Consulente Turistico: Codice ATECO e Requisiti
L’attività di consulente turistico è una professione che continua a crescere grazie alla domanda di viaggi sempre più personalizzati e su misura. Il consulente turistico aiuta i clienti a scegliere destinazioni, organizzare itinerari, prenotare trasporti, alloggi e pacchetti turistici, offrendo un servizio altamente specializzato. Questa professione permette di operare in vari ambiti, dal turismo leisure (vacanze, escursioni) al turismo business (viaggi aziendali), con l’obiettivo di offrire soluzioni uniche e personalizzate per ogni cliente.
Codice ATECO per il Consulente Turistico
Il consulente turistico opera con il codice ATECO 79.90.19, che riguarda “altri servizi di prenotazione e altre attività di assistenza turistica”. Questo codice include una vasta gamma di servizi, tra cui la consulenza per la scelta di destinazioni, la prenotazione di alloggi, il supporto per la pianificazione di itinerari e la vendita di pacchetti turistici.
Regimi Fiscali: Ordinario vs. Forfettario
Quando si avvia un'attività come consulente turistico, è fondamentale scegliere il regime fiscale più adatto alle proprie esigenze. Le opzioni principali sono il regime ordinario e il regime forfettario.
Regime Ordinario
Nel regime ordinario, devi pagare l’IRPEF, un’imposta che va da una percentuale minima del 23% fino ad una massima del 43% sui tuoi guadagni al netto delle spese e dei contributi dell’anno precedente, cioè sull’imponibile. Paghi l’IRPEF con il sistema degli scaglioni progressivi di reddito e percentuali che vanno dal 23% al 43%. Le percentuali si applicano al tuo imponibile fiscale che si calcola sottraendo al totale dei tuoi ricavi i costi che hai dovuto sostenere per la tua attività e i contributi che hai versato l’anno precedente.
Regime Forfettario
Il regime forfettario è una delle soluzioni fiscali più vantaggiose per i consulenti turistici che avviano la propria attività. Questo regime fiscale semplificato è destinato alle persone fisiche che realizzano ricavi inferiori a 85.000 euro all’anno. Nel regime forfettario, il consulente turistico paga una tassa sostitutiva sul reddito imponibile, che è calcolato applicando un coefficiente di redditività al fatturato, variabile in base al tipo di attività. Con questo regime fiscale non potrai scaricare le spese effettivamente sostenute per la tua attività ma solo una quota determinata forfettariamente secondo un valore detto coefficiente di redditività che l’attività di consulente turistico è del 67%.
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Paghi una percentuale del 15% o del 5% per i primi 5 anni se avvii una nuova attività. Le percentuali si applicano sul tuo imponibile, che puoi trovare moltiplicando i tuoi incassi totali per un valore detto coefficiente di redditività, diverso in base al tuo codice ATECO, e sottraendo i contributi che hai versato l’anno precedente. Non devi applicare l’IVA ai tuoi prezzi.
Ad esempio, Sergio è un consulente turistico in regime forfettario che ha aperto la Partita IVA da due anni, e gode della tassazione al 5%. Luca è una guida turistica in regime forfettario che ha aperto la Partita IVA da due anni, quindi gode della tassazione al 5%.
Esempio di Calcolo nel Regime Forfettario
Immagina che un consulente turistico abbia un fatturato annuo di 40.000 euro e spese deducibili per 5.000 euro.
- Nel regime forfettario, l’imposta sostitutiva è pari al 5% del reddito imponibile.
- I contributi previdenziali alla Gestione Separata INPS si applicano sul reddito imponibile, con una percentuale pari al 26,23%.
- Anche se il regime forfettario offre vantaggi fiscali, è fondamentale pianificare correttamente i pagamenti per evitare sorprese.
Come Aprire la Partita IVA
Se desideri diventare una guida turistica o un accompagnatore turistico, questa guida ti fornirà tutte le informazioni necessarie per aprire la tua Partita IVA. Scoprirai quale codice ATECO utilizzare, come completare la procedura di apertura e quali sono i costi coinvolti. Per aprire la tua Partita IVA, devi compilare il modello AA9/12.
Aprire la partita IVA - la nuova posizione contributiva potrà essere aperta recandosi personalmente all’ufficio più vicino dell’agenzia dell’entrate, compilando l’apposito modello. Durante la compilazione ricordiamo che dovrà essere scelto il codice ATECO corretto, di cui parleremo tra poco.
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Iscrizione alla gestione separata INPS - dopo l’apertura della partita IVA come guida turistica, il nuovo contribuente dovrà procedere anche alla creazione di una sua posizione previdenziale che come sappiamo è obbligatoria in Italia.
Inoltre, in quanto attività professionale, facciamo presente che il professionista non dovrà procedere all’iscrizione al registro imprese tenuto dalla Camera di Commercio.
Un commercialista è il professionista ideale per aiutarti sia nell’apertura che nella gestione della tua Partita IVA come guida turistica o accompagnatore turistico. Non lasciare che la burocrazia ti rallenti!
Differenze tra Tour Operator, Agenzia di Viaggi e Consulente di Viaggi
Quando si decide di organizzare un viaggio, una delle prime domande che ci si pone è a chi rivolgersi per ottenere il miglior risultato possibile. Spesso ci troviamo confusi davanti alle tre figure principali del settore turistico: il Tour Operator, l'Agenzia di viaggi e il Consulente di viaggi. Facciamo chiarezza insieme, così potrai partire senza dubbi.
Tour Operator
Un Tour Operator è un'azienda specializzata nell'organizzazione di viaggi organizzati e vacanze pacchettizzate, acquistabili direttamente o tramite agenzie. Il tour operator crea pacchetti viaggio completi, spesso all inclusive, e ha la responsabilità diretta su itinerari, soggiorni e servizi offerti. Se cerchi comodità e non vuoi occuparti dell'organizzazione, questa figura è perfetta per te.
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Licenze necessarie:
- Licenza specifica per Tour Operator, ottenibile dopo autorizzazione dalla Regione e iscrizione al Registro Nazionale delle Agenzie di Viaggi e Turismo.
- Garanzia assicurativa obbligatoria per insolvenza o fallimento.
Agenzia di Viaggi
Un'agenzia di viaggi funge da intermediario tra il cliente e vari fornitori di servizi turistici (hotel, voli, escursioni). L'agenzia non crea direttamente pacchetti, ma offre consulenza personalizzata e aiuta a scegliere tra le proposte di diversi tour operator. È il punto di riferimento ideale se desideri una consulenza completa e tante alternative tra cui scegliere.
Licenze necessarie:
- Licenza amministrativa regionale per l'attività di agenzia viaggi e turismo.
- Polizza assicurativa obbligatoria per la responsabilità civile professionale.
Consulente di Viaggi
Il consulente di viaggi è una figura indipendente che ti assiste nella creazione di viaggi tailor-made, completamente personalizzati. A differenza dell'agenzia classica, il consulente crea itinerari unici su misura, ascoltando attentamente i tuoi bisogni e desideri specifici. È ideale se hai esigenze particolari o vuoi una vacanza su misura, costruita su di te.
Requisiti:
- Non sempre richiesta una licenza specifica, ma è necessaria esperienza certificata e una collaborazione con tour operator o agenzie autorizzate.
- Polizza assicurativa per la responsabilità civile professionale consigliata.
Pro e Contro in breve:
Tour Operator:
- ✅ Comodità e pacchetti completi
- ✅ Unico interlocutore
- ❌ Meno flessibilità nelle personalizzazioni
Agenzia di Viaggi:
- ✅ Ampia scelta di proposte
- ✅ Consulenza e assistenza diretta
- ❌ Possibili costi di intermediazione
Consulente di viaggi:
- ✅ Massima personalizzazione
- ✅ Consulenza dedicata
- ❌ Potenziale costo superiore
Tabella Riassuntiva delle Figure Professionali nel Turismo
Figura Professionale | Attività Principale | Licenze Necessarie | Vantaggi | Svantaggi |
---|---|---|---|---|
Tour Operator | Organizzazione di pacchetti turistici | Licenza regionale, assicurazione, fondo di garanzia | Comodità, pacchetti completi | Meno flessibilità |
Agenzia di Viaggi | Intermediazione tra clienti e fornitori | Licenza regionale, assicurazione, fondo di garanzia | Ampia scelta, consulenza | Costi di intermediazione |
Consulente di Viaggi | Creazione di viaggi personalizzati | Esperienza certificata, assicurazione consigliata | Massima personalizzazione | Costo potenzialmente superiore |
Conclusioni
Se stai pensando di avviare la tua attività come consulente turistico, il regime forfettario può essere la scelta ideale per semplificare la gestione fiscale e ridurre gli oneri burocratici. Con un’imposta sostitutiva del 5% e un contributo INPS relativamente contenuto, avrai la possibilità di concentrarti sullo sviluppo del tuo business.