Escursioni dal Rifugio Calvi: alla scoperta dei sentieri più suggestivi
Il Rifugio Fratelli Calvi, situato in alta Val Brembana, è uno dei rifugi più noti delle Orobie bergamasche. Immerso in un paesaggio di rara bellezza, circondato dalle vette del Pizzo del Diavolo e Diavolino, Grabiasca, Madonnino, Ca’ Bianca e Poris, il rifugio è un punto di partenza ideale per numerose escursioni.
L'inizio dell'escursione si trova alla fine del paese di Carona. Una volta giunti nell’abitato, si trovano svariati parcheggi a pagamento tutti con la formula del “gratta e sosta” al costo di 2 € giornalieri. Il parcheggio più comodo è quello accanto alla centrale dell’ENEL. Il rifugio è comodamente raggiungibile da due sentieri distinti, che per il primo e ultimo chilometro si sovrappongono.
Itinerari per il Rifugio Calvi
Esistono diversi percorsi per raggiungere il Rifugio Calvi, adatti a diverse esigenze ed esperienze. Di seguito, vengono descritti due itinerari principali:
Primo itinerario - Strada dell'Enel n. 210 (Sentiero invernale)
Il sentiero CAI 210, denominato anche sentiero invernale, è la via principale d’accesso al Calvi. Si tratta di una larghissima mulattiera, prima asfaltata e successivamente cementata, utilizzata per arrivare alla diga di Fregabolgia. Il percorso è lungo 7 km e in circa 2 ore e 30 vi permetterà di superare la diga e arrivare sulla piana dove sorge il rifugio.
Dalla statale 470 si percorre il fondovalle della Val Brembana fino al bivio di Lenna (km. Si prende Via Locatelli con la quale, in salita tra gli alberi, si arriva al tornante sinistrorso dove sulla destra inizia la strada dell'Enel chiusa al traffico (n. 210) (m. 1220).
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Descrizione del percorso:
- Si supera una stanga. Il primo tratto è asfaltato, quasi in piano, nel bosco. Alla sinistra c'è un muro di pietre.
- Una mulattiera, che sale da destra passando dalla Baita del Sala, si unisce al nostro percorso.
- Si passa sotto tre cavi che attraversano la strada obliquamente, da destra verso sinistra. Alla destra c'è una panchina di legno (m. 1275).
- Si lascia a sinistra la cabina idroelettrica della presa di Pagliari (m. 1275).
- Si percorre una semicurva verso destra camminando tra pochi alberi.
- Presso una curva verso sinistra si lascia a destra un traliccio (m. 1290).
- Si lascia a sinistra una fontana con vasca e si attraversa il piccolo borgo di Pagliari (m. 1314).
- Si supera una canalina per lo scolo dell'acqua collocata obliquamente di traverso alla strada (m. 1380).
- Si incontra l'indicazione del km. 2 nei pressi di una baita diroccata e si torna a camminare tra gli alberi (m. 1455).
- Un torrente attraversa la strada passando sotto un ponte (m. 1500).
- Si incontra l'indicazione del km. 3 (m. 1610).
- Si prosegue quasi in piano seguendo la strada al fresco di una pineta e si trova l'indicazione del km. 4.
- Si supera una curva a sinistra (m. 1655).
- Usciamo dal bosco. La valle si apre. Alla destra scorre il Brembo oltre il quale, nascosto da un rialzo del terreno, c'è il Lago del Prato.
- Superata una curva verso sinistra si arriva ad un bivio (m. 1655).
- Si incontra l'indicazione del km. 5 (m. 1670).
- Dopo un tratto allo scoperto si torna tra gli alberi. Il fondo è in cemento (m. 1790).
- Si esce dagli alberi e si superano due semicurve destra-sinistra (m. 1820).
- Poco dopo riprendiamo a camminare su sterrato, quasi in piano (m. 1845).
- Ad una biforcazione prendiamo la strada alla sinistra, quasi in piano.
- Dopo un tornante destrorso (m. 1920) continuiamo con maggiore pendenza fino al successivo tornante sinistrorso (m. 1950).
- Giunti quasi in fondo al lago, dopo un tratto in leggera salita torniamo a camminare quasi in piano (m. 1980).
- Dopo una curva verso destra superiamo un tratto in salita ed uno con minore pendenza (m. 2000).
Arrivo al Rifugio Calvi (2015 m).
Secondo itinerario - Sentieri n. 247 e 213 (Sentiero estivo)
Il sentiero 247 e una parte del 213 costituiscono invece l’alternativa estiva. Il tracciato, una volta staccatosi dal sentiero invernale, si immerge immediatamente nei boschi e prosegue con una pendenza decisamente più marcata sul versante opposto della valle. Si tratta di una variante indubbiamente più impegnativa sia per il fondo che per la salita costante, ma anche molto più divertente, e che vi consentirà di rimanere un po’ più staccati dalla folla e dalle auto che salgono al rifugio.
Si parte dallo stesso tornante (m. 1220) del primo itinerario. Vista delle case di Pagliari, prendere il sentiero estivo n. 247 che si stacca sulla destra (m. 1290).
Descrizione del percorso:
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- Si piega a sinistra e subito si trova un bivio.
- La salita si fa più ripida e si prende quota rispetto al torrente che rumoreggia sotto di noi.
- Dopo un altro tratto di salita, si attraversa in piano una radura (m. 1550).
- Si sale ripidamente agevolati inizialmente da alcuni gradini di legno.
- Si raggiunge il bivio (m. 1720).
- Si raggiunge un piccolo laghetto e lo si attraversa camminando sopra lo sbarramento artificiale che lo chiude a valle.
- Poco dopo si raggiunge la strada descritta nel primo itinerario (m. 1845).
Tempo impiegato: ore 3.30 - Dislivello m. 800.
Altre Escursioni dal Rifugio Calvi
Dal Rifugio Calvi è possibile intraprendere diverse altre escursioni, tra cui:
- Passo Sesis: Proseguire per la mulattiera a tratti ripida fino al passo Sesis.
- Monte Peralba: Risalire per il sentiero n. 132 arrivando fino al Passo Sesis.
- Monte Oregone: Decidere di dirigerci fino al Monte Oregone per mangiare il nostro panino.
Informazioni utili
Parcheggio: Tutti i parcheggi di Carona sono a pagamento.
Rifornimenti: Sono presenti un paio di fontanelle nel borgo di Pagliari e una appena dopo la cascata di Val Sambuzza (lungo il 210).
Difficoltà: Nelle Avvertenze delle Guide dei Monti d’Italia C.A.I./T.C.I. si legge che la classificazione delle difficoltà “rimane essenzialmente indicativa e va considerata come tale”, trattandosi di un elemento soggettivo.
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Le sigle comunemente utilizzate nelle guide di montagna (T- E - EE- EEA - A) indicano:
- E (escursionistico): percorsi, anche piuttosto lunghi, che si snodano su mulattiere e/o sentieri spesso sopra i 2000 metri, evidenti ma non sempre con bolli segnavia.
- EE (per escursionisti esperti): itinerari generalmente a quote superiori ai 2000 metri, che si possono articolare su terreno infido e/o in zone impervie, sono caratterizzati spesso da passaggi o tratti esposti e/o attrezzati, talora su roccette con difficoltà di 1° grado.
- EEA (per escursionisti esperti con attrezzatura): percorsi attrezzati con funi metalliche, staffe, scalette.
- A (per alpinisti): itinerari di roccia che portano alle vette con basse difficoltà alpinistiche (1°/2° grado).
Tabella riassuntiva degli itinerari
Itinerario | Difficoltà | Lunghezza | Tempo di percorrenza | Dislivello |
---|---|---|---|---|
Strada dell'Enel n. 210 (Sentiero invernale) | E | 7 km | 2 ore e 30 minuti | 795 m |
Sentieri n. 247 e 213 (Sentiero estivo) | EE | - | 3 ore e 30 minuti | 800 m |
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