CCNL Turismo: Come Funzionano i Buoni Pasto
I buoni pasto sono tra le forme di welfare contrattuale più diffuse, insieme alla previdenza complementare e alla sanità integrativa, e consistono in un servizio offerto ai lavoratori per acquistare il pranzo presso gli esercizi convenzionati o fare la spesa in uno dei supermercati aderenti presenti sul territorio nazionale. Oggigiorno sono in crescita le aziende che forniscono i buoni pasto ai propri dipendenti, e anche questo servizio è attentamente regolamentato.
In particolare, i buoni pasto elettronici o cartacei (ticket) vengono spesso riconosciuti dall’azienda ai lavoratori quando non è presente nella sede di lavoro una mensa interna o esterna, ma non è obbligatorio erogarli.
Tipologie di Buoni Pasto
Innanzitutto, è possibile distinguere i buoni pasto in base al formato: cartaceo o dematerializzato. I buoni pasto elettronici possono essere utilizzati esattamente allo stesso modo dei ticket cartacei.
Chi ha Diritto ai Buoni Pasto
I lavoratori che hanno diritto ai buoni pasto possono essere i dipendenti sia con contratto part-time che a tempo pieno, così come i collaboratori dell’azienda: il Decreto 7 giugno 2017, n. “Regolamento recante disposizioni in materia di servizi sostitutivi di mensa, in attuazione dell’articolo 144, comma 5, del decreto legislativo 18 aprile 2016, n.
I buoni pasti vengono in genere rilasciati a quei lavoratori che superano l’ora del pasto e di norma nei giorni di presenza in ufficio (non si maturano nei giorni di malattia, di ferie e nemmeno durante le trasferte), sempre che si superi l’orario della pausa pranzo in base al proprio contratto.
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Di norma, in base ai contratti collettivi nazionali di lavoro (CCNL) il buono matura quando il dipendente svolge almeno 6 ore lavorative al giorno (o almeno 3 ore di straordinario dopo la ripresa) con una pausa pranzo non inferiore a 30 minuti, seguita da una ripresa dell’attività lavorativa.
I buoni pasto possono essere rilasciati anche ai lavoratori a tempo parziale con orario di lavoro che va a coprire la fascia oraria di un pasto o una distanza tra abitazione e azienda che rende impossibile il consumo del pasto a casa propria (cfr.: Cassazione, sentenza n. 22702/2014).
In realtà, i buoni pasto spettano ai lavoratori subordinati anche se l’orario giornaliero non prevede una pausa per il pasto e a chi ha instaurato con il committente un rapporto continuativo di collaborazione. Questi principi sono affermati dall’Agenzia delle Entrate con specifica Risoluzione del 2006 e la risposta ad interpello nel 2021.
Novità introdotte dal decreto MISE n. 122/2017
Cosa dice il decreto MISE n. 122/2017: ha introdotto infatti, la possibilità di utilizzare i ticket per l’acquisto presso gli esercenti autorizzati alla “vendita al dettaglio e la vendita per il consumo sul posto dei prodotti provenienti dai propri fondi effettuata dagli imprenditori agricoli” e presso gli agriturismi, gli ittiturismi e negli spacci industriali.
Vantaggi Fiscali dei Buoni Pasto
Con la Legge di Bilancio 2020 è stato stabilito che: per i buoni pasto cartacei il limite di esenzione fiscale passa da 5,29 euro a 4 euro, mentre per quelli elettronici sale da 7 a 8 euro, modifiche volute per favorire l’utilizzo dei buoni pasto elettronici, tracciabili, che rendono più difficile l’evasione fiscale.
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Vantaggi per le aziende:
- Iva al 4%.
- Con i buoni pasto elettronici l’azienda può detrarre integralmente l’Iva sui ticket.
Vantaggi per le persone giuridiche:
- Ires 100%.
- Possono detrarre al 100% l’importo dei buoni pasto sia elettronici che cartacei, secondo quanto previsto dalla Circolare Ministeriale n.
Agevolazioni e tasse sono uno strumento di contrattazione spesso utilizzata per incrementare la soddisfazione dei lavoratori integrandone la RAL. Le motivazioni sono riscontrabili dai molteplici vantaggi offerti da questo benefit che toccano vari aspetti dell’ambito lavorativo. La soddisfazione dei dipendenti, inoltre, rappresenta anche una solida base per lavorare sulle performance. Lavoratori soddisfatti, infatti, saranno anche più motivati a mettere le proprie capacità a servizio dell’impresa, sentendosi riconosciuti e apprezzati a livello umano e professionale.
I vantaggi dei buoni pasto non si limitano agli effetti che si riscontrano a livello di motivazione e clima aziendale. La normativa dei buoni pasto 2024 prevede specifici vantaggi fiscali: i buoni pasto godono infatti di una soglia di esenzione pari a 8€ al giorno nel caso degli elettronici e 4€ nel caso dei cartacei (come sancito dalla Legge di Bilancio 2020).
Indennità Sostitutiva di Mensa
Cosa fare se non è possibile utilizzare i buoni pasto? Nel caso in cui la sede dell’azienda sia lontana da bar, ristoranti o supermercati convenzionati e agriturismi e quindi risulti impossibile o difficile utilizzare i buoni pasto, è possibile monetizzare l’importo garantito al lavoratore per il servizio di pranzo o cena. Si tratta appunto dell’indennità sostitutiva di mensa: al lavoratore viene erogato in busta paga l’importo di denaro corrispondente al valore del buono pasto garantito dall’azienda.
CCNL Pubblici Esercizi, Ristorazione Collettiva e Turismo
Il CCNL Pubblici Esercizi, ristorazione collettiva e turismo ha validità quadriennale, con decorrenza dal 1° gennaio 2018 fino al 31 dicembre 2021. L’accordo, firmato dai sindacati del settore Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil, con Fipe Confcommercio, Angem e Aci Alleanza delle Cooperative, è in vigore dal 1 gennaio 2018 al 31 dicembre 2021.
Il contratto impone la definizione di un accordo integrativo sul premio di risultato fra il 2018 e il 2021 e, in mancanza di tale accordo, l’erogazione di un elemento economico di garanzia di 140 euro destinabile a servizi di welfare aziendale. Tutti i pubblici esercizi potranno ricorrere al flexible benefit per poter riconoscere i 140 euro previsti dal contratto.
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Tutti gli esercizi con il CCNL rinnovato che prevede €140 in misure di welfare possono fin dal 2018 ottemperare a tale obbligo. È a disposizione l’Infoline per una consulenza al Numero Verde 800834009.
Al centro dell’attenzione il benessere non solo economico dei lavoratori, le esigenze famigliari, l’alleggerimento delle necessità legate ai figli e ai genitori anziani.
Tabella: Riepilogo Vantaggi Fiscali Buoni Pasto
Tipo di Buono Pasto | Limite di Esenzione Fiscale |
---|---|
Cartaceo | 4€ |
Elettronico | 8€ |
Day gruppo UP propone una soluzione adatta alle aziende del settore, fiscalmente vantaggiosa e facile da gestire. Il voucher Cadhoc può essere cartaceo o digitale ed è uno strumento versatile e comodo per ottemperare all’obbligo welfare per i pubblici esercizi. Si presenta in blocchetti di buoni o inviati direttamente nella casella di posta del lavoratore, nel rispetto della privacy vigente.
Si contempla la possibilità per l’azienda di realizzare diversi regimi di orario, con il superamento dell’orario contrattuale in particolari periodi dell’anno sino al limite di 48 ore settimanali, per un massimo di 20 settimane. Per altrettante settimane, ci sarà una pari riduzione dell’orario di lavoro, fatte salve le diverse intese tra le parti. Tale previsione trova applicazione anche rispetto ai contratti a tempo determinato, ad esclusione di quelli in aziende di stagione e nelle ipotesi di intensificazione (artt.
I termini welfare aziendale sono entrati nella dialettica comune grazie ai vantaggi introdotti dalla Legge di Bilancio 2016 (e confermati nelle seguenti). L’introduzione di misure di welfare nel CCNL Metalmeccanico è stata una rivoluzione che ha costituito un precedente e un esempio per tutti gli altri rinnovati dopo.
Nel fornire una panoramica sulle azioni federali, verranno chiariti i recenti sviluppi normativi relativi alla regolamentazione delle gare pubbliche per l’affidamento del servizio sostitutivo di mensa tramite buoni pasto (dalla normativa transitoria prevista nel D.L. Aiuti - e prorogata con il D.L.
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