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Diga del Luzzone: Escursioni e Sentieri

Il Ticino, con il suo clima frizzante e le Alpi mozzafiato, è una destinazione ideale per gli amanti delle attività all'aria aperta. Oltre alle tradizionali escursioni in montagna a piedi o in bicicletta, questa regione svizzera offre una varietà di possibilità per ogni tipo di interesse, dai percorsi di arrampicata per alpinisti esperti alle passeggiate tranquille, perfette per le famiglie.

La Valle del Lucomagno e la Diga del Luzzone

Siamo abituati a percorrere le direttrici nord-sud secondo i nostri moderni canoni di velocità e comfort, nella vicina Svizzera invece troviamo ancora passaggi lenti ma percorribili tutto l’anno proprio come nei tempi passati. E’ il caso della valle del Lucomagno, “locus magnum” dei romani, il passaggio vasto e aperto che collega il sud delle Alpi con il nord della Svizzera.

Lasciata Bellinzona, si passa da Biasca e subito la valle fa pensare alle legioni che qui passavano soprattutto perché i toponimi (Castro, Aquila, Torre, Campo ….) ci riportano proprio al passaggio di uomini e mezzi che valicavano in questo modo le Alpi. La valle, ricca di luoghi adatti a famiglie, presenta escursioni fruibili nelle diverse stagioni: in estate si può risalire verso la diga del Luzzone.

Il terzo step del "Trekking del sole" conduce lungo la strada della Val di Carassino fino alla imponente (225 metri) Diga del Luzzone, ultimata nel 1963. La diga ha forma ad arco, è alta 225 metri ed è stata ultimata nell'anno 1963. Raggiungiamo così la strada asfaltata che percorre in piano il coronamento della diga lungo 510 metri.

All'esterno di una semicurva verso sinistra c'è un pannello solare. Sul lato opposto del lago vediamo entrare un immissario. Camminiamo tra alberi di conifere che alla sinistra nascondono la vista del Lago Luzzone.

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Presso una curva verso destra molto ampia, alla sinistra ci sono delle protezioni e alla destra una parete di roccia. Poco dopo alla destra c'è l'Alpe Garzott (m. 1627). Su un cartello leggiamo: "Galline libere, cani al guinzaglio". Presso una curva verso destra molto ampia, alla sinistra ci sono delle protezioni e alla destra una parete di roccia volume tronco 40 m³".

Un cartello informa che si possono acquistare: burro, ricotta, formaggio, yogurt ecc. Qui c'è l'ultima possibilità per parcheggiare. In leggera discesa superiamo una semicurva verso sinistra.

Ci sono anche i segnali stradali che indicano la larghezza della galleria: m. 2.70, l'altezza: m. 2.50 e la lunghezza: m. Uno dopo l'altro troviamo alla destra cinque slarghi e alla sinistra una cancellata che chiude un'altra galleria.

Subito troviamo una santella con la statua di una madonnina, una fermata dell'autobus ed un altro parcheggio. Venendo da sud, lasciamo l'autostrada A2 al km. dell'autobus 62.135 Olivone - Campo (Blenio) - Ghirone - Pian Geirett/Luzzone. Attraversiamo il Fiume Brenno. Torre, Dangio, Aquila, Blenio/Olivone.

Escursioni nei Dintorni della Diga

Arrivati alla diga, la si attraversa sul ciglio con la macchina, seguendo le indicazioni per la Capanna Motterascio. Si parte lungo la forestale che porta fino all’alpe Garzott, si contornano i due rami del lago del Luzzone, e in fondo al secondo parte il sentiero di salita per la capanna Motterascio. Da qui possibile l’ascesa al pizz Terri.

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Poco prima della diga del Luzzone (parcheggio), entrare nella galleria della diga (oppure sopra di questa e poi scendere a dx lungo le scale). Poi seguire ripidamente i tornanti fino ad arrivare alla seconda galleria. Proseguire lungo la strada sterrata che si immette in Val Carassino (lunghissima, ca. 9 km. CONSIGLIATISSIMA LA MTB a fine stagione). A q. 2000 si raggiunge la Cap. Adula CAS.

Piegare quindi a sx seguendo poi un ripido sentiero che porta direttamente alla Cap. Adula UTOE (m 2393). Dal rifugio proseguire lungo il sentiero estivo (SE) e quindi lungo la morena del ghiacciaio, fino alla q. 2642 m. Solitamente senza sci, proseguire tra le roccette del sentiero, oppure scendere sci ai piedi leggermente verso W e salire poi lungo il vallone morenico, ai piedi della cresta SW della Cima della Negra.

Lasciando a dx la q. 2936, portarsi sul ghiacciaio e con un ampio semicerchio verso dx costeggiare l’Adulajoch. VARIANTE DI SALITA: In condizioni di buon innevamento, si può salire direttamente alla cima dal ghiacciaio di Bresciana: lungo la morena a ca. q. 2540 m, abbassarsi di una trentina di metri fino alla conca alla base del ghiacciaio.

Risalire interamente l’ampio vallone, prima a sx per un tratto molto ripido e poi verso dx. Evitare di salire il tratto più ripido del ghiacciaio, riportandosi poi verso sx, dove le pendenze sono sempre sostenute ma meno ripide. Puntare quindi all’Adulajoch, collegandosi all’it. precedente.

DISCESA: Per lo stesso it. Con buone condizioni, è più consigliabile la discesa indicata nella variante di salita, direttamente dal ghiacciaio di Bresciana. Una serie di canaletti riportano alla conca finale, oppure ricongiungersi alla via normale di salita con un traverso verso dx.

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Lunghissimo itinerario che permette di raggiungere la cima più alta del Ticino. Non presenta particolari difficoltà, ma il forte dislivello e il lunghissimo sviluppo della Val Carassino richiedono ottimo allenamento, anche se è possibile ovviamente spezzare la gita in due giorni pernottando alla Cap. Adula UTOE. L’esposizione è N/NW fin poco oltre la Cap.

Arrampicata sulla Diga del Luzzone

Chi è alla ricerca di una scarica di adrenalina in piena regola la può trovare alla diga del Luzzone. Su questa parete verticale in calcestruzzo si trova, infatti, la via d'arrampicata artificiale più lunga al mondo. Su un tracciato equivalente a cinque lunghezze di corda, per un'altezza totale di 165 metri, sono fissati circa 650 ganci e prese.

La difficoltà aumenta di continuo, tanto che l'ultima parte è addirittura leggermente a strapiombo. Si possono recuperare le chiavi al ristorante presente vicino alla corona della diga, lasciando un deposito e pagando fr. 20.-- Questo per poter usufruire della scala presente sul fondo della diga, che permette di accedere all'attacco della via.

Sono cinque tiri, provvisti di soste, con poggia piedi che non sono altro che pezzi di metallo. Protetta da spit, con oltre 600 appigli/appoggi. Nonostante richieda ovviamente un certo impegno, sforzo. Una volta raggiunga la cima si può godere dello splendore del lago Luzzone e le montagne adiacenti.

Tabella riassuntiva delle escursioni

Escursione Difficoltà Dislivello Durata
Capanna Motterascio Facile [Inserire dislivello] 3 ore
Capanna Adula UTOE Media [Inserire dislivello] [Inserire durata]
Cima della Negra Difficile [Inserire dislivello] [Inserire durata]

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