Albergo Atene Riccione

 

Escursioni in Montagna: Alla Scoperta delle Cime Più Belle d'Italia

L'Italia, con la sua variegata orografia, offre un'ampia gamma di opportunità per gli amanti delle escursioni in montagna. Dalle Alpi alle Dolomiti, passando per l'Appennino e i vulcani siciliani, ogni regione vanta cime spettacolari e sentieri panoramici adatti a tutti i livelli di preparazione. Trovare un itinerario che soddisfi tutti, per livello di preparazione e gusti personali, non è sempre facile. Prima di partire per le tue escursioni in quota, pianifica attentamente la tua uscita e, se affronti un percorso classificato con difficoltà tecnica elevata o sei alle prime armi, affidati a una Guida Alpina o a un Accompagnatore di Media Montagna. Ti suggeriamo anche di contattare il rifugista dell’area che visiterai per essere aggiornato sulle fattibilità del percorso e le condizioni meteo. L’ importante è calcolare bene l’orario di partenza, in maniera da portare a termine la tua gita in giornata senza intoppi o ritardi.

Escursioni nelle Dolomiti Bellunesi

Il Monte Palmar è situato al margine meridionale del Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi, e si innalza sopra l’abitato di Cesiomaggiore, ottimo punto di osservazione verso l'intera Val Belluna e la piana Feltrina. Di seguito due escursioni che portano alla vetta del Monte Cimone, il minore dell'omonimo gruppo Monte Cimone - Monte Tre Pietre, a sua volta posto al centro della catena che sovrasta la Val Belluna, tra il monte Pizzocco e il Monte San Mauro. Il tracciato ad anello si sviluppa sui fianchi meridionali del gruppo Monte Cimone - Tre Pietre percorrendo entrambi i fianchi orientali ed occidentali della Val di S. Agapito. Sentiero dedicato a Corrado De Bastiani, giovane alpinista di Cesiomaggiore caduto sul Monte Pizzocco.

Escursioni in Val di Funes e Alpago

Panoramica cima posta lungo il crinale sud-occidentale del Col Nudo, l'escursione non tratta l'aereo ed esposto tracciato della "cresta del Col Mat", che parte da Forcella Dolada fino alla cima del Col Mat, ma viene privilegiato il comodo e sicuro sentiero che percorre il versante nord del crinale. Trattasi di un magnifico percorso in cresta, selvaggio e panoramico che sovrasta dall'alto la Venal di Funes sulla catena settentrionale delle Dolomiti dell’Alpago. Il percorso passa nelle vicinanze di tre cime che sovrastano il crinale: Il Monte Crepon, il Crep Nudo e il Capel Grande. Le prime due raggiungibili con breve deviazione dal tracciato.

Trekking nel Gruppo del Cevedale e Adamello-Presanella

Trekking ad anello nel cuore del Gruppo del Cevedale. L'itinerario passa per il Rifugio Larcher al Cevedale e per i suggestivi laghi glaciali delle Marmotte, il Lago Lungo e il Lago Nero. Suggestivo itinerario in quota, di media difficoltà, nel gruppo dell'Adamello-Presanella. È una delle escursioni più conosciute del Lagorai occidentale. Il giro parte dal parcheggio in località Frotten nel comune di Palù del Fersina Palai en Bersntol e prosegue poi su ampi pascoli, boschi e le tipiche pietraie.

Esperienze Uniche sull'Etna

L'Etna è una delle tappe obbligatorie dei turisti di tutto il mondo che vengono in Sicilia. Cominciamo subito con il dire che per visitare l'Etna, anche se consigliato, non è obbligatorio affidarsi ad una guida. È importante sapere che oltre ai quattro crateri sommitali, al di sotto dei 2800 metri, l'Etna ha tantissimi altri crateri laterali e conta circa 200 grotte di scorrimento lavico. L'abbigliamento consigliato ovviamente cambia in base alla stagione in cui s’intende visitare l’Etna e alla quota che si raggiunge. TI CONSIGLIAMO: controlla sempre un giorno prima le condizioni meteo dell'Etna dove andrai a fare l'escursione.

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Versante Nord e Versante Sud: Quale Scegliere?

Non è possibile stabilire su quale versante si possono fare le migliori escursioni sull'Etna. Ogni versante ha le sue caratteristiche particolari in grado di regalarti delle esperienze uniche ed emozionanti. Il versante nord dell’Etna è senza alcun ombra di dubbio il più rigoglioso. Ospita un’immensa pineta ricca di sentieri trekking e piste ciclabili che si snodano al suo interno. Questo versante è l’ideale per chi desidera ottimizzare i tempi visitando l’Etna e le Gole Alcantara in un’unica giornata. AGGIORNAMENTO: da qualche anno è possibile raggiungere la sommità dell'Etna anche da Etna Nord, infatti è previsto un servizio di escursioni con partenza da Piano Provenzana 1800 m circa. Il trekking ha una durata complessiva di circa 2 ore. Difficoltà: media-alta (dovuta al dislivello-altitudine e alle condizioni climatiche). COSA SI VISITA: Crateri Sommitali (Cratere Centrale - Bocca Nuova) a quota 3300 mt circa.

Il lato sud del vulcano è il più gettonato perchè tramite la funivia dell'Etna ti permette di risalire ai crateri sommitali. La stazione turistica Rifugio Sapienza (antico rifugio alpino oggi utilizzato come piccolo albergo) si trova nel versante sud, nel comune di Nicolosi (CT) a quota 1910 slm. Da qui potrete ammirare il panorama lunare dei crateri, il fascino dei paesaggi, i sentieri di montagna e la stazione sciistica Etna Sud. INFO: La risalita a piedi ai crateri sommitali non è per tutti. Con la funivia arriverete a quota 2500 metri, da qui in jeep raggiungerete quota 2940 circa per poi proseguire a piedi fino ai crateri sommitali.Il trekking ha una durata complessiva di circa 5 ore.

Consigli Utili per le Escursioni sull'Etna

Prima di scegliere di avventurarti in un'escursione fai da te senza l'accompagnamento di una guida, devi considerare diversi fattori. Inoltre, informati sul sentiero che decidi di intraprendere. Considera la sua lunghezza, il dislivello, le modalità di svolgimento, l'attrezzatura che è consigliata portare e la stagione in cui è consigliato percorrerlo. Non dimenticare di portare con te una mappa del luogo, dell'acqua (sufficiente per il trekking che intendi intraprendere), qualche barretta energetica, scarpe da trekking e un abbigliamento adatto alla stagione e alla quota che si vuole raggiungere. TI CONSIGLIAMO: munisciti di una mappa escursionistica del percorso che intendi fare, molti sentieri trekking del vulcano sono sprovvisti di un'accurata segnaletica. Affidarsi ad una guida certificata ha sicuramente dei grandi vantaggi.

  • Avvalersi di una figura professionale che conosce il territorio.
  • Scoprire i luoghi più suggestivi del vulcano.
  • Pensare solo a godersi l'avventura, senza la preoccupazione di sbagliare percorso.

Aiguille de la Grande Sassière: La Cima Più Alta Raggiungibile a Piedi

Parliamoci chiaro: quanto ti ricapita di salire a 3747 metri senza difficoltà? Ok, non si tratta proprio di una semplice passeggiata, ma la Aiguille de la Grande Sassière è la cima più alta delle Alpi raggiungibile a piedi: niente vie ferrate o attrezzate, nessun ghiacciaio da attraversare e niente passaggi particolarmente esposti. Attenzione: la Grande Sassière si trova lungo la linea di confine tra Italia e Francia, ma queste indicazioni valgono solo per la salita dal versante francese. Giusto due curiosità prima di camminare. Il versante francese della Grande Sassière, che ci accingiamo a percorrere, è zona protetta. Partiamo di buon ora dalla Valle d’Aosta con un obiettivo chiaro: arrivare in terra francese e salire la Grande Sassière. Costeggiamo la diga d’Isère e sulla sinistra, nello stretto spazio tra due tunnel, vediamo le indicazioni per raggiungere la Diga di le Saut. Un pannello digitale informa del numero dei posti auto presenti.

Dal parcheggio imbocchiamo una traccia che sale in maniera decisa verso i pianori di Plan de la Casette (non è indicata, ma la frequentazione, almeno in estate, fa sì che sia facile da individuare. Nel dubbio, comunque, è la traccia che taglia perpendicolarmente le isoipse). Fino a non molti anni fa la cima era raggiungibile solamente attraversando il ghiacciaio, ma con il ritirarsi di questo risulta ad oggi completamente camminabile. Una evidente traccia coperta di nero limo glaciale - scivoloso, nel caso di meteo umido - ti accompagna fino alla cima. Attorno ai 2600 mslm il sentiero piega con decisione verso est, mentre a poca distanza, sulla sinistra, si stacca un balcone panoramico sulla Val d’Isère, su Tignes e sulle cime che le fanno da sfondo. Mentre lo splendido panorama si allarga sempre di più, continuiamo a camminare in salita fino a raggiungere le prime rocce, una bassa cresta.

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Aggiriamo la cresta sulla sinistra e poco dopo il percorso inizia a spianare fino a quando raggiunge una larga depressione attorno a quota 3100, dove si apre la vista sul ghiacciaio della Sassière, una lingua scura, minacciosa, in basso. Prendiamo fiato e iniziamo l’ultimo strappo in salita: qui il sentiero si fa più pendente e il fondo sbricioloso richiede un po’ di concentrazione, vista anche l’umidità della giornata. Nonostante non sia una gita proprio banale, la salita è piuttosto frequentata. Oltre al già citato ciclista, si trovano persone di tutte le età, in pieno stile francese: ragazzi giovani, ma soprattutto anziani che, a costo di sputare gli ultimi denti che hanno, li stringono per arrivare in vetta. La cima dell’Aiguille de la Grande Sassière (3747 mslm) è qualcosa di semplicemente… nebuloso! Non si vede NULLA! Il tempo di un panino, di infreddolirci, di sgomitare per una foto, ma soprattutto il tempo di gioire per “l’impresa”, e scendiamo per la stessa via della salita.

Cima di Terrarossa: Un'Esperienza Indimenticabile in Friuli

Una delle cime più belle in Friuli è proprio lei, Cima di Terrarossa. Dall’altopiano del Montasio, con i suoi 2420m di altezza è una delle vette più panoramiche ed emozionanti del Friuli. Nel mio libretto di montagna non può assolutamente mancare: tra stambecchi, marmotte e incredibili scorci sulla catena del Canin e del Montasio, questa cima è una delle più frequentate sia per la sua comodità di accesso sia per gli innumerevoli panorami che essa offre: saprà coinvolgervi in tutti i sensi. Per me è una delle mete preferite di ogni stagione, con tutti i colori che solo la montagna sa dare. Attenzione: il percorso è facile da seguire, ma tecnicamente impegnativo sia per il notevole dislivello sia per la presenza di alcuni tratti esposti. Si raccomanda la massima attenzione anche per eventuali cadute di sassi. Non consigliato in inverno a escursionisti non esperti.

Il punto di partenza per la nostra escursione verso Cima di Terrarossa è il comodo parcheggio dell’Altopiano del Montasio. Questo può essere raggiunto da Sella Nevea attraverso una strada asfaltata, un po’ stretta e ripida ma percorribile da qualsiasi macchina. Una volta parcheggiata la macchina, prendiamo subito la strada asfaltata a destra che riporta le indicazioni per il rifugio Giacomo di Brazzà (Cai 622): in circa 20′ raggiungiamo il Rifugio Brazzà, utile per la via di ritorno se vogliamo fare una pausa. Il sentiero, attraverso numerosi tornanti, sale con pendenza costante verso la cima e tra un misto di spazi erbosi e affioramenti rocciosi, potremo scorgere numerose tane di marmotte. Più in alto, superati i 2000m la vegetazione si fa più rada e la roccia sorge imponente: siete quasi arrivati, non mollate perchè lassù il panorama è qualcosa di ineffabile.

In cima, facendo attenzione agli strapiombanti pendii davanti a noi, ci troveremo davanti a un meraviglioso paesaggio, dove sorgono imponenti tutte le Alpi Giulie. Nonostante il percorso sia sempre ben segnalato e ben battuto, la lunghezza e il suo dislivello lo portano a essere classificato come medio impegnativa. Necessario un buon grado di allenamento. Al ritorno potrete fermarvi a mangiare sia al Rifugio di Brazzà che all’Agriturismo dell’Altopiano del Montasio dove vi possono vendere squisiti formaggi e farvi un frico eccezionale e tanto altro ancora.

Questa Cima rappresenta per me qualcosa di particolare. Forse perchè era la prima in alta quota, forse perchè il paesaggio da lassù è qualcosa di meraviglioso e catartico, forse perchè la prima volta che sono andata ho tanto patito la fatica (faceva troppo caldo): ma la vetta mi è sembrata qualcosa di incredibile; senza dubbio ha un posto molto grande nel nostro cuore. Cima di Terrarossa rappresenta per la me la vetta più bella del Friuli, in qualsiasi stagione. Certo, in Friuli ce ne sono molte altre di spettacolari, ma le emozioni che questa cima riesce a dare non le abbiamo mai provate da altre parti. Io di Escursioni Friuli consiglio vivamente Cima di Terrarossa per le sue emozionanti sensazioni, per il suo panorama e per quel qualcosa di cui siamo sicuri nascerà anche in voi.

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Altre Cime e Percorsi Interessanti

  • Cima Comer: Raggiungibile da Riva del Garda, seguendo Via Briano e il sentiero 232.
  • Monte Meatte: Raggiungibile dalla via Ferrata "Sass Brusai" da San Liberale.
  • Monte Prenduol e Monte Crep: Partenza da Follina, utilizzando i numerosi sentieri che portano sul crinale delle Prealpi.
  • Piz di Sagron: Vetta imponente del gruppo del Cimonega, visibile dal Pian della Regina e dal Bivacco Feltre Bodo.
  • Cima di Val di Roda: Partenza dagli impianti di risalita Colverde a San Martino di Castrozza.
  • Cima Vigolana: Partenza da Malga dos del Bue (Vattaro).
  • Cima Parì: Uno dei punti panoramici più spettacolari della Valle di Ledro.
  • Giro della Cavallazza: Montagna panoramica a sud-ovest di Passo Rolle, teatro di combattimenti durante la Grande Guerra.
  • Madre di Dio, il Bastione, il Granero, la nord dell’Argentera, la Meyna, la Rocca Provenzale, il Pic d'Asti e la Tour Real: Cime situate tra il vallone dell’Argentera e quello dell’Assedras, offrono panorami eccezionali e percorsi impegnativi.
  • Zielspitze: La cima è la più meridionale delle pendici del Parco Naturale Gruppo di Tessa.
  • Piccola Punta di Montecroce: Cresta esposta, necessità di passo sicuro.
  • Stevia: È posizionata al sole ed dalla cima si gode di un panorama mozzafiato su tutta la valle.
  • Picco della Croce: Questo percorso ti porta attraverso paesaggi alpini, laghi pittoreschi e pascoli fino a oltre 3.000 metri.
  • Piz da Peres: Una volta raggiunta la vetta, si apre una magnifica vista sui vari paesi circostanti e sulle cime della Val Badia e della Val Pusteria.
  • Monte Luco: Dopo il limite boschivo il percorso offre ampie visuali verso la Val di Non e le Dolomiti.
  • Sasso di Mareta: Lunga escursione circolare con viste panoramiche in terreno alpino da non perdere.
  • Cima Einacht: Si prosegue sul sentiero ben segnato, ma non numerato, inoltrandosi per i prati alpestri fino a giungere la Cima Einacht venendo compensati da un grandioso panorama.
  • Cima di Lasa: L'imponente montagna conosciuta come Cima di Lasa (Laaser Spitze), vista dalla Val Venosta, offre un panorama impressionante e numerosi punti di meditazione.
  • Ortles: Per scalare la vetta del Ortles a 3905m, si dovrebbe pernottare il giorno prima al rifugio Payer (3.029m).

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