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Colle Santa Lucia: Escursioni Facili tra Natura e Storia nelle Dolomiti

Colle Santa Lucia, uno dei borghi montani più belli d’Italia, situato in provincia di Belluno e dominante la Val Fiorentina, offre numerose attrattive e percorsi adatti a ogni esigenza.

Passeggiate ed Escursioni nei Dintorni di Colle Santa Lucia

Gli ospiti possono godere di passeggiate ed escursioni, itinerari culturali e archeologici. Vari e accattivanti sono anche i percorsi in mountain-bike, le vie ferrate e le ascensioni. Si può infine praticare la pesca sportiva nei limpidi torrenti e numerosi altri sport nel nuovo Centro Sportivo Polivalente della frazione di S.

I punti di partenza delle escursioni sono dislocati qua e là sul nostro territorio, sia direttamente dalle frazioni del paese, oppure a pochi minuti d’auto o tramite il servizio di autobus.

Ecco alcune delle camminate da non perdere in Val Fiorentina:

1. Escursione a Malga Pien de Vacia

Partenza dalla frazione di Santa Fosca per poi salire a L’andria. Si prosegue per la strada in direzione Malga Pien de Vacia (dove è possibile acquistare prodotti tipici). L' intero percorso fino alla Malga è asfaltato. Partendo da Santa Fosca si sale in direzione l’Andria arrivati alle prime case dell’antico borgo si svolta a destra direzione Malga Pien de Vacia. La stradina asfaltata sale leggermente fino alla Malga e continua più pianeggiante fino alla Pierà de L’Autà. Da qui inizia la discesa che porta a località Palui nei pressi dell’area picnic.

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2. Escursione al Rifugio Fertazza

Partenza dalla frazione di Pescul, in fondo al piazzale della seggiovia. Bella passeggiata nel bosco su strada bianca fino al ristoro Fertazza. Per i più allenati c’è la possibilità di raggiungere il ristoro Belvedere alla cima Fertazza da dove si può ammirare un panorama a 360°.

Alla fine del parcheggio della seggiovia in località Pescul parte questa stradina silvo - pastorale n.569 che sale attraverso un bosco in prevalenza di abeti fino al Rifugio Fertazza m 1839. Superato il Rifugio e la partenza della seconda seggiovia il sentiero si inoltra in un bosco di abeti e larici e dopo un breve tratto svolta a sinistra dove inizia a salire attraversando prati e delle antiche baite. Arrivati nei pressi della Cima del Monte Fertazza a quota m.2101 continuando a sinistra dopo pochi metri si arriva al Rifugio Belvedere noi invece proseguiamo a destra lungo il sentiero n.566 con alle nostre spalle la famosa parete Nord - Ovest del Civetta e il Maestoso Monte Pelmo e dinanzi a noi la Regina delle Dolomiti la Marmolada e Il Gruppo del Sella.

3. Passeggiata al Passo Staulanza

Partenza dal primo tornante dopo il passo Staulanza in direzione Zoldo. La strada bianca si snoda in un paesaggio incantevole immerso nella natura. Essendo pianeggiante è particolarmente adatta anche a bambini piccoli e famiglie con passeggino.

4. Escursione al Rifugio Aquileia e Città di Fiume

Partenza direttamente dalle ultime case della frazione di Pescul. Passeggiata semplice e adatta a tutti che da Pescul porta al rifugio Aquileia. Partenza dal Rifugio Aquileia in breve si attraversa la piana davanti al Rifugio e si supera un torrente che scende dalla zona di Mondeval. Da qui sale un sentiero che attraversando il bosco porta alla Malga Fiorentina. Continuando per la stradina silvo-pastorale si arriva brevemente al Rifugio Città di Fiume dinanzi al Monte Pelmo. A 15 minuti di cammino dal rifugio c’è la possibilità di visitare il Capitello di S.

Per i bambini, la camminata fino al Rifugio Città di Fiume è perfetta.

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La partenza dell’escursione si trova in un ampio parcheggio ai piedi del Monte Pelmo al terzo tornante del Passo Staulanza. Da qui parte una strada sterrata che vi porterà dapprima alla Malga Fiorentina e poi al Rifugio Città di Fiume m.1918 dove potrete ammirare il Monte Pelmo in tutta la sua maestosità. L’antica via per il Cadore continua in direzione Forcella Forada m.1977 da dove si può ammirare tutta la Val Boite e le cime che la sovrastano. Appena dopo lo scollinamento della Forcella sulla sinistra si trova un Capitello dedicato a San Antonio, la leggenda vuole che sia stato eretto dopo che un viandante sorpreso dalla bufera avesse fatto un voto proprio al Santo Protettore.

5. Giro ad anello L'Andria - Zardin - Rova

La partenza si trova nella frazione di L’Andria. Si attraversa l’antico villaggio in cui si possono ammirare gli antichi fienili ed altri edifici caratteristici. Appena superata la graziosa chiesetta di San Osvaldo sulla destra si snoda una stradina asfaltata che salendo porta ad attraversare i prati sopra L’Andria. Superata la salita iniziale la stradina continua pianeggiante attraverso il bosco fino a scendere in direzione di Zardin - Rova.

Altri Percorsi

  • Selva di Cadore - Posalz: Partenza dalla Piazza San Lorenzo a Selva di Cadore. Il sentiero sale da località al Monec attraverso i prati fino alla località di Zanata. Da qui la stradina bianca continua pianeggiante fino al bivio con la statale del Passo Giau. Si prosegue per un breve tratto lungo la statale scendendo fino a incrociare sulla destra la stradina che porta a Posalz, caratteristico paesino in Comune di Colle Santa Lucia.
  • Passo Staulanza - Rifugio Venezia: Dal Passo Staulanza m.1766 si prende sulla destra il sentiero n.472 in direzione Rifugio Venezia. La prima parte dell’escursione si snoda in un fitto bosco di abeti e pini mughi lungo un sali e scendi che costeggia i ghiaioni del Monte Pelmo fino ad arrivare al Rifugio Venezia m.1946. Superato il rifugio inizia il tratto impegnativo: il sentiero “Flaibiani” n.480 inizia a salire lungo i ghiaioni e attraversa alcuni punti scoscesi dove è presente la fune metallica fino ad arrivare zig zagando alla Forcella Val d’Arcia m.2476. Da qui un’erta discesa porta a superare la Val D’Arcia e, proseguendo in diagonale, ad attraversare i ghiaioni del Monte Pelmo.

Escursione alla Chiesetta di Santa Lucia

Partendo a piedi dall’hotel, attraverso il paese di Cogolo si arriva alla località Plaze, appena al di là del fiume Noce. Da lì inizia la passeggiata nel bosco di abeti, larici e betulle lungo il sentiero che in circa un’ora porta alla romantica chiesetta di Santa Lucia, isolata su un colle poco sopra l’abitato di Comasine.

  • Tipo di escursione: passeggiata facile, ideale per chi desidera trascorrere qualche ora all’aria aperta.
  • Quota partenza: 1.175 mslm.
  • Quota arrivo: 1.280 mslm.

Con un po’ di attenzione si possono scovare gli scoiattoli e le ghiandaie. Ad inizio estate, è il posto ideale per raccogliere fragoline di bosco e lamponi.

La vista panoramica è molto bella, lo sguardo si posa sui paesi della Val di Pejo Strombiano e Celentino, per scendere poi verso valle con il castello di San Michele oppure volgere alle pendici del monte Boai dove un tempo c’erano le miniere di ferro, molto importanti per la Val di Pejo.

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È un ottimo posto per una sosta e un po’ di relax sul verde prato.

La Chiesetta esiste da tempi immemoriali, viene ricordata in un testamento ritrovato nel 1.374. La versione attuale è stata costruita dai minatori dei vicini giacimenti di ferro che popolavano la montagna in quei tempi. Santa Lucia è venerata non solo come protettrice della vista, ma anche come protettrice dei lavoratori delle miniere. La chiesa è una testimonianza della passata fiorente attività estrattiva della zona.

L’Alta Via dell’Orso

Per l’escursionismo naturalistico, questi luoghi permettono di percorrere l’Alta Via dell’Orso, un itinerario sulle pendici del Monte Pore sulle tracce del famoso romanzo La pelle dell’orso di Matteo Righetto.

L’Alta Via dell’Orso è il nome di un itinerario escursionistico, naturalistico e culturale che si snoda nel territorio di Colle Santa Lucia, sulle pendici vulcaniche del Monte Pore, tra le Dolomiti Bellunesi. I percorsi in realtà sono due e ripercorrono le tracce del romanzo “La pelle dell’orso” dello scrittore Matteo Righetto, ispirandosi al viaggio che i protagonisti dell’opera letteraria compiono alla ricerca dell’orso chiamato da tutti El Diàol.

La singolare Alta Via dell’Orso propone dunque due escursioni di difficoltà medio-facile, ciascuna delle quali richiede circa mezza giornata. La seconda, in particolare, ha uno sviluppo piuttosto lungo e richiede un po’ di allenamento.

Per orientarsi lungo il cammino, basterà seguire le tabelle in legno che segnalano adeguatamente il sentiero da intraprendere: in arancione, il percorso dell’Alta Via numero 1, in verde quello dell’Alta Via numero 2, inaugurata ufficialmente nell’estate del 2023.

Alta Via dell’Orso numero 1 (Percorso Arancione)

L’Alta Via dell’Orso numero 1 - la prima ad essere stata immaginata nel territorio, nel 2018 - corrisponde al percorso arancione. Si inizia proprio nel centro storico del paese di Colle Santa Lucia e da lì si inerpica sui paesaggi più affascinanti e selvaggi alle pendici del massiccio del Pore passando per Sopradaz, Cason Dai Coi e la Forzela. Poi si scollina sul versante di Livinallongo del Col di Lana, puntando verso il Col de Larzonei, e ci si ricollega al tracciato storico della Strada della Vena.

Alta Via dell’Orso numero 2 (Percorso Verde)

La nuova Alta Via dell’Orso, la numero 2, è identificata come il percorso verde. Inizia sul passo Giau, nei pressi del Rifugio Fedare (dove si trova la fermata dei mezzi pubblici Dolomitibus e un parcheggio per le auto). Seguendo la vecchia strada militare sterrata (sentiero CAI 463), realizzata durante la prima guerra mondiale, passando per baite e prati si raggiunge la località Jof de Melei. Da qui il percorso scollina sul versante di Livinallongo del Col di Lana seguendo un sentiero alla base del Monte Pore per raggiungere le località Val dai Sasc. Dopo aver percorso un tratto nel bosco si arriva in località Livinei sul versante ovest del monte Pore, per poi raggiungere in seguito la frazione di Larzonei.

Miniere del Fursil

Da Colle Santa Lucia ci si può avventurare nelle Miniere del Fursil, visitabili e diventate famose nel corso della storia per l’estrazione di un minerale (siderite manganesifera) utilizzato per la produzione di spade. Qui ci si può inoltrare nella Minera dei Vauz, una miniera del 1600, oggetto di un’opera di recupero per valorizzare un altro aspetto delle Dolomiti legato alla loro storia millenaria.

La visita è molto particolare perché i visitatori devono accomodarsi a bordo di un trenino che trasporterà fino al cuore del monte Pore in un percorso di scoperta in luoghi che per secoli furono teatro di leggende rivissuti nei libri di C.F.

Sentieri della Grande Guerra

Un’altra escursione imperdibile, sempre partendo da Colle Santa Lucia, è la visita guidata sui sentieri della Grande Guerra in compagnia della Guida Alpina Storica Franz che da oltre 20 anni è specializzato in storia della Grande Guerra sul fronte dolomitico.

Famosi le vicine postazioni della Prima Guerra Mondiale nell’area Lagazuoi/Cinque Torri, il percorso Alta Via nr.

Museo Civico della Val Fiorentina

La cultura è parte integrante del luogo. Il Museo Civico della Val Fiorentina “V. Cazzetta” raccoglie i reperti archeologici, geo-paleontologici e storici rinvenuti nella Valle e zone limitrofe, fra i quali spiccano, per la loro importanza internazionale, la sepoltura con lo “Scheletro dell’Uomo di Mondeval” risalente al VI millennio a.C.

Lo scheletro del nostro antenato, perfettamente conservato, può essere ammirato, assieme a tutto il resto del corredo funebre rinvenuto nella sepoltura, presso il Museo Civico di Selva di Cadore.

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