Diarrea del Viaggiatore: Cause, Sintomi e Prevenzione
La "diarrea del viaggiatore (DDV)", detta anche "Vendetta di Montezuma", è un evento molto comune che si manifesta nella maggior parte dei soggetti che affrontano un viaggio. Ogni anno, circa 10 milioni di persone in viaggio vengono colpite dalla diarrea del viaggiatore, specie in alcuni paesi del mondo. La diarrea del viaggiatore è una delle più frequenti patologie che possono presentarsi in chi sceglie viaggi verso mete esotiche e paesi in via di sviluppo come, ad esempio, Africa, Medio Oriente, Asia, America Latina.
Con la definizione “diarrea del viaggiatore” si fa riferimento a una sindrome caratterizzata da diarrea di variabile intensità che colpisce le persone in viaggio, la maggior parte delle volte attraverso Paesi in cui le condizioni sanitarie sono precarie e in cui è possibile ingerire acqua o alimenti contaminati da materiale fecale. Il 40% ed il 60% dei viaggiatori, ovunque nel mondo, sono soggetti ad almeno un episodio di diarrea. È un evento molto comune, il cui rischio aumenta in base alla destinazione. Soffre più di diarrea chi vive ad elevato livello di igiene.
Cause della Diarrea del Viaggiatore
Spesso la causa principale della diarrea del viaggiatore è un’infezione da virus, batteri o parassiti, ma non di rado anche alterazioni climatiche, sbalzi di temperatura da ambienti con aria condizionata molto freddi e ambienti esterni molto caldi, stress da viaggio, cambiamenti nelle abitudini alimentari. Gli agenti infettivi sono le cause principali. Il contagio del viaggiatore con i microrganismi avviene generalmente attraverso l’ingestione di alimenti ed acqua o liquidi infetti e contaminati.
Nella stragrande maggioranza dei casi, la diarrea del viaggiatore è provocata da infezioni di natura batterica, ma non solo. Residui fecali depositati da mosche ed altri insetti, mani sporche, suppellettili non pulite adeguatamente sono la causa prima del contagio. Durante i viaggi, la diarrea potrebbe manifestarsi anche per cause di natura non infettiva. Ad esempio, il disturbo può comparire a causa di cambiamenti nell'alimentazione, a causa di cambiamenti del clima o a causa dello stress dovuto allo stesso viaggio.
La principale causa è il contatto con batteri, virus e parassiti soprattutto attraverso il consumo di acqua contaminata e cibi crudi o poco cotti. Gli agenti infettivi sono le cause principali che causano approssimativamente la diarrea del viaggiatore nell’80% dei casi. Tra questi:
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- Batteri: Escherichia coli (Etec) è la causa più frequente di diarrea del viaggiatore. Oltre il 50% della diarrea proviene da questo batterio. La Salmonellosi è una malattia ubiquitaria, presente sia nei paesi sviluppati, che nei paesi dell’area tropicale, con una pericolosità per l’apparato intestinale derivata dalla aggressività del batterio. È la causa della dissenteria bacillare. Batterio spirillariforme, parente stretto del bacillo del colera, provoca con una sintomatologia diarroica meno grave del colera vero e proprio, ma pur sempre debilitante. Si contagia attraverso l’assunzione di crostacei, frutti di mare, pesce crudo.
- Virus: Questi virus ubiquitari sono da considerare la causa di diarrea del viaggiatore nel 30% dei casi. Sono la maggior causa di diarrea nei bambini, in particolare al di sotto dei 2 anni. sono virus che si manifestano con attacchi di diarrea acuta, talvolta febbrile.
- Parassiti: Diverse specie di Parassiti, in particolare del gruppo dei Protozoi, possono provocare attacchi di diarrea, generalmente di consistenza pastosa, con scarsa sintomatologia generale.
Sintomi della Diarrea del Viaggiatore
Convenzionalmente si definisce diarrea del viaggiatore l’evacuazione di tre o più scariche molli di feci in 24 ore, o comunque un aumento della frequenza di due volte rispetto alle proprie abitudini. La diarrea del viaggiatore: da 2 / 3 o più evacuazione di feci non formate o liquide nelle 24 ore accompagnate da altri sintomi intestinali o generali. Generalmente senza febbre o sintomi sistemici. Raramente accompagnata da febbre e forte stanchezza.
La diarrea del viaggiatore si caratterizza per frequenti scariche diarroiche dall’esordio improvviso che possono anche essere associate a nausea, vomito, gonfiore, crampi addominali, febbre e malessere. Le feci hanno consistenza alterata e volume maggiore alla norma. E’ comune anche l’alterazione della consistenza delle feci. Nei casi più gravi la diarrea del viaggiatore è accompagnata da febbre lieve od elevata. La malattia si contraddistingue per un incremento della frequenza, del volume e del peso delle evacuazioni che saranno di consistenza liquida o semi-liquida. Alla diarrea possono poi associarsi altri sintomi, quali: nausea, vomito, crampi addominali e febbre.
In genere, la diarrea del viaggiatore è acuta, cioè compare all’improvviso con crampi addominali, talvolta vomito, e febbre, e passa in 2-3 giorni. Nei casi più gravi, però, la diarrea può protrarsi fino a 7-10 giorni. I sintomi si manifestano in genere nei primi giorni del soggiorno, ma possono insorgere in qualunque momento del viaggio e possono anche ripresentarsi.
Il principale tra i sintomi della diarrea del viaggiatore è la diarrea (4-6 scariche al giorno con consistenza molle, acquosa o con tracce di sangue). Gastroenteriti febbrili, con sintomi anche gravi e forti dolori addominali di tipo crampiforme. Nei paesi industrializzati è tra le cause maggiori di diarrea associata agli alimenti. Si manifesta con diarrea grave, muco e sangue con febbre anche molto elevata. L’episodio si presenta in forma acuta ed anche grave. La diarrea è generalmente acquosa, con scarsi sintomi collaterali, sempre di lieve entità.
Prevenzione della Diarrea del Viaggiatore
La prevenzione della diarrea del viaggiatore passa attraverso l’attenzione per l’igiene delle mani, del consumo di acqua e della preparazione dei cibi. Viaggiando, i meccanismi di difesa del corpo nei confronti delle infezioni vengono meno. Stress, jetlag, e cibi ai quali non si è abituati possono alterare l’omeostasi e interferire con la microflora che normalmente protegge l’intestino.
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La migliore strategia per evitare la diarrea del viaggiatore consiste nel prestare attenzione a quello che si mangia e beve durante i viaggi. Paesi e città nei quali possono esistere condizioni igieniche scarse o i cui abitanti presentano abitudini e stili di vita differenti rispetto al quotidiano del singolo viaggiatore. È essenziale attenersi ad un regime alimentare adeguato (antipropulsivi). Chi proviene da paesi ad alto livello di igiene, per la difficoltà di contatto con microrganismi patogeni, non sviluppa sufficienti difese immunitarie sia all’interno dell’intestino che a livello sistemico. Quando queste persone si recano in paesi con minore livello di igiene ed elevata presenza di microbi, vuoi per ragione climatiche, vuoi per ragioni sanitarie, presentano ridotte difese locali e sistemiche, una improvvisa mutazione della flora batterica naturale nel loro intestino.
Per ridurre il rischio di contrarre la diarrea del viaggiatore serve avere una particolare attenzione a cosa si mangia e si beve, oltre ad alcune norme comportamentali:
- lavare di frequente le mani, soprattutto prima di toccare i cibi e le bevande; asciugarle tramite gli erogatori ad aria presenti nelle toilette o all’aria piuttosto che utilizzare le salviette di carta o stoffa eventualmente a disposizione degli ospiti e a uso promiscuo.
- Non consumare ghiaccio: quando si ordinano drink chiederli senza ghiaccio (per la prevenzione non serve eliminare il ghiaccio perché in quel caso la contaminazione crociata è già avvenuta).
- Evitare lo street food o scegliere cibi da strada fritti.
- L’atto di prevenzione più importante in assoluto è senza dubbio evitare il consumo di alimenti e liquidi a rischio, come acqua che non provenga da bottigliette sigillate (è necessario per la stessa ragione evitare anche l’uso di ghiaccio).
- Gli alimenti non sicuri includono insalate, frutta non sbucciata, carne e frutti di mare crudi o poco cotti, latticini non pastorizzati, l’acqua del rubinetto, il ghiaccio se non si è sicuri che sia prodotto con acqua sterilizzata.
- I cibi ben cucinati e conservati solitamente sono sicuri.
- L’acqua in bottiglia è probabilmente sicura, ma assicurarsi che il tappo e il sigillo non siano aperti o danneggiati.
Concause o cause scatenanti o facilitanti la diarrea: lo stress derivante dai lunghi viaggi e dal cambiamento del fuso orario, le variazione di clima o ambientale, le variazioni di regimi alimentari e di tipo di cibo, la sensibilizzazione ad alimenti nuovi, l’altitudine.
Trattamento della Diarrea del Viaggiatore
Solitamente, la diarrea del viaggiatore tende ad essere autolimitante e non necessita di particolari trattamenti. In linea generale, non servono farmaci per il trattamento della diarrea che si risolve da sola in un paio di giorni. In linea generale, la diarrea del viaggiatore ha un decorso benigno e i sintomi tendono a regredire nel giro di qualche giorno. Può esaurirsi in 1 o 2 giorni nelle forme lievi, soprattutto assumendo farmaci idonei: sali reidratanti, disinfettanti intestinali o antibiotici, flora batterica protettiva, estratti di foglie di olivo.
La diarrea del viaggiatore in genere si risolve fisiologicamente. Si consiglia però di mantenersi ben idratati durante tutta la durata del disturbo, per contenere la perdita di liquidi. In presenza di episodi di diarrea estremamente frequenti (3 o più in 8 ore), in particolare associati a nausea, vomito e crampi, si consiglia di fare riferimento al medico che potrebbe prescrivere una terapia antibiotica per 3-5 giorni.
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La diarrea del viaggiatore, talvolta accompagnata a vomito, può causare una stato di disidratazione anche grave. In caso di disidratazione lieve e moderata è opportuno bere oltre che acqua potabile e controllata, in quantità sufficiente, anche tè, succhi di frutta, spremute di arancia, bevande possibilmente addizionate di sali minerali, ed assumere brodo vegetale. In commercio sono disponibili soluzioni saline da sciogliere in acqua.
Occorre intervenire senza indugio reintegrando le perdite dei liquidi e di sali minerali. Per i bambini affetti da disidratazione occorre allestire un ambiente fresco ed areato. La prevenzione della disidratazione avviene attraverso la somministrazione adeguata di liquidi, in particolare durante viaggi in paesi a clima particolarmente caldo e secco, quando le perdite sono facili e poco evidenti, in particolare se accompagnate da fenomeni patologici.
Farmaci che riducono il movimento intestinale, e quindi bloccano gli episodi diarroici (quali: la loperamide - Imodium) possono essere assunti in caso di diarree lievi e paucisintomatiche, accompagnandoli con l’assunzione di disinfettanti intestinali, sali minerali e di flora batterica. Utile e consigliato l’uso di Rifaximina, antimicrobico, per bloccare la crescita batterica. Farmaci antipropulsivi servono a ridurre la peristalsi dell’intestino, causata dall’infiammazione o dall’irritazione dovuta all’attacco di tipo microbiologico in concomitanza ad altri fattori di tipo fisico. Tra questi la loperamide - Imodium, è uno dei farmaci da utilizzare in casi di forme lievi, e per ridurre il numero delle scariche.
Inizialmente evitare pasti completi, ma assumere crackers salati e brodo vegetale. Questo per reintegrare minime quantità di sali che si sono perduti con i liquidi.
Inoltre, uno degli approcci più promettenti per la prevenzione di varie forme di diarrea consiste nell’uso di farmaci antidiarroici. Nella maggior parte dei casi, si considera la reidratazione orale mentre tra i farmaci contro la diarrea del viaggiatore possono essere usati agenti antidiarroici. Inoltre, l’uso di farmaci antidiarroici a base di microorganismi vivi si è dimostrato una strategia utile per la prevenzione e il trattamento della diarrea del viaggiatore.
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