui mi trovo veramente molto bene e che mette a disposizione diverse opzioni per tutte le necessità.

Cucina Kosovara

A proposito di cibo: la cucina kosovara che si assaggia a Pristina è ottima, gli ingredienti sono freschissimi e arrivano direttamente dalle campagne intorno alla città. Non solo. Chi è attivo oggi qui nella ristorazione ha spesso lavorato, negli anni passati, nei migliori ristoranti d’Europa e riportato in patria la propria esperienza.

La Menza Ramiz Sadiku, ospitata in una vecchia mensa operaia degli anni ’60, propone zuppe e insalate stagionali e ospita eventi, serate e workshops gastronomici (come le recenti cene di beneficenza organizzate da Fejsal Demiraj, sous-chef del Noma di Copenaghen), mentre Seasons by Otium (al piano terra dell’hotel City Inn, in pieno centro) è il nuovo ristorante di tendenza di Pristina nelle cui cucine lo chef Aurel Alushaj prepara piatti che sono un piacere per la vista e per il palato.

Per non sbagliare indirizzo assicuratevi un tavolo al Liburnia o al Pishat per assaggiare il meglio della cucina tradizionale più autentica che comprende piatti come l’agnello con salsa di formaggio e le qofte (polpette) con la salsa ai funghi.

Piatti Tipici del Kosovo

  • Le qoftë sono polpette di carne speziata.
  • La tavë kosi è una casseruola a base di carne di agnello, yogurt e farina.
  • La fërgesë è, invece, una casseruola con ricotta salata, peperoni e pomodori.

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