Viaggi RAM: Un'Esperienza Autentica e Incontri Significativi
Gli ingredienti di tutti i viaggi RAM, debitamente alternati nel corso del programma, sono natura, cultura e incontro. Ma sono proprio gli incontri, sia con progetti di cooperazione sia con la gente del posto, il vero cuore di un viaggio RAM, ciò che distingue una delle nostre esperienze da un viaggio turistico classico, di qualsiasi segno esso sia.
Incontri Autentici e Comunità Locali
I viaggi di RAM sono costruiti per rappresentare occasioni d’incontro con la gente del posto. Significa che entrerai in contatto con comunità del luogo spesso estranee ai circuiti del turismo. In particolare, nostri referenti sono gruppi (sia Italia sia all’estero) che svolgono localmente un lavoro sociale degno di nota: organismi di sviluppo sociale, cooperative, associazioni, ONG, realtà di artigiani e contadini vicini ai circuiti del commercio equo internazionale. Lavoriamo con amici spesso non operanti professionalmente nel turismo, ma che hanno a cuore le sorti del loro paese. Significativi sono inoltre gli incontri che capitano per caso, e che si approfondiscono in corso d’opera.
Un Approccio Approfondito e Flessibile
Nei giorni a disposizione, RAM tocca alcune destinazioni in modo approfondito, piuttosto che una gran quantità di luoghi in stile “mordi e fuggi”. Il tempo a disposizione è determinante per entrare nel ritmo del luogo di destinazione, pena lo smarrimento di qualità e di senso. Il programma giorno per giorno è preciso e intenso, ma flessibile. Questi non sono viaggi che macinano ossessivamente un’attrazione dietro l’altra, giusto per dire d’esserci stati.
Turismo Responsabile e Sostenibilità
RAM non usa grandi alberghi e agenzie corrispondenti. Ricorre meno possibile all’industria turistica di stampo multinazionale, tramite cui la maggior parte dei soldi che spendi nel paese che visiti ritornerà. RAM distingue tra i servizi indispensabili e quelli da evitare: l’eccesso di organizzazione, il tutto compreso che ti impedisce di renderti conto della realtà locale. In generale, scopo dichiarato è che il tuo denaro arrivi alle gente comune e si ridistribuisca in loco.
I voli locali vengono limitati più possibile (l’aereo è il principale produttore di emissioni di gas serra). I trasporti interni alle varie destinazioni avvengono in treno (preferibilmente), quindi in bus e con ricorso a mezzi a noleggio, di proprietà locale. Per quanto possibile, RAM patrocina destinazioni ove la capacità d’accoglienza del luogo (rispetto ai flussi turistici) sia tenuta in qualche considerazione, e privilegia alloggi e servizi il meno inquinanti possibile. Anche se a volte sembra un ostacolo insormontabile raggiungere standard ecologici in un contesto arretrato, dove ‘sviluppo’ in un primo momento ha significato l’adozione di tecnologie inquinanti, che adesso però i clienti occidentali considerano obsolete, mentre nelle varie destinazioni si pretenderebbe di trovare tutto pulito ed incontaminato.
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Rispetto per gli Animali e Mediazione Culturale
RAM Viaggi dedica inoltre un’attenzione speciale al rapporto con gli animali. Con un approccio complessivo volto che tenga conto dei diritti delle altre specie che non siano l’uomo (“Rispetto per tutte le creature senzienti”). I viaggi di RAM adoperano mediatori culturali sia italiani che locali. Nel Turismo Responsabile, almeno nell’accezione ‘doc’ di RAM, la “guida” (o accompagnatore, o tour leader, o capogruppo) è una nuova figura professionale; parecchi dei suoi compiti non sono infatti contemplati dalle guide tradizionali.
Il Ruolo del Mediatore Culturale
Un mediatore culturale RAM assomma in sé le funzioni del logista e del mediatore culturale, ed è appositamente formato in proposito. Sul piano della mediazione culturale, invece, egli/ella mette i visitatori in contatto costante con la realtà locale. In questa accezione, il termine cultura non si riferisce solo a monumenti e a musei, quanto alla frequentazione e alla decodifica di come la gente del posto vive. Uno degli obiettivi del viaggio è infatti l’incontro - con “testimoni” del luogo, individui o aggregazioni collettive: coll’insegnante, l’anziano, l’amico conosciuto sul posto; con un gruppo di donne, di artigiani, di artisti, oppure di contadini, di pescatori; con un’associazione di salvaguardia del territorio o con una ong che lavora sui diritti umani, e con mille altri possibili interlocutori. A un buon mediatore culturale deve piacere la gente.
Inoltre, egli o ella deve fungere da ponte tra le culture, e possedere l’autorevolezza per gestire le situazioni “aperte” che si creano. Questa figura professionale mastica i fondamentali del tour operating , per sapersela cavare, ma possiede anche un know-how di base della destinazione dove sta portando il proprio gruppo. E poi deve spiegare il posto e i suoi fenomeni, appunto cosa da fare al meglio assieme a referenti locali - che del posto effettivamente sono.
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