Come Ottenere la Residenza in Italia per Stranieri: Requisiti e Documenti
L'iscrizione anagrafica e la residenza sono passaggi fondamentali per i cittadini stranieri che desiderano stabilirsi in Italia. In ogni Comune deve essere tenuto lo schedario della popolazione residente. L’iscrizione nell’anagrafe della popolazione residente consente l’esercizio del diritto di residenza.
Iscrizione Anagrafica e Residenza
Secondo l’articolo 15 del Decreto del Presidente della Repubblica n. 394, del 31 agosto 1999, gli stranieri regolarmente soggiornanti in Italia hanno l’obbligo di iscriversi al Registro della Popolazione residente del Comune dove dimorano.
Presupposti e Requisiti per l'Iscrizione Anagrafica
Chi trasferisce la residenza dall’estero deve inoltre comprovare, all’atto della dichiarazione di iscrizione anagrafica per trasferimento dall’estero, la propria identità mediante l’esibizione del passaporto o di altro documento equipollente. Secondo quanto disposto dall’art. 7, d.p.r. n. Trascorsi sei mesi dalla data di scadenza del titolo di soggiorno, il cittadino straniero che non ha provveduto ad effettuare la dichiarazione anagrafica di cui all’art. 7, d.p.r. n.
Un dubbio che spesso affrontano i cittadini non europei è se la residenza coincide con il permesso di soggiorno. Le due procedure sono, di fatti, separate. Il richiedente deve allegare al modulo preposto documentazione idonea a confermare lo status di cittadino straniero regolarmente presente in Italia, come permesso di soggiorno e visto di ingresso.
Ogni volta che il permesso di soggiorno viene rinnovato, il titolare deve recarsi presso l’Ufficio Anagrafe di competenza entro 60 giorni dal rinnovo, per rinnovare la dichiarazione di dimora abituale.
Leggi anche: Piccioni viaggiatori: un sistema di navigazione naturale
Cittadini UE: Iscrizione Anagrafica
Nel caso dei cittadini dell’Unione Europea, l’iscrizione anagrafica costituisce formalmente un permesso di soggiorno e dà loro il diritto di soggiornare legalmente in Italia. Per quanto riguarda i cittadini dell’Unione europea, coloro che intendono soggiornare in Italia, per un periodo superiore a tre mesi devono effettuare richiesta di iscrizione anagrafica, ai sensi dell’art. 9, d.lgs. n.
Per i cittadini UE assunti in Italia, è necessario presentare il proprio contratto di lavoro, oltre che prova di alloggio (es. contratto d’affitto). Per i cittadini UE che non lavorino in Italia, è necessario fornire prova di sufficienti mezzi economici e di un’assicurazione sanitaria privata che copra tutti i costi relativi a spese mediche in Italia.
Entro 45 giorni dal ricevimento, la polizia locale o un messo comunale può recarsi presso l’indirizzo segnalato in domanda per verificare la veridicità della residenza. Qualora l’ufficio Anagrafe del Comune non accetti la richiesta, è tenuto ad inviare al richiedente una formale dichiarazione di rifiuto.
Vantaggi e Adempimenti Fiscali
La registrazione della residenza in Italia implica ovviamente adempimenti e benefici fiscali. Questi sono solo alcuni dei vantaggi che permettono ai cittadini stranieri di integrarsi agevolmente nello stile di vita italiano.
In caso di trasferimento da una città a un’altra all’interno del territorio italiano, è necessario aggiornare la registrazione di residenza. Allo stesso modo, se ci si trasferisce definitivamente fuori dall’Italia, è necessario cancellarsi dai registri comunali.
Leggi anche: Percorso per Guida Turistica a NYC
Cittadinanza per Residenza
Possono presentare domanda di cittadinanza italiana i cittadini stranieri che abbiano maturato il requisito di residenza legale e continuativa, dunque ininterrotta, in Italia. Si fa presente che nel caso di cancellazione dell'iscrizione anagrafica, il decorso del periodo di effettiva residenza riprende ad essere computato da zero, senza che quindi si possano sommare eventuali periodi, anche se non continui tra loro, di residenza maturata in Italia.
Requisiti di Residenza
- 10 anni di residenza per i cittadini extracomunitari (art. 9 lett. f)
- 4 anni di residenza per i cittadini dell'Unione europea (art. 9 lett. a)
- 5 anni di residenza per gli apolidi ( 9 lett. e ) e i rifugiati politici ( art. 9 lett. b)
- 5 anni di residenza per gli stranieri maggiorenni adottati da cittadini italiani (art.9 lett. d)
- 3 anni di residenza per gli ascendenti in linea retta di cittadini italiani e per gli stranieri nati in Italia i quali non abbiano ottenuto, o potuto ottenere, il riconoscimento della cittadinanza presso il comune di residenza (art.9 lett. c)
- 5 anni di servizio, anche all'estero, alle dipendenze dello Stato (art.9 lett. g)
Documenti Necessari per la Domanda di Cittadinanza
Oltre al requisito di residenza, è necessario presentare una serie di documenti per la domanda di cittadinanza:
- CERTIFICATO DI NASCITA, da richiedere nel Paese d'origine.
- CERTIFICATO PENALE del Paese d'origine e di eventuali paesi terzi ove il richiedente abbia avuto la residenza.
- RICEVUTA DEL PAGAMENTO DEL CONTRIBUTO di 250€, da versare sul C.C. 809020 intestato a: Ministero dell'Interno, causale: Cittadinanza.
- MARCA DA BOLLO da 16€.
Tali documenti per essere validi in Italia devono essere legalizzati nelle forme di rito. È richiesto il timbro dell'Autorità italiana (Ambasciata o Consolato) presente nel Paese dove il certificato è stato rilasciato, oppure, per i Paesi aderenti alla convenzione dell'Aja, il timbro Apostille.
Qualora sia stato cambiato cognome a seguito di matrimonio, e quest'ultimo non risulti sul certificato di nascita, è necessario produrre un certificato di matrimonio dal proprio paese, tradotto e legalizzato nelle forme di rito, oppure una dichiarazione consolare.
La capacità reddituale è considerata nel triennio antecedente la domanda e deve essere stabile e costante sino al momento del giuramento.
Leggi anche: Prenotare Gardaland: la guida completa Esselunga