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Dichiarazione di Indigenza per Stranieri in Italia: Requisiti e Accesso ai Servizi

La dichiarazione di indigenza è un documento cruciale che attesta la condizione di difficoltà economica di un individuo o di un nucleo familiare. Questa attestazione abilita il nucleo familiare a presentare domanda di assegnazione del servizio abitativo pubblico secondo le modalità disciplinate dal Regolamento regionale.

Accertamento della Situazione Socio-Economica

All’Assistente Sociale del Comune compete, ai sensi di legge, accertare la situazione socio-economica familiare, anche mediante l’acquisizione di idonea documentazione.

IL COMUNE RILASCERÀ L’ATTESTAZIONE DI INDIGENZA AL RICHIEDENTE ENTRO 4 GIORNI LAVORATIVI DECORRENTI DAL TERMINE DELL’ISTRUTTORIA DELLA PRATICA COMPLETA E PROTOCOLLATA

Assistenza Sanitaria per Stranieri: Iscrizione al SSN

L’iscrizione al SSN per i cittadini stranieri può essere: 1) obbligatoria o 2) volontaria e la relativa disciplina è sancita dall’art. 34 del decreto legislativo n. Con l’iscrizione al SSN il cittadino riceverà la tessera sanitaria, cioè il documento attestante l’effettiva iscrizione.

Iscrizione Obbligatoria al SSN

Per i cittadini stranieri, pur regolarmente soggiornanti che, tuttavia, non rientrino nelle categorie sopra individuate, la legge non prevede l’iscrizione obbligatoria al SSN ma gli stessi sono comunque tenuti ad assicurarsi contro il rischio di malattie, infortuni e maternità.

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Hanno diritto all'iscrizione obbligatoria al SSN:

  • Lavoratori subordinati, o autonomi nello Stato.
  • Familiari, anche non cittadini dell’Unione, di lavoratori subordinati o autonomi dello Stato.
  • Disoccupati se lo stato di disoccupazione involontaria debitamente comprovata dopo aver esercitato un’attività lavorativa per oltre un anno nel territorio nazionale ed iscritti presso il Centro per l’impiego e che abbiano reso la dichiarazione che attesti l’immediata disponibilità allo svolgimento dell’attività lavorativa.
  • Disoccupati se in stato di disoccupazione involontaria debitamente comprovata sopraggiunta durante i primi dodici mesi di soggiorno nel territorio nazionale, iscritti presso il Centro per l’impiego e che abbiano reso la dichiarazione che attesti l’immediata disponibilità allo svolgimento dell’attività lavorativa.
  • Seguono un corso di formazione professionale. Salvo il caso di disoccupazione involontaria, la conservazione della qualità di lavoratore subordinato presuppone che esista un collegamento tra l’attività professionale precedentemente svolta e il corso di formazione seguito.
  • Vittime di tratta o riduzione in schiavitù, ammesse a programmi di protezione speciale.
  • Già lavoratore subordinato o autonomo, temporaneamente inabile a seguito di malattia o infortunio.
  • Iscritto alle liste di mobilità.
  • Detenuti negli istituti penitenziari per adulti e minori e internati negli ospedali psichiatrici giudiziari; in semilibertà, sottoposti a misure alternative alla pena.
  • Genitori dell’UE di minori italiani, in ottemperanza alla Legge 176 del 27 maggio 1991 “Ratifica della convenzione sui diritti del fanciullo fatta a New York il 20 novembre 1989.

Iscrizione Volontaria al SSN

In alternativa, i cittadini stranieri possono effettuare l’iscrizione volontaria al Servizio Sanitario Nazionale.

La legge di Bilancio entrata in vigore il 1° gennaio 2024 ha reso problematico l’accesso alle cure mediche per una parte della popolazione straniera regolarmente soggiornante sul territorio italiano. Tale disposizione, infatti, ha introdotto una modifica dell’art. 34 del Testo unico sull’immigrazione, intervenendo dunque, nello specifico, sulla disciplina relativa all’iscrizione volontaria al SSN: è stato mutato l’importo del contributo di iscrizione da circa 380 euro per anno solare a 2.000 per anno solare (art. 1 co. 240).

Sebbene la novella legislativa di cui si è detto sopra sia intervenuta esclusivamente sul Testo unico dell’immigrazione, tuttavia, con una nota il Ministero della salute ha chiarito che “Tenuto conto che l’iscrizione volontaria, prevista per i cittadini stranieri, viene consentita, di prassi e in via residuale, anche ai cittadini comunitari che non abbiano copertura dallo Stato di provenienza né una propria polizza sanitaria, per non costituire un onere sociale per lo Stato ospitante come previsto dal D. lgs n.

Alternative all'Iscrizione al SSN

Per i cittadini stranieri che non rientrano nelle categorie per l'iscrizione obbligatoria, è necessario assicurarsi contro il rischio di malattie, infortuni e maternità. A tal fine, potranno stipulare un’apposita polizza assicurativa con un istituto assicurativo italiano o straniero, valida sul territorio nazionale.

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Altre Forme di Assistenza

Oltre all'assistenza sanitaria, esistono altre forme di supporto per i cittadini stranieri in difficoltà:

  • Concessione di sussidi economici: si tratta dell’erogazione di somme di denaro destinate a far fronte alle più impellenti necessità di ordine materiale.
  • Rimpatrio definitivo in Italia: il rimpatrio a carico dell’Erario di connazionali residenti all’estero potrà essere effettuato soltanto in favore di persone indigenti, in genere emigrate dall’Italia da molti anni, le cui condizioni di vita siano estremamente precarie e senza prospettive di miglioramento nel Paese di residenza.

L’interessato dovrà fornire una dichiarazione di familiari disposti ad accogliere il congiunto in Italia e di assumersi le responsabilità connesse con il mantenimento e l’assistenza del rimpatriando attraverso apposita dichiarazione resa presso il Comune o la Questura di residenza dei familiari stessi.

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