Escursione alle Cascate del Pisciadù: Un'Avventura Indimenticabile nel Cuore delle Dolomiti
Alzi la mano chi non ama le cascate! In Trentino Alto Adige ce ne sono di bellissime e spettacolari, ed in alcuni casi è anche molto facile raggiungerle.
Una delle cose da vedere se ci si trova in Alta Badia o in Val Gardena sono le Cascate del Pisciadù. Arrivare alle cascate del Pisciadù, ai piedi del gruppo del Sella e dell’omonima cima, è uno dei giri classici da fare in zona.
Come Arrivare e Dove Parcheggiare
È il caso delle Cascate del Pisciadù, a Colfosco, sulla strada che dalla Val Badia sale al Passo Gardena. Se siete di passaggio o volete avvicinarvi il più possibile in auto vi consigliamo di parcheggiare nei pressi degli impianti di risalita (nuova seggiovia Sodlisia), vicino all’Hotel Lujanta (parcheggio a pagamento, 2€/h).
Parcheggia nell’area di sosta gratuita situata pochi metri più avanti l’hotel Luianta, in corrispondenza della seggiovia Sodlisia. Mi raccomando: lascia la macchina nello spiazzo all’altezza della strada e non in quello sotto, destinato invece alle persone che devono prendere la seggiovia.
In alternativa, è possibile partire anche dal centro del paese, allungando un po’ il percorso. Il risultato? Puoi raggiungere le Cascate del Pisciadù anche dal paese di Corvara, senza dover arrivare per forza a Colfosco. Dopo circa 40 minuti di cammino in leggera salita (nulla di impegnativo comunque), sarai di fronte al punto panoramico delle cascate.
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Dettagli del Percorso
- Segnavia: 650, 28, 651
- Gruppo: Sella
- Cartografia: Tabacco 1:25.000, foglio 07, Alta Badia, Arabba, Marmolada
- Periodo consigliato: Tutto l’anno, meteo permettendo
- Adatto ai cani: Sì
- Presenza d’acqua: Fontanella alle cascate
Partendo dal parcheggio il dislivello totale è poco più di 150 metri e la passeggiata è in ogni caso semplice e, di per sé, breve: in poco più di mezz’ora si arriva a destinazione. Dall’area di sosta accanto all’hotel Luianta di Colfosco fino al punto panoramico sulle Cascate del Pisciadù si impiegano 20 minuti circa.
Descrizione del Sentiero
Per iniziare ci si lascia alle spalle il Sassongher, con i suoi 2665 metri di altezza, e si prosegue verso le imponenti pareti del Sella. Superata la nuova seggiovia Sodlisia ci si imbatte subito nel sentiero 650: una strada di terra battuta che conduce, attraverso i prati, alle cascate, il cui salto è già visibile anche in lontananza. Da qui in poi si prosegue in mezzo ai prati, costellati di tipici fienili, a testimonianza delle antiche tradizioni ed economie locali: una gioia per tutti i bambini, che potranno dare sfogo alla loro voglia di correre in tutta sicurezza.
La bella e quasi pianeggiante passeggiata che da Corvara porta a Colfosco attraversa prati soleggiati e freschi boschi costeggiando il rio Rü de Pisciadú fino nei pressi dell’omonima cascata ai piedi del Gruppo del Sella. Dal parcheggio dell'ovovia Boé si sale lungo il sentiero Borest fino al campeggio, da dove si segue il sentiero nr. 28 che sale dolcemente lungo il rio Rü de Pisciadú.
Passando oltre l'imbocco della Val de Misdé, si prosegue lungo il sentiero fino a giungere ad un vasto prato, direttamente ai piedi del Grup dl Sela con grandi blocchi rocciosi, larici, fresche sorgenti ed alcune panchine. Da qui si sale lungo il sentiero in direzione delle pareti del Grup dl Sela, fino alla cascata del Pisciadú (1730 m).
Le pareti del Sella si fanno sempre più incombenti, fino ad arrivare ad un piccolo ponte. Arrivati a questo punto ci si trova proprio sotto le cascate, che si sentono, ma non si vedono! Per vederle dovrete abbandonare eventuali passeggini e seguire il sentiero che sale nel bosco sulla sinistra, tenendo i bambini per mano.
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In realtà, nonostante da più distante sembri lontanissimo, per arrivare al punto panoramico più alto ci vogliono solo altri dieci minuti, camminando su scaloni, ponticelli e rocce. Qui, oltre ad avvicinarsi all’acqua in più punti e poter ammirare la sua discesa a valle, si arriva vicinissimi al punto in cui l’acqua sgorga dalla feritoia nella roccia ed è possibile ammirare da sotto la parte alta della cascata. Se non temete di bagnarvi, avvicinatevi perché ne vale la pena!
Difficoltà e Attrezzatura
Assolutamente no. Non ci sono punti difficili da affrontare, non almeno fino all’area pic-nic, da dove puoi già ammirare il salto della cascata. No, delle semplici scarpe da trekking sono più che sufficienti per raggiungere le Cascate del Pisciadù.
Per il resto, molto dipende dal meteo che incontrerai il giorno dell’escursione. Sì, sì, sì. Triplo sì.
Punti di Interesse Lungo il Percorso
La via prosegue sempre senza farci fare alcuna fatica; qua e là qualche fienile ci ricorda come un tempo questi prati fossero essenziali per la vita della popolazione locale, che viveva di allevamento e dei prodotti da esso derivati. Oggi, grazie al turismo, l’esistenza è divenuta meno difficoltosa e, fortunatamente, non è più strettamente legata al buon andamento meteorologico delle stagioni.
Andando avanti le incombenti pareti si avvicinano sempre più, mentre inizia a far capolino anche il gruppo del Cir; i crocus riempiono di colore i prati e regalano un’emozionante tavolozza di bianco e viola: scoprire la montagna fuori stagione (maggio, in questo caso) ha i suoi indubbi vantaggi!
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Man mano che si va avanti il paesaggio dietro di noi si apre sempre più, facendoci ammirare le cime ancora imbiancate in tutta la loro bellezza. Ma ormai manca davvero pochissimo e da lontano scorgeremo una staccionata: siamo arrivati! Oltrepassata la cancellata, ci ritroveremo in una deliziosa area picnic dove poter consumare il pranzo od una gustosa merenda.
Il tempo di percorrenza che ci separa dalle cascate è di un minuto e mezzo, forse due: superata la brevissima salita si perverrà immediatamente a delle assi in legno che consentono di scavalcare il getto, potendolo così ammirare da più punti di vista. Il momento migliore è senz’altro la primavera inoltrata quando il disgelo scioglie i nevai e importanti quantità d’acqua si riversano a valle. Da questa posizione, il colpo d’occhio sul salto dell’acqua è di grande effetto.
Possibili Varianti e Percorsi Alternativi
Da qui si potrebbe optare per rientrare a Colfosco seguendo un percorso ad anello scegliendo la larga forestale che si mantiene sul fianco della montagna (che procede quindi verso Corvara) per poi incrociare il sentiero che, all’andata, avevamo visto dirigersi verso la Val Mezdì (e quindi imboccarlo). Non è però accessibile ai passeggini, in quanto presenta un tratto sconnesso e molto stretto. Chi invece si sentisse appagato già da questa semplice e veloce passeggiata, potrà tornare tranquillamente indietro lungo l’itinerario appena percorso.
Superato quindi il bivio per la Val Mezdì e i già citati rifugi Pisciadù e Boè, la Torre Colfosco (m. 2530) e la Torre Brunico (m. 2495) si ergono sempre più vicine a noi. Voltandoci, l’inconfondibile forma arrotondata del Sassongher (m. 2665), vetta simbolo dell’Alta Badia, è proprio lì a fare bella mostra di sé. Più lontano, a chiudere l’orizzonte, Conturines (m. 3064), Lavarella (m. 3055) e Sass de la Crusc (m.
Oltre al semplice sentiero che da Colfosco arriva alle Cascate Pisciadù, nello stesso giorno puoi prendere la cabinovia Boè da Corvara e raggiungere la stazione della seggiovia Vallon a più di duemila metri d’altitudine. Di pomeriggio invece, se sei alla ricerca di qualcosa di più tranquillo, ti suggerisco di andare a San Cassiano.
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