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Cronometro per Piccioni Viaggiatori: Funzionamento e Storia

C'è un particolare tipo di gara che, per quanto sembri incredibile e desueto, ha attraversato tutto il ‘900 ed è arrivato fino ai giorni nostri, supportato da migliaia di appassionati. Perso ormai il suo lavoro di consegna dei colombigrammi (così si chiamavano), usati persino nella II Guerra Mondiale, il piccione è ancora protagonista di gare su distanze fino a 1.800 km.

Come Funziona il Cronometro per Piccioni Viaggiatori

Per un tipo di atleta così peculiare anche il cronometro lo è altrettanto. Considerato che il punto di partenza e di arrivo cambia per ciascuno, non è possibile avere un giudice unico con un solo cronometro, ma occorre consegnarne uno a ciascun allevatore. Gli orologi “vecchio stile” hanno la forma di cassette, prima di legno, poi di plastica, che vengono consegnati carichi e sigillati col piombo.

Quando il piccione arriva a casa gli viene tolto l’anello e lo si mette in un piccolo vano numerato che si apre girando una chiave nell’orologio. Lo stesso giro di chiave permette la stampa della data e dell’ora di arrivo e del numero del vano su uno scontrino che ha le dimensioni dei rotoli di carta da calcolatrice. Sia l’orologio che lo scontrino sono visibili attraverso piccole finestre. Gli orologi sono di proprietà dei giudici, e il loro nome è spesso inciso su targhette di ottone oppure scritto all’interno.

L’apertura dell’orologio causa irrimediabilmente un foro sul nastro di carta, certificando così la frode. L’azienda leader indiscussa del settore è la tedesca Benzing, che produce questo tipo di misuratori da oltre un secolo. Dal punto di vista tecnico, gli orologi a cassetta sono oggetti molto robusti, “a prova di allevatore”, a carica manuale 8 giorni. I Benzing stampano uno scontrino con l’indicazione su quadranti separati di giorni, ore, minuti e secondi.

Questo tipo di orologi al momento non ha il minimo valore collezionistico, si trovano a poche decine di euro ciascuno.

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Il Constateur: Un Iniziale Cronometro per Colombi

All’inizio del 1800 in Belgio, e poco dopo in tutta l’Europa, si diffuse l’attività delle corse dei piccioni viaggiatori. Per misurare con precisione i tempi di rientro di questi incredibili messaggeri alati, l’industria dell’orologeria sviluppò strumenti sofisticati, il Constateur era uno di questi e altro non era che un cronometro ideato nel 1800 in Belgio, pensato proprio per registrare l’arrivo dei colombi.

Prima del Constateur, il compito di monitorare i ritorni era affidato a un osservatore, che annotava manualmente l’ora di arrivo dei piccioni. Ben presto questa passione divenne uno sport. I piccioni viaggiatori erano considerati degli atleti da competizione, ma soprattutto dei fidatissimi messaggeri, ed infatti furono utilizzati fino alla Seconda Guerra Mondiale per trasmettere comunicazioni segrete, spesso in codice, note come colombigrammi.

Oggi questo strumento è considerato un reperto storico dal grande valore collezionistico.

Caratteristiche del Cronometro Antico

Questo orologio segnatempo veniva utilizzato nelle gare di piccioni viaggiatori. Dotato di meccanismo a orologeria che una volta caricato portava in rotazione un disco o catena segnatempo: al passaggio del volatile veniva fatto scattare un meccanismo di punzonatura che imprimeva il tempo sul disco, decretando con precisione il vincitore. Manifattura belga, anni 50.

Ecco le caratteristiche principali:

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  • Meccanismo: A orologeria
  • Funzionamento: Rotazione di un disco o catena segnatempo con meccanismo di punzonatura
  • Origine: Manifattura belga, anni 50

L'Importanza dei Piccioni Viaggiatori nella Storia

Il piccione o colombo viaggiatore, nelle sue numerose razze, può volare alla velocità di 50-100 Km/h e in un giorno può coprire distanze notevoli, fino a 1000 km. Ancora oggi in molti paesi si allevano questi volatili e si svolgono gare di velocità e orientamento con percorsi di diverse migliaia di chilometri.

Si pensa che il cervello dei piccioni sia dotato di particolari molecole che risentono del diverso campo magnetico terreste e che quindi permettono loro di riconoscere il luogo della loro origine. Questa capacità era nota fin dall’antichità (2000-3000 a.C.): infatti i piccioni sono stati usati sia come importantissimi portatori di notizie, che come diffusori in breve tempo di conoscenze utili, per esempio, a re, imperatori e condottieri (tra cui Giulio Cesare durante la campagna di Gallia) per modificare strategie militari o per operare scelte determinanti.

In tempi più recenti, si dice che Julius Reuter, che fondò nel XIX secolo la tuttora notissima Agenzia di Notizie Internazionali Reuters, all'inizio usò come messaggeri “postali” dei piccioni viaggiatori.

Il centro di questo sport ad oggi è il Belgio, dove sono accasati anche i migliori allevatori. Un piccione viaggiatore arriva a costare 400mila euro e il loro mercato principale è l’estremo oriente.

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